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PREVISIONI SÌ, SUPERSTIZIONE NO

a cura di Sandra Zagatti
 

I detrattori dell’astrologia aspettano questo periodo come avvoltoi, pronti a calarsi sulle immancabili previsioni del nuovo anno e a dilaniare riga dopo riga quelle sbagliate dell’anno prima. Poco importa se, delle previsioni precedenti, ricordano e ridicolizzano solo quelle “non azzeccate”, a volte con sapienti e subdoli tagli di premesse o alternative: il punto è un altro. Ed è un punto talmente importante da andare oltre la polemica in corso sugli oroscopi, essendo questa basata su un malinteso di fondo, sostenuto purtroppo dall’ignoranza sia dei lettori di oroscopi sia dei loro detrattori, nonché a volte – bisogna ammetterlo – dal colposo silenzio degli stessi astrologi. E così ci ritroviamo ogni anno di fronte a un paradosso deprimente: da un lato le televisioni cercano di aumentare l’audience con gli speciali previsionali, scatenando le ire di chi ritiene tale scelta vergognosa (come se la televisione abbondasse di programmi di qualità e fosse “sporcata” solo da un’oretta di chiacchiere zodiacali di fine anno); da un altro lato nessuno riesce poi a sostenere la propria opinione, a favore o contro, perché di fatto nessuno ha idea di cosa sia davvero l’astrologia, sia dentro che davanti alle televisione.

 

Personalmente, sono del parere che l’ignoranza sia quanto meno concausa di moltissimi problemi umani e sociali, e in quanto tale vada combattuta ad ogni occasione. Lo ripeto spesso nelle mie riflessioni mensili, perché ho troppo rispetto della materia e di coloro che ad essa si rivolgono: l’astrologia divulgativa, il cosiddetto oroscopo, si basa sulla semplice posizione zodiacale del Sole al momento della nascita (quello che chiamiamo impropriamente “il nostro segno”), perché è l’unica che si può conoscere con sicurezza e costanza, essendo il passo solare pari a circa un grado di longitudine al giorno. Questa posizione è un dato importantissimo, perché il Sole è il centro del sistema solare quanto lo è, in astrologia, della personalità… ma non è l’unico dato. Già ci sarebbero differenze da valutare sullo stesso Sole, che a parità di segno può formare aspetti diversi con gli altri pianeti, occupare case diverse o ricevere diversi transiti a seconda del grado occupato; in più dobbiamo aggiungere gli altri nove pianeti (dalla Luna a Plutone), ognuno con il suo segno, la sua casa e i suoi aspetti. Ma per queste ulteriori informazioni è necessario il giorno e l’anno di nascita, oltre che l’ora e il luogo per la domificazione: variabili incognite durante la compilazione di un oroscopo e conoscibili soltanto in sede di consulenza personalizzata.

 

Perché ciò non viene mai detto? Perché non viene mai invitato, in televisione, un astrologo professionista, o ai pochi a cui è stato permesso non è stato comunque mai dato modo di spiegare davvero i limiti “tecnici” degli oroscopi generici e contemporaneamente le immense potenzialità conoscitive ed anche previsionali dell’astrologia centrata sull’individuo? Perché un astrologo come Paolo Fox, che pure non è certo impreparato, deve salvare capra e cavoli dicendo continuamente che “comunque è un gioco”?

Sarà un gioco per lei, signor Fox. Io prendo molto sul serio la mia professione e di ogni parola che dico o scrivo mi assumo piena responsabilità nei confronti di chi mi ascolta o mi legge, di chi si rivolge a me per un aiuto o un consiglio e non certo per giocare. Che poi con gli oroscopi non si possa (né si debba) andare molto in profondità è fuor di dubbio, ma allora bisognerebbe dire chiaramente che servono solo per dare spunti di riflessione ma ci sono altri modi di approfondire, grazie all’astrologia; e che tra Orietta Berti e Wagner c’è una significativa differenza, pur parlando sempre di musica… e con tutto il rispetto per la simpatica e brava Orietta.

 

Ecco allora che il punto è molto semplice: l’astrologia segnosolare non è certo una sciocchezza ma è una versione semplificata della materia, una valutazione generica e parziale, che in quanto tale può fornire solo tendenze di massima sul carattere, o un particolare “clima” se consideriamo i transiti sul Sole di un determinato periodo. Di conseguenza, bisognerebbe sempre ricordare la differenza tra previsioni e “predizioni”, sottolineando che in un oroscopo gli eventi ipotizzati valgono più come esempi che come possibilità vere e proprie; e che comunque, senza il quadro d’insieme, la parte considerata e legata al Sole lascia aperte molte strade alternative di manifestazione.

Il quadro d’insieme comprende ovviamente i transiti sugli altri pianeti, ma comprende anche e soprattutto l’individuo che tali transiti esprime. E questo è un altro punto che viene troppo spesso sottaciuto o malinteso: non c’è alcun collegamento di causa-effetto tra i pianeti orbitanti in cielo e i comportamenti o eventi che si manifestano in terra. I pianeti, nelle loro posizioni zodiacali e nei loro reciproci rapporti, descrivono e rappresentano la realtà (interiore o esterna) ma non la “provocano”… così come non è una croce nera su fondo bianco in un triangolo rosso a “provocare” un incrocio pericoloso a duecento metri; il che non toglie che l’incrocio così segnalato resti pericoloso. Ciò che l’astrologia offre è un meraviglioso sistema di simboli: un linguaggio complesso e articolato che ha proprie regole, una grammatica e sintassi con cui è possibile articolare frasi banali o poemi ma la cui composizione resta competenza (libertà e responsabilità) individuale. Tant’è che l’astrologo non dovrebbe mai essere considerato un indovino (né spacciarsi come tale), ma appunto il conoscitore di un linguaggio, che può tradurre a chi si rivolge a lui per aiutarlo a… leggere e scrivere la propria vita con maggiore consapevolezza e dignità.

Anche perché i simboli non hanno un solo livello di manifestazione. Una congiunzione Saturno-Venere può ad esempio esprimersi sul piano fisico con una banale tendenza alla pelle secca, magari un calcolo renale, mentre sul piano psichico e relazionale può segnalare un periodo di maggiore isolamento, una fase di verifica che mette in crisi un rapporto o, viceversa, la costruzione di un rapporto su basi più solide e realistiche. Può essere difficile – a volte impossibile – trasmettere il concetto che accomuna queste diverse manifestazioni come una “introspezione” che va a ridefinire il nostro modo di mostrarci agli altri o interagire con loro: in fondo una pelle secca ha bisogno di cure e di nutrimento quanto un rapporto spento ha bisogno di nuova linfa vitale ed interesse…

Ma in un oroscopo generico manca il necessario confronto tra astrologo e individuo, per cui è più semplice elencare questi diversi livelli di espressione come ipotesi, così che chi legge possa filtrarle e adattarle alla propria situazione particolare. Ciò non toglie che un astrologo onesto, anche quando compila oroscopi o previsioni, possa fornire informazioni utili e, soprattutto, debba chiarire i principali malintesi, evitando di generare aspettative illusorie (positive o negative che siano) che rischiano di far danni all’individuo; e certo ne fanno all’astrologia.

 

Noi tutti, in questo periodo, siamo destinatari di interrogativi spesso disarmanti nella loro “ignoranza” (in senso latino) ma che, almeno su di me, generano un effetto di istintiva preoccupazione che mi spinge a tranquillizzare il postulante prima ancora di spiegarmi, per evitare come posso che rimanga vittima di un’istintiva e inconscia superstizione. Poi sempre mi spiego, e tento di farlo anche adesso con alcuni esempi:

 

- Non è vero che tutti i nativi dei segni Cardinali (Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno) avranno “Saturno contro” nel 2010. Il transito di Saturno coinvolgerà soprattutto la prima decade e nemmeno per l’intero anno, visto che rientrerà in Vergine da aprile a metà luglio. Soprattutto, non è vero che un transito dissonante di Saturno sia una iattura inesorabile a cui piegarsi con rassegnazione o, peggio, di cui farsi alibi: da un punto di vista psicologico ed evolutivo, non c’è alcuna differenza tra un’opposizione e un trigono, se non nella maggiore o minore difficoltà con cui realizziamo tali transiti, che in entrambi i casi chiedono solo (o meglio offrono alla nostra capacità) di liberarci dalle zavorre e conquistare maggiore autonomia. E’ vero piuttosto che Saturno, Plutone, nonché Giove e Urano in avvicinamento all’Ariete, segnalano per i prossimi anni una fase di profonda verifica di valori e trasformazione di comportamenti ai nativi di tali segni, ma per comprenderne il significato e ipotizzarne i contesti è necessario valutare la completezza e specificità dei singoli casi.

 

- Non ha senso affermare che questo sarà “l’anno dei Pesci”, dando per scontato che Giove porti fortuna e benessere a tutti i nativi del segno in cui transita annualmente; come non porta sfortuna ai segni dissonanti. Innanzitutto i termini “fortuna” e “sfortuna” sono visioni e atteggiamenti personali, non sempre condizioni oggettive, inoltre i transiti contemporanei possono modificare anche sensibilmente la percezione ottimistica che Giove comunque favorisce. Basti come esempio “l’anno dello Scorpione” 2006, quando i nativi di quel segno furono coinvolti dalla Grande Croce Fissa tra Nettuno, Marte, Saturno e appunto Giove: probabilmente fu un anno importante, letteralmente cruciale, ma ricordo ancora le loro proteste come se fossero stati deprivati di una vincita alla lotteria…

 

- E’ quanto meno azzardato fare previsioni sui personaggi famosi, politici in primis, anche in presenza di dati natali esatti. Questo perché di tali personaggi conosciamo solo ciò che appartiene all’aspetto pubblico, e poco o nulla sappiamo di come stanno fisicamente, di come va il loro rapporto di coppia, di quali eventuali preoccupazioni hanno per figli, genitori, amici. E’ naturale che certi transiti possano segnalare stati d’animo di frustrazione, rabbia, stanchezza, delusione, oppure condizioni di contorno difficili, instabili, delicate… perché i transiti ci sono e in qualche modo si esprimono sempre; ma la contestualizzazione può essere solo ipotetica, né mai dovrebbe essere influenzata dalla nostra personale opinione di questi personaggi, che sono e restano individui. Insisto a tal proposito sui diversi livelli in cui può esprimersi un simbolo planetario, ricordando come esempio la congiunzione di Giove al Sole del presidente Bush nel settembre 2001. Era difficile ipotizzare un’espansione di immagine dopo la sua elezione tanto discussa e riconteggiata, e fu ancor più difficile associare la “fortuna” di Giove all’attentato alle Torri Gemelle che sconvolse l’America e il mondo. Eppure, proprio dopo quell’attentato il mondo si strinse solidale intorno all’America e l’America ricompattò l’orgoglio nazionale intorno al suo presidente, che raggiunge un picco di popolarità eccezionale.

 

- Sarebbe ora di smetterla di ridurre l’astrologia a un tiro al piattello, in cui tutto si basa sul “prenderci o non prenderci”. E chi si appella alla scienza per confutarla dovrebbe almeno prendersi la briga di studiarla, prima, perché un giudizio prevenuto altro non è che un pregiudizio, che nulla ha a che fare con il rigore scientifico e molto con l’integralismo dogmatico. Una disciplina plurimillenaria, studiata e rispettata da fior di scienziati, da Galileo a Keplero, da Newton a Jung, non dovrebbe essere considerata alla stregua di una performance di veline seminude per aumentare l’audience, o volgarizzata come un passatempo per casalinghe annoiate e in perenne ricerca del partner ideale. Qualsiasi ipotesi previsionale è il frutto di un insieme di fattori tra cui alcuni dipendono dalla materia (tecniche, metodologie sperimentali, ricerche, casistica) ed altri dall’operatore (esperienza, intuizione, sensibilità, cultura), ma mentre nessuno si sogna di gridare allo scandalo quando non vengono “azzeccate” le previsioni meteo o borsistiche, l’astrologia è invece continuamente umiliata e profanata. La colpa è senz’altro di chi preferisce alimentare l’ignoranza e cibarsi di essa, ma anche di certi proclami da parte di astrologi che fanno rizzare i capelli a me per prima:

 

Roma, 27 dic. (Ign) - L'astrologo Branko, ospite del Tg5, traccia il quadro astrale per l'anno che verrà. "Positive le stelle del 2010 per la Repubblica italiana: sarà l'anno delle riforme". E vede: "Una splendida primavera con lo storico passaggio di Giove - pianeta della fortuna - in Ariete che è proprio la Repubblica, ma soprattutto Urano che ci vuole nuovi". Sguardo anche sui due leader Silvio Berlusconi e Pierluigi Bersani, entrambi nati il 29 settembre (ma in anni diversi). L'astrologo dice: "Esami importanti per il segno della Bilancia. Ma Bersani dovrà lottare (il suo partito è nato con Marte e Giove in posizione critica). Mentre cielo chiaro e limpido per Berlusconi: credo che sia invincibile”…

 

Sinceramente, non so da dove siano potute emergere certezze del genere o su quale logica si basino, ma so che – nonostante siano firmate – espongono tutto il mondo astrologico a facili e legittime critiche, visto il malvezzo di fare di ogni erba un fascio.

 

E potrei continuare, ma non voglio dilungarmi troppo. Ciò che mi interessa è chiarire che fidarsi di un astrologo serio e capace non significa “affidarsi” all’astrologia come ad una sfera di cristallo. E’ vero che l’astrologia non sbaglia, ma, in quanto linguaggio, perché sia efficace la competenza dell’astrologo è necessaria quanto la partecipazione consapevole del consultante. Anche un oroscopo segnosolare può essere utile a comprendere meglio un aspetto della personalità o a vivere meglio un periodo dell’esistenza, purché venga considerato come uno strumento di riflessione, pur generico; ma se l’astrologo viene messo nella condizione di poter fare davvero il proprio lavoro, elaborando tutti i dati necessari e traducendo le tante variabili in gioco, allora non è affatto poco ciò che può fare per il bene del proprio consultante: per aiutarlo a farsi del bene.

Ed è questo, non i dati di ascolto televisivo, a rendere l’astrologia meritevole di rispetto e degna del proprio ruolo tra le discipline evolutive.




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