IL SALOTTO
Interpretazione del sogno di Ely
Il sogno
Buongiorno Elena. Ho sognato che mi trovavo in un salotto, di persone a cui ero a fare visita, ma che conoscevo appena. All'inizio questo salotto era grande, spazioso, moderno. Poi diventa più angusto con mobili tipo anni "60,con mobili di legno poco pregiato. Qui vi erano delle giovani donne, intente a mostrare se stesse, in talenti che le caratterizzano. Una ragazza era mora, alta, piuttosto formosa, femminile e materna. L'altra era bionda, più piccolina molto magra, agile e meno femminile. Giungono degli uomini sulla 50ina, forse i genitori, i quali decantano l'importanza di vivere il momento, e uno di loro in particolare rimane colpito e incuriosito dalla mia presenza. L"altra mi fa dei complimenti e io arrossisco. Poco più in là osservo dei ragazzi che scuotono un mobile alto, un po' instabile e mi preoccupo, perché temo quello che poi accade: precipita in avanti facendo cadere a terra tutti i soprammobili e oggetti che c'erano. Ci precipitiamo a raccogliere quegli oggetti e rialzare il mobile. Io mi aspettavo un rimprovero da parte degli uomini adulti, invece questi si limitano a scuotere la testa, come fosse una cosa "normale".
Grazie della lettura, Elisa ❤️
Interpretazione
di
Elena Cartotto
Cara Ely, il salotto è una parte importante della casa, quella in cui riceviamo gli ospiti. Il tuo salotto si restringe, diventa retrò (anni '60) a segnalare l'ansia del tempo che passa e "invecchia" tutto quello che tocca modificando la percezione che abbiamo degli spazi, degli altri e perfino di noi stessi: infatti ti senti come spaccata nel sogno e finisci col vedere due donne di tipologia complementare l'una all'altra. Ti senti "invecchiata" e forse ti rendi conto di avere anche meno "spazio" da dare agli altri, quasi volessi avvolgerti su te stessa e i tuoi ricordi lasciando il resto del mondo fuori. Qualcuno, non a caso, parla dell'importanza di vivere il momento per distogliere il tuo pensiero dal trascorrere del tempo. C'è bisogno di una "scossa", poco importa se il mobile va in pezzi con quello che c'è sopra: l'importante è vivere il presente, il movimento è tutto, altrimenti il rischio è che la nostra stessa esistenza diventi un museo (oggetti e soprammobili, salotto anni '60) di cui siamo meri spettatori. Un abbraccio, Elena