Aria







Daniela Grazioli


Immagina la forza e la potenza degli elementi nei loro effetti più distruttivi, l’unica salvezza è scappare via: correre il più lontano possibile dal fuoco che ci brucia e incenerisce, dalla terra che si apre, ci imprigiona e seppellisce, dall’avanzare dell’acqua che ci travolge e sommerge. Di fronte alla loro furia che avanza si può solo fuggire il più lontano possibile, col vento no, è inutile correre via, perché chi è più veloce del vento? Col vento non c’è scampo, è dappertutto, ci fa volare via, col vento vince chi si piega e non si spezza, è più forte il sottile e duttile fusto delle canne dei rigidi e resistenti rami degli alberi. Duttilità, elasticità, adattabilità, questa è una prima e fondamentale caratteristica dei segni d’aria Gemelli, Bilancia, Aquario.
L’aria è dappertutto, in perenne movimento circola e penetra in ogni luogo: separa, crea spazi, “distanze” tra cose e persone, che si riconoscono separate e diverse tra loro, porta con sé il riconoscimento dell’altro da sé e per superare tale “separazione” occorrono mezzi capaci di colmare tale “distanza”, come la parola e il movimento. In questo senso i segni d’aria sono segni di comunicazione, segni in cui il contatto con l’altro non avviene tramite un’intesa empatica di natura emotiva o fisica, forme di comunicazione che non concedono alcuna distanza-separazione, ma avviene tramite la parola, il linguaggio, che nasce e si sviluppa solo quando l’altro è vissuto e sperimentato come separato da sé. Così è nel bambino che comincia a parlare solo quando incomincia il processo di separazione-individuazione dalla madre, prima non ce n’è bisogno, madre e bambino fusi e confusi nell’unità simbiotica non ammettono né distanze, né confini tra loro.

L’aria è limpida, trasparente, permette una visione chiara e definita delle cose, non c’è il fumo del fuoco ad annebbiare la vista, né la profondità dell’acqua o lo spessore della terra, attraverso l’aria si vedono le cose come sono. E allora i segni d’aria sono obiettivi, distaccati, poco condizionati nell’esprimere i loro giudizi, dalle passioni ed emozioni del cuore. Il luogo dell’aria è “l’alto”, come “il basso” è il luogo della terra, perciò l’aria è soprattutto in cielo, lontano da tutto ciò che è materia e materiale: è un abitante del regno dello spirito. L’aria è leggera e impalpabile, non si tocca, è astratta: è una cittadina del mondo del pensiero con una spiccata simpatia per le sue forme più astratte, quali ad esempio la logica o l’algebra. E davvero i segni d’aria hanno continuamente bisogno di creare schemi e categorie dove ordinare in modo logico e conseguente i fatti, la ragione dei sentimenti ha poca voce con loro e i problemi della vita non invischiano, ma possibilmente si risolvono come equazioni a tavolino.

E tuttavia l’aria, così estranea ed ignorante della materialità della carne, ci porta gli odori, i profumi, gli aromi, gli olezzi, le puzze, che sono gli stimoli specifici del senso dell’olfatto nel quale affondano le radici più antiche della nostra vita emotiva. Gli odori sono gli stimoli sensoriali con il più alto potere evocativo, sentire all’improvviso il profumo di qualcosa di amato e dimenticato, ci riporta immediatamente a quel “qualcosa” che riemerge nitido e vivido con la stessa concretezza e la stessa intensità emotiva di allora. Ed è l’odore della femmina, prima ancora della vista, che attira il maschio, il profumo del pane appena sfornato che ci fa venire l’acquolina in bocca, il “qui c’è puzza di bruciato” che ci avverte del pericolo, e così via. E tuttavia, gli odori così carichi di materialità ce li porta l’aria eterea e leggera, forse questo intrinseco connubio aria-odore è un monito per i segni d’aria così spesso distratti e dimentichi degli aspetti materiali ed emotivi della vita.


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