RITORNO NELL'UTERO.

Interpretazione del sogno di Anastasio

Il sogno

Sto camminando in una strada, è sera, è una strada costeggiata da ville, con molto verde. Incontro dei ragazzi vicino ad una macchina che mi chiedono se ho del fumo. Io dico di non averne. Improvvisamente cominciano a correre perchè sta arrivando la polizia. Mi metto a correre anche io nonostante non abbia fatto niente di male. E' una cosa che mi diverte. Ci sono tanti ragazzi che corrono. Comincio a salire una scala di pietra, insieme a me altri ragazzi.Salgo i gradoni di corsa, gradoni che diventano sempre più grandi, intorno a me altri ragazzi corrono.la salita diventa sempre più difficile e faticosa, alcuni cominciano a mollare ma io continuo. Continuo nonostante siamo rimasti in pochi. Scavalco un muro di recinzione ed entro nel giardino di una villa. Vedo la grande casa illuminata, da una finestra si intravede una donna dai lunghi capelli neri ed un bambino. Mi avvicino alla villa ed entro dalla porta e attraverso le stanze senza farmi sentire dalla donna e dal bambino. Esco dalla parte posteriore, c'è una piscina circondata da alberi.Entro nell'acqua ,è tutto buio e l'acqua sembra nera. Mi stendo sull'acqua perchè il fondo della piscina è bassissimo, posso restare a galla, è come un'enorme vasca da bagno. Compaiono delle figure dal buio. Sono delle donne , anch'esse nere. Mi si fanno intorno, suono formose e floride. Sono nude.Cominciano a chiedermi ''Anastasio, cosa vuoi?'' sempre più forte, sempre più forte, finche non mi sveglio.

Interpretazione di Augusta Neumann

Sarebbe interessante sapere se lavori o studi perché la prima parte del sogno potrebbe riferirsi alle difficoltà del periodo in questo ambito. La seconda parte, quella della villa, è simbolicamente un ritorno nell'utero (l'immagine della madonna con bambino), quel tuo immergerti nell'oscurità richiama infatti il liquido amniotico e le sensazioni connesse di paura dell'ignoto e di rassicurazione. L'ultima parte raffigura forse un desiderio, quello di essere accolto e accudito. Le urla sono la sveglia. Ciao. Augusta