ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - L'angolo della psicologia

AUTOINDULGENZA O RESISTENZA AL CAMBIAMENTO?

a cura di Lidia Fassio
 

Giove rappresenta la visione e la capacità di intravedere possibilità future che possano alimentare la voglia di conoscenza ma, anche, il desiderio di crescere e di migliorare le condizioni in tutti i settori della nostra vita. Giove, insieme ad altre forze zodiacali sono dunque un’opzione sul futuro che, ovviamente, prima deve essere percepito dentro di noi per poi crearlo all’esterno.
Giove è fortemente legato alle intuizioni e agli insight che si fanno spazio nella mente manifestandosi attraverso un vero e proprio “fiuto” che spinge verso l’inconsueto e l’inesplorato anche se poi le mete immaginate andranno focalizzate al meglio per poterle raggiungere e rendere concrete.

Senza questo principio probabilmente l’uomo non sarebbe progredito perché non si sarebbe mai avventurato in territori nuovi e non avrebbe neppure fatto salti quantici di avanzamento. L’uomo è diverso dagli animali in quanto è mosso in continuazione da una sorta di inquietudine che genera insoddisfazione atta a  non accontentarsi di ciò che ha e, quindi, a progredire e a scoprire sempre cose nuove.

Giove, signore del Sagittario e della casa IX spinge a comprendere bene i moti interiori che indirizzano verso una vocazione precisa e lo fa sollecitando a  confrontarsi con le idee, con la mentalità e con le risorse che altri manifestano. Proprio dal bisogno di “conoscere” altre visioni, altre culture e altre filosofie di vita ogni essere umano integra le sue possibilità con quelle che coglie all’esterno e, così facendo, migliora e cresce.

Come ogni archetipo anche Giove ha il suo lato ombra che, ovviamente, può essere causa di difficoltà e, soprattutto, di blocchi allorchè non viene elaborato dalla coscienza. Trattandosi di un pianeta che ha molto a che fare con l’adattamento e con l’edonismo, può spingere chi ha particolari valori nel tema natale a restare fermo sulle sue posizioni, trovando gratificazione da ciò che possiede senza muoversi e senza farsi cogliere dal desiderio di cambiamento.

Come tutti gli altri archetipi Giove ha tre sedi: Toro, Sagittario e Pesci e, mentre negli ultimi due segni manifesta pienamente il suo desiderio di espansione sul piano culturale e spirituale, quando si trova in Toro, soprattutto se il tema è molto sottolineato da valori Terra e Acqua, può essere troppi incentrato sui temi della stabilità e sicurezza, dimenticandosi che queste sono assicurate proprio dalla crescita continua e dal coltivare sempre nuove possibilità.
Anche un forte Saturno su questi temi può dare persone eccessivamente paurose e quindi resistenti ai cambiamenti che vengono visti come destabilizzanti e forieri di inquietudini. Si tratta di persone rigide che, pertanto, temono che le novità portino con sè solo problemi da affrontare.

Occorre sottolineare che il tema natale rappresenta bene come si sono organizzate dentro alla nostra psiche le varie potenzialità ma, laddove ci sono state condizioni complesse nella prima parte della vita, è possibile che le forze difensive abbiano creato particolari barriere proprio contro quegli archetipi che, invece, vorrebbero abbatterle e offrire una via di risoluzione.
Sappiamo che gli archetipi devono imparare ad armonizzarsi tra loro ma, senza dubbio, questo non può accadere senza un preciso intervento delle persone che, almeno da un certo punto della loro vita in poi, dovrebbero avvertire al loro interno l’aumento della pressione dei conflitti che ha lo scopo di condurre all’elaborazione degli schemi esistenti e ad una maggior duttilità che consenta all’io di entrare in relazione anche con quelle parti che risultano difficili da accettare e che impauriscono.
Così’, nel tema natale ci troviamo di fronte a forze che spingono per comprendere, modificare e lasciar andare i blocchi mentre, per contro, ci sono energie che rafforzano, stabilizzano e strutturano. Una personalità equilibrata fa leva su entrambe ed opera affinchè le nuove opportunità entrino nella coscienza per essere vagliate; è proprio questa operazione che porta alla crescita, integrando ciò che è nuovo e diverso con la struttura che già si è stabilizzata.
In alcuni casi tuttavia, ci possiamo trovare di fronte a persone che sono particolarmente in ansia di fronte a qualsiasi variazione della loro routine e del quotidiano e questo può essere così potente da condurre all’inerzia e alla stagnazione.

I segni di Terra, soprattutto se sono accompagnati dall’acqua che ha bisogno di sentirsi rassicurata e protetta, possono far leva sulla tranquillità fino a far sentire i nativi particolarmente a disagio di fronte alle novità perché non amano essere sollecitati e faticano a  rimettersi in discussione e, soprattutto, hanno paura di modificare i loro ritmi e la loro mentalità temendo di perdere le sicurezze che hanno creato e, si difendono in modo titanico e granitico.

Due sono i segni che, insieme, possono dare particolari resistenze: Toro e Cancro che, per motivi diversi, amano la paciosità e un nido protetto su cui adagiarsi e mantenere inalterato ciò che hanno raggiunto.

Si tratta di segni governati da due archetipi femminili Proserpina e la Luna che, per loro natura, hanno bisogno di radicarsi e di stabilizzarsi per dar vita a qualcosa che possa poi portare avanti il loro operato. Il radicamento può essere il peggior antidoto al cambiamento: non a caso i due pianeti e i due segni in questione sono entrambi alternativi ad Urano e a Marte che sono gli  archetipi più interessati al cambiamento e all’iniziativa personale.
Per andare avanti occorrono quindi le cariche di Urano che feconda le menti con le sue continue scorribande dense di novità e le irruenti spinte di Marte che coglie i desideri solari e li traduce in volontà, ingrediente necessario per non restare dentro ai propri confini materiali, mentali, affettivi e culturali. 

Si tratta di segni che sfoggiano una mentalità abbastanza “conservatrice” e che, in vista di qualcosa di percepito come destabilizzante, oppongono resistenza a tutto ciò che, a loro modo di vedere, intaccherebbe queste sicurezze.

In questo caso, possiamo però parlare di eccessiva autoindulgenza e di una certa pigrizia mentale che portano ad accontentarsi di vivere in un mondo protetto in cui tutto possa restare intatto il che, tradotto psicologicamente, significa non crescere più per non procedere a nuovi adattamenti.

Quando Marte e Urano si trovano in segni “passivi”, possono abbassare la guardia e mettersi a disposizione di quegli archetipi che all’interno del tema natale risultano più forti,  fino ad avere la meglio sul desiderio di andare avanti e di progredire.

In effetti ogni individuo fa prevalere nella sua vita la parte “cuore” o la parte “potere” anche se il compito è quello di integrare queste due potenti sub personalità in modo che possano sposarsi ed armonizzarsi riequilibrando le due energie.
Quando, per particolari vissuti, il tema è troppo spostato verso la parte “cuore”, ci possiamo trovare di fronte a persone che utilizzano pochissimo gli archetipi maschili e, per contro,  hanno un’ipertrofia di quelli femminili che, per antonomasia sono ricettivi e passivi più adatti a stabilizzare che non a cambiare.

In questi casi possiamo trovarci di fronte alla pigrizia verso tutto ciò che  potrebbe smuovere la vita, stimolando i soggetti a trovare alibi illusori che altro non sono che la rappresentazione di autoindulgenza e di autocompiacimento che portano a giustificare il loro scarso attivismo.

Sentiamo spesso persone che dicono: “sono fatto così” e, questa frase è molto significativa poiché esprime un’intenzione precisa di non trasformare nulla di sé e, soprattutto, sottintende un desiderio fortissimo di non impegnarsi in cambiamenti ma richiedendo un’accettazione totale del loro modo di essere da parte degli altri.

La mancanza di volontà è anche presente in quelle persone che costantemente procrastinano qualsiasi obiettivo o risultato: si tratta spesso di soggetti dominati da dinamiche di aggressività passiva che dicono magari di sì perché non hanno la capacità di affermare con forza le loro idee, ma poi non fanno nulla e che, di fronte a qualsiasi compito, indugiano e spostano il momento di inizio.

Questo temperamento si associa bene ad alcune ombre di Giove che, può accompagnare i valori femminili regalando la capacità di accontentarsi e di non esplorare considerando questi tratti come qualcosa di estremamente positivo.

Accontentarsi per queste persone ha più a che fare con la rigidità, con il non crescere, il  non cambiare idee e mentalità e non avere la capacità di rimettersi in discussione perché queste cose richiedono lavoro e disciplina per raggiungere quella maturità che permette alla personalità di aprirsi al nuovo cambiando quei comportamenti sclerotizzati che, a lungo andare bloccano il divenire.

Queste persone dovrebbero lavorare sulle paure che impediscono il naturale fluire dell’esperienza. Solo affrontando i blocchi si possono creare le condizioni per ritornare a quella pienezza che nasce dal desiderio di crescere e di migliorare che Giove rappresenta nel suo lato più luminoso.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati