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LA MUSICA È DONNA!

a cura di Francesco Astore
 
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Vibrazioni canore nuove, tutte modulate su i toni della creatività femminile, si diffondono nell’aria in questa primavera 2010!

 

Risonanze da una “terna vincente” di cantanti che si sta imponendo come la trionfatrice definitiva della stagione e, conferma, rivelazione, speranza, per l’avvenire musicale italiano.

 

Tre giovani donne, tre prestigiose realtà dotate di un talento naturale, sebbene coltivato fin da bambine, tre espressioni diverse di femminilità, eppure accomunate da un medesimo leitmotiv: la bravura che merita e sta meritando un successo indiscusso, corale.

 

Di chi si tratta?

 

Ma parliamo delle vere trionfatrici della recente competizione sanremese! Gara che, grazie a loro (e soltanto a loro), può essere giustamente definita “al femminile” nel senso più completo e soddisfacente del termine: Malika Ayane, Noemi  e Nina Zilli.

 

Le tre artiste, nate tra il 1982 e il 1984, lasciano un’impronta “diversa” nel cammino della musica leggera nazionale: con il loro tocco di classe combinato all’estrosità, la perfezione dell’esecuzione abbinata all’esclusività della matrice creativa femminile.   

 

Quale pianeta decreta un successo così riconosciuto e quasi unanimemente celebrato?

 

Quale la combinazione astrale “scritta in Cielo”?

 

I segni musicali sono tre: Sagittario, Aquario e Pesci, il pianeta della musica è universalmente ritenuto Nettuno e, quando occupa uno di questi tre segni si vivono intensi periodi di musicalità, parallelamente nascono, nei 14 – 15 anni del transito, geni della musica.

 

Il segno del canto è invece il Toro, il pianeta che dona questa vocazione artistica è Venere (spesso lo ritroviamo nei temi dei cantanti professionisti appunto “domiciliato” in Toro o in aspetto benefico di congiunzione, trigono, sestile e semisestile con il pianeta della voce, il tonante Giove).

 

Ebbene questo momento storico è contrassegnato dal passaggio di Nettuno in Aquario (entrato nel 1998 ne uscirà nel 2012): qui il pianeta occupa una posizione chiave, la posizione di esaltazione, testimoniando come la musica pop raccolga gli stimoli più accattivanti, innovativi (come desiderato dalla natura tipica dell’Aquario) e li metta in pratica, li esalti, appunto.

Coadiuvato dal contemporaneo transito di Urano, nell’altrettanto segno musicale dei Pesci (dal 2003 e fino al 2011) il luogo zodiacale dove il pianeta mette in luce la magica esaltazione della Luna (donna): facendo così in modo che vengano alla ribalta tante interpreti femminili sul palcoscenico musicale e della canzone d’autore (italiano e internazionale).

 

Sì, perché le nostre tre interpreti, si rivelano, spesso, direttamente coinvolte nella creazione dei pezzi eseguiti: siamo di fronte quindi a tre brillanti cantautrici anche!

 

Nata a Milano il 31 gennaio 1984 alle ore 3,40, Malika Ayane ha padre marocchino e madre italiana. È un Aquario con ascendente Sagittario, due segni nettuniani che confermano la musicalità, lo slancio avventuroso, l’ispirazione artistica. In congiunzione all’ascendente troviamo un attivissimo Urano in bell’aspetto di sestile al Sole che favorisce lo sviluppo di iniziative personali (e in questo caso sono iniziative musicali). Nettuno è pure ospitato nella Casa Prima e nel segno del Capricorno, accompagnato da ben altri quattro altri corpi celesti (Giove, Venere, Luna, Mercurio): un autentico stellium planetario capricornino che conferisce una forte ambizione alla nostra giovane artista, ambizione sommata anche all’impegno professionale, alle doti di concentrazione, al faticoso e indispensabile addestramento avviato sin da quando era bimba. Giovanissima, infatti, entra a far parte del coro di voci bianche della Scala e, prima di aver tagliato il traguardo dei vent’anni, sperimenta la collaborazione con musicisti, deejay, spaziando dal genere blues al jazz fino al gospel. Tra il 2006 e il 2007 ottiene contratti pubblicitari prestigiosi e il suo stile canoro accompagna vari jingle e spot: essi diverranno sigillo di autentica fortuna per i marchi che ingaggeranno Malika!

L’incontro del destino sarà quello con l’infallibile scopritrice di talenti Caterina Caselli nel 2007, anno in cui realizza l’album di esordio che porta semplicemente il suo nome e cognome.

Il resto è storia nota: nel febbraio 2009 sarà la rivelazione del Festival di Sanremo con il bellissimo brano “Come foglie” scritto per lei appositamente da Giuliano Sangiorgi (un altro talentuoso compagno dell’Aquario!) del gruppo salentino dei Negramaro, l’anno successivo sarà la volta di “Ricomincio da qui” scritta questa volta da lei con la collaborazione di Pacifico su musiche di Ferdinando Arnò.

La canzone, a Sanremo, vince il Premio della critica Mia Martini, cui si aggiunge lo straordinario successo di vendite del pezzo. L’album che include il brano è “Grovigli”, in cui ritroviamo anche la cover de “La prima cosa bella” (di Nicola di Bari), interpretata con rara maestria.

La Ayane esibisce nel suo Cielo di nascita una trionfale congiunzione Venere-Giove, riportando idealmente al segno del Toro dove i due corpi celesti sono associati, dando ragione della abilità vocale e canora della nostra artista. Nettuno si inserisce in questa congiunzione a donare quell’ineffabile tocco di diversità nelle modulazioni vocali di Malika: la sua voce, intinta di variazioni esotiche, è stata definita “speziata”. Questa triplice congiunzione, tuttavia, occupa, come s’è detto, l’infaticabile Capricorno dunque la ragazza è determinatissima e disciplinata nel voler salire in alto, verso un successo probabilmente anche di portata internazionale (tra qualche anno). La contemporanea triplice congiunzione di Plutone-Marte-Saturno nel grintoso Scorpione conferma la struttura tenace del Tema Natale che, ce la dipinge, anche in amore, tendenzialmente persona stabile e risoluta.   

 

Noemi (nome d’arte di Veronica Scopelliti) nasce a Roma il 25 gennaio 1982 alle ore 12,32: è un’Aquario con ascendente Gemelli. Spigliata e anticonvenzionale, Noemi ha proprio il look sbarazzino e volatile tipico di questa combinazione. Comincia a prendere confidenza con la musica a 7 anni quando si accosta allo studio del pianoforte: lo pseudonimo prescelto deriverà dal vero nome che la madre avrebbe voluto darle alla nascita. Nettuno, la musica, viaggia sulle onde dei suoi gradi domiciliari (finali del Sagittario) donando, dalla nascita appunto, la netta predisposizione alla musica. Si rintraccia, grazie all’influenza dei Gemelli e dell’Aquario, una componente di libertà fortissima, un desiderio di levità e leggerezza che si maschera tuttavia dietro un forte gusto per la teatralità. La capacità di calarsi in una dimensione “altra”, di far vivere “da dentro” l’interpretazione risulta qui intensissima, guidata e supportata da un certo distacco razionale (Mercurio Aquario in trigono a Saturno in Bilancia). Lo stellium planetario in Aquario (Sole, Luna, Mercurio) si affianca allo stellium Bilancia (Saturno, Marte, Plutone) accentuando il distacco dei valori Aria nettamente in evidenza nel Tema Natale. A differenza delle altre due cantanti, Noemi avrà il palcoscenico del talent show X- Factor per emergere: in quell’occasione, saprà dimostrare, nell’interpretazione di cover famose, una straordinaria presenza scenica. Il 2008 è l’anno in cui si fa conoscere al pubblico giovane, ma sarà il successivo 2009 a decretare l’esito di una sicura affermazione personale grazie al pezzo “Briciole”. Da questo momento in poi la strada sarà definitivamente spianata: nell’autunno dello scorso anno, tratto dall’album “Sulla mia pelle”, esce il singolo in coppia con Fiorella Mannoia “L’amore si odia” che è una vittoria annunciata, la definitiva conferma di Noemi. L’album, a solo un mese dall’uscita, ottiene il Disco d’Oro per le vendite (55.000 copie), immediatamente superato dal Disco di Platino (70.000 copie!). La plateale consacrazione a star del nuovo firmamento canoro nazionale la ottiene invece al Festival di Sanremo 2010 con la stupenda “Per tutta la vita”, canzone di grande potenza espressiva.

 

Nina Zilli (nome d’arte di Maria Chiara Fraschetta) nasce a Piacenza il 2 febbraio 1983 (purtroppo non conosciamo l’ora). Si è data il nome “Nina” perché fan della celebre Nina Simone, Zilli, preso invece dal cognome della madre.

Delle tre cantanti Nina si rivela la più ironica e divertente.

Nata nello stesso anno della Winehouse, cantante a cui si ispira (e a cui fa volutamente il verso), Nina condivide con la cantautrice inglese tutti i pianeti lenti-generazionali da Giove a Plutone. Come Amy Nina ha un formidabile stellium in Sagittario, segno musicale, occupato da due suoi pianeti “signori”, collocati nella loro giusta posizione di gradi domiciliari (Giove si situa nei primi dieci gradi del segno sostenuto da Urano, Nettuno negli ultimi dieci gradi sostenuto da Plutone). La componente Sagittario riesce ad essere trainante nel Tema Natale, nel simbolismo nettuniano di viaggio, esplorazione, sperimentazione musicale, ma anche in quello di lingue e paesi stranieri e di gusto per l’avventura artistica. Nina studia pianoforte al conservatorio, si spinge verso il canto lirico da soprano, trascorre la sua infanzia nella musicale e “sagittariana” Irlanda (possiede un perfetto bilinguismo), fonda una band già da giovanissima…Insomma una miriade di interessi e di progetti (che è impossibile citare tutti!) la inonda, rivelando una prorompente vena creativa. Oltre a Sagittario e Aquario Nina ha pure in evidenza il terzo dei segni musicali: gli ineffabili Pesci, dove troviamo una bellissima Venere sostenuta da Saturno e un metamorfico Marte. Il quadrato Venere- Giove si limita a suggerire un’immagine (Giove) diversa (Venere) nella proposizione del fascino e della bellezza. La sintesi della femminilità, invece, la Luna, è ospitata nel segno poetico della Bilancia, indicazione di autocontrollo, di rigorismo formale, di perfezionismo nelle scelte stilistiche e nella raffinata cura del look. Nelle sue composizioni troviamo mescolati i romantici languori alla civetteria spiritosa, le note vivaci e stravaganti a quelle struggenti e melanconiche. Nina si rifà anche alle melodie italiane e straniere degli Anni Sessanta nelle sue performance e questo si nota nel suo primo successo “50mila” (cantato in coppia con Giuliano Palma) dello scorso anno, poi inserito felicemente nella colonna sonora di “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek.

 

All’ultimo Sanremo Nina, gareggiando non tra i big (ma nel gruppo Sanremo Nuova Generazione), sarà la prorompente rivelazione che arriverà tra i primi quattro finalisti con il pezzo “L’uomo che amava le donne”. Nell’aprile scorso riceve il Disco d’Oro per le vendite del suo album “Sempre lontano




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