Astrologia "Centrata sulla Persona"
Alla fine degi anni '50 in antitesi ad un visione comportamentista - che vedeva l'individuo come il semplice risultato di condizionamenti ambientali e culturali - emerge una nuova corrente di pensiero, che rimette nuovamente l'individuo al centro del suo mondo, riconoscendogli capacità di autodeterminazione, autoregolazione, di crescita e di trasformazione.
Anche l’astrologia classica venne influenzata da questa nuova visione dell’uomo.
Che differenza c’è quindi tra l’astrologia tradizionale e quella umanistica o evolutiva?
Insito nell’astrologia tradizionale c’è il “credo” che l’uomo sia soggetto all’impatto di forze esterne; il Sole, la Luna, i pianeti etc., esercitano in un qualche modo un’influenza diretta su tutto ciò che vive sulla terra. Esiste perciò una “forza”, che sia la legge del karma, degli dei, della natura, o qualche altra misteriosa influenza proveniente dal cielo, qualunque cosa sia, tale “forza” ha un’influenza sulla vita dell’uomo.
L’astrologia che si fonda su tale visione dell’uomo è però un’astrologia in cui ciò che soprattutto conta è la previsione, in cui ciò che che principalmente emerge è il bisogno di controllo per esorcizzare la paura di ciò che non si conosce, e non l’uomo in quanto soggetto capace di determinare il proprio destino, aperto al flusso dell’esperienza e ingrado di crescere e imparare proprio da questa, anche quando essa è portatrice di eventi dolorosi.
In definitiva, se l’uomo di un tempo pregava e faceva sacrifici per propiziarsi le forze del cielo, l’uomo del giorno d’oggi consulta transiti, progressioni, rivoluzioni etc. per scoprire che cosa gli succederà.
Nella sostanza niente è cambiato.
In risposta a questa visione deterministica, l’astrologia umanistica propone un approccio centrato sulla persona, in cui l’uomo diventa il centro, il soggetto del proprio destino che coincide con l’autorealizzazione delle proprie potenzialità e della propria unicità, in altre parole di ciò che alla nascita, prima dell’intervento e delle alterazioni dell’ambiente, in lui è scritto essere la sua più intima ed irripetibile essenza.
L’astrologia diventa allora un potente strumento di conoscenza e comprensione di se stessi, un potente aiuto nel processo di “riscoperta” del proprio sé e una guida preziosa che orienta la persona verso ciò che la può far sentire bene e in sintonia con la sua vera natura.
La carta di nascita, in questo senso, è la mappa di ciò che la persona è nella sua natura più profonda e intima, ma si riferisce solo a ciò che quella particolare persona potrebbe essere, non promette niente a livello effettivo, riguarda solo il progetto della struttura di “uomo” che quel particolare individuo ha in sé la possibilità di realizzare, non il se e il come la realizzerà.
Conoscere, entrare in contatto, con il “proprio progetto”, con ciò che in potenza si è, significa intravedere la via che porta alla vera realizzazione di se stessi, del proprio destino, cioè della propria funzione nel mondo.