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L'AMANTE

a cura di Lidia Fassio
 

E’ naturale che le lunghe convivenze diano vita a momenti di crisi; queste sono assolutamente necessarie giacchè ciclicamente ogni coppia ha bisogno di  rinegoziare contenuti, sentimenti, obiettivi e modalità che non possono restare uguali nel tempo. Alcune coppie hanno la capacità di affrontare queste crisi e, pertanto, dopo alcuni momenti di smarrimento e di delusione, trovano la strada  per ritrovarsi e per proseguire nel rapporto.
Molte altre, purtroppo, non hanno questa capacità per cui finiscono per imbottigliarsi in rapporti sterili in cui prevale l’abitudine che rende tutto insignificante in quanto non sono più in grado di risvegliare le emozioni e le passioni per cui, finiscono per depauperarsi di ogni contenuto fino ad esaurire del tutto l’attrazione fisica; a questo punto non restano stimoli e sembra che non vi sia nulla di salvabile se non dialoghi incentrati per lo più sulla vita pratica o su questioni di sicurezza che blindano quelle coppie che, non potendo permettersi un divorzio, restano forzatamente insieme, insoddisfatti, pieni di rabbia magari gestendo ognuno la propria vita.
E’ proprio in queste circostanze e durante le crisi che può inserirsi l’amante di turno, persona che ha lo scopo di ridare stimolo, entusiasmo, fiducia e vitalità ad uno dei partners, che sposta fuori le sue energie e la sua ricerca iniziando così una vita parallela che può, da un lato, consentire di sedare la tensione all’interno della coppia ma, dall’altro, allontana sempre di più le due persone fino a che non vi sarà più la possibilità di colmare la distanza.

A questo punto l’amore che era nato a suo tempo e che sembrava essere ciò che avrebbe portato a migliorare la propria vita scompare e, al suo posto,  resta invece la sconfitta delle due persone e della coppia.
Quando i contendenti diventano tre o addirittura quattro la sofferenza e le colpevolizzazioni sono inevitabili in quanto rovinano quel minimo di fiducia e di stima che due persone che convivono sotto lo stesso tetto dovrebbero avere.

Non è detto però che l’amante entri sempre e solamente nel momento in cui la coppia è in crisi; vi sono persone che non sono mai totalmente soddisfatte e che, non avendo fatto una vera scelta, non hanno neppure mai rinunciano alle opportunità che la vita può offrire; sono quelle che credono di avere diritto alla loro libertà e che cercano delle oasi all’esterno della coppia; sono coloro che tradiscono perché vogliono rivivere gli effetti della passione cercando anche sostegno e comprensione in una terza persona; si tratta di soggetti che tengono comunque in piedi la coppia matrimoniale o canonica utilizzando però contemporaneamente le risorse che giungono dal rapporto con l’amante per attenuare lo stress prodotto dall’esaurimento della relazione primaria.

In genere questi soggetti dicono di amare entrambi i partner e, pertanto, non possono scegliere continuando così a vivere rapporti molto ambivalenti  alimentando i più stravaganti alibi per non guardarsi all’interno, per non vedere le proprie mancanze e per evitare di farsi carico delle proprie mancanze, dello scarso coinvolgimento e della difficoltà di condivisione autentica nell’ambito relazionale.
La relazione esterna può continuare per anni senza che venga mai scoperta oppure, può capitare che accada qualcosa di imprevisto che cambi le carte in tavola e che faccia precipitare la situazione obbligando a qualche iniziativa.
In tutti i casi la relazione triangolare comporta dinamiche complesse da portare avanti; vive di sotterfugi, di spazi ricavati e sottratti alla coppia o alla famiglia il che genera senza dubbio sensi di colpa che, tuttavia, non sono tali da  rinunciare alla passione e a quella rifornimento che si ritiene di ottenere. Il risultato è sicuramente un grande stress che, tuttavia, può essere incentivante e mantenere vivi pur dovendosi sempre nascondere e vivere una condizione di clandestinità.

Resta il fatto che i  partner che tradiscono sono tantissimi; negli Stati Uniti è stata fatta una statistica che ha evidenziato che più del 50% delle persone intervistate ha perpetrato tradimenti anche a lungo termine senza essere mai scoperti.
Se da un lato il tradimento è stato sempre visto come qualcosa di ignobile, va detto però che molte coppie, senza questa opportunità, non durerebbero perché la noia, l’abitudine e la gravosità dell’impegno portano spesso a far crollare anche ciò che di buono esiste.
Chiaramente in questo caso è il sentimento che muta e che viene intaccato senza che le due persone se lo siano mai detto: in effetti restano magari affetto, sostegno reciproco, aiuto nella crescita dei figli ma, di amore non c’è più traccia e, al suo posto, c’è apatia reciproca e, nel migliore dei casi, una buona dose di tolleranza che pare più un mutuo soccorso.

Chiaramente quando è uno solo dei due a tradire l’altro proverà senza dubbio frustrazione e sofferenza ma, quando le condizioni sono impossibili per affrontare una separazione, il tradito entra in una sorta di “inconsapevolezza”, una sorta di “non voglio sapere perché è meglio così”; in questo modo non crea neppure le condizioni per affrontare la situazione, cosa che potrebbe portare a qualche cambiamento o ad un rinnovamento ma che aprirebbe anche le porte ad una eventuale separazione che, spesso, è l’unica cosa che si vuole evitare.

Astrologicamente parlando abbiamo detto parecchie volte che il tradimento è una questione da casa ottava il che significa, se vogliamo leggere bene il simbolo, che qualcosa non può più essere portato avanti con quella forma per cui si dovrà affrontare un lutto doloroso quanto inevitabile affinchè si aprano delle nuove possibilità.

Fatta questa premessa possiamo dire che, nonostante si continui a pensare che il matrimonio o la convivenza siano la soluzione, nessuno vuole però rinunciare alla passione, alle emozioni intense e al desiderio che solo un innamoramento può dare e, ancor di più, tutti vogliono provare l’ebbrezza di momenti di intensità e complicità psichica, emotiva e sessuale che una coppia consolidata difficilmente può garantire nel tempo.
La molla è sempre l’amore che tutti cercano e che tutti sperano di incontrare per non vivere una vita piatta senza più la speranza di essere desiderati intensamente da un’altra persona, cosa che mette in movimento l’anima più profonda, aprendola a nuove prospettive di conoscenza.

Indipendentemente da come verrà vissuto il tradimento dalla coppia, è interessante comprendere meglio la personalità dell’amante che, naturalmente, può essere a sua volta legata ad un’altra persona, oppure può essere single il che porta a cogliere ciò che la vita offre senza troppi problemi, almeno non inizialmente.
L’amante è di solito una personalità che, astrologicamente, ha dei valori casa ottava, oppure un Plutone abbastanza sollecitato nel tema; si tratta di un soggetto che non ha problemi a vivere situazioni complesse che si nutrano però di intensità, passionalità e sessualità il tutto condito con un mix di sotterraneità e di emozioni molto forti dovute allo stato di precarietà; l’amante in genere ha la necessità di vivere un rapporto che non sia quotidiano al di là di ciò che pensa ed infatti, seppur inconsciamente, sceglie partners che non sono liberi e che, proprio per questo, intrigano e muovono il desiderio di conquista e di seduzione.
Molte volte, all’interno del tema natale di chi vive ruoli di amante si evince un conflitto abbastanza forte tra il bisogno di intensità e di relazione e una altrettanto forte necessità di libertà spesso non sufficientemente resa conscia per cui striscia sotterranea producendo però effetti ben visibili. In pratica, questo ruolo soddisfa entrambe le parti di questi soggetti anche se non è facile essere amanti per la vita per cui si tratta di rapporti che generalmente non durano tantissimo sia perché perderebbero le caratteristiche essenziali del desiderio e della passione sia perché sono rapporti che, per ovvi motivi,  non possono avere una reale evoluzione ma restano confinati dentro connotazioni molto simili a quelle dell’innamoramento che, per forza di cose, sono destinati a finire.

Chi ha valori casa ottava ha un grande bisogno di lasciarsi travolgere dai sentimenti perché, in qualche modo, deve toccare la sua anima e lo deve fare attraverso forti impeti istintuali che lascino una traccia indelebile. Poi c’è la componente della sfida e del rischio che sono altrettanto interessanti per chi è plutoniano: nel bene e nel male esperienze di così forte intensità hanno il potere di produrre grandi cambiamenti nell’esistenza; infine, in questi rapporti c’è il gusto dell’attesa, della competizione con l’altro e  del non scadere nella ripetitività e nella routine.
E’ solamente quando ci si abbandona all’Eros che si possono raggiungere dimensioni assolutamente insondabili di noi stessi e il miscuglio magico che si forma unendo desiderio e seduzione riesce a rimettere in moto ogni energia psichica aprendo le porte al mistero che è dentro ognuno di noi.
Quando non vi è condizione di continuità ma ci si deve incontrare di tanto in tanto, strappando minuti ed ore alla vita quotidiana in luoghi protetti fuori dai contesti in cui si è conosciuti il desiderio è sempre presente giacchè esso ha a che fare con l’anima e, come quest’ultima, appartiene all’impenetrabile che però scuote dal profondo producendo grandi turbamenti che inducono nuovi comportamenti adattivi poiché l’ambivalenza presente in questi rapporti pone l’individuo in uno stato di instabilità, fondamentale per le trasformazioni.
In effetti sono questi stati che l’amante cerca giacchè non può vivere in una condizione di inerzia e di stabilità che bloccherebbero alla sua personalità l’accesso alla creatività.
Spesso, quasi paradossalmente, queste relazioni sono intrise anche di gelosia verso colei o colui che occupa un ruolo di primo piano nella vita del partner. Si tratta infatti di rapporti caratterizzati da un clima di costante “precarietà” in quanto vi sono continue separazioni e avvicinamenti. Per questo sono  particolari perché obbligano a vivere la separazione che, in genere, si auspica ma si teme e riconducono a quel processo di attaccamento e perdita che, forse, per chi ha un’ottava importante e in particolare se vi sono opposizioni alla seconda, non è stato mai completato interamente.
Spesso chi adotta con facilità il ruolo di “amante” ha un attaccamento “ambivalente” il che porta a volere intensamente un rapporto ma a dover contemporaneamente mantenere una distanza che sembra l’unica a garantire  sopravvivenza.
Il punto è riconoscere questo tratto perché, in caso contrario, ci si trova di fronte a persone che vivono questo ruolo masochisticamente proiettando sull’altro il lato “separazione” ed identificandosi in quello “attaccamento”.




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