1 Casa Zodiacale







Daniela Grazioli


La prima casa inizia con l’Ascendente che coincide coll’attimo del primo respiro, il vero inizio per ognuno di noi di un’esistenza davvero autonoma, separata dal corpo materno: l’atto del respirare in modo indipendente, di funzionare da solo, è perciò la prima affermazione di “essere” dell’individuo, di esistere = ex-sistere = stare fuori dall’utero, dall’“indistinto”, di “esserci” cioè in modo unico e personale nella Terra/Universo. La prima casa si riferisce alla scoperta soggettiva di sé stessi, l’Ascendente con cui inizia appartiene infatti all’asse della consapevolezza e la prima casa rappresenta il settore, l’ambito delle esperienze che portano alla consapevolezza di sé.
Il segno all’ascendente ci dice la qualità e la natura delle esperienze che per quel particolare individuo sono le più utili ed efficaci a renderlo consapevole di ciò che è.
Tale segno, in un certo senso, indica il materiale, la sostanza, che il soggetto ha a disposizione per costruire il proprio senso di sé: come ad esempio un certo vasaio raggiunge i migliori risultati con la creta, mentre un altro con l’argilla nel forgiare lo stesso oggetto, allo stesso modo possono essere esperienze “fatte d’acqua” e perciò emotivamente coinvolgenti, con pochi confini fra il “dentro” e il “fuori”, il soggettivo e l’oggettivo, oppure esperienze “fatte d’aria” e perciò lucidamente chiare e ben strutturate nei loro nessi logici e causali, quelle più significative ed utili a portare il soggetto alla scoperta di sé.
Il segno e il grado all’Ascendente oltre ad indicare l’inizio del funzionamento separato ed autonomo dell’individuo, indicano anche in quale modo e da quale punto prende avvio lo scambio tra il suo essere individuale e l’Universo.
Sono il tempo e il luogo in cui il soggetto entra attivamente a far parte del gioco di forze ed energie presenti nell’Universo, sono il suo posto particolare e l’unico punto di vista per lui possibile rispetto all’Universo.
In altre parole se un individuo ha l’ascendente e perciò la prima casa nella Vergine, saranno esperienze con caratteristiche virginee quelle che più compiutamente e profondamente lo aiuteranno nella strada che conduce alla consapevolezza di sé.
Avrà cioè una particolare sintonia con tali esperienze, vibrerà all’unisono con il ritmo che le contraddistinguono e in questo riconoscerà se stesso. Ad esempio potranno essere importanti alcune esperienze di lavoro o altro che comportino ordine e metodo, oppure un’accurata analisi che riconduca la situazione considerata alle sue linee essenziali, depurata da ogni interferenza o condizionamento, esperienze del genere gli permetteranno di conoscere il suo punto di vista sul mondo, il suo atteggiamento di base verso la vita, il quale difficilmente potrà prescindere da tali requisiti di ordine, metodo, pulizia mentale.

Per quanto riguarda il ciclo della vita il primo periodo si apre con la nascita fisica, la separazione del corpo del bambino dal corpo della madre, a questo livello la scoperta di sé è di tipo istintuale, il neonato infatti viene al mondo colmo della sostanza materna di cui per nove mesi si è nutrito, in seguito è plasmato, influenzato e condizionato dal proprio ambiente familiare e culturale, in questa prima fase di sviluppo della personalità l’individuo vive le sue radici, il proprio passato, la sua appartenenza cioè ad una determinata famiglia, nazione, razza, cultura, epoca etc.
Nascere la seconda volta significa emergere da questa matrice, scoprire ciò che è proprio da ciò che è dell’ambiente, riconoscere ciò che si condivide da ciò che non si condivide, significa “distinguersi”, nascere come un individuo dalla personalità individualizzata, scoprire se stessi alla luce della consapevolezza psico-mentale.
Vuol dire liberarsi, purificarsi da retaggi, valori, condizionamenti che non sentiamo autentici, in sintonia con noi stessi, vuol dire delineare sia le differenze che ci individuano e sottolineano la nostra singolarità ed unicità, sia le somiglianze che ci fanno sentire simili agli altri uomini e perciò membri integranti della società, vuol dire scoprire il tono e il ritmo del proprio essere individuale e gradualmente diventare coscienti del posto e della funzione che ci spetta nella collettività. Mentre la nascita biologica è un fatto indiscutibile, la 2 e poi la 3 nascita sono livelli di consapevolezza, obiettivi che si possono o meno raggiungere, le caratteristiche della 1 casa indicano quale strada è meglio percorrere per arrivare al traguardo, non c’è obbligo, solo potenzialità che aspettano di essere espresse.
La ruota delle case rappresentano, come abbiamo visto, 12 fondamentali ed universali forme di esperienza che l’individuo deve affrontare nel corso della propria vita, le abbiamo descritte come 12 divisioni dello spazio-ambiente che circonda l’individuo, esiste tuttavia un ordine di successione tra loro, è un percorso nel tempo quello che la ruota delle case indica, un processo in divenire, dai tempi precisi, che inizia con la nascita biologica, compie un ciclo e riparte con una nuova nascita dell’individuo ad un livello superiore e così una terza volta.
E’ un modello di tempo, un modello di sviluppo psicologico che scandisce le tappe del processo d’individuazione, il quale prevede 3 livelli di sviluppo del sé, 3 nascite del sé individuale.
L’intero percorso corrisponde al ciclo di Urano, 84 anni il tempo della rivoluzione di Urano intorno al Sole, ed è diviso in tre periodi fondamentali di 28 anni ciascuno, il tempo che l’Ascendente impiega a percorrere l’intero zodiaco e tornare al punto di partenza.
Non tutti gli uomini compiono l’intero percorso, dipende dal tempo della loro vita, né arrivare fino in fondo significa realizzare il compito dell’individuazione, poiché ognuno di noi è libero di procedere nello sviluppo, bloccarsi, o retrocedere.
La carta natale, allora, è realmente il progetto di vita dell’individuo, in cui sono descritte le potenzialità presenti alla nascita, il “contenuto” cioè, ma anche il modello della sequenza temporale che lo porterà a realizzare compiutamente tale “contenuto”, cioè la sua personalità completa; che si compia o meno, tale processo è lì, nella sua carta, una potenzialità in attesa, la struttura spaziale della personalità individuale si integra così con quella temporale, ognuno ha il proprio tempo e luogo.
La costruzione della personalità individuale ha tempi precisi, c’è una tabella di marcia da rispettare, si apre con la nascita fisica, la nascita del corpo, a cui segue dopo 28 anni la nascita psico-mentale, la nascita del sé individuale ed infine a 56 anni c’è la terza nascita, la nascita spirituale.
Ogni ciclo è un’intera rivoluzione del modello della personalità contenuto nella carta, è infatti l’asse della consapevolezza e di conseguenza anche l’asse MC/FC che in 28 anni compiono un giro completo dello zodiaco toccando e trasformando ogni punto della carta. Ogni sette anni c’è uno scambio tra le posizioni occupate dai 4 bracci della croce formata dai due assi, infatti la posizione dell’ascendente che nella carta corrisponde a 0 anni, a 7 anni occuperà il posto del FC che a sua volta sarà slittato al posto del discendente, e così di seguito ogni sette anni.

Poiché l’Ascendente rappresenta la consapevolezza di sé, l’atteggiamento di base che informa la propria vita cioè, è in certo modo il proprio personalissimo punto di vista sul mondo che ogni 28 anni si trasforma ed evolve positivamente o negativamente, che è come dire la coscienza che ognuno di noi ha di se stesso e degli altri, della vita in generale insomma.


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