Analisi della sotto-dominante :

Interpretazione e testo di Elena Cartotto


SOTTO-DOMINANTE NETTUNIANA

Il nettuniano è nato oltre. Forse è un alieno, verrebbe da pensare. Un residuato cosmico in carne ed ossa di quelle civiltà antiche ed incredibilmente sviluppate che un tempo, si dice, hanno abitato il pianeta Terra per poi scomparire. I suoi avi, chissà, erano di Atlantide, il continente perduto. Il nettuniano non ha mai confini certi né psichici, né fisici: è sempre difficile da definire a livello corporeo, è come se avesse qualcosa in più o in meno. Il suo stesso volto sfugge ai parametri tipicamente virginiani della simmetria e dell’armonizzazione delle parti nel tutto. Gli occhi, però, sono spesso grandi, sognanti, da visionari. I nettuniani sono musica, matematica pura nelle corde di un violino o nel rullo di un tamburo. Einstein, Pesci, tra una formula e una curvatura spazio temporale, suonava il violino.

Il tempo, ecco un altro grande bug nettuniano: il tempo non esiste, o non è come lo percepiamo. C’è il tempo degli istanti, vicini gli uni agli altri, scandito dai secondi che possiamo contare, ed è il tempo della Vergine. C’è il Tempo di Nettuno, mitologico signore degli abissi marini, dove tutto è eternamente presente. Non c’è da stupirsi quindi che il nettuniano sia spesso in ritardo agli appuntamenti di lavoro e in anticipo sul tempo universale, tanto da essere in grado di prevedere l’evoluzione delle cose e delle persone. Qualcuno dice che è un illuminato: non è raro trovare tra i nettuniani, sensitivi, guru, spiritualisti, metafisici, ricercatori della trascendenza. È un possibilista pronto a mettersi sempre in discussione, ancorato al suo stesso sentire che, però, può apparire vago a chi non è come lui. Per questo passa spesso per un soggetto senz’altro interessante, ma inaffidabile.

Per altro nei tipi meno evoluti sembrano davvero condensarsi tutti i vizi possibili: eccessi nel bere, nel mangiare, nel fumare, nel sesso. Alcuni, specialmente in gioventù, amano sperimentare sostanze non propriamente lecite per soddisfare il loro connaturato istinto di viaggio. Spesso amano viaggiare davvero, sono attratti da luoghi e culture straniere, da persone con abitudini e concezioni del mondo diverse dalla propria. Non hanno pregiudizi e questo li aiuta a rapportarsi a chiunque con una modalità pacifica e tesa ad una sincera comprensione che è, prima di tutto, una questione di pelle e di umori.

Il nettuniano può essere colto, ma non è quasi mai un intellettuale classico perché in lui prevale l’intuito e il ragionamento analogico. Può facilmente saltare da un argomento all’altro oppure sembrare totalmente assente da qualsiasi conversazione: sta viaggiando. È lì con voi, ma intanto il suo pensiero si è concentrato sul verso di una poesia sentita alla radio, sul ricordo del barbone appena incrociato in metropolitana, sull’ultima ricetta vegana di quella sua amica, e per lui c’è sicuramente una connessione tra questi eventi che deve assolutamente trovare.

Probabilmente amerà molto il mare come immagine naturale, spazio di libertà, idea di infinito: lui si rispecchia nel continuo succedersi delle onde, rappresentazione del suo Io inquieto, di quel tempo mai lineare dove il ricordo è già futuro. Potrà amare tutti gli sport e le attività collegate al mare: pesca, vela, surf. Persegue grandi ideali, spesso collettivi, e la sua anima è da artista.

IL NETTUNIANO IN AMORE

Affettivamente può essere il meglio o il peggio che possiate trovare sulla piazza. Può incarnare l’idealista puro che crede nell’amore incondizionato, disposto al sacrificio, devoto, sensibile, creativamente stimolante, capace di pensieri suggestivi, amante del bello, mai banale e ripetitivo nell’intimità. Oppure può rappresentare l’avventuriero incallito, anche se donna, libertario e libertino, stimolato dallo sperimentalismo erotico e dalle sue tante curiosità. Un potenziale fedifrago che a modo suo vi vorrà bene, ma che difficilmente si sentirà in colpa per avervi tradito, perché il nettuniano di questo tipo non si pone mai limiti. Ritiene di potersi concedere tutto e sente di non appartenere a nessuno. Se pensate di vendicarvi tradendolo a vostra volta, sappiate che il rischio è che vi dia la mano complimentandosi con voi, perché dei tipi astrologici è, con gli uraniani, forse il meno geloso. Talvolta le due tipologie nettuniane possono convivere nella stessa persona ed emergere in momenti diversi della vita: per cui, ad esempio, l’avventuriero senza fissa dimora nel cuore si innamorerà follemente di una persona che sarà quell’ideale che da sempre cercava. Può amare le storie a distanza o vivere grandi passioni nel corso di viaggi.

La dimensione a lui più congeniale è quella del sogno. Vivere un rapporto nella quotidianità può davvero sfiancarlo. Se volete legarlo a voi non siate mai troppo prevedibili, raggiungibili, rassicuranti. Dategli modo di visualizzarvi come qualcosa di lontano anche quando siete vicini: questo stimolerà la sua voglia di agguantarvi.

Se volete lasciarlo, smettete di rispondergli e negatevi, capirà. Se è del tipo idealista potrebbe drammatizzare all’inizio, poi si rassegnerà ma continuerà ad amarvi in segreto.

Se si stanca di voi difficilmente vi lascerà apertamente: farà in modo che siate voi a mollarlo/la per le sue tante assenze. Oppure semplicemente sparirà dalla mattina alla sera e non lo troverete più, nemmeno su whatsapp. Dopo un anno, però, potrebbe ricomparire come nulla fosse.

IL NETTUNIANO E GLI ALTRI

I marziani, troppo semplici, lineari e decisionisti, sono lontani anni luce da lui, come del resto i solari così privi d’ombre e dubbi, da lasciarlo perplesso sulle loro reali possibilità evolutive. Con mercuriani e saturnini manca il feeling dell’anima e non riescono a comprendersi su un piano logico. L’uraniano, pur di sensibilità molto diversa, può sviluppare con il nettuniano rapporti molto produttivi, soprattutto professionalmente, perché entrambi privi di pregiudizi e accomunati da visioni futuriste. I lunari sono l’alter ego dei nettuniani e l’attrazione tra loro scocca facilmente, anche se rischiano di perdersi in vagheggiamenti e dipendenze reciproche. Con i plutonici condividono un sincero amore per gli aspetti invisibili della vita e disprezzo per le convenzioni. Se uno non fugge e l’altro non tenta di manipolare può esserci intesa e coinvolgimento. Venusiani e gioviani, per quanto forse un po’ troppo “borghesi”, vanno a nozze con il nettuniano che in loro trova interlocutori raffinati e sensibili che sanno valorizzare il suo senso artistico e del bello. Insieme possono condividere ambizioni estetiche e piaceri genuini.




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