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GIOVE È UN SORRISO DA RICAMBIARE

a cura di Sandra Zagatti
 

Nonostante la classificazione dei pianeti come “benefici” o “malefici” fosse stata superata già in epoca rinascimentale, ancora oggi investiamo Giove di una proiezione da “Grande Benefico” fatta di magnificenza e generosità quasi assolute. Così, ci aspettiamo che i suoi transiti armonici portino successo, soldi, amore e salute (o che, viceversa, quelli disarmonici li portino via), mentre l’anno in cui transita in un segno viene immancabilmente declamato come anno fortunatissimo per chi, in quel segno, ha il Sole natale.

A volte si rivolgono a me persone preoccupate dall’imminente opposizione di Giove, che magari arriverà solo dopo mesi e durerà una decina di giorni, sorvolando sulla ben più lunga ed incisiva dissonanza di un pianeta lento… oppure altre protestano per le mancate performance di un suo bel transitone appena passato senza lasciare traccia, come clienti delusi da un prodotto, che chiedono il rimborso al venditore… Grazie al cielo, non ho mai “venduto” Giove come elisir di lunga vita, e nemmeno lo considero sempre un simpatico e bonario pacioccone. Anzi, di solito freno i facili entusiasmi nei confronti dei suoi transiti, perché so perfettamente che, tra gli effetti di quei transiti c’è anche, appunto… la possibilità di scivolare in facili entusiasmi!

 

Giove è il pianeta più grande del sistema solare e, giustamente, lo si associa all’abbondanza, all’espansione, all’esagerazione. Si dice che dilati ciò che tocca, e questo è senz’altro vero; ma, chissà perché, non si pensa mai che possa dilatare anche le aspettative di chi si appresta a viverne un transito, pieno di ingenue speranze o di arroganti pretese a seconda dei casi (o meglio dei temi individuali). Il rischio di delusioni o fallimenti è quindi una conseguenza non sempre evitabile: e non perché Giove sia uno sbruffone contaballe – tutt’altro – ma perché solo i bambini affamati pensano sia sufficiente aprire la bocca per ricevere un cucchiaino di buona pappa; mentre gli adulti sanno che è necessario, prima, fare la spesa e cucinare…

Ma tant’è. Il rischio peggiore, nei transiti di Giove, sta proprio nella riduzione del senso critico, nel calo di impegno, nella cessione di responsabilità, laddove tutta l’energia “dilatante” si concentra sulle aspettative, sul desiderio, sulla fiducia passiva. Eppure, non soltanto nei consulti personali ma anche nei più generici oroscopi troviamo moniti del tipo: “Se cerchi il grande amore, esci di casa, apriti a nuove conoscenze, mettiti in mostra!”, oppure “Se cerchi lavoro, fai concorsi, manda curriculum, proponiti!”. Ma non serve a molto, comunque non a rimuovere completamente la speranza-certezza che la fortuna possa semplicemente bussare alla porta, richiedendo da noi soltanto lo sforzo di aprirla.

 

Ma facciamo un passo indietro. Da dove nasce questo malinteso? Dalla massa astronomica di Giove? Certo. Dal mito? Anche; in fondo era il Sovrano dell’Olimpo, mica una divinità secondaria… Tuttavia, se riflettiamo, possiamo ricordare che persino Giove era “limitato” nei suoi poteri, perché soggetto al dominio imperscrutabile del Fato, inoltre come Sovrano non era certo impeccabile: capriccioso, a volte collerico, donnaiolo oltre misura, poteva decidere punizioni impietose per chi sgarrava ma poi si lasciava convincere da un qualche altro dio più diplomatico di lui e alla fine perdonava, mediava, abbozzava.

Ironie a parte, è interessante notare che la perdita di autorità di Giove spesso coincide con l’espressione della sua migliore… umanità. E qui sta la chiave per comprendere i suoi transiti, per capire dove e come possono esprimersi davvero in senso positivo per noi.

Perché è vero: Giove dilata. E’ come un vento che spalanca porte e finestre, un sorriso radioso ed offerto generosamente. Ma i suoi transiti non durano molto, e quindi si offrono solo come occasioni: una porta aperta, di per sé, non significa che qualcuno la oltrepassi, né un sorriso viene sempre ricambiato. Per questo, il sollievo momentaneo che Giove offre può somigliare a quello di un antidepressivo: efficace nell’immediato, ma sostanzialmente inutile, se la persona non ne approfitta per comprendere ed affrontare le cause della sua depressione.

 

Dunque, facciamo un altro passo indietro. Affermare che il termine “gioviale”, nella nostra lingua, sintetizzi attributi di apertura, cordialità, ottimismo ed allegria è corretto ma non ci porta molto lontano, perché deriva appunto dagli attributi tradizionali di Giove. Può essere invece più interessante notare che la radice etimologica originale accomuna termini come gioia, gioventù, persino gioco. Nel mito greco-romano, fu Giove a intercedere perché Mercurio restituisse ad Apollo le sue giovenche; sempre Giove trasformò in giovenca la sacerdotessa Io per sottrarla alla gelosia di Giunone e poterla incontrare in veste di toro… Questa sottile associazione simbolica tra il Sole (Apollo) e la passione per “Io”, nasconde tutto il significato astrologico degli interventi di Giove a favore della nostra personale espansione (Sole come centro irradiante della personalità), e non a caso “juvencus”, in latino, significava “giovane individuo”…

I transiti di Giove mettono dunque l’accento sulla nostra individualità e sulla nostra capacità di sentirci giovani, o all’occorrenza ringiovanire, pensando e agendo con l’entusiasmo e la fiducia tipica di chi “ha tutto il futuro davanti a sé”.

Ecco perché la porta di Giove va varcata, il suo sorriso ricambiato: per lanciare la freccia sagittariana oltre il presente. Ed ecco perché dobbiamo trasformarci in “giovenche”, durante i suoi transiti, e ricominciare ad amare intenzionalmente noi stessi e la vita, aprendoci ad orizzonti più ampi, conoscendo nuove persone, studiando o viaggiando… credendo in noi stessi e in quella fortuna che non dobbiamo attendere o pretendere ma semplicemente riconoscere o ritrovare, dentro di noi.

Giove ci ricorda che ogni giorno può essere il giorno adatto per cominciare una vita migliore; e questo, di per sé, può essere molto o poco. Così come è “molta” la sua massa visibile, fatta di atmosfera gassosa, ma assai poca la sua sostanza rocciosa interna. Non per questo Giove va inteso come una sorta di “pallone gonfiato”, anche se certi individui con un ottimo Giove ma poca Terra di sostegno possono esprimersi come tali… Quel “gas” che gonfia il pallone è la stessa euforia che ci permette a volte di sentirci più leggeri, quasi fino a volare. Non è una percezione realistica o necessariamente motivata, ma non è nemmeno un’illusione: è invece l’intuizione di una “possibilità” a cui non riusciremmo ad accedere se non fosse tanto amplificata, e noi così poco oggettivi.

 

“Io” è il soggetto; “credere” è il verbo, inevitabilmente coniugato in prima persona. L’oggetto, invece… è tutto da vedere. Ma il modo in cui possiamo riconoscerlo e identificarlo nella nostra vita, trasformando in realtà la visione dilatata che Giove ci offre, dipende in gran parte da come noi stessi incarniamo Giove; cioè dalla sua posizione nel nostro tema natale. Il segno occupato da Giove rappresenta infatti il modo in cui un individuo può crescere, migliorarsi, elevarsi spiritualmente o espandere la propria conoscenza, e soprattutto provare fiducia nella vita stessa.

 

Nei segni di Fuoco il soggetto manifesta la sua fiducia in modo entusiasta, espansivo, irradiante: ha bisogno di azione ed è stimolato dalle sfide e dalle prove. Persino dai rischi, se Giove è in Ariete: qui l’impazienza e il bisogno di mostrare il proprio coraggio possono disperdere l’energia, fortemente pionieristica, che andrebbe invece concentrata su un traguardo preciso. Chi ha Giove in Leone è generoso, capace di offrire un sincero sostegno e incoraggiamento agli altri; la sua autostima è contagiosa ma il bisogno di un “palcoscenico” su cui mostrare la propria signorilità sottintende il desiderio di riconoscimenti appaganti, in assenza dei quali può degenerare in orgoglio o arroganza. In Sagittario Giove è di casa, e l’individuo per migliorare sé stesso ha bisogno di un orientamento filosofico, ideologico o religioso a cui riferirsi nell’esplorazione della vita e con cui promuovere ottimismo ed entusiasmo; in certi casi, però, la fiducia eccessiva nelle proprie opinioni si trasforma in atteggiamenti dogmatici, perdendo il contatto con la realtà personale ed immediata.

 

Nei segni di Terra l’individuo alimenta la sensazione di fiducia assumendosi responsabilità, concentrandosi su obiettivi raggiungibili attraverso il lavoro o il comportamento. In Toro c’è una intensa capacità di apprezzare la vita attraverso il contatto sensoriale; la tenacia è uno strumento utile che tuttavia, quando eccessiva, può trasformare il bisogno di sicurezza in possessività stagnante. Chi ha Giove in Vergine desidera mostrarsi affidabile, e sente di poter crescere applicandosi con costanza ed efficienza al proprio dovere; la fede in un ordine superiore è umile e sincera, ma può degenerare in eccessiva modestia e disistima. Non è questo il caso di chi ha Giove in Capricorno, che esprime un’autorevolezza naturale e costruisce il proprio sviluppo con impegno caparbio, autocontrollo ed estrema serietà; forse troppa, laddove raffredda le emozioni spontanee…

 

Nei segni d’Aria la fiducia è riposta nelle idee, nello scambio dialettico con gli altri, nelle finalità sociali o politiche. Con Giove in Gemelli si ha un forte bisogno di comunicazione, di stimoli, informazioni, interessi; l’individuo ha una curiosità bramosa e mutevole ma il pensiero razionale può diventare un ostacolo all’approfondimento psicologico e morale. Chi ha Giove in Bilancia ha invece un innato senso di giustizia e si sente appagato quando riesce ad esprimerla con educazione, onestà, correttezza formale, ed anche ad incoraggiarla grazie a una visione imparziale e a capacità di mediazione; tuttavia, la ricerca di totale equilibrio può rallentare l’intenzione decisionale. Con Giove in Acquario il miglioramento individuale è strettamente connesso a quello sociale e collettivo; c’è un grande bisogno di autonomia intellettuale e un grande rispetto anche per la libertà altrui, ma questa visione universalistica e umanitaria può raffreddare i sentimenti e portare ad un eccessivo distacco dalla realtà umana vera e propria.

 

Nei segni d’Acqua la fiducia si alimenta mediante i canali dell’immaginazione e della sensibilità, rinforzandosi con esperienze intime ed empatiche. Giove in Cancro si esprime attraverso un comportamento protettivo; la coscienza dei propri bisogni permette all’individuo di comprendere istintivamente quelli altrui, sentendosi appagato quando riesce a donare rassicurazione e a favorire la confidenza, ma l’istinto difensivo può scoraggiare quello oblativo. Chi ha Giove in Scorpione ha una naturale capacità di leggere oltre la superficie visibile delle cose, elaborando la coscienza di significati profondi ed elevati; il desiderio di migliorare passa attraverso la liberazione di energie trasformatrici, per questo ha bisogno di forte coinvolgimento emozionale per sentirsi stimolato, viceversa tende a chiudersi in sé stesso. Giove in Pesci trasforma spesso la fiducia in fede spirituale, incoraggiando l’individuo ad espandere i propri ideali, condividendoli attraverso il conforto, la comunione di esperienze, la generosità compassionevole. L’intensa permeabilità emotiva rischia però di contagiare l’umore con energie estranee, ostacolando la focalizzazione di pensieri e azioni volte al miglioramento personale.




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