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IL LEONE AL LAVORO

a cura di Cristina Caretta
 

Il lavoro, se così si può chiamare, che si addice ai Leone è regnare su una corte di sudditi compiacenti e ammirati…Ovviamente ciò non è (quasi) mai possibile, perciò i nostri figli del Sole si adatteranno a qualunque attività, purché garantisca loro visibilità, prestigio, un ruolo d’importanza, e lasci ampio margine di autonomia e la possibilità di esibire il loro valore.

 

Scegliere una professione

 

L’ambizione e la sicurezza dei nati in Leone si esprime sin da quando sono giovanissimi, perché hanno un senso della propria identità ed importanza così radicato, nasce con loro, che non vedono l’ora di crescere per prendere la loro strada e mostrare al mondo quanto sono bravi. Quando si tratta di scegliere un indirizzo di studio, mostrano di avere le idee molto chiare: sanno che direzione prendere, dove vogliono arrivare, puntano in alto e non si accontentano di una soluzione di comodo o una mezza via, ma esigono il meglio. Poiché non tutti i Leoni possono accedere ad Harvard o alla Normale di Pisa, si accontentano del miglior istituto della città, quello con i professori più bravi, o dell’Università con la Facoltà più quotata.

Se, invece, scelgono di iniziare a lavorare presto, puntano ad una posizione di prim’ordine.

 

Il Leone che lavora

 

Poiché i Leone non conoscono mezzi termini o sfumature, la parola mediazione non fa parte del loro vocabolario, per loro il mondo è tutto bianco o tutto nero e possono esserci solo due strade: quella che porta al massimo, al top, che sul lavoro si esprime in posti prestigiosi, o considerati tali dai soggetti, o quella che porta al nulla assoluto, ovvero la disoccupazione perenne, anch’essa motivo di vanto personale. Noi qui, naturalmente, ci occuperemo solo del primo caso.

I Leone hanno un fortissimo senso della loro identità, sanno chi sono e quanto valgono e non mettono mai in discussione queste certezze. Inoltre, poiché vivono la vita come fossero perennemente su un palco, con le luci puntate addosso, sanno che per ricevere gli applausi devono dare il massimo.

Poiché danno per scontato di essere i migliori nel loro campo, quando cercano un lavoro ritengono di meritare sin dal primo impiego un posto al top. Non si accontentano, per intenderci, di stare in un ufficio a fare fotocopie o ricevere fax e telefonate, di fare la cosiddetta ‘gavetta’, ma pretendono, a volte anche senza titolo, di essere inseriti sin da subito in un ruolo decisionale.

Ovviamente, a meno che i nostri Leone non siano freschi laureati di Oxford, ma anche in questo caso ci sarebbero obiezioni, ciò non è sempre possibile. Allora, ai Leone non resta che partire dal basso e, grazie alla loro bravura e alle doti di coraggio e lealtà, farsi strada e ottenere la posizione che gli si addice.

 

Quando hanno trovato un’occupazione che li soddisfa, come in tutte le cose della vita, i Leone si mostrano sicuri e, soprattutto, esprimono una forza intrinseca, un’energia inestinguibile, dono del Sole, loro astro-guida, che li porta a dare sempre il meglio di sé con dedizione. Vogliono essere apprezzati, e non esitano a mettersi in mostra, far vedere quanto valgono e quanto sono bravi, e lo fanno senza indugi e con la certezza di essere i primi e i migliori. In cambio, ovviamente, esigono applausi, ammirazione, riconoscimenti per la loro bravura e, non ultime, gratificazioni economiche e professionali.

Se queste esigenze sono soddisfatte, i Leone non esitano a dare e darsi con generosità e fare ancora di più; allora, non conosceranno orari, giorni di riposo, ferie, per arrivare a realizzare un progetto, ottenere un obiettivo che sentono non solo dell’azienda per cui lavorano, ma vivono anche come una questione di orgoglio personale. Se devono lavorare in team, prenderanno loro il comando del gruppo con naturale autorevolezza e lo dirigeranno con grinta e slancio verso la meta. In questo, gli uomini del segno sono più decisi delle donne.

 

Se, invece, i Leone sentono di non ricevere quello che gli spetta per il lavoro svolto e, anzi, sono criticati, si offendono e si chiudono in sé stessi, sdegnati e offesi, non importa se a torto o ragione. Eh si, perché anche i migliori, qualche volta, sbagliano e devono fare i conti con il giudizio degli altri. Il senso critico e l’autoanalisi, d’altronde, non fanno parte del bagaglio caratteriale dei Leoni, specie se uomini, che, oltretutto, sono anche pessimi perdenti, non sanno accettare e fare tesoro delle piccole e grandi sconfitte della vita. Le donne, invece, conservano un pochino più di elasticità.

Con colleghi e collaboratori, in genere, i Leone fanno fatica a rapportarsi come fossero dei loro pari e preferiscono pensarli come sudditi, a meno che non si tratti di persone che stimano particolarmente. Allora ne diventano i primi amici e confidenti, nonché paladini.

 

Il Leone e il potere

 

I Leone obbediscono agli ordini con difficoltà, specie se sono impartiti da persone per le quali hanno poca considerazione, e se non sono d’accordo non hanno nessun timore a controbattere e difendere le loro idee e modi di lavorare, e seguire la loro strada anche se diversa dalle disposizioni superiori.

Per evitare di dover sottostare a direttive sgradite, cercano sin da quando iniziano la loro vita lavorativa di ritagliarsi ampi margini di autonomia nello svolgimento delle loro mansioni e di crescere professionalmente così da arrivare loro a dirigere. Tanto più che hanno la convinzione di essere in qualche modo destinati prima o poi, a comandare.

I Leone, però, non amano sgomitare per trovare il loro posto al sole; per loro, ottenere una posizione dirigenziale e di potere è quasi un diritto di nascita. Perciò, si aspettano di ricevere encomi e scatti di carriera come premio ogni volta che portano a compimento nei tempi stabiliti progetti rilevanti. Ci tengono, infatti, molto ad ostentare meriti e traguardi, esibire diplomi, lauree di importanti istituti, sfoggiare conoscenze altolocate, porte aperte nei ‘quartieri alti’.

D’altronde, con l’energia che impegnano, così pensano, non potrebbe essere diversamente. Se questi premi non arrivano, si stizziscono e sono capaci di lasciare il posto da un giorno all’altro, senza nessuna sicurezza.

 

Una volta ottenuto un ruolo potere e quando si sentono intimamente soddisfatti, assumono il ruolo di sovrani più o meno illuminati. E’ molto importante che abbiano intorno una corte di persone leali e disposte a tutto per loro, da cui pretendono fedeltà assoluta e abnegazione.

I Leone che comandano sono coraggiosi e si assumono tutte le responsabilità richieste dal ruolo con cuore e senso dell’onore, disposti a combattere per un ideale che condividono, per assurgere o agli onori della gloria in caso di vittoria, oppure pagare di persona per le sconfitte. Inoltre, se non è proprio necessario, non usano mai il pugno di ferro, sono semmai (fin troppo) generosi e magnanimi, specie con chi li ammira e li adula. Con un ‘cortigiano’ infedele, invece, sono durissimi perché vivono il tradimento come un affronto personale, una ferita all’orgoglio. Più che al risultato del loro lavoro, che è per forza sempre eccezionale e di prima qualità, e non può minimamente essere messo né in discussione né in dubbio, puntano più a mettere in luce la loro persona, la bravura che li contraddistingue, l’importanza del ruolo che rivestono.

 

Professioni e personaggi del Leone

 

I Leone rivestono sempre ruoli importanti e rilevanti nella società.

Partiamo dal palcoscenico, luogo che i Leone amano calcare, e troviamo grandi attori come il nostro Giorgio Albertazzi, il tris da Oscar composto da Dustin Hoffman, Robert De Niro e Redford, la bellezza latina di Banderas, la simpatia di Neri Marcorè.

Sempre in ambito teatrale, ma nel campo della danza, leonesse di razza sono la sempreverde Carla Fracci e l’espressionista tedesca Pina Bausch.

Ancora sul palco, ma a dirigere dietro la cinepresa dei grandi come Alfred Hitchcock, Roman Polansky, Kubrick e gli italiani Lina Wertmuller e Salvatores, nonché il regista-attore Nanni Moretti. Calca, invece, il palco della TV il presentatore Jerry Scotti.

Ancora su un palco, ma a fare musica, ricordiamo l’indimenticabile Louis Armstrong, la bella voce di Whitney Houston, il sensuale Mick Jagger e la regina della dance Madonna. Tra gli italiani, ricordiamo il Maestro Riccardo Muti e il recentemente scomparso cantautore Bruno Lauzi.

Diversi i Leoni che eccellono nelle arti visive: artisti geniali ed eccessivi sono stati Marcel Duchamp e Andy Warhol. Leone anche il ‘designer del secolo’, ovvero Giorgetto Giugiaro. Un architetto noto in tutto il mondo: il francese Jean Nouvel.

Il mondo della moda ci ha regalato ‘la regina’ del tailleur Coco Chanel e l’elegante Ferrè.

Anche il mestiere dello scrittore attrae molti Leone; ricordiamo qui, Emily Bronte, una delle prime donne a diventar famosa con un romanzo, il poeta premio Nobel Giosuè Carducci, e poi l’eccelsa Elsa Morante, il drammatico Primo Levi, il fantascientifico Ray Bradbury

Grandi uomini, primi nel loro campo, anche in campo scientifico; ricordiamo qui il medico e psicologo Carl Gustav Jung e il primo uomo a mettere piede sulla Luna, Neil Armstrong.

Non mancano gli sportivi come Gianni Rivera, grande calciatore, e il giovane e già campione Fernando Alonso.

I politici sono una buon numero: dall’artefice dell’Unità d’Italia, Camillo Cavour, al dittatore Fidel Castro, ai leader di oggi come Bill Clinton, Luis Zapatero e, l’uomo nuovo della politica USA, Barack Obama.

Tra gli imprenditori ricordiamo il fondatore di Tiscali, Renato Soru.

Infine, due principesse ‘vere’: Anna d’Inghilterra e la giovanissima, e promettente, Charlotte Casiraghi.




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