Se ti prendo ti cancello!
Ovvero i moti d’aggressività nei dodici tipi zodiacali
Sul piano etimologico la parola “aggressività” (dal latino “ad-gredior”, letteralmente “andare verso”), ha un’accezione neutra, in quanto indica un’azione (indifferentemente “buona” o “cattiva”) diretta verso l’esterno, che mira ad impossessarsi o ad allontanare qualcosa, mossa dalla curiosità, dal desiderio (anche sessuale), dalla paura, dalla rabbia, dalla voglia di giocare (si pensi ai cuccioli di animale che mimano lotte all’ultimo sangue), come pure dall’impulso a uccidere.
Nell’accezione moderna del termine, esiste un’aggressività buona, “difensiva”, che è la capacità di un individuo di reagire ad uno stimolo negativo, rivolto contro di lui o contro il suo territorio: un moto istintivo che gioca un ruolo fondamentale nella lotta per la sopravvivenza, perché ci consente di affrontare i pericoli e reagire alle difficoltà.
Ma esiste anche un’aggressività ostile, cattiva, “offensiva”, violenta, mirata ad attaccare (o ad annientare) un’altra persona, a farle male fisicamente o psicologicamente, che è figlia di quella “parte oscura” che in misura e con modalità variabili alberga in ciascuno di noi. E i Pianeti governatori del Segno solare ne costituiscono un indicatore per certi versi emblematico.
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