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LA BILANCIA AL LAVORO

a cura di Cristina Caretta
 

Figli di Venere, astro della bellezza, e Saturno, pianeta della giustizia e della ragione, i nati nel segno hanno un temperamento gentile e conciliante e una forte propensione per i rapporti umani, per l’ascolto e il confronto con gli altri. La ricerca di armonia e di relazioni creative, basate su patti comuni da rispettare, accompagna i nativi anche nella vita lavorativa.

Scegliere una professione 

Il problema della scelta, della via giusta da seguire ogni volta che si è davanti a un bivio, è uno dei tratti caratteriali fondamentali dei Bilancia, attorno al quale ruota gran parte della loro esistenza. Abituati a considerare i vari aspetti delle questioni, i due lati della medaglia, i nativi pongono sempre in dubbio qualunque supposta certezza, in nome di un principio di equità. Da qui la propensione per la dialettica, ovvero il bisogno di soppesare i pro e contro di ogni situazione, mettendo sempre tutto in discussione. Ne consegue una vera e propria esitazione dinanzi alle scelte. A meno che non emerga sin dalla più tenera età un talento specifico, questa modalità di comportamento fa procrastinare fino all’ultimo la decisione dell’indirizzo scolastico e professionale da seguire.

La Bilancia che lavora

I Bilancia sono catturati dall’incertezza anche quando si interrogano su cosa aspettarsi dalla vita lavorativa. Da una parte l’idealismo li spinge a volare alto, desiderare molto ed avere aspirazioni etiche (influsso di Saturno) ed estetiche (influsso di Venere) elevate; dall’altra il loro spiccato senso critico li rende consapevoli di non potere eccedere e pretendere cose irraggiungibili.

Per uscire dall’impasse provocata dai dubbi, i Bilancia o si affidano a qualcuno che sceglie per loro, ovvero si fanno scegliere, oppure, e questo capita la maggior parte delle volte, interviene il lato giudicante del segno, il Saturno-giustizia, che lascia cadere la lama affilata del giudizio sulle incertezze, così da dividere bene e male, buono e cattivo, e i nativi riescono finalmente ad operare una scelta professionale. Scelta che, quasi sempre, si rivelerà la più adatta a loro.

Su alcuni punti, in ogni modo, i nativi del segno non transigono: poter lavorare interagendo con tante persone e in un contesto armonioso che, anzitutto, soddisfi i loro canoni estetici.

Quando finalmente si incamminano verso una strada definita, i Bilancia non hanno più esitazioni, tirano fuori le loro ambizioni nascoste e vanno dritti verso la meta. Con l’aiuto delle loro facoltà razionali e di discernimento logico e la capacità di relazionarsi agli altri con rispetto, sanno costruirsi una professionalità solida nel loro campo e una carriera invidiabile.

Dato che non amano sgomitare per farsi notare, né fare le scarpe ad un avversario con brutalità e in modo illecito, i Bilancia poggiano la loro riuscita sulla gentile fermezza, sulla capacità di conciliare diverse posizioni e patteggiare soluzioni che vanno bene per tutti.

Ciò non significa che sono adattabili a tutto, anzi, i nati del settimo segno non sopportano che siano impartiti loro ordini immotivati, il che risveglia in loro il lato contestatario e disubbidiente e il senso critico verso norme e regolamenti ingiusti. Inoltre, non tollerano che vengano meno i patti contrattuali stipulati, giudicano severamente qualunque scorrettezza comportamentale di colleghi e superiori, e sono pronti a dare battaglia a colpi di carte da bollo per fare valere i loro diritti calpestati. Il senso di giustizia, inoltre, si estende oltre la loro persona a colleghi indifesi e illecitamente vilipesi, e fa dei Bilancia dei paladini del rispetto dei diritti civili e dei lavoratori. Facile trovare i nativi tra i delegati sindacali ai tavoli delle trattative sui contratti delle aziende in cui lavorano.

Per lavorare a loro agio i Bilancia, devono vedere anche le loro esigenze estetiche e di relazione soddisfatte. Hanno, perciò, bisogno di lavorare in un ambiente piacevole e arioso, un luogo dove più che parlare si sussurra e la cordialità è di casa. Con i colleghi instaurano rapporti affabili e basati sulla correttezza professionale, sono collaborativi e si confrontano sempre su tematiche e problemi aziendali, su metodi e progetti lavorativi; sono capaci di lavorare in team e gestiscono benissimo gruppi di lavoro complessi grazie alle loro doti di ascolto e mediazione. Poiché sono anche molto formali e rispettosi degli spazi altrui, i Bilancia sul luogo di lavoro mantengono le giuste distanze, non si lasciano andare a confidenze e non invadono mai la privacy dei colleghi.

La propensione ai rapporti umani e l’abilità a contrattare li spingono spesso verso attività in cui è fondamentale saper avere a che fare con il pubblico con gentilezza e attenzione. Lavorare in solitudine e senza potersi raffrontare col mondo, invece, li deprime.

La Bilancia e il potere 

Saturno, pianeta simbolo del potere, in Bilancia è in esaltazione, vale a dire in posizione forte. I nati nel segno dovrebbero, quindi, avere in teoria ambizioni notevoli, puntare e arrivare in alto. In realtà, il forte spirito sociale, le indecisioni e il senso di giustizia dei nativi vanno contro l’idea corrente del potere come obiettivo univoco, che porta all’isolamento sulle alte sfere e al dominio dei deboli. Perciò, per i Bilancia ambiziosi, si aprono due possibilità, ambedue legate al mondo del pensiero: il potere delle idee, oppure il potere dell’ideologia. Sembra la stessa cosa ma non è così.

Il potere delle idee è quello dell’intellettuale, dello studioso, del magistrato, dell’imprenditore, dell’artista che, in nome di principi etici rigorosi ed elevati e in base all’operosità nel sociale, al lavoro creativo, all’espressione di un talento, arriva ad assumere una posizione privilegiata, ed esercita una forte influenza nell’ambiente in cui opera. Non è un caso che molti artisti, filosofi, scrittori, politici riformisti, a volte rivoluzionari, sono della Bilancia. Allora i nati nel segno diventano dei maestri autorevoli, delle guide da seguire e, le loro, idee da perseguire e realizzare nel mondo.

Il potere delle ideologie, invece, è quello velato di fanatismo dei nati in Bilancia che rompono la rete dei dubbi che li avviluppa aggrappandosi a ideali e teorie estreme, spesso a sfondo giustiziali sta, che usano come spade di Damocle per procedere nel mondo. L’esercizio di questo tipo di potere può facilmente scadere nell’intolleranza, nell’autoritarismo e nell’imposizione agli altri delle proprie prerogative, norme e regole, costi quello che costi. Meno diffuso del primo tipo.

Nei nati in Bilancia che si distinguono nel lavoro e arrivano a posizioni autorevoli e dirigenziali, comunque, rimane sempre il bisogno di mettere in discussione tutto e tutti, metodi e procedure aziendali per esempio, e di confrontarsi con i collaboratori e i colleghi su qualunque scelta, tanto più che in loro permangono diverse incertezze. Preferirebbero, quindi, che le decisioni fossero prese di comune accordo, e frutto di mediazioni o prese di posizione condivise da tutti. I boss del segno della Bilancia, inoltre, hanno sempre un gran rispetto e, pur mantenendo sempre una certa distanza emotiva, sanno instaurare rapporti formalmente corretti con chi lavora alle loro dipendenze e ascoltarne le ragioni.

Professioni e personaggi della Bilancia 

Il mondo delle Arti, dal cinema alla scrittura, è ricco di personaggi della Bilancia. Partiamo dagli attori e troviamo le divine Eleonora Duse e Rita Hayworth, Catherine Deneuve e Brigitte Bardot, Julie Andrews e la nostra Monica Bellucci. Al maschile abbiamo i bellissimi Marcello Mastroianni e Christopher Reeve, Matt Damon e Michael Douglas. Dietro la macchina da presa due grandi: Michelangelo Antonioni e Pedro Almodovar. Nel mondo musicale, in Bilancia sono nati diversi grandi artisti tra cui Giuseppe Verdi e George Gershwin, John Lennon e Bruce Springsteen, Zucchero e Lorenzo Jovanotti. Anche l’indimenticabile Pavarotti era Bilancia.

Tra i pittori e scultori del segno abbiamo Caravaggio, Boccioni, Giacometti e Rauschenberg.

Tanti gli architetti e i designer: da Borromini a Le Corbusier a Richard Meyer, da Franco Albini e Bruno Munari.

L’arte di pensare ed elaborare idee è un’altra prerogativa dei nativi del segno. Citiamo filosofi Hanna Arendt, Martin Heidegger e Norberto Bobbio. Poeti come Mario Luzi ed Eugenio Montale. Scrittori come Oscar Wilde, F. Scott Fitzgerald, Dino Buzzati, W. Faulkner, Katherine Mansfield, Melania Mazzucco. E anche giornalisti e saggisti dalla penna critica come Giampaolo Pansa e Marco Travaglio.

La politica attrae i nativi di un segno così sociale ed etico. Indimenticabile il Mahatma Gandhi. Più vicini a noi, il rimpianto Sandro Pertini e il sindacalista polacco Lech Walesa. Tra i Bilancia al potere oggi ci sono il premier Berlusconi, l’ex-giudice passato alla politica Di Pietro e la Presidente del Cile Michelle Bachelet. Infine, rappresentante del lato autoritario e repressivo del segno, abbiamo il discusso Presidente russo Vladimir Putin.

Passando al mondo scientifico, troviamo nomi importanti come Alfred Nobel, inventore della dinamite e dell’omonimo premio, Enrico Fermi, fisico atomico, Lazlo Birò, inventore della penna a sfera, Mario Capecchi, Nobel per la medicina 2008.

Tra gli imprenditori e i manager ricordiamo Riccardo Illy della dinastia del caffè, George Westinghouse, inventore e fondatore di industrie elettriche, Lee Iacocca, storico amministratore della Chrysler.Un po’ meno gli sportivi: l’esilio nel segno di Marte, l’astro della competizione, non aiuta. Ricordiamo due campioni come la tennista polacca Martina Navratilova e il nostro Francesco Totti.




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