Chirone in X Casa
Possedete un naturale tatto terapeutico il quale vi aiuta molto spesso a dire e fare le cose giuste al momento opportuno, dono che vi permette poi di far star bene anche le persone che vi vivono accanto.
Infatti in voi c'è una speciale capacità di occuparvi degli altri, che spesso diventa una vera e propria professione, tale da farvi apparire come persone sagge, capaci di aiutare chi ha bisogno, ma soprattutto talmente empatiche che a volte non c'è neppure bisogno di sentirsi chiedere aiuto per poter intervenire ed eventualmente agire.
Per voi è naturale poter essere d'aiuto agli altri, lo avvertite come un compito, una missione che vi è stata data, e nonostante possiate incappare nelle inevitabili delusioni, irriconoscenze e quant'altro possa ferirvi, non desistete quasi mai e procedete con forza e determinazione nella vostra missione di terapeuti, guaritori dell'anima, ma a volte anche del corpo, altrui.
Per cui sarete particolarmente favoriti in tutte quelle professioni che richiedono una relazione d'aiuto, ma è bene da subito rimarcare che la scelta di un tale lavoro arriva sempre da molto lontano e da motivazioni psicologiche personali molto profonde, legate ad un senso di disagio esistenziale derivante da un sentimento di abbandono e non accettazione che si è inscritto nella vostra psiche.
Probabilmente questa ferita proviene da vite anteriori, o da esperienze vissute nella primissima infanzia di cui avete perso il ricordo, ma che comunque agiscono a livello di energia psichica attraverso proprio il bisogno di essere d'aiuto per gli altri quale meccanismo per poter poi ottenere riconoscimento e accettazione. E' chiaro che è un meccanismo di tipo inconscio, di cui forse solo in alcuni momenti potete averne una qualche consapevolezza, specie nelle situazioni in cui si dà per scontato il vostro aiuto senza riconoscervene il merito e in alcuni casi anche il sacrificio.
La sfida esistenziale per voi è quindi rappresentata dal superamento di questa motivazione all'essere d'aiuto agli altri derivante da una "ferita da non amato", imparando invece a professionalizzare il più possibile il vostro "tocco terapeutico", in modo tale da non caricarlo di aspettative emotive che se non riconosciute contribuiscono a tenere le ferita costantemente aperta e sofferente.
Lezione da apprendere: imparare a rispettare i propri bisogni e chiedendo aiuto al momento del bisogno.