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I SOGNI : I NOSTRI MAESTRI DI VITA

a cura di Gianfranco Casalis
 
Il sogno è conosciuto da qualche tempo come quel fenomeno che si produce spontaneamente durante il sonno, caratterizzata dalla presenza di pensieri fantastici, ricchi d’immagini che riproducono, spesso deformati e in sequenze illogiche, eventi che possono essere riferiti alla vita reale.
Anticamente, nella religione greca, erano chiamati oneíroi e figuravano tra le divinità inferiori.
Alla radice della genealogia mitologica dei Greci è il dio Caos. Il figlio di Caos, Erebo, ha un figlio dalla Notte, e dall'unione nascono due gemelli, Thanatos (dio della morte) e Hypnos (dio del sonno). Dall'unione di Hypnos con la Notte nascono due figli: Morfeo (colui che invia i sogni con figure umane) e Icelo (o Ikelo, colui che invia i sogni di paura e terrore). A Roma i Somnia erano figli del Sonno ed erano tanti che nessuno li contava.
Nell’antichità esisteva l’incubazione che era un rito divinatorio consistente nel giacere in un santuario, o in ogni caso in un luogo sacro, fino a addormentarsi e a sognare. Tali sogni, creduti inviati dall’entità extraumana titolare del santuario in risposta ai quesiti del fedele, venivano poi interpretati dagli indovini. Lo scopo era quello di ottenere la guarigione.
La pratica c’è documentata per l’Egitto, la Grecia, i Germani, il Perú precolombiano e le popolazioni dell'area subartica. In Grecia i pellegrini malati venivano nei templi di Pergamo, Epidauro, dove in una cella attigua al santuario ricevevano il sogno “terapeutico” o da incubazione. In esso appariva Asclepio, il dio della medicina, oppure sua moglie Igea. Il dio indicava con la mano la parte del corpo malata dopo di che il paziente si svegliava completamente guarito.

I sogni non solo ci rivelano rapide visioni delle nostre origine arcaiche, sulle quali Jung ha richiamato la nostra attenzione e non solo soddisfano i nostri desideri inappagati, come ci ha insegnato Freud, ma nascosti sotto le fantastiche visioni, essi sono anche ricchi di acuto senso comune perfino nelle faccende pratiche della vita quotidiana.
I sogni contengono degli slanci d’intuizione atti a farci risolvere i nostri problemi più efficacemente perfino della nostra lenta e pigra ragione e ci rivelano certe nostre caratteristiche che ci sorprendono e qualche volta ci turbano.
Scopriamo difatti che i nostri sogni, a nostra insaputa, tutta la notte elaborano quei problemi della nostra vita che di giorno troviamo esagerati per noi e ci aiutano a trovare una soluzione di questi problemi, ricapitolando gli avvenimenti della giornata.
I sogni correttamente interpretati possono così servirci da guida quando ci troviamo sperduti nelle foreste dell’immaginazione e ci aiutano a superare le difficoltà perfino quando ci siamo arresi davanti ad esse, dichiarandole insormontabili.
Il sogno ci guida nel regno dell’immaginazione e nostro compito è quello di cercare il senso che giace nascosto nella sua apparente incoerenza.
Nell’epoca classica i sogni furono il mezzo con cui gli Dèi trasmettevano all’uomo le loro comunicazioni. Quando l’esercito greco sotto le mura di Troia viene colpito dalla pestilenza, Achille suggerisce di prendere consiglio dai sogni, “perché i sogni discendono da Zeus”.



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