
Viaggio nel segno dell'eros
“Chi beve solo acqua, ha un segreto da nascondere.” Charles Baudelaire ( Sole, Saturno, Giove, Venere, Chirone, Marte in Ariete )
Un vecchio adagio riferito al segno dell’Ariete così recitava: “Prima vengo io, poi io, poi io, poi sempre io … poi ancora io e dopo ma molto dopo … tutti gli altri.”
Con queste premesse definire il segno dell’Ariete un egoista è fin troppo facile. Il suo è un egoismo buono, non dettato da menefreghismo o senso di superiorità, semplicemente è talmente concentrato sulle sue sensazioni epidermiche, sensoriali, immediate che non può dedicarsi ad altro, potete parlargli con i toni più suadenti ma l’Ariete, soprattutto con il corpo, è già da un’altra parte.
E’ un segno che con l’erotismo e l’empatia ha poco da spartire, quello che lo intriga di più è il lato competitivo, ha difficoltà col romanticismo, anche se una vaga idea la coltiva dentro di sè preferisce lasciare una relazione piuttosto che comunicare o compromettersi e la fedeltà, come tutti i segni di Fuoco, non è il suo forte.
L’impulso primario è la conquista, più aggressiva è la seduzione e meglio è.
L’Ariete ama guardare il viso delle persone, è affascinato dai lineamenti, dagli occhi, dalla forma della testa.
Amare per lui o per lei è pericoloso ma lasciare può assumere toni più drammatici perché la lealtà e la tenacia possono vacillare causando spesso grandi sofferenze.
Abitualmente l’Ariete chiede sempre di più agli altri di quello che è disposto a dare, anche qui non se ne accorge, l’impulsività e l’irrequietezza lo spingono a riservarsi un largo margine di azione lasciando ben poco spazio di manovra agli altri.
La seduzione per questo segno passa attraverso il corpo e i bisogni carnali personali, un sano egoismo che spinge a ricercare il proprio unico esclusivo piacere, l’Ariete pretende libertà di scelta dei metodi per giungere all’obiettivo illudendosi di possedere indipendenza decisionale e autonomia. E’ talmente epidermico da sembrare a volte superficiale, come l’acqua che scorre su una schiena ben oliata, non ne rimane traccia. “Lo faccio perché voglio farlo.”
Anche l’arietino per eccellenza Baudelaire fece di necessità virtù, chiamando le sue forme di dipendenza libertà. L’Ariete ha una visione primaria dell’amore, come un bambino che ogni volta vede nel volto della madre la cosa più luminosa del mondo. Ogni volta è vero amore, ogni volta è intensa passione, vive, muore e risorge all’interno di una relazione che può essere anche brevissima ma il succo della sua esistenza è questo: ho perso la testa e sono felice.
Se riuscite a farvi ascoltare da un Ariete per più di tre minuti, statene certi, è innamorato ! Il primo segno dello zodiaco è un po’ Via col vento : domani è un altro giorno. Come Rossella O’Hara, l’Ariete maschio è troppo concentrato nell’ottenere ciò di cui ha bisogno attimo per attimo per pensare al domani, e come Rhett Butler, l’Ariete femmina al termine della conquista amorosa più grande può sospirare liberata: bè, caro, non me ne frega nulla !