ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Parliamo di amore

VITTIME D'AMORE

a cura di Lidia Fassio
 

Nei processi di crescita affettiva sono importanti alcune considerazioni che riguardano Nettuno quando si trova nella casa di relazione (la settima) e quando tocca Venere, pianeta che, per eccellenza, ci informa sulle nostre potenzialità affettive e su ciò che, di conseguenza, cerchiamo nelle relazioni d’amore e quando tocca in particolare il Sole di una donna che, come sappiamo, è il modello interno attraverso il quali si è formata la prima struttura di identità e, l’immagine interna del partner.

Nettuno è un archetipo che si occupa più che altro di “amore universale” dato che è legato al segno dei Pesci e alla casa dodicesima. Quando entra in modo strepitoso nella vita individuale e, in particolare, in quella di relazione, è necessario comprendere alcune delle modalità che possono toccare gli interessati che, in genere, si trovano ad avere difficoltà in questo campo a causa di una errata interpretazione dei segnali che il Dio manda.
Nettuno è ricerca di completezza, di infinito, e di assoluto; è il desiderio di ritornare a non sentirsi più soli e separati lavorando però sul proprio senso di “unificazione interiore”, unico che porti a sentirsi parte di un progetto più grande, in grado di contribuire a questo proprio perché si sono risolti i principali bisogni di appartenere e di dipendere.
Spesso le sensazioni che si sprigionano con Nettuno sono quelle di andare alla ricerca di questa completezza all’esterno, cercando quindi di trovare qualcuno che possa supportare laddove ci si sente carenti e bisognosi vivendo così, eternamente, in una condizione di incompletezza che, di certo, non placherà i suoi desideri di unità e di libertà.
Quando negli stadi infantili non si è stati sufficientemente “supportati”, restano delle sacche di fragilità che possono minare la struttura interna che, di conseguenza, avrà paura di affrontare quel senso di separazione che si trova solamente quando si sono superate in prima persona le fragilità emotive che creano rapporti di dipendenza con gli altri. 

La presenza di Nettuno in relazione al Sole produce molto spesso un grande vuoto sotto il profilo dell’energia maschile, quella che dovrebbe portare ognuno di noi alla possibilità di esprimere le proprie capacità ma anche di renderci indipendenti, capaci quindi di autosostentarsi sotto tutti i profili, emotivo, affettivo e materiale. In questo caso, la figura paterna risulta carente sotto il profilo relazionale e questo produce il bisogno di idealizzazione. Si tratta infatti di un meccanismo di difesa psicologico che interviene laddove ci sono segnature nettuniane che forniscono la possibilità di potersi allontanare dalla realtà creandosene, al tempo stesso, una diversa, alternativa e spesso meravigliosa che consenta al soggetto di sopperire, almeno temporaneamente, alla mancanza dei supporti necessari a crescere.
Questa difesa è interessante perché induce a non sentire il vuoto e ad immaginare un rapporto idilliaco quando inesistente che riempie quel lato che, in caso contrario, porterebbe a grandi sofferenze.
In un tema maschile questo tratto entrerà prepotentemente nella struttura dell’identità che resterà originale, libera e sicuramente poco propensa a vivere l’ordinarietà e la quotidianità; resteranno delle fragilità nella struttura maschile che attenderanno di essere risanate nell’età adulta.
In un tema femminile invece, la figura del padre, entra prepotentemente nell’organizzazione del proprio ANIMUS, quell’istanza archetipica che consente da adulti, di individuare nei partners qualità e potenzialità che, per via della proiezione, possano riportare al bisogno originario in modo da poterlo soddisfare.
In questo modo, la propria fragilità e la propria inconsistenza da un punto di vista di struttura psicologica, verrà proiettata all’esterno su soggetti che, in apparenza, risulteranno fantasiosi, sensibili e fuori dall’ordinario ma, in realtà proprio per via della potente proiezione che comprende una forte idealizzazione, si riveleranno anche inconsistenti, poco propensi a prendersi impegni e a dar corpo alla relazione il che porterà la donna a dover supportare e a non sentire mai uno scambio autentico quale quello desiderato.
In realtà, questa configurazione permette a lungo di vivere in quello stato di incompletezza che, tuttavia, sembra trovare risoluzione nella fase di innamoramento in cui, senza dubbio, abbiamo la percezione che sia l’altro a fornire quell’incastro magnetico e magico che sappiamo però anche totalmente irrealistico. L’innamoramento infatti ha lo scopo di permetterci anche se solo temporaneamente di vivere l’illusione dell’unità e della completezza che tuttavia dovrà essere trovata all’interno e non attraverso l’altro. In pratica ci si sente uniti all’altro il che temporaneamente,  sembra placare il senso di vuoto che si avverte e ci permette di capire che questo stato ci appartiene, basta che lo ricerchiamo nel modo corretto e non in un’altra persona, e non fondendosi e cercando di vivere come una sola metà di un intero.
In queste situazioni la donna si troverà facilmente a sentirsi vittima di quell’amore che prima sembrava alimentare grandissime speranze e che, all’improvviso appare invece deludente e senza costrutto.
L’abitudine a non essere supportate viene fuori alla grande e spinge la donna a lavorare su sé stessa; Nettuno vuole libertà totale e assenza di bisogni per cui, l’archetipo in sé è portatore di unità e di completezza ma, ovviamente, per ottenerle, bisogna aver superato la dipendenza che spinge erroneamente a cercare nell’altro quei puntelli che mancano all’interno. Nettuno ci dice anche che non sarà possibile “perdersi dentro ad un’altra persona” giacchè desidera che, invece, prendiamo in considerazione di essere parte di qualcosa di più grande e, proprio per questo, non soli e non deboli. Nettuno ci chiede di affidarci ad un progetto più grande, ma mai ad un altro.

L’assenza di padre nella vita di una donna conduce a grandi confusioni rispetto al maschile e, in genere, proprio perché manca la possibilità di chiudere in modo positivo il triangolo edipico, porta a ricrearlo all’esterno, finendo in relazioni che possono far soffrire e umiliare senza  comprendere che questa è solamente una via che serve a ripetere lo schema irrisolto ma, di certo, non è la soluzione.
Nettuno inoltre ha bisogno di suggestioni continue che sono difficile da trovare nel mondo reale per cui proprio ciò che si avverte quando si è toccati dall’amore può avvicinarsi a quel mondo fatato che si ha in mente ma induce a non vedere mai con precisione la persona che si ha di fronte e a continuare ad immaginarla e a sognarla come la si vorrebbe, spingendo ad entrare in relazioni del tutto fantasticate ed irreali, esattamente quanto fantasticato e non presente nella realtà era il padre.
Ciò che sfugge è il fatto che Nettuno tra le sue corde ha anche quella di non mostrare mai le sue forme per cui, è come se si presentasse sempre mimetizzato e, proprio per questo, quando viene proiettato su un partner reale questo non può essere visto e, pertanto, può essere idealizzato; questa  parola significa “creato secondo il proprio ideale” e, senza dubbio, gli ideali di Nettuno sono elevatissimi e difficilmente realizzabili nel mondo reale e ancor meno attraverso un’altra persona.

Stesse suggestioni possono derivare dai rapporti di Nettuno con Venere che riguardano ciò che è stato erotizzato che, in questi casi, è proprio l’assenza e l’inconsistenza che, di conseguenza, verranno ricercate proprio nei rapporti amorosi.
In questo modo le donne si trovano a cercare nuovamente persone “assenti”, i così detti “fuggitivi” che tanto affascinano proprio perché, alla fine, sono esattamente simili allo schema interiore che viene costantemente riproposto fino a che non si riconosce il proprio bisogno di libertà che tuttavia non può essere ricercata in prima persona fino a che si resta affettivamente dipendenti.

Se questo archetipo non viene compreso nella sua essenza più profonda porterà sempre a grandi sofferenze che passeranno soprattutto attraverso la vita amorosa che viene ricercata proprio perché è attraverso la relazione che si è vissuta quella originaria, ma che, in realtà, è solo lo strumento attraverso il quale verranno messi in luce i limiti personali che si radicano nell’incapacità di vivere relazioni paritarie in cui sia presente un vero scambio con l’altro. In pratica queste donne sono dipendenti affettivamente il che porta un bisogno costante di avere qualcuno al fianco perché si ha bisogno di vivere l’illusione che sia l’altro ad annullare il vuoto interno. Spesso il processo si interrompe sempre allo stesso punto, come un disco rotto che le fa entrare in un continuum di illusione e delusione che le induce a sentirsi vittime in quanto impossibilitate a realizzare una relazione soddisfacente.

Nettuno però chiede molto di più e non si accontenta certo della vita affettiva individuale: il suo scopo è quello di portarci all’auto-sostentamento e alla ricerca di un senso spirituale autentico facendoci vedere dove stanno i vuoti, i buchi neri e le difficoltà nella nostra personale costruzione di identità in modo da procedere appropriandoci di quegli strumenti che renderanno capaci di risolvere  i bisogni interni, quelli che a suo tempo, non sono stati nutriti.

Spesso queste donne restano imprigionate in rapporti tragici con persone “dipendenti” che si appoggiano e che mostrano inequivocabilmente il loro personale problema spostato all’esterno. In questo caso finiscono per sentirsi vittime inconsapevoli del ruolo che si giocano nella vita alimentando all’interno l’insoddisfazione e il vuoto che cercano di compensare attraverso la manipolazione e il ricatto emotivo in cui, ovviamente, si cullano nell’illusione di essere  dispensatrici di affetto, di sostegno e di bontà ma, nonostante questo, incontrano sempre persone che non possono dar loro nulla.

Chi si trova nel tema natale queste segnature deve perseguire in modo costante il superamento delle dipendenze affettive che, in caso contrario, obbligano a cercare sempre surrogati che mai potranno dare consistenza al rapporto giacchè rifletteranno in modo preciso e puntuale l’immaturità e i bisogni ancora in attesa di essere colmati in prima persona.
Nettuno rappresenta il vuoto che resta dentro di noi dal momento in cui ci siamo separati dalla completezza originaria ma richiede che questa sia trovata attraverso risorse personali in modo da uscire dalle dipendenze di ogni tipo che, senza dubbio, rivelano bisogni mai completamente soddisfatti e che lasciano aperte le porte della sofferenza.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati