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MARGARET THATCHER : THE IRON LADY

a cura di Luna
 
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Ho visto un film. Tratta della vita di una donna, una donna di potere. Una donna che dichiarò, nel corso di un’intervista al Times: “Essere potenti è come essere una donna. Se hai bisogno di dimostrarlo vuol dire che non lo sei.” L’attrice protagonista, Meryl Streep, è stata talmente brava nell’interpretarla che se, nei prossimi giorni, non le assegneranno l’Oscar per l’attrice protagonista, dovremmo denunciare la giuria preposta per manifesta ottusità. Stiamo, ovviamente, parlando di Margaret Hilda Roberts, divenuta poi, in seguito al matrimonio con Denis, Margaret Thatcher. Per molti è stata un’eroina,  per altri un esempio,  per tanti un terribile ricordo. Per tutti è stata ed è “La Lady di ferro”.

Figlia di  Alfred Roberts, un semplice droghiere e di una madre che svolge l’attività di sarta, Margaret nasce a Grantham nel Lincolnshire il 13 Ottobre 1925 alle 09.00 am. La sua non è certo un’infanzia triste, solo un po’ difficile a livello economico. I suoi genitori, cattolici metodisti  e conservatori, la educano con grande rigore, inculcandole i principi della rettitudine, del duro lavoro, del sacrificio. Consegue la laurea in chimica presso l’Università di Oxford ed inizia la sua carriera politica proprio in quell’Ateneo, divenendo Presidente di un’associazione studentesca conservatrice.

Inizia a lavorare come ricercatrice chimica in un’industria di materie plastiche, ma non abbandona la sua principale passione, anzi, per seguire i suoi impegni politici cambia città e lavoro, trasferendosi a Dartford ed impiegandosi in una industria conservaturiera.

Proprio in questa città conosce Denis Thatcher, anch’egli un politico conservatore, ed acconsente al matrimonio solo a patto che lei possa seguire la sua carriera politica senza interferenze da parte della famiglia.  Ottenuto ciò si sposa con il suo amatissimo Denis nel 1951. Nello stesso anno si candida per il Partito Conservatore. Non vince, ma ottiene ottimi risultanti, rubando parecchi consensi al Partito Laburista. 

La prima vittoria arriva nel 1959 quando viene eletta alla Camera dei Comuni e da quel momento, anno dopo anno, Margaret salirà sempre più in alto nella scala del potere politico inglese.

E’ indispensabile tenere presente la condizione socio-economica dell’Inghilterra di quel periodo. Senza scendere in noiosi dettagli, bisogna solo essere a conoscenza che la nazione era già uscita stremata dalla seconda guerra mondiale e dai suoi costi. Negli anni successivi, una serie di iniziative economico-politiche sbagliate, la lasciano, praticamente, sull’orlo del fallimento. Povertà, disoccupazione, crisi economica sono le peggiori della sua storia. Questa è l’Inghilterra che la Thatcher si trova davanti: una nazione allo sbando. 

Quando diviene Primo Ministro, entrando da protagonista al n. 10 di Downing Street citò, nel suo discorso iniziale, San Francesco: “Dove c’è discordia, che si possa portare armonia. Dove c’è errore che si porti la verità. Dove c’è dubbio, si porti la fede. E dove c’è disperazione, che si possa portare la speranza.”

Ma questa speranza lei sembra massacrarla. In quel contesto sociale la Thatcher, dovrà prendere decisioni antipopolari molto drammatiche.  I suoi metodi devono, necessariamente, essere durissimi. Porta tagli ovunque, razionerà la luce a 3 giorni la settimana, taglia la distribuzione del latte nelle scuole, chiuderà miniere, privatizzerà industrie ed istituzioni.  Di fronte alle inevitabili proteste, lei afferma: “La medicina è amara, ma è giusta, il paziente ne ha bisogno. Andiamo avanti con i tagli alla spesa pubblica. Il risparmio è una virtù, non lo è la spesa allegra”.

Dovrà affrontare, nel corso dei suoi 3 mandati consecutivi  (il primo politico inglese ad essere eletto 3 volte  di seguito  Primo Ministro) situazioni estreme, ma lei regge tutto. Combatterà contro i sindacati, che nel Regno Unito costituivano una grande potenza, affronterà gli anni bui del terrorismo dell’IRA senza cedere di un passo, neppure quando questi prigionieri politici indicono lo sciopero della fame. Ne moriranno ben 10, ma lo sciopero fu interrotto senza che Margaret cedesse o battesse ciglio. In quegli anni la disoccupazione aumenta di ben 4 volte e la gente muore di fame. Il livello di povertà raggiungerà livelli inaccettabili, ma non è,  purtroppo, possibile percorrere altre strade per salvare la nazione.             Si opporrà tenacemente all’Euro, riuscendo a vincere anche questa battaglia .

Di fronte ai colleghi di partito, che spesso cercano di ammorbidire la sua intransigenza, la Thatcher affermerà: “Ci odieranno oggi ma ci ringrazieranno per generazioni, e guai a voi, cari colleghi, se tutto ciò a cui pensate è la rielezione”.

Sta di fatto che,  poco a poco, riuscirà a rimettere in sesto l’economia inglese, ridurrà l’inflazione a livelli accettabili e farà calare anche il tasso d’interesse.  Attraverso la battaglia delle Falkland,  lei riuscirà anche a ridare orgoglio ed attaccamento alla patria ad un popolo stremato da decenni di difficoltà e privazioni .

“Le mie politiche non si basano su qualche teoria economica, ma poggiano su cose sulle quali io e milioni di altre persone come me siamo stati cresciuti: un’onesta giornata di lavoro per un’onesta paga giornaliera; non vivere al di là dei tuoi mezzi; fatti un gruzzolo per i giorni di pioggia; paga i tuoi debiti per tempo; sostieni la polizia”.  Probabilmente la Thatcher è stata il politico più odiato nella storia britannica, ma questo suo buon senso da figlia di un droghiere fu la salvezza dell’Inghilterra.

Tornando nel nostro mondo di osservatori e ricercatori dell’astrologia, non ci stupisce il fatto che il suo Sole Bilancia (logica, eleganza, sobrietà, giustizia, armonia) sia collocato nella sua 11^ casa, il campo d’esperienza  appartenente al sociale, alla politica delle masse. E’ un aspetto principe per una carriera politica. Come non vedere poi, nell’ assoluta rigidità e determinazione della Thatcher,  quel Saturno cuspide all’ascendente?  Francamente questa donna era tutt’altro che femminile ed aggraziata. E’ noto che si sia sottoposta a dei metodi per curare la voce, la pronuncia. Anche la sua immagine ha dovuto essere studiata e modificata  a fondo prima di potersi proporre come leader del partito conservatore. Quel triangolo perfetto fra Saturno, Urano e Plutone fra le case 12^-4^-8^ non fa che dare più robustezza alla sua tenacia, alla sua inflessibilità nel volere il cambiamento, ma le rende anche giustizia, perché da quegli aspetti traspare la sua assoluta convinzione di operare per il meglio.  Parliamoci chiaramente: la Thatcher non è una santa, i suoi sbagli li ha fatti, e, a volte, anche clamorosi. La sua sete di potere, per quanto legittimata dall’intenzione di agire per il bene del suo popolo, è evidente. Quei Sole-Marte in  Bilancia in casa 11^ quadrati a Plutone in casa 8^ ce la mostra in tutta la sua rabbia. Nascere in un contesto sociale medio-basso, deve averla ferita alquanto (Sole quadrato a Giove)e solo la rivincita politica ha placato la sua insoddisfazione.  Nello stesso aspetto possiamo vedere anche la sua scelta di vivere da “uomo” trascurando la sua famiglia, i suoi figli e l’amato Denis. Osservando  la sua Venere in Sagittario quadrata alla Luna Leone ed a Nettuno, è facile capire la sua rinuncia al classico ruolo attribuito alla donna, preferendo (Luna Leone in casa 9^) essere “Regina e Madre” per il suo popolo e per il mondo. La Venere Sagittario in casa I^,  fa pensare ad un modello “Promoteo” al femminile, dove, regalando la luce agli uomini, (leggi: nuove regole, nuova economia, nuova politica) si vedrà condannata da Giove (politici inglesi) ad essere incatenata ad una roccia caucasica a farsi mangiare il fegato da un’aquila (popolo inglese).  Si sa benissimo che il destino degli “eroi”, dei “salvatori della patria” è di essere stracelebrati,  ma solo per qualche tempo, il loro protagonismo ha una scadenza, come i prodotti alimentari. Prima o poi ci si dimentica di loro e li si mette da parte. Dura lex…

Parliamo ora della  politica (direi ossessione) al risparmio di Margaret che deriva soprattutto da quel Giove Capricorno in 2^ casa. Una finestra questa che ci mostra un’infanzia dove le rinunce, il duro lavoro ed il sacrificio l’hanno fatta da padroni. E’ ovvio che abbia poi chiesto ai suoi connazionali di rinunciare persino all’indispensabile: prima c’era passata lei, e si era resa conto che si poteva sopravvivere ugualmente.

Il suo Mercurio in Bilancia la dice lunga su di una mente affilata, rigorosa e logica. Un’intelligenza davvero vivace, ma anche poco incline all’empatia.  Non trascuriamo neppure l’Ascendente Scorpione, una maschera dura, pessimista, che non si fa scrupolo a sguazzare nel torbido, ma solo per ricavarne il meglio.  Nella sua complessità, il tema natale di Margaret è parlante, e per alcuni tratti si può dire che urla.  Urlando, predica che esiste un mondo perfetto (Sole-Marte-Mercurio in Bilancia), dove regna la giustizia, l’armonia, la pace ed il benessere, ma che per ottenerlo si deve essere capaci di molti sacrifici, un’immensa fatica  e, a volte, troppe rinunce.  Però è lì, si può “toccare”, si può ottenere, basta saperne pagare il prezzo.

A distanza di parecchi anni dal suo ultimo governo (si dimise nel 1990) e con la logica del “poi”, non si può che ammirare una donna del genere, una donna che ha dovuto combattere contro la spocchia di un mondo politico totalmente maschile, dove è stata guardata prima con divertimento, poi con disprezzo, poi con odio ed infine.. con ammirazione. Più uomo degli uomini stessi, più combattiva di un gladiatore, più severa ed intransigente di Re Salomone, costituisce tutt’ora un esempio per tutti i politici.  Oggi Margaret ha 86 anni, vive combattendo contro il morbo di Alzheimer, ama ancora e rimpiange il defunto marito Denis e va a comperarsi da sola una pinta di latte.




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