Analisi della sotto-dominante :

Interpretazione e testo di Federica Farini
SOTTO-DOMINANTE NETTUNIANA
Nettuno, per natura sfuggente, è il pianeta meno confinabile all’interno di archetipi definiti: la sua dimensione di trascendenza, in ambito naturale/animale, esprime del pet le abilità psichiche, l’intuizione, la sensibilità, l’empatia, l’inquietudine e la partecipazione che l’animale di tale Tipologia manifesta nella relazione (salvo lesioni del Tema Natale che danneggiano tali inclinazioni/capacità).
Nettuno nel suo archetipo di spirituale si traduce per il pet con momenti di isolamento dalla realtà: l’adattamento del Nettuniano ai ritmi quotidiani ripetitivi e routinari è talvolta critico, soprattutto se le attività sono troppo serrate. Nettuno (simbolo di sogno-sonno) predispone l’animale a riposo/pigrizia più che a regole sentite come abitudini che forniscano sicurezza.
Il soggetto Nettuniano affascina nella bellezza fisica delle sue forme armoniche e proporzioni (spesso contenute - in miniatura, nel rispetto delle caratteristiche di specie/razza), attirando l’attenzione e conquistando magneticamente (fuori dalla logica razionale) all’interno dei rapporti.
Il pet Nettuniano è dotato di marcata e innata intuizione (avvertendo prima di tutti qualcosa che sta per accadere, come l’arrivo di persone/temporali causa variazioni chimiche rilasciate nell’aria): sesto senso o no, la Tipologia favorirebbe un’esaltazione dei sensi come olfatto e udito (insight rapido e pronto, immediata cognizione), considerate scientificamente spiegazioni di tali abilità “medianiche”.
Il pet Nettuniano è ricettivo sugli stati d’animo degli altri esseri più profondamente di altre Tipologie, manifestando sensibilità (si lega a stretto contatto con i famigliari umani), soffrendo talvolta di solitudine e sindrome di abbandono (l’attaccamento è dipendente ed emotivo): da considerare anche la sensibilità genetica di alcune razze canine (American Pit Bull Terrier, Border Collie, Pastore Australiano, Cavalier King, Carlino, Mastino, Golden Retriever, Terranova, Labrador, Bulldog, Doberman, Pinscher, Dogue de Bordeaux, Beagle, Staffordshire, per citarne alcune). L'inquietudine nettuniana non va confusa con l’irrequietezza mercuriale dovuta alla curiosità per gli stimoli circostanti: consiste in volubilità/emotività nella ricezione di stimoli esterni, che potrebbero indurre altresì anomalie comportamentali (anche per fattori come lontananza, problemi di salute e ansia).
Nettuno come archetipo di compassione rivela l’attitudine del pet Nettuniano alla partecipazione di gruppo: “fusione” (empatia) e condivisione (nel suo simbolo di collettivo, richiamando l’immagine del liquido amniotico). Il Nettuniano sa agire come un pet ben integrato, collaborativo e non competitivo (in assenza di lesioni del Tema Natale), assecondando la teoria della Selezione Parentale (Hamilton) secondo cui gli animali sociali si aiutano vicendevolmente (nelle attività di caccia, difesa, etc.) facilitando la sopravvivenza dei consanguinei (e quindi la riproduzione dei geni simili ai propri), traendo dal comportamento sociale vantaggi di branco, come la diminuzione delle possibilità di essere predati e la maggiore vigilanza/difesa nel gruppo contro i nemici. L’indole dei membri nettuniani si rifletterebbe nel branco di canidi nella predisposizione, più di altre Tipologie, all’assunzione di svantaggi/sacrifici (che un gruppo sociale necessariamente comporta come “pegno” per il singolo: scontri per cibo e accoppiamento, rischio di contrarre malattie, accudimento prole di terzi etc.).
Secondo la “Pedagogia cinofila” di Roberto Marchesini, le motivazioni (tendenze a compiere comportamenti invece che altri, scegliendo oggetti e attività che seguano predilezioni/interessi gratificanti) nei cani Nettuniani non si orientano su preferenze specifiche: l’importante è che l’animale si senta emotivamente a suo agio nell’azione, senza imposizioni, traumi o disagi; favorite sono le motivazioni socio-collaborative, comunicative e affiliative (far parte di un gruppo ristretto).
L’animale Nettuniano si diversifica a seconda della presenza di valori Sagittario, Aquario e Pesci: i primi con impulso più avventuroso, estroverso, socievole e curioso (anche se ingenuo); quelli aquariani con dinamismo, interesse per ambienti e attività originali (meno dispersivo del sagittariano); i valori Pesci enfatizzano il bisogno di pace e isolamento, soffrendo frenesia e imposizioni.
Corrispondenze fisiche alla quali prestare attenzione: ipofisi, sistema nervoso, sistema endocrino/immunitario/linfatico, tiroide, ghiandole surrenali (anticorpi, leucociti e malattie infettive).
Significati associati a Nettuno in ambito animale: intuizione, empatia, sensibilità, dipendenza, mansuetudine, istinto collettivo.
Il mito: il dio romano Nettuno (Poseidone per i greci), simbolo di Assoluto/Tutto, rappresenta allegoricamente il pianeta delle acque sconfinate, l’imperatore degli abissi (associati a catastrofi e forze oscure della Natura). Nel suo potere di metamorfosi, rappresenta l’evoluzione della specie da un punto di vista animico (Spirito), amore universale, unità e connessione con l’Infinito.
IL NETTUNIANO NELLE RELAZIONI
La Luna, collegata al senso di sicurezza e all’attaccamento emotivo dell’animale - fondamentale per il successivo modello affettivo verso i propri simili e la famiglia umana di conseguente adozione-amplifica su Nettuno la sensibilità nel legame emotivo, che nel pet Nettuniano, ancora più che in altri, è delicato (soprattutto nei primi due anni di vita): Nettuno rende più ostici i processi di separazione e di differenziazione affettiva; le emozioni dominano incontrastate nelle relazioni, nel bene e nel male.
La dipendenza affettiva è un rischio nettuniano: soffrire di allontanamenti e abbandoni o manifestare attaccamento “invischiante” (intrappolato in una dinamica confusa nei bisogni e non emotivamente sana). Fin da cuccioli, la Tipologia va affiancata nel decodificare percezioni/stimoli, introdotta con gradualità negli ambienti, protetta nelle esperienze, trasformando la vulnerabilità in potenziale di assistenza agli altri. Con il Nettuniano occorre più che mai comunicare correttamente (verbalmente e non verbalmente), evitare la solitudine, coinvolgerlo in giochi/attività, abituarlo ad ambienti ricchi di stimoli verso i quali altrimenti potrebbe sviluppare timore (rumori, suoni, agenti atmosferici).
Nella relazione tra essere umano e cane Nettuniano è ottima l’inclinazione alla collaborazione grazie alla predisposizione del pet per integrazione e tolleranza con le altre specie. La gerarchia del sistema “famiglia” vede il cane Nettuniano accettare con facilità il proprio “capobranco” umano, del quale avverte e al quale chiede protezione, garantendogli questi una leadership umana autorevole e non autoritaria, rispettosa della sua sensibilità. La punizione per Nettuno è molto sentita: segnali di disagio si manifestano nel rifiuto del pet di rimanere da solo senza il proprio umano, cercandolo continuamente o di contro aggredendolo, compensando con distruzione di oggetti, guaiti, timore di estranei, passività nelle punizioni, rimproveri e stimolazioni. Nel rispetto del suo benessere psico-fisico, l’animale Nettuniano è portato per attività di interazione attraverso la pet therapy, identificando in docilità, curiosità e socievolezza le caratteristiche più evidenti e socialmente utili della Tipologia.
La socievolezza nel pet Nettuniano può mostrarsi affine a deferenza e sottomissione (evitare lo sguardo, abbassare testa e orecchie, coda tra le zampe, acquattarsi con pancia a terra, sdraiarsi sulla schiena, leccare il muso di un altro cane): segnali amichevoli, non conflittuali, verso un clima di cooperazione ricco di gioco e affettività (considerando anche la razza animale del Nettuniano), ma anche di timore/remissività se il pet si sente emotivamente non a suo agio. Poco propri sono i comportamenti aggressivi/impositivi (attaccare, mordere e lottare), essendo il cane Nettuniano per natura compiacente, salvo situazioni estreme che lo obblighino a difendersi/reagire. Se tranquillo, il pet Nettuniano manifesta comportamento di prevalenza (assertività: coda alta, scodinzolare a coda alta, corpo eretto e impettito, orecchie tese, zampa/muso sul dorso di un proprio simile per dominarlo, mordicchiarne il muso) ad esprimere sicurezza di sé, desiderio di affermazione e gestione territoriale, ma non necessariamente competitività.
I segnali di calma di Turid Rugaas (metodo che usa il cane per trasmettere a un interlocutore messaggi di pacificazione ed evitare qualunque scontro fisico) nelle interazioni/mimica nettuniane spesso indicano richiesta di aiuto o di fermare situazioni stressanti per il pet della Tipologia (essendo sensibile alle interazioni), verso le quali, tuttavia, potrebbe reagire con estrema difesa o esaurimento (guardare altrove, sbattere le palpebre, socchiudere gli occhi, ruotare la testa, voltarsi lateralmente, immobilizzarsi, annusare a terra, stirarsi, sedersi/sdraiarsi, leccarsi il naso, sbadigliare, alzare una zampa anteriore, avvicinarsi lateralmente con traiettoria curva).
Nei modelli di personalità felina, il gatto Nettuniano è soggetto a nevroticismo (gatti sensibili, insicuri, ansiosi, sospettosi/spaventati in presenza di minacce) e a piacevolezza (gatti equilibrati, affettuosi, amichevoli) se l’armonia governa il Tema Natale; in caso di stabilità emotiva crescono estroversione (spinta dalla curiosità, con tendenza ad annoiarsi in assenza di stimoli) e impulsività; meno evidente, per indole, la dominanza (gatti sicuri, aggressivi e predominanti sui simili).
Secondo le tipologie di personalità feline di Lauren Finka, il gatto Nettuniano mostra disponibilità a giocare e accudire i suoi simili esibendo comportamenti di inclusione nel gruppo-famiglia (strusciarsi, vicinanza); quando il suo stato emotivo è equilibrato e tranquillo coincide con il gatto “umano” (felice di condividere casa/spazio personale), con il“cacciatore” (selvatico e predatore nelle attività ludiche) e “investigatore” (interessato ad annusare e curioso verso gli stimoli). Per indole il gatto Nettuniano si mostra irascibile (e poco incline ad essere toccato) solo in caso di minaccia, paura o disagio.
Il complesso caratteriale del cane Nettuniano è, più che per altre Tipologie, il frutto dell’equilibrio psico-emotivo dell’animale che, se in buon assetto, esalta del pet: docilità (capacità dell’animale di accettare e reagire positivamente ai comandi nel rispetto dell’autorità, frutto anche di una sua predisposizione alla relazione uomo-animale), curiosità (capacità di interesse/esplorazione del mondo esterno, ottima in preparazione per pista e difesa), vigilanza (capacità di avvertire l’avvicinarsi di pericoli a distanza più o meno ravvicinata, abilità innata nel pet Nettuniano), sociabilità (capacità di inserirsi nella società umana e di relazione). Dallo stato psico-fisico del pet Nettuniano e dal suo livello di attenzione e coinvolgimento – da mantenere vivi e monitorati per non cadere in fasi di stress o apatia – dipendono: temperamento (velocità di risposta agli stimoli esterni in un range da apatico, a pronto,seppur scostante), coraggio (capacità di affrontare pericoli con prontezza di azione), vivacità (interesse e stimoli verso gli oggetti proposti, conservando concentrazione e performance), tempra (capacità fisico/psicologica di sopportare stimoli esterni spiacevoli e reazione positiva/adattabilità a situazioni più negative, contenendo irritabilità e nevrosi) e resistenza (capacità di sostenere sforzi fisici e psichici nel tempo, senza mostrare stanchezza); meno presente nella Tipologia, ma scatenata da lesioni del Tema Natale e da stati di minaccia emotiva/pericolo la possessività (inclinazione a difendere la “proprietà” di un oggetto o persona, quando ne teme il distacco o la perdita).
Tutti i tipi di intelligenza canina di Stanley Corensi manifestano brillantemente nel Nettuniano (se in equilibrio psico-emotivo): istintiva (ciò che un cane sa fare fin dalla nascita grazie al suo “istinto”), adattativa (ciò che un cane impara a fare da sè attraverso l'esperienza), funzionale (ciò che l'animale apprende dagli umani attraverso educazione/insegnamento) e spaziale (capacità di orientarsi).
IL NETTUNIANO E GLI ALTRI
Con il solare il rapporto si fa a volte giocoso, talvolta noioso o poco comprensibile a causa della diversità energetico-caratteriale. Con il lunare, attaccamento quasi simbiotico e coinvolgimento emotivo totalizzante. Con il marziano l’affinità è nella mutevolezza: inquietudine (energia incostante) da incanalare in giochi e attività, pena dissapori e nervosismo. Buon incontro con l’uraniano, dove il desiderio di gioco, cambiamento e movimento si fa tuttavia più frenetico nell’Uraniano e più emotivo nel Nettuniano. Intesa interessante con il mercuriano: l’intelletto di Mercurio viene spinto dall’intuizione nettuniana, tra curiosità e fantasia, nell’esplorazione di attività e luoghi nuovi. Con il saturnino istinto ed empatia si mescolano alle capacità di apprendimento per risultati duraturi e verso nuove aree di collaborazione. Insieme al venusiano aumenta l’irrequietezza affettiva, difficile da incanalare. Con il gioviano eccitazione e fantasia si traducono in desiderio di perlustrazione, che tuttavia a volte potrebbe essere troppo distratta (pericolosa) e inquieta. Bell’accordo con il plutonico, entrambi affini nell’energia pratica, concreta, esplorativa e nell’iniziativa, al fine di dare vita a nuovi percorsi educativi insieme: un connubio intellettivo, ma anche emotivo.
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