Profilo Astrologico del Pet:
Dati astrologici usati per l'analisi
Interpretazione e testo di Federica Farini
Federica specializzata in Astrologia applicata ai Pet è disponibile per domande e approfondimenti
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INTRODUZIONE ALLA LETTURA DELLA DOMINANTE ELEMENTO
I Quattro Elementi zodiacali - Fuoco, Terra, Aria e Acqua - rivelano il tipo di inclinazione socio-psico-etologica del pet: il carattere, la predisposizione a specifici compiti di apprendimento, le sensibilità, l’approccio nelle relazioni con gli altri esseri viventi.
Se non si dispone dell’ora di nascita, è possibile tracciare una base di Tema Natale (detto non domificato),
delineando tratti e caratteristiche comunque specifiche ed eloquenti ed individuando l’elemento zodiacale che guida nel quadro generale (prevalenza nel suo Tema Natale di valori Fuoco, Terra, Aria o Acqua), ovvero definire quale tipologia energetica l’animale sfrutta maggiormente per adattarsi a contesti sconosciuti, per relazionarsi e comunicare.
La “dominante dell’Elemento” prevalente nel Tema Natale si ricava dalle quattro impronte reggenti dell’energia vitale, applicate all’universo animale:
Dominante di Elemento Fuoco (pet dai tratti espansivi, energici e impulsivi, esemplari “intuitivi” secondo i tipi psicologici di Carl Gustav Jung) opposta e complementare alla
Dominante di Elemento Terra (dai tratti stabili, affidabili e statico/fissi, esemplari “sensoriali” secondo Jung), la
Dominante di Elemento Aria (dall’espressività comunicativa, relazionale, mutevole, indipendente e dinamica, esemplari “intellettivi” secondo Jung) opposta e complementare alla
Dominante di Elemento Acqua (esemplari “empatici” secondo Jung, dai connotati emotivo-affettivi e profondamente ricettivi).
La Dominante di Elemento è utile per arricchire la relazione affettiva, per stimolare giochi, esercizi e attività di condizionamento e di rinforzo positivo, per agevolare l’educazione (insegnamento delle regole di convivenza), trovare le tecniche di addestramento più adatte (apprendimento di nuove abilità e compiti).
L’obiettivo è costruire una relazione uomo-animale fondata su benessere e integrazione, assecondando le qualità e le inclinazioni che la dominante propone dedicando parallelamente attenzione ai tratti delicati che l’assenza o debolezza di un elemento evidenzia alla luce del Tema Natale, cercando costruttivamente di rafforzare tali lati.
La presenza di una o più dominanti di elemento contrastanti nel Tema Natale rende ricco e complesso il carattere: la parte “negativa” (con accezione di eccesso o difetto dell’Elemento o aspetto nel Tema) può essere integrata e armonizzata nel complesso.
L’Elemento Dominante in un Tema Natale fornisce indicazioni specifiche sui punti di facilità (basati sul piacere da parte del pet) e di criticità (basati sul rifiuto da parte del pet) nella formazione educativa, relazionale e di apprendimento con agli altri esseri viventi, che si potranno affrontare, correggere o migliorare anche grazie al lavoro di educatori cinofili o veterinari comportamentalisti.
Un equilibrio tra Elementi indica comportamenti bilanciati e piacevoli (una sana integrazione con l’ambiente circostante); una carenza sulla Dominante Fuoco esprime energia vitale scostante (vitalità/iniziativa), la mancanza Terra tratteggia insofferenza ed eccessiva possessività di oggetti e persone, la carenza Aria scarsa/eccessiva curiosità o distrazione e iperattività, la mancanza Acqua una forte intensità emotiva a tratti iper-reattiva.
Combinazioni significative tra Elementi dominanti nel Tema Natale animale:
tra
Elementi Fuoco-Terra: resistenza fisica e laboriosità
tra
Fuoco-Aria: intraprendenza, entusiasmo e capacità di comunicazione
tra
Fuoco-Acqua: espansività e picchi di sensibilità emotiva che necessitano di lavoro sull’autocontrollo
tra
Terra-Aria: marcate pulsioni verso i piaceri, possessività di persone/oggetti, estroversione e capacità di comunicazione
tra
Terra-Acqua: stabilità ed empatia
tra
Aria-Acqua: empatia e capacità di comunicazione
PET CON DOMINANTE ELEMENTO TERRA (collegata a valori Toro, Vergine e Capricorno)
La dominante Elemento Terra è lenta, pacata e calma: i suoi rappresentanti sono fermi come la componente che li rappresenta, ma solo in apparenza (la terra è genitrice della vita, sotto forma di nutrimento). L’energia vitale attecchisce in questi animali sotto forma di tem¬pra, vigilanza, affidabilità, prevedibilità, nella qualità di resistenza/tenacia. Il radicamento all’ambiente circostante è fondamentale, proprio come il terreno che fornisce il sostentamento per alimentarsi e sopravvivere. L’indole è semplice e pratica, legata al benessere fisico (alimentazione, sonno, piacere, spazio, oggetti, comodità – cibo/sesso come motivazioni), perfetta la famiglia (gruppo sociale misto) dove relazionarsi e ottenere “risorse” legate all’appagamento del piacere, dimostrando una profonda capacità di rassicurare ed interagire con le persone del gruppo sociale. L’indole è “possessiva”, nel senso di possessività (e nell’eccesso di pigrizia, staticità, testardaggine). Situazioni educative e di addestramento possono essere opposte alla Dominante Elemento creativo-energico Fuoco o velocità-dinamismo Aria a favore della routine.
Per questa dominante è interessante capire come la calma e la pacatezza di approccio non rappresentino fonte di noia o assenza di stimoli, ma al contrario di pace e quiete per il pet (e quindi benessere e sicurezza nell’ambiente di riferimento). L’eccesso di Elemento Terra nel Tema Natale indicherebbe, ad esempio nel cane, un forte bisogno di sicurezza e di stabilità, attaccamento al proprio ambiente di riferimento, elevate tempra e tenacia, possessività e aggressività marcate se troppo sollecitati o provocati nella difesa del territorio.
La dominante Elemento Terra è lenta, pacata e calma: i suoi rappresentanti sono fermi come la componente che li rappresenta, ma solo in apparenza (la terra è genitrice della vita, sotto forma di nutrimento). L’energia vitale attecchisce in questi animali sotto forma di tempra, vigilanza, affidabilità, prevedibilità, nella qualità di resistenza/tenacia. Il radicamento all’ambiente circostante è fondamentale, proprio come il terreno che fornisce il sostentamento per alimentarsi e sopravvivere. L’indole è semplice e pratica, legata al benessere fisico (alimentazione, sonno, piacere, spazio, oggetti, comodità – cibo/sesso come motivazioni), perfetta la famiglia (gruppo sociale misto) dove relazionarsi e ottenere “risorse” legate all’appagamento del piacere, dimostrando una profonda capacità di rassicurare ed interagire con le persone del gruppo sociale. L’indole è “possessiva”, nel senso di possessività (e nell’eccesso di pigrizia, staticità, testardaggine). Situazioni educative e di addestramento possono essere opposte alla Dominante Elemento creativo-energico Fuoco o velocità-dinamismo Aria a favore della routine.
Per questa dominante è interessante capire come la calma e la pacatezza di approccio non rappresentino fonte di noia o assenza di stimoli, ma al contrario di pace e quiete per il pet (e quindi benessere e sicurezza nell’ambiente di riferimento). L’eccesso di Elemento Terra nel Tema Natale indicherebbe, ad esempio nel cane, un forte bisogno di sicurezza e di stabilità, attaccamento al proprio ambiente di riferimento, elevate tempra e tenacia, possessività e aggressività marcate se troppo sollecitati o provocati nella difesa del territorio.
PET CON DOMINANTE ELEMENTO FUOCO (collegata ai valori Ariete, Leone e Sagittario)
Dalla notte dei tempi il fuoco è rimasto caldo, irresistibile, attrattivo, esattamente come quando l’uomo lo scoprì per la prima volta. L’immaginazione si perde nella contemplazione della sua intensità, forza e colori: è inutile negarlo, il fuoco è forse l’elemento più eccitante (ed eccitabile) tra i quattro. Come il viscerale e atavico brio che sa trasmettere, così gli animali con tale dominante dovrebbero apparire generalmente spontanei, impulsivi, pronti a reagire sempre di massimo istinto. La loro energia vitale è azione, dinamismo, calore, contatto fisico, marcato senso del dominio e della territorialità. Sono soggetti “radianti”, generosi, entusiastiche potrebbero consumare molte delle energie degli umani più calmi e tranquilli, tuttavia riempiendo il quotidiano di vitalità, altruismo, esaltazione e gioia.
Per l’Elemento Fuoco le relazioni si sviluppano nell’eccitazione della riproduzione, nel fascino dell’originario istinto di caccia, bramosi nel desiderio di possedere o raggiungere oggetti e persone. L’intelligenza Fuoco può viaggiare ovunque senza limitazioni: questi animali sono sempre pronti a stupire e divertire inconsapevolmente e a lanciarsi in imprese pericolose senza troppe titubanze. Questi pet vanno generalmente d’accordo con umani e animali della Dominante Aria (dinamici, spericolati ed entusiasti come loro): attenzione tuttavia alla combustione delle energie, che potrebbe azzerare le risorse e creare situazioni logoranti causa eccesso di eccitazione/movimento. Dalla Dominante Acqua la Dominante Fuoco può assorbire e apprendere il calore della tenerezza, mentre la fatica a integrarsi è più sensibile con la Dominante Terra, suo opposto energetico, spesso percepito come troppo statico e limitante, ma dalla quale gli animali possono apprendere - non senza impegno e sforzo - la pazienza necessaria per sedare la loro istintiva foga e renderla forza produttiva e fertile. L’eccesso di Elemento Fuoco nel Tema Natale si legherebbe, per esempio nei cani, a un eccesso di atteggiamenti di dominanza (prevalenza sociale e aggressività), impazienza, con significativo rischio di stresspsico-fisico. Il limite potrebbe quindi diventare alla lunga la resistenza, facilmente sopraffatta dalla stanchezza. Per tale ragione occorre prestare attenzione ai segnali di “tilt”, di fuori controllo, confusione e ansia: è importante dare molto equilibrio a questi animali, incanalare le loro capacità, smorzare la fretta assecondando calma elentezza nelle azioni.
Dalla notte dei tempi il fuoco è rimasto caldo, irresistibile, attrattivo, esattamente come quando l’uomo lo scoprì per la prima volta. L’immaginazione si perde nella contemplazione della sua intensità, forza e colori: è inutile negarlo, il fuoco è forse l’elemento più eccitante (ed eccitabile) tra i quattro. Come il viscerale e atavico brio che sa trasmettere, così gli animali con tale dominante dovrebbero apparire generalmente spontanei, impulsivi, pronti a reagire sempre di massimo istinto. La loro energia vitale è azione, dinamismo, calore, contatto fisico, marcato senso del dominio e della territorialità. Sono soggetti “radianti”, generosi, entusiasti che potrebbero consumare molte delle energie degli umani più calmi e tranquilli, tuttavia riempiendo il quotidiano di vitalità, altruismo, esaltazione e gioia.
Per l’Elemento Fuoco le relazioni si sviluppano nell’eccitazione della riproduzione, nel fascino dell’originario istinto di caccia, bramosi nel desiderio di possedere o raggiungere oggetti e persone. L’intelligenza Fuoco può viaggiare ovunque senza limitazioni: questi animali sono sempre pronti a stupire e divertire inconsapevolmente e a lanciarsi in imprese pericolose senza troppe titubanze. Questi pet vanno generalmente d’accordo con umani e animali della Dominante Aria (dinamici, spericolati ed entusiasti come loro): attenzione tuttavia alla combustione delle energie, che potrebbe azzerare le risorse e creare situazioni logoranti causa eccesso di eccitazione/movimento. Dalla Dominante Acqua la Dominante Fuoco può assorbire e apprendere il calore della tenerezza, mentre la fatica a integrarsi è più sensibile con la Dominante Terra, suo opposto energetico, spesso percepito come troppo statico e limitante, ma dalla quale gli animali possono apprendere - non senza impegno e sforzo - la pazienza necessaria per sedare la loro istintiva foga e renderla forza produttiva e fertile. L’eccesso di Elemento Fuoco nel Tema Natale si legherebbe, per esempio nei cani, a un eccesso di atteggiamenti di dominanza (prevalenza sociale e aggressività), impazienza, con significativo rischio di stress psico-fisico. Il limite potrebbe quindi diventare alla lunga la resistenza, facilmente sopraffatta dalla stanchezza. Per tale ragione occorre prestare attenzione ai segnali di “tilt”, di fuori controllo, confusione e ansia: è importante dare molto equilibrio a questi animali, incanalare le loro capacità, smorzare la fretta assecondando calma e lentezza nelle azioni.
INTRODUZIONE ALLA LETTURA DEL MODELLO DI ATTACCAMENTO AFFETTIVOLa funzione della Luna nelle tipologie di attaccamento (legame affettivo) e nello sviluppo relazionale dell'animale domestico
La Luna nel Tema Natale del pet rappresenta: l’interiorità (come l’essere vivente è stato nutrito e curato, che tipo di infanzia il cucciolo ha avuto, se è stato influenzato da rapporti conflittuali, indipendenti, avventurosi, etc.), il grado di fiducia del pet verso gli altri (quale imprinting emotivo applica nel vivere i rapporti affettivi con le figure di accudimento, i simili, etc.) e le sue paure/fragilità nelle relazioni.
Il legame tra pet e “proprietario” umano che simbolizza la Luna è equivalente al rapporto di “attaccamento” (legame affettivo) tra adulti e bambini (John Bowlby): una buona figura di attaccamento “genitore-tutore” umano diventa un referente di cui il pet può fidarsi e a cui affidarsi, autorevole, non autoritario, abile nel cogliere i suoi bisogni, sensibile ma non ansioso o duro nell’educazione. La caratteristica base dell’attaccamento sano è la sicurezza, la stessa che mamma animale trasmette ai figli fin da cuccioli attraverso la sua vicinanza, l’odore (comunicazione olfattiva), l’accudimento e l’insegnamento alla sopravvivenza, favorendo lo sviluppo della loro autonomia, per un distacco sano.
L’errore che un proprietario di animale domestico non deve commettere è quello della dipendenza: un eccessivo attaccamento all’umano, attraverso l’infantilizzazione, rende il cucciolo insicuro e incapace di “sopravvivere” autonomamente all’ambiente, integrarsi e socializzare.
La Luna di nascita descrive
l’indole affettiva e relazionale del pet: l’educazione/affettività ricevuta fin da tenera età (fino ai primi due anni circa), la natura del rapporto che si instaura con il suo “proprietario”, l’approccio di interazione con gli altri, i suoi bisogni emotivi e le reazioni collegate (già quando il cucciolo entra a far parte della famiglia umana).
Se la Luna del pet nel Tema Natale riceve aspetti armoniosi, sono evidenti equilibrio emotivo e sicurezza; quando essa riceve aspetti dissonanti, potrebbe esserci uno squilibrio emotivo, un fattore trigger scatenante risposte comportamentali critiche e improvvise. Se con la mamma (o con la figura di attaccamento umana) l’animale sperimenta sicurezza, avvertirà sicuro anche l’ambiente esterno; se avverte la figura materna o di attaccamento instabile o inaffidabile, il pet tenderà a percepire il mondo come pericoloso.
ATTACCAMENTO INSICURO/AMBIVALENTE
Il pet ricerca prossimità e contatto con la figura di accudimento e nelle relazioni in generale, ma, contemporaneamente mostra anche disagio/rifiuto del legame affettivo, con atteggiamenti contradditori, aggressivi e/o ansiosi, comportamenti resistenti o passivi (desiderio di vicinanza ma anche rigetto della relazione). Le difficoltà tra Marte e Luna si traducono in incoerenza tra la ricerca di tranquillità e la spinta all’opposto, con atteggiamento imprevedibile, scostante, instabile, irrequieto, improvviso (la sicurezza diventa precaria nel pet e prevale la reattività o l’aggressività). Gli aspetti dissonanti Luna/Urano raccontano la lotta tra due tendenze (il volersi distaccare dal caregiver o dal partner di relazione, agendo attraverso il proprio Marte nella modalità di Mercurio, sperimentando un senso di invasione non appropriata da parte del caregiver o del partner della relazione). Questo tipo di attaccamento affettivo può essere gestito assecondando nella relazione sia la libertà del pet, che l’intimità, per armonizzare le due tendenze che possono arrivare a coesistere in maniera complementare. Gli aspetti della Luna con Marte/Urano evidenziano un attaccamento affettivo ansioso-agitato e, in particolare, adattando le tesi di Liz Greene, l’ambivalenza come stile di attaccamento può essere causato da episodi precoci di stress, mala gestione nell’inserimento dell’animale nell’ambiente e mancata o scorretta socializzazione, per cui la sicurezza dell’animale verrebbe espressa in modalità non lunari ma marziane-uraniane di re-azione e iperattività, stereotipie o attività sostitutive (comportamenti compulsivi che evidenziano forme di stress cronico nel pet, nei casi più estremi).
INTRODUZIONE ALLA LETTURA DI MERCURIO NEL TEMA NATALEIl ruolo di Mercurio nel Tema Natale del Pet
Mercurio nel Tema Natale rappresenta le funzioni dell’intelligenza del pet: le dinamiche intellettive delle
relazioni che vive (in particolare con i genitori “umani”),
l’educazione (come strumento di sviluppo attraverso la comunicazione), l’
addestramento (insegnamento di nuove abilità e compiti pratici specifici) ed il
gioco, come mezzo di apprendimento tra membri della stessa specie (intraspecifico) o di specie differenti, come quella umana (interspecifico).
L’adattamento alla vita famigliare rappresenta pertanto per l’animale una tra le funzioni dell’intelligenza.
Mercurio di nascita individua come il pet sviluppa le relazioni e la cooperazione tra specie per condividere, collaborare, essere coinvolto, soprattutto all’interno della famiglia umana come gruppo sociale “misto” (formato da più specie), dove gli umani vengono percepiti come “capi”, amministratori di risorse, regole e benessere. L’animale riconosce nell’uomo il suo capobranco autorevole (mai autoritario): che premia i comportamenti positivi senza punire quelli sbagliati (perché la punizione spaventa, crea ansia e aggressività, senza prevenire l’errore, rompendo così il rapporto di fiducia con l’umano).
Mercurio come simbolo di gioco indica le modalità dell’interazione con il gruppo sociale misto (famiglia umana) nel processo di conoscenza e di formazione della fiducia reciproca. L’attività del gioco consente di instaurare un’appagante collaborazione, soddisfando contemporaneamente anche le esigenze di salute fisica e comportamentali del pet (l’inseguire, il correre, il cacciare). In natura il gioco è “esercitazione” per la sopravvivenza, basato sul coinvolgimento emotivo e di appagamento ricreativo dell’animale (divertimento, attenzione, curiosità) attraverso predazione (rincorrere oggetti in movimento equivalenti a una preda), competizione (soggetti che ad esempio lottano), collaborazione (il riporto come cooperazione tra umano e animale che rafforza il legame di affiliazione), ricerca olfattiva e attivazione mentale (trovare lo spuntino nascosto).
Il gioco è il segnale dell’accettazione del cane da parte del branco, il momento dell’affiliazione ufficiale alla famiglia, mentre per il gatto il gioco è un momento di completo apprendimento (fare gli agguati ai fratelli, giocare con le prede che mamma gatta porta per “simulare” la futura destrezza di caccia).
Fondamentale osservare le posizioni di Mercurio nei segni zodiacali, Mercurio in relazione all’Elemento dominante e Mercurio rispetto ai pianeti nel Tema Natale per cogliere le sfumature della tipologia di animale “giocatore”: il pet compagno di giochi pigro che predilige pochi sforzi fisici e lentezza, quello autoritario che mostra un’indole anti-regole ed è il padrone di tutto, quello timido che non prende iniziativa ma è partecipativo e accondiscendente se coinvolto.
non trovato record
MERCURIO CON DOMINANTE TERRA: forza, resistenza, pazienza, tenacia
Aspetti positivi: affidabilità, tolleranza, prevedibilità, mansuetudine
Eccesso: ostinazione, eccessivo attaccamento a territorio, oggetti e persone, lentezza, disturbi comportamentali
Carenza: incapacità di sopravvivenza, difficoltà di adattamento, disturbi comportamentali
INTRODUZIONE ALLA LETTURA DI MARTE COME LIVELLO DI ENERGIA E AGGRESSIVITA’
Marte nel Tema Natale animale, valutato insieme alle caratteristiche di specie e razza, rappresenta:
- l’energia vitale, l’impulso all’azione inteso come
livello di aggressività (letteralmente “andare verso”): nella sua accezione positiva la componente indispensabile per la conservazione di ogni essere vivente come istinto innato di sopravvivenza della specie sull’ambiente circostante. Se il livello di aggressività subisce una gestione sbagliata da parte degli esseri umani, in primis con errori di comunicazione tra specie diverse, può portare ad eventuali disturbi comportamentali nel pet, aumentando l’intensità delle sue reazioni di attacco/difesa (come disequilibri della propria sicurezza). La dominanza (attacco) presenta caratteristiche positive di forza, determinazione, sicurezza. Le reazioni violente, negative, derivano sempre da problemi irrisolti come insicurezza, poca esperienza nella socializzazione, mancanza di apprendimento. Fondamentale per gestire il livello di dominanza/aggressività di Marte è la comunicazione paraverbale (postura del corpo, mimica facciale, messaggi visivi da ricevere e trasmettere correttamente al fine di non innescare l’animale).
- la capacità difensiva e di gestione del pericolo del pet: Marte e Venere come pianeti complementari indicatori di fiducia e sicurezza del pet nelle relazioni e nella gestione delle situazioni.
- la forza (se Marte è sorretto nel Tema Natale dell’animale) come prestanza fisica, con soggetti robusti in muscolatura (compatibilmente con la razza, ma evidente nella sembianza).
non trovato record
Livello di aggressività 1 (livello più alto): DOMINANZA
Il pet mostra marcata energia vitale che esprime come stile impositivo, di comando e di gestione del territorio circostante, che considera a uso e consumo delle sue esigenze, così come i soggetti coi quali si relaziona, che tende a dominare. Tale inclinazione è certamente un buon indicatore della capacità di sopravvivenza e di leadership (capobranco) dei soggetti più capaci e “adatti” a proseguire la linea della specie nell’adattamento all’ambiente secondo le teorie scientifiche. Tuttavia, se questa potente energia viene mal incanalata, si mostra eccessiva, nervosa a tratti (aspetti dissonanti Marte – Sole) e preme per attaccare o imporsi nelle relazioni con prevaricazione-violenza. Tale esposizione produce anche il rischio per l’animale di subire pericoli, talvolta cercandoli inconsciamente, o non mettendo in atto le precauzioni per l’evitamento degli attacchi esterni.
L’attivatore dell’aggressività è rappresentato da Mercurio (congiunto con Marte), che agisce come “scossa” provocando nervosismo, iper reattività, sfida e ricerca di scontro con modalità astute, dove l’intelligenza la fa da scaltra padrona. Anche gli aspetti dissonanti Marte – Giove evidenziano una spinta impulsiva verso rabbia trattenuta che mal regolano l’imporsi sugli altri, con una tensione costante che compensa l’insicurezza di base di sentirsi minacciato con il piacere dello scontro: chi colpisce per primo è in vantaggio. Nella congiunzione Marte – Giove il pet cerca il combattimento fisico, bisognoso di impiegare la propria aggressività sfidando i pericoli senza paura, esponendosi tuttavia a rischi.
L’emotività che è al centro della dinamica degli aspetti Luna – Marte è critica (nella congiunzione azione ed affettività si scontrano in suscettibilità, sbalzi d’umore, reazioni esagerate e sottovalutazione del rischio): il disagio è timore costante, trattenuto o mascherato sotto forma di attacco se Marte fa aspetti dissonanti con Venere, alzando così il livello di sensibilità in forme contrastanti di reazioni (amore-odio) ed esponendo il pet a stress cronico.
Negli aspetti disarmonici Marte – Urano il pet evidenzia agitazione costante, in una continua alternanza di umore che rende critici i rapporti, tra forme di attaccamento e repulsione costante, per cui trovare spazi di sfogo nel dinamismo diventa l’unico (pericoloso) sedativo per riequilibrare e controllare le energie in eccesso.
Quando la reazione del pet diventa aggressiva con crudeltà e freddezza, entrano in gioco gli aspetti dissonanti Marte–Saturno, che agiscono sulla relazione, dove il soggetto si scaglia efferato, in modo acceso, duro, costante, perseverante (così come nella sottovalutazione degli attacchi subiti), con ostinazione, resistenza fisica e possibile tendenza all’isolamento. Qui l’animale è prudente, ma non pauroso, se necessario muta in aggressivo perché la frustrazione tira fuori energie ataviche di ribellione violenta per la sopravvivenza. Simile per profondità e radicamento è la dominanza degli aspetti disarmonici Marte– Plutone (quest’ultimo attivatore di reazioni legate alla conservazione della specie epulsioni inconsce): Marte e Plutone sostenuti nel Tema Natale si innescano come detonatori su aggressività e sessualità, accompagnate da marcate tempra e resistenza, in una dinamica che trova frustrazioni trattenute e risorse interiori uscire a sorpresa nelle occasioni più difficili o violente. Tale dinamica viene rafforzata anche dagli aspetti dissonanti e congiunzione Sole – Plutone, che accrescono la dominanza del pet nella sicurezza di sé e imposizione come impulso interno a sfogo della ribellione/irrequietezza/insicurezza inconscia: necessità di dover primeggiare, come meccanismo impulsivo di compensazione (io sono/comando: Plutone nell’accezione di forze inconsce e istinti primordiali).
INTRODUZIONE ALLA LETTURA DELLE DOMINANTI PLANETARIEConoscere la dominante dell’animale domestico - ossia la tipologia planetaria a cui esso è maggiormente affine - significa capire come mai alcuni tratti fisici, intellettivi e relazionali lo caratterizzano a tal punto da costituire una sorta di carta di identità attraverso cui il pet si rapporta con il mondo esterno. Occorre tuttavia considerare che le dominanti pure sono molto rare: ogni animale risulta sempre l’insieme delle energie del tema natale e che su uno stesso soggetto, in genere, influiscono in modo determinante due o più pianeti, sebbene con diversi livelli di incisività. Per questo la dominante va costantemente affiancata ad una co-dominante e ad una sottodominante.
DOMINANTI E CO-DOMINANTI
La dominante e la co-dominante, in un gioco di influenze reciproche, vanno a definire un unico schema psicologico e comportamentale a cui l’intero tema si riconduce e che impone allo stesso tema natale di esprimersi con una certa vibrazione. La tendenza all’estroversione del pet solare o del gioviano permarrà, per quanto in una maniera del tutto particolare, anche in un più schivo soggetto Vergine. Allo stesso modo l’estrema sensibilità, tipica di una dominante lunare, potrà disorientare un dinamico e scattante “peloso” Gemelli, incanalando la sua iperattività in dolcezza e ricerca di vicinanza e affettività verso la specie umana, ad esempio.
Dominante e co-dominante interagiscono insieme in un dialogo costante che in alcuni casi è più lineare nella combinazione energetico-caratteriale del pet se le qualità sono affini tra loro: ad esempio, animali di tipo marziano-plutonico o solare-venusiano presentano dominanti che hanno dei punti in comune,
altri abbinamenti di dominante e co-dominante sono invece nettamente più complessi e variegati in sfumature contrastanti da gestire e integrare soprattutto nelle relazioni tra simili e tra specie (ad esempio nelle combinazioni uraniano-lunare o solare-saturnina).
LA SOTTODOMINANTE
La cosiddetta sottodominante può fungere sia da collante per dominante e co-dominante permettendo una connessione proficua tra istanze diverse e perfino, in alcuni casi, opposte, sia da elemento disturbatore, andando a introdurre stimoli conflittuali all’interno di uno schema comportamentale che altrimenti resterebbe piuttosto monolitico e forse, in questo senso, anche meno ricco. La sottodominante non è evidente come dominante e co-dominante, ma veicola ugualmente i propri contenuti, tendenze comportamentali e relazionali, emotività, peculiarità attraverso le prime due.
La sottodominante è quell’aspetto caratteriale meno evidente del pet e noto tendenzialmente solo a chi lo conosce piuttosto bene e si rapporta con un legame di attaccamento/accudimento verso il soggetto (per esempio componenti della famiglia umana). Si pensi ad un animale domestico marziano-solare con una sottodominante lunare che lo induce a una sensibilità, fragilità, perfino tenerezza che lo espone a criticità nelle relazioni, dove solo grazie a percorsi educativi ad hoc si riesce a incanalare l’energia in modo sano, nel rispetto del benessere psico-emotivo del pet.
Nel caso di una dominante Marte e una co-dominante Saturno l’animale può manifestare sì, rispetto ad altri suoi simili appartenenti a combinazioni opposte o differenti, un carico maggiore di espansività, coraggio, forza fisica, longevità, intuito e capacità di apprendimento, ma se non si considerasse la sua sottodominante Nettuno, si perderebbe anche la sua tendenza a momenti di antitetica necessità di protezione/mansuetudine e ricerca di affettività/vicinanza che la figura umana non può e non deve trascurare al fine di non ledere l’equilibrio emozionale del proprio animale, un universo davvero composito e intenso a tratti.
I DIECI PROFILI DOMINANTI – ACCORDI E DISACCORDI
I profili dominanti sono dieci, ossia quanti sono i pianeti noti e comunemente utilizzati nell’esame astrologico della carta natale. La dominante planetaria può essere utile per fotografare, in una visione complessiva, l’atteggiamento/attitudine prevalente in un soggetto animale (energico/espansivo, statico/contenuto, sensibile, e così via), ma anche per individuarne le possibili e utili predisposizioni relazionali e di attività pratiche che possono contribuire al successo, al benessere e alla felicità di altri esseri viventi, incluso lo stesso pet.
I profili dominanti possono armonizzarsi o confliggere tra loro a seconda degli ambiti o aspetti di vita nei quali l’animale domestico è coinvolto: affettivo, relazionale, di apprendimento/addestramento/gioco inteso come “il fare” (imparare e svolgere attività specifiche). Gli accordi e i disaccordi tra dominanti rivelano facilità o criticità di approccio o risultati, tuttavia sempre orientati verso la ricerca di comprensione e collaborazione (un soggetto saturnino e un lunare potranno vivere malintesi di comunicazione, mentre un individuo plutonico e un gioviano, sebbene differenti, potranno avvicinarsi con semplicità nel perseguimento di un obiettivo di apprendimento comune, magari grazie al gioco).
Dominante : Uraniana
Co-dominante :
SaturninaSotto-dominante :
NettunianaDOMINANTE URANIANALa Tipologia Uraniana esprime originalità, indipendenza, magnetismo e temperamento “elettrico” (movimento fisico e intellettivo come emanazione di energia impulsiva). Può mostrarsi anticonformista in comportamenti/atteggiamenti rispetto a specie/razza di appartenenza (compatibilmente con i fattori etologici): il soggetto è talvolta poco prevedibile rispetto agli standard.
Urano applicato al collettivo naturale-animale rappresenta l’intuizione come evoluzione della specie (nella simbologia di rinnovamento): la sopravvivenza nella Tipologia viene favorita da intelligenza veloce e adeguata all’ambiente circostante. Nel tempo la natura “seleziona”, cioè sceglie, i soggetti che sanno attuare il comportamento più adatto in una certa situazione, facendo in modo di portare avanti la genetica che a quello stimolo fa corrispondere il comportamento di successo (K. Lorenz).
Urano nella sua accezione di futuro determina un pet sempre teso all’entusiasmo della prossima esperienza, adatto quindi ad essere addestrato/formato/educato (con gli stimoli giusti) per un apprendimento di successo.
Essendo il pianeta Urano governatore dei gruppi, il pet di tale Tipologia ben si inserisce per carattere all’interno di branchi, colonie, etc. (sempre seguendole regole sociali che sono proprie della sua specie di appartenenza), assecondando la funzione di facilitazione sociale (dare il via a determinati comportamenti, di caccia o protezione per esempio, innescando azioni che vengono imitate e messe in atto anche dagli altri individui del gruppo), pur mantenendo la sua emancipazione, in quanto la libertà per il pet Uraniano è fondamentale. Nella relazione tra essere umano e cane Uraniano buona è l’inclinazione a nutrire la collaborazione, grazie alla predisposizione del pet per integrazione e tolleranza con le altre specie, accettando con facilità norme e disposizioni, a patto che sia rispettata la sua indipendenza, sempre vivendo una leadership umana autorevole e non autoritaria: la punizione per Urano è tuttavia poco sentita e il pet se ne sottrae (con evitamento e fuga), quando possibile.
Urano come archetipo di indipendenza si può manifestare nei cani di razze primitive, che rispecchiano l’impronta ancestrale più distaccata dall’uomo (quando gli animali erano considerati merce di scambio e non compagni di vita), rimarcando un costante bisogno di moto; rispetto a essi il pet Uraniano è meno predatorio e più addestrabile. Per altre razze (come Chow Chow, San Bernardo, Bassotto, Beagle e Golden Retriever) indipendenza uguale sapersi adattare a vari/diversi stili di vita.
Secondo Roberto Marchesini (Pedagogia cinofila) le motivazioni, ovvero gli interessi (tendenze a compiere comportamenti invece che altri, a scegliere oggetti e attività come preferenze che gratificano), vedrebbero il cane Uraniano orientarsi in ambito perlustrativo (esplorare un ambiente e mapparlo), esplorativo (analizzare un oggetto nei dettagli), di ricerca e cinestesico (fare movimento, correre, saltare), collaborativo (fare un’attività con un partner o attività di gruppo), affiliativo (far parte di un gruppo ristretto), sociale (raggiungere un posizionamento nel gruppo) e comunicativo (esprimere uno stato o indicare qualcosa).
La Tipologia di animale Uraniano può presentare varie sfumature: i valori Aquario accentuano il distacco dall’immobilismo (l’opposto Solare) con atteggiamenti marcatamente indipendenti, spiccato bisogno di movimento e dinamismo; i valori Capricorno frenano malleabilità e dinamicità dell’energia, rafforzando il senso di ostinazione del pet; i valori Vergine favoriscono tempra e capacità di apprendimento del pet.
Corrispondenze fisiche alla quali prestare attenzione: sistema circolatorio e linfatico, nervi, cervello (nervosismo, insonnia, instabilità emotiva/sessuale).
Significati associati a Urano in ambito animale: indipendenza, sopravvivenza, evoluzione della specie, branco (o gruppo sociale).
Il mito: nel mito greco Urano (Padre Cielo) è il principio che origina la vita insieme a Gea (Madre Terra), nella creazione: Urano applicato all’universo animale/naturale rappresenta il “nuovo” (primo marito, amante e figlio) come generazione della specie e sua evoluzione collettiva. Urano è anche legato a Prometeo, Titano che sfida Zeus rubando il fuoco cosmico agli dei per donarlo a vantaggio degli esseri umani, metaforicamente l’intuito che salva il branco grazie alla cooperazione dei singoli in lotta compatta contro gli agenti esterni che minano la loro sopravvivenza.
L’URANIANO NELLE RELAZIONIL’autonomia dell’animale Uraniano potrebbe corrispondere a un non-coinvolgimento nelle relazioni, esibendo il pet freddezza o scarsa empatia (archetipo di distacco): la tendenza non coincide con disinteresse, ma piuttosto al suo essere opposto per indole ai valori Solari di enfasi ed entusiasmo totalizzanti. Il segreto per favorirne il legame è l’induzione al coinvolgimento emotivo/piacere, nei cani, per esempio, ottime le esercitazioni che divertono, a base di giochi e rinforzi positivi (cibo, attività di svago), capaci di risultati eccellenti e di relazioni collaborative ed empatiche, dove il pet Uraniano si senta anche libero e dinamico, come gli appartiene per inclinazione.
La socievolezza nel pet Uraniano è difficilmente aggressivo/impositiva, essendo l’animale per natura indipendente/non coinvolto in modo “passionale”, quindi poco propri della Tipologia sono i comportamenti combattivi, per esempio nel cane (sguardo diretto, pelo ritto, ringhi, denti scoperti, inseguire, mordere/lottare), salvo situazioni estreme che lo indurrebbero a doversi difendere o reagire.
La Luna, archetipo diverso da Urano e collegata al senso di sicurezza e all’attaccamento affettivo dell’animale - l’imprinting emotivo che lo mette a proprio agio da cucciolo e che influenza il successivo modello di attaccamento verso gli altri e gli umani di riferimento – genera nel pet bisogno di relazione che da una parte offra sicurezza e stabilità, ma che dall’altra lo lasci libero: per relazioni equilibrate è necessario accettare entrambi gli aspetti come esigenze del pet, non negando nè uno, né l’altro aspetto, pena il sorgere nell’animale di ostilità verso l’ambiente ed instabilità emotiva (paura, evitamento, inibizione, fuga, conflitti gerarchici, fobie, ansia, ossessioni e compulsioni).
Una predisposizione uraniana nei cani manifesta forza caratteriale ma non prevaricazione, motivo per cui propri della Tipologia possono essere il comportamento di prevalenza (assertività): coda alta, scodinzolare a coda alta, corpo eretto e impettito, orecchie tese, posare la zampa/muso sul dorso di un proprio simile, mordicchiarne il muso, ad esprimere sicurezza di sé, desiderio di affermare la propria presenza e gestione del territorio, ma non necessariamente competitività.
Quando mostra coinvolgimento emotivo nella situazione, il cane Uraniano può abbandonarsi a comportamenti di deferenza (evitare lo sguardo, come i cuccioli, abbassare testa e orecchie) e sottomissione (coda tra le zampe, acquattarsi con pancia a terra, sdraiarsi sulla schiena, leccare il muso di un altro cane) come gesti amichevoli, non conflittuali, verso un clima di collaborazione ricco di gioco e affettività (da valutarsi sempre anche in considerazione della razza).
I segnali di calma di Turid Rugaas (metodo che usa il cane per trasmettere a un interlocutore qualsiasi messaggi di pacificazione ed evitare qualsiasi scontro fisico) sono importanti per la comunicazione e nelle interazioni/mimica del cane Uraniano, che ben si integra nei gruppi per sua indole e che spesso agisce da “amico” o facilitatore: guardare altrove, sbattere le palpebre, socchiudere gli occhi, ruotare la testa, voltarsi lateralmente, immobilizzarsi, annusare a terra, stirarsi, sedersi/sdraiarsi, leccarsi il naso, sbadigliare, alzare una zampa anteriore, avvicinarsi lateralmente con traiettoria curva.
Nei modelli di personalità psicologica felina, il gatto Uraniano si mostra affine a impulsività (gatti impavidi ed energico-impulsivi), estroversione (spinta dalla curiosità e alla tendenza ad annoiarsi rapidamente in assenza di stimoli), piacevolezza (chiave caratteriale di gatti equilibrati, affettuosi, amichevoli e gentili, anche frutto di equilibrio generale nel Tema Natale). Meno frequenti (salvo lesioni nel Tema Natale), grazie alla capacità di distacco e indipendenza, sono i gatti che presentano nevroticismo (sensibili, insicuri, ansiosi, sospettosi o spaventati) e dominanza (gatti sicuri, all’estremo aggressivi e con atteggiamento predominante sui propri simili).
Secondo le tipologie feline di Lauren Finka, il gatto Uraniano rispecchia il gatto “umano” (felice di condividere casa e spazio personale), “cacciatore” (selvatico e con atteggiamenti predatori nelle attività ludiche) e “investigatore” (interessato ad annusare e curioso verso gli stimoli), meno il gatto irascibile (poco incline a venir toccato, anche se, essendo indipendente, può sfuggire al contatto).
Nel complesso caratteriale del cane, la Tipologia Uraniana esprime vivacità (interesse e stimoli nei confronti degli oggetti proposti, mantenendo concentrazione e performance), sociabilità (capacità di inserirsi nella società umana e di relazione), curiosità (capacità di interessarsi ed esplorare il mondo esterno, dote che aiuta in preparazione di pista/difesa), coraggio (capacità di affrontare i pericoli con prontezza, qui favorita dalla predisposizione al non coinvolgimento emotivo), docilità (capacità dell’animale di accettare e reagire positivamente ai comandi nel rispetto dell’autorità, frutto anche di una buona relazione uomo-animale), tempra (capacità fisico/psicologica di sopportare stimoli esterni spiacevoli e reazione positiva/adattabilità a situazioni più negative, contenendo il nervosismo), resistenza (capacità di sostenere sforzi fisici e psichici nel tempo, senza mostrare stanchezza, che spesso può tuttavia colpire l’Uraniano senza che egli esprima insofferenza) e temperamento (risposta rapida agli stimoli esterni, vivacità e iperattività). Meno evidenti nel cane Uraniano, a causa del suo innato distacco, risulterebbero possessività (inclinazione a difendere la “proprietà” di un oggetto o persona, adatto a utilità/difesa) e vigilanza (capacità di avvertire i pericoli a distanza più o meno ravvicinata).
Il cane Uraniano rispecchia,e traduce in soluzioni di successo, tutti i tipi di intelligenza canina di Stanley Coren: istintiva (ciò che un cane sa fare fin dalla nascita grazie al suo “istinto”), adattativa (ciò che un cane impara a fare da solo attraverso l'esperienza), funzionale (ciò che l'animale apprende dagli umani attraverso educazione/insegnamento) e spaziale (capacità di orientarsi nello spazio).
L’URANIANO E GLI ALTRICon il
solare, suo polo opposto, si genera attrito: l’eccessiva velocità, l’azione nevrile a tutti i costi di Urano mettono pressione al Solare, che re-agisce imponendosi, allontanando l’Uraniano. Scarsa comprensione con il
lunare: l’eccessiva calma, la sensibilità e i ritmi lenti non sono compresi da Urano. Con il
marziano ottimo connubio in velocità, pragmatismo, re-azione immediata ed istintiva, ma attenzione a non caricare questi aspetti e alimentare così aggressività per eccesso di energie mal incanalate. Intesa interessante col
mercuriano: attivazione mentale, dinamismo, cambiamenti, da indirizzare per sedare esagerata instabilità/nervosismo. Con il
saturnino l’intesa è buona perché il suo temperamento lucido e determinato nell’azione, mitigato nell’impulsività ed esaltato nelle capacità più statiche e durevoli, se ben incanalato con le doti uraniane, porta durature collaborazioni. Con il
nettuniano buon rapporto, dove il desiderio di gioco, cambiamento e movimento si fa tuttavia più frenetico nell’Uraniano. Il
venusiano è legato al senso di piacere e benessere come l’Uraniano, seppur diversamente: il Venusiano preferisce poltrire, ma in occasione di giochi interessanti la collaborazione è assicurata e la curiosità attiva. Con il
gioviano: ottime esplorazioni ambientali, giochi, “il fare” è al centro della relazione (attenzione ai ritmi esagerati). Concreto il rapporto con il
plutonico