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L'APROCCIO RELAZIONALE IN ASTROLOGIA - 2 PARTE

a cura di Paolo Crimaldi
 

In astrologia il Sole e la Luna rappresentano l’imago genitoriali, ossia le due figure emotive di riferimento, quelle con cui stabiliamo le prime relazioni oggettuali, per dirla in termini psicoanalitici, ossia quei referenti emotivi con cui abbiamo i primissimi rapporti affettivi, tutti per lo più di natura simbiotica e di forte dipendenza non solo emotiva, ma anche fisica, legata proprio alla sopravvivenza.

Secondo alcune teorie psicologiche di stampo evoluzionistico ed etologico, i primi rapporti affettivi (e per l’esattezza quello con la figura materna in primis, e solo in seguito con quella paterna) sono fortemente predittivi di tutte le altre forme di relazione che si andranno a strutturare nel corso della propria esistenza, poiché saranno caratterizzate dell’impronta psicologica (imprinting) che questo ha dato, condizionandone per l’appunto tutti gli altri.

Ma c’è chi non accetta questo determinismo familiare e spinge ad andare oltre le “superstizioni parentali”, ed è James Hillman, il quale nel suo illuminante libro “Il codice dell’anima” , afferma che i propri genitori sono una sorta di scelta destinica, un qualcosa che ci serve per poter vedere realizzato del seme di platonica memoria che è dentro noi e attende solo di trovare le condizioni ideali per potersi trasformare in pianta e dare poi i suoi frutti.

 

L’astrologia fornisce una chiave di lettura delle relazioni affettive a volte davvero unica e mostra quelle che sono le dinamiche esistenti sin dalla nascita con i propri genitori, ma non solo.

Di particolare importanza sono le afflizioni (aspetti di quadratura e opposizione) ai luminari, poiché indicano le problematiche, i blocchi, le incomprensioni, i conflitti che si vengono a creare con i propri genitori e quanto questi possono incidere sulla propria vita e più in generale nell’universo relazionale che ci si va a creare nel corso della propria esistenza.

 

In particolare le afflizioni al Sole sono legate a problematiche con la figura paterna che in un modo o nell’altro riguardano il senso del potere, della realizzazione personale, della possibilità di occupare un posto nel mondo che sia il più possibile differente, ma allo stesso tempo complementare a quello del padre. In altre parole un Sole che riceve aspetti dissonanti da un pianeta indica che il rapporto con il proprio padre può essere stato condizionato da una serie di fattori che per una ragione o per l’altra non hanno permesso un incontro sereno, autentico, ma soprattutto evolutivo.

Ad esempio una quadratura tra Sole e Marte può portare, se magari sorretta anche da altri elementi del tema natale, ad una forte aggressività, fatta di odio e amore, nei riguardi del proprio padre, che può essere visto allo stesso tempo come colui che ci costringe ad obbedirlo, quasi incondizionatamente, ma anche come modello di potere, di leadership, di forza. Il conflitto che si genera può portare a vivere la figura paterna come castrante, specie nel tema natale di un uomo, il quale si sentirà sempre in conflitto, e mai adeguato, ad essere all’altezza del proprio genitore.

Ma il Sole quando è in aspetto dissonante con altri pianeti, è anche legato a difficoltà di realizzazione personale, dovuti spesso proprio ad una conflittualità con la figura paterna, mai del tutto risolta, che funge da ostacolo al raggiungimento del proprio Sé.

Chiaramente nel corso della propria vita ci sono momenti in cui è possibile venire fuori da tale problematicità, e in genere in occasione dei transiti in aspetto armonico, e ancor più delle congiunzione, di Saturno, Urano, Chirone e Plutone. In questi periodi è possibile poter affrontare, sotto varie angolature, il legame e le conflittualità presenti con la figura paterna e provare a risolverle, visto che questi pianeti hanno la grande forze di dirimere i conflitti, di sciogliere i nodi, sia pure attraverso un lavoro a volte arduo.

 

L’altro luminare, la Luna, è l’archetipo astrale della figura materna, e il segno e la casa in cui essa cade indica il tipo di legame che si ha con la madre e quanto questa possa avere influito sulla propria vita.

Ma la Luna rappresenta lo scrigno in cui conserviamo tutte le nostre prime emozioni, i primi rapporti oggettuali, quell’universo di sensazioni ed esperienze affettive che abbiamo fatto a partire dalla vita fetale e che poi hanno in parte condizionato quelle che si sono andate a vivere nel corso della propria crescita.

Uno dei primi psicoanalisti, considerato poi un eretico, Otto Rank, elaborò una teoria molto interessante circa l’importanza del trauma della nascita, che solo di recente è stata giustamente considerata nella sua valenza psicologica e applicata di conseguenza nella pratica clinica.

La posizione della Luna, e soprattutto le sue afflizioni, specie se con Saturno e Plutone, possono indicare difficoltà legate proprio alla nascita e di riflesso il peso che esse hanno avuto nel corso della propria vita. Ad esempio una quadratura tra una Luna in Leone e in casa 8^ e Plutone in Scorpione in casa 11^ può indicare una nascita difficile, legata ad un insieme di paure, angosce, insicurezze che la madre ha trasmesso al figlio e che hanno fortemente influito nel momento del travaglio e quindi della nascita. Il rapporto pertanto si potrebbe strutturare su basi fortemente simbiotiche (Luna in Leone in casa 8^), ma allo stesso tempo con una forte difficoltà da parte del figlio di sentirsi libero, di emanciparsi dalla cure materne e vivere la propria individualità, del prendere possesso, potere del proprio Sé.

 

Molto importanti sono anche gli aspetti che vengono a crearsi tra i due luminari, perché ci indicano che tipo di relazione hanno avuto i nostri genitori, o meglio come noi l’abbiamo percepita.

Ad esempio è possibile che eventuali quadrature tra Sole e Luna possono portare ad una separazione dei propri genitori, o comunque a viverli come tali, a percepire una rottura nel loro rapporto nonostante continuino a vivere sotto lo stesso tetto e ad essere apparentemente una coppia.

Quando questa quadratura coinvolge la case I-IV o IV-VII ha una valenza particolare e si avverte maggiormente nella sua portata traumatica.

Tale esperienza assume una modalità traumatica, talvolta inibendo lo sviluppo affettivo e formando una certa diffidenza a concedersi, quando cade tra le case I/IV; sembra che il tutto agisca direttamente sull’intera personalità, in quanto la diffidenza a costruire legami affettivi, non si ferma solo alle relazioni sentimentali d’amor-passione, ma si allarga un po’ a tutta la sfera delle relazioni interpersonali.

Mentre, quando la quadratura coinvolge le case IV/VII, la persona sviluppa un comportamento con toni da Don Giovanni, ovvero sviluppando una particolare capacità di viversi infinite relazioni, senza mai legarsi profondamente, senza strutturare una affettività profonda e capace di prendersi cura dell’altra persona. La quadratura ripropone in maniera quasi ossessiva, come fosse una vera coazione a ripetere, la separazione dei propri genitori, quel non esserci l’uno nei confronti dell’altro, il non poter contare sulla presenza reciproca, divenuto modello d’identificazione forte e dal quale diventa difficile poterne venir fuori.

Naturalmente gli aspetti armonici tra i due luminari indicano che il rapporto che le figure genitoriali hanno avuto tra loro è stato percepito dall’individuo tendenzialmente costruttivo, in grado di permettere uno sviluppo sereno e di poter strutturare a propria volta delle relazioni affettive soddisfacenti o comunque stabili e mature emotivamente.

 

Un’ultima osservazione a proposito dei luminari va fatta se essi cadono in casa 12^. In questo caso è probabile che la persona percepisca assente, mancante, e non necessariamente perché non c’è fisicamente, il genitore rappresentato dal luminare che cade in questa casa; si tratta per lo più di un esperienza di tipo psicologico abbastanza forte, che porta a voler sopperire a tale mancanza, se anche altri aspetti del tema natale ne danno indicazione, attraverso relazioni affettive con partner che per una ragione o l’altra possano ricordare il genitore vissuto come assente.

Da queste brevi note di analisi astrologica circa il mondo delle relazioni interpersonali, è chiaro notare quanta importanza assume l’analisi dei luminari e delle case relazionali, ovvero la I, la IV, la VII e la X, e quanto in questi elementi astrali è possibile scoprire del proprio destino.




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