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GIOVE IN CANCRO

a cura di Francesco Astore
 

Evento astrologico dell’estate 2013 è l’ingresso di Giove nel segno d’Acqua, femminile e per di più estivo del Cancro. Il pianeta gigante del sistema solare (il suo volume corrisponde a più di 1000 volte quello della nostra Terra!) che annovera, tra le sue simbologie, quella di benessere, di fortuna, di gioia di vivere, è entrato il 26 giugno, dopo dodici anni nel segno del Cancro per poi uscirne il 16 luglio 2014.
Il transito di Giove in Cancro si ripete all’incirca ogni dodici anni e capita otto volte in un secolo, ma il fenomeno davvero singolare di questo nuovo passaggio interessa i rapporti astrologici (positivi o negativi) che stavolta intrattiene con tutti i pianeti lenti schierati nell’Olimpo zodiacale.

Il suo debutto lo vede già in felice accordo con due suoi compagni di viaggio, intrecciando splendidi trigoni sia con Nettuno in Pesci che con Saturno in Scorpione (con i quali forma la rara, splendida Stella d’Acqua). In seguito, formerà una delicata e negativa opposizione a Plutone, insediato da vari anni nel Capricorno, sostenendo contemporaneamente un’impegnativa quadratura a Urano in Ariete. Nel prosieguo del suo cammino in Cancro e fino all’uscita dal segno, il pianeta arriverà a lambire la terza decade e formerà nel corso del suo stazionamento un incoraggiante trigono a Saturno che, nel frattempo, sarà ospitato nella terza decade dello Scorpione.

Il dialogo che Giove in Cancro instaura e in futuro instaurerà con tutti i pianeti del circuito zodiacale risulta emblematico di un transito particolarmente parlante, principalmente sotto il profilo degli accadimenti sociopolitici.

Si tratta di un Giove che intende astrologicamente comunicare con le varie anime del tempo presente (rappresentate dagli altri cinque pianeti lenti).
Sotto i riflettori ancora la volontà di risoluzione del groviglio di problemi che attanagliano l’occupazione (quadrato a Urano) e la necessità di porre un freno all’insaziabilità della finanza internazionale (opposizione a Plutone). Ma, purtroppo con scarsi risultati, dati i grandi interessi dei gruppi di potere politico-finanziario internazionali sempre dominanti. Quel che risalta in forma lampante sarà un allargamento progressivo di sacche di povertà, pure in zone della Terra prima prospere.

Politiche più giuste ed equilibrate possono aiutare una piccola rinascita dell’economia (trigono di Saturno), grazie a insperati soccorsi che provengono da comunità, enti (anche di carattere religioso), sistemi, modi di pensare alternativi o che si pongono come controcorrente rispetto al sistema dominante (trigono di Nettuno). Lo Stato farà quel che potrà nel tentativo di contemperare le richieste dei suoi cittadini con le insaziabili esigenze dei centri di potere economico- finanziario.

Molto interessante notare come anche i pianeti rapidi, considerati nei loro ciclici anelli di sosta, si trovino a interagire positivamente o negativamente creando uno scambio di energie e di simbolismi con Giove in Cancro.

Marte in anello di sosta in Bilancia, dal dicembre 2013 al luglio 2014, spesso sarà, a fasi alterne, in delicata quadratura a Giove. La questione della risoluzione di controversie internazionali tra gli Stati, una risoluzione non armata eppure rigorosa e durevole, occuperà senz’altro gli scenari politici nella prima metà del prossimo anno. Sono da prevedersi crisi delle diplomazie internazionali incapaci, in certi momenti, di fronteggiare le situazioni cui si verranno a trovare le nazioni.
L’Italia sarà ancora probabilmente interessata da un altro momento di scontro tra potere esecutivo e potere giurisdizionale con periodi di tensione politico-istituzionale piuttosto critici. Potrebbe traballare sensibilmente una compagine governativa tanto faticosamente tenuta insieme dalla buona volontà e dalla comune voglia di costruire.

Il transito di Venere, ferma, invece, nel Capricorno da inizio novembre 2013 a inizio marzo 2014, incrocerà di tanto in tanto l’aspetto di contrastante opposizione a Giove. Malgrado i buoni propositi di “difesa dei deboli” invocati dalla natura pietosa del Cancro, il cammino pur coraggiosamente imboccato potrebbe rivelarsi più lungo e impegnativo. Fatica a farsi vedere un vero riscatto dei popoli oppressi, dell’infanzia maltrattata, delle donne ferite a morte da atroci femminicidi e lontane dall’acquisire ruoli di vero comando.

A ristabilire un equilibrio con i pianeti rapidi ci pensa l’agile Mercurio che, nei suoi periodici anelli di sosta, si trova spesso in ottimo rapporto durante il lungo transito di Giove in Cancro.
Scortato da un frizzante anello di sosta mercuriale nello stesso Cancro da giugno fino all’8 agosto 2013, il gigante planetario beneficerà in seguito di uno stupendo trigono dallo Scorpione dal 30 settembre al 5 dicembre dello stesso anno. Nei sette mesi successivi del 2014, Mercurio sosterà all’inizio dei Pesci e a fine Aquario (gennaio – aprile), quindi ancora a inizio Cancro e fine Gemelli (maggio – luglio), in entrambi casi in rapporto buono o al massimo neutro con Giove.
Questo legame di Mercurio al pacioso Giove nel quarto segno zodiacale senz’altro indica un moderato miglioramento delle condizioni giovanili tanto nel campo dell’istruzione e dell’università quanto nel mondo del lavoro dove i ragazzi si potranno avvalere di fantasia, estro, inventiva (segni d’Acqua) per proporsi.
I mezzi di informazione potranno riuscire a far svelare con le loro inchieste misteri in ambito politico, economico, manageriale. Con questo legame tra Mercurio e Giove è probabile che i mass media continuino a operare come vigili “occhi della società” sull’operato di tutti gli apparati.

Ma per formulare altre ipotesi attendibili sul futuro di alcune nazioni, potrebbe essere utile raffrontare gli avvenimenti storici di quando Giove si è trovato effettivamente nel segno del Cancro anche perché, come vedremo, ha coinciso con capitali eventi politici.

Intanto, velocemente, un piccolo preambolo che esamini la dinamica interna al segno. Il Cancro è segno dal temperamento di tipo romantico- conservatore che ospita simbolicamente il domicilio unico della Luna e l’esaltazione di Venere. La Luna corrisponde alla madre, al nido, alla casa, alla famiglia e, per estensione, al concetto di patria. Venere corrisponde all’amore che lega i componenti del nucleo familiare, unito idealmente in una sorta di abbraccio, tra madre, padre e figlioli. Venere rappresenta qui l’aspirazione a realizzare la felicità nell’ambito famigliare, in quel territorio di affetti esclusivista in cui nulla di male può accadere. È la madre- Luna in domicilio unico pronta ad addossarsi il compito di proteggere/difendere la sua casa, i suoi affetti, tutto quanto ha costruito a costo di dure fatiche. Lo slogan del Cancro – “io mi difendo” – ricorda uno steccato protettivo, risponde al bisogno di protezione che, dalla notte dei tempi, accompagnò il destino degli esseri umani. Un’umanità sì, guerriera, come ricorda l’inizio del ciclo zodiacale nel bellicoso Ariete, ma che aveva bisogno di cibo, pace e riposo dopo le lotte e i sacrifici per conquistarsi uno spazio nel mondo. E la protezione giunge non già dal forte (come genericamente si pensa), ma da parte del debole stesso. È la madre, di norma, a prendersi cura dei figli, spesso contro l’autoritarismo (o le prepotenze), del padre stesso.

La madre come patria risalta in modo lampante quando Giove transita in Cancro e i trigoni virtuali che il pianeta dà allo Scorpione (politica) e ai Pesci (metamorfosi e nascita) parlano, in certi momenti storici, di svolte politiche rivoluzionarie. Non dimentichiamo, tuttavia, che il segno è tendenzialmente conservatore e, come tale, tende a preservare lo status quo nella maggioranza dei casi o a dare un carattere di romantico ritorno al passato ai nuovi assetti istituzionali. In tante occasioni, ciò nonostante e con l’appoggio dei giusti transiti concomitanti, Giove in Cancro può offrire la patriottica occasione a molti paesi e popoli oppressi di riuscire a realizzare il sogno di conquistare la libertà.

Solo apparentemente libertario è infatti il colpo di stato del 18 Brumaio (9 novembre 1799), con cui l’ambizioso Napoleone Bonaparte, dopo aver conquistato la gloria con le campagne d’Italia e d’Egitto, rovescia il Direttorio per instaurare il Consolato, strada maestra per giungere a quel potere di monarca assoluto che la Rivoluzione Francese aveva inteso rovesciare. In questa circostanza si evidenzia quindi il lato conservatore di Giove in Cancro.

Una patria che si riunisce compare, invece, qualche anno dopo nello scenario britannico, il 1 agosto 1800, quando, il royal assent ottiene l’Atto di Unione in cui si fondono il Regno d’Irlanda con il Regno di Gran Bretagna, creando così il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.

Giove in Cancro è anche il benefattore celeste della celeberrima “primavera dei popoli” nel 1848. In febbraio, la Francia abbatte la monarchia di luglio sostituendola con la Seconda Repubblica, mentre poi seguiranno insurrezioni in Italia, Austria, Germania, Europa centrale e orientale. Facendo leva sul principio della nazionalità- Cancro- patria, i popoli ribelli rifiutano l’assolutismo. In Italia, in marzo scoppia a Milano una rivoluzione detta delle Cinque giornate che costringe gli austriaci ad abbandonare la città e seguita dalla dichiarazione di guerra all'Austria da Carlo Alberto di Savoia. Questa prima guerra d’indipendenza si concluderà con l’abdicazione del sovrano e la restaurazione della situazione prebellica.

Ancora il sentimento di riunificazione nazionale ispira gli avvenimenti del 5 e il 6 maggio 1860 quando, a Quarto, si dà avvio alla gloriosa spedizione dei Mille di Giuseppe Garibaldi, evento d’importanza cruciale per il Risorgimento italiano. Grazie alla collaborazione decisiva di Camillo Benso conte di Cavour, l’impresa porta l’annessione del Regno delle Due Sicilie alla corona sabauda.

Questo ultimo transito e il precedente del 1848 presentano un’analogia col momento presente, dato che Nettuno occupa il segno dei Pesci, proprio come ora sta avvenendo.

Giungendo nel secolo breve, un altro significativo passaggio gioviale stimola il senso di concordia venusiano così evidente nell’esaltazione cancerina. Dopo la Grande Guerra, Giove in Cancro si fa promotore dei patti tra vincitori e vinti: il 28 giugno 1919 la Pace di Versailles pone fine alla Prima Guerra Mondiale. Il trattato consente all’Italia di ottenere l’Alto Adige, Trieste e l’Istria e costringe la Germania a sottomettersi a quello che appare come un umiliante diktat. Gli Stati Uniti  promuovono la creazione della Società delle Nazioni (antenata dell’Onu) per garantire la pace e la sicurezza internazionali. Ne sono escluse la Russia bolscevica e i paesi sconfitti.

Meno esaltante il transito del 1955 quando gli accordi di Ginevra sanciranno la divisione del Vietnam in due parti. Ho Chi Minh diventa capo di una repubblica comunista nel Nord, mentre il Sud, governato dal leader cattolico Ngo Dinh Diem, è sotto il controllo degli Stati Uniti. In questo caso, Giove in Cancro decreta un processo di divisione nazionalistica piuttosto che di integrazione. Bisognerà attendere altri vent’anni ancora, ovvero il 1976, per vedere il Vietnam di nuovo riunificato in un’unica nazione.

Scorrendo il filo della Storia, nel 1978, ci imbattiamo in un evento non politico ma molto in risonanza con la natura del Cancro- maternità. Nel Regno Unito, il 26 luglio di quell’anno nasce Louise Brown, primo essere umano creato con una fecondazione in vitro e da un trapianto embrionale su una donna sterile. Gli artefici di questa prodigiosa nascita saranno Robert Geoffrey Edwards e Patrick Cristopher Steptoe.

Il penultimo transito in ordine di tempo, nel 1989, spalanca le porte della libertà al popolo tedesco. Il 9 novembre di quell’anno viene abbattuto il muro di Berlino, avvenimento che diviene il simbolo del crollo del sistema comunista nell’Europa orientale e il preludio alla riunificazione della Germania. Giove patrocina la riunione di una nazione lacerata da una dolorosissima divisione, separazione durata quasi trent’anni e avvenuta, sì, a causa della Guerra fredda, ma figlia di tanti altri conflitti che avevano dilaniato precedentemente il territorio tedesco.

Meno roseo, infine, l’ultimo passaggio avvenuto nei primi anni del nuovo Millennio. Sotto la presidenza del conservatore George Walker Bush (tra l’altro appartenente proprio al segno del Cancro!), si consuma un atto terroristico senza precedenti. L’11 settembre 2001, quattro aerei precipitano schiantandosi contro i simboli della potenza americana: i primi due colpiscono le torri gemelle del World Trade Center di New York provocandone il crollo; il terzo aereo, di cui si ignora il bersaglio, si schianta in Pennsylvania; il quarto distrugge una parte del Pentagono di Washington. Gli Stati Uniti reagiscono immediatamente intervenendo in Afghanistan contro la rete terroristica di Al-Qaida, capeggiata da Osama Bin Laden, e contro il regime dei talebani, sospettato di fornire protezione ai terroristi.
In questo ultimo evento emerge il pericoloso scatenarsi del nazionalismo integralista- religioso dei paesi islamici i quali, appartenendo tra l’altro simbolicamente al segno dello Scorpione, si vedono arrivare un aspetto di inebriante trigono che infonde loro una patriottica voglia di riscossa contro tutto l’Occidente. Allo stesso modo, però, altamente patriottico è lo slancio che si innesca nell’animo degli USA all’indomani dell’immane tragedia, rimasta tuttora una ferita insanabile nella popolazione statunitense e occidentale.

Sempre all’ultimo passaggio appartiene un avvenimento che, all’epoca, parve carico di speranze di unificazione anche politica, ma che in seguito, ha disatteso molte speranze. Il 1° gennaio 2002, infatti, i 12 paesi dell’Unione Europea che fanno parte della “zona euro” adottano ufficialmente la moneta unica. In dicembre, inoltre, verrà approvata l’estensione a 25 Stati dell’UE a partire dal maggio del 2004 con l’ingresso di Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia. L’adozione dell’euro sembra sottendere un tentativo di stabilità economica delle patrie europee ma la sua realizzazione effettiva non può non tenere conto di un’unione anche e soprattutto politica prima ancora che monetaria.

Alla luce di tutti questi avvenimenti possiamo tirare le somme per una sintetica previsione da dare alle nazioni.

La nostra amata Italia si potrà barcamenare tra alti e bassi dove sarà difficile politicamente riuscire ad adottare misure drastiche per il rilancio dell’economia. Il mercato immobiliare e l’edilizia, dall’autunno, dovrebbero tuttavia moderatamente riprendersi dando un fiato alle possibilità di una timida ripresa. Calo verticale invece per il mercato dell’auto.

L’Europa soffrirà ancora di una vera e propria crisi di identità, malgrado qualche timido segnale di ripresa specie in Francia, Austria, Germania, Est europeo e Finlandia. Sud del continente ancora in sofferenza, specie la Grecia che forse lancerà ulteriori richieste di soccorso – probabilmente accolte – alla madre Europa. Meglio dovrebbe andare, invece, alla Penisola Iberica con Spagna e Portogallo in ripresa, specie grazie al settore del turismo. Il Regno Unito vivrà un periodo di rendita e di assestamento in vista di cambiamenti di potere imminenti che potranno aprire scenari imprevedibili.

In Medio e Vicino Oriente, la situazione politico- sociale sarà a un crocevia di significativi cambiamenti di rotta. Le lotte ingaggiate dai popoli per ottenere la libertà dagli integralismi giungeranno a punti di arrivo che apriranno il cuore alla speranza. I segnali di nuove ‘primavere’ potrebbero vedersi tra l’autunno e l’inverno prossimi, specie nelle nazioni che in passato hanno già sperimentato la laicità dello Stato e il pluralismo democratico. Non tutte le nazioni coinvolte, purtroppo, respireranno la nuova aria democratica e riusciranno a staccarsi dalla vocazione a essere stati confessionali.

In generale, i molti stati che popolano l’Africa potrebbero avvertire scossoni di carattere politico e crisi energetiche piuttosto serie. Il quadro è destinato tuttavia a trovare un timido segnale di miglioramento dal prossimo 2014.

Gli USA navigheranno in una zona pressoché neutra con qualche disordine interno e, forse, qualche capovolgimento del loro destino climatico o ambientale- ideologico, legato quest’ultimo ai tanti fanatismi che affliggono il Paese non facili da gestire per l’amministrazione Obama. Fase di stagnazione dell’economia in attesa di un momento di riscossa che arriverà nell’autunno del 2014.

Il Brasile sarà in forte ascesa mostrando un volto fresco e un’economia in crescita.

La Russia vivrà un momento in cui la sua economia potrebbe mostrare uno slancio felice verso l’espansione o comunque dovremmo assistere a un’immagine riverniciata per vari motivi, forse anche per ragioni politico- diplomatiche, in cui il Paese ritornerà a diventare guida per gli equilibri internazionali.

L’economia in Cina mostrerà segnali di rallentamento e anche lì si iniziano già a vedere le debolezze di un’esperienza capitalista che mostra le prime crepe. Assisteremo a rivendicazioni operaie, richiesta di diritti civili e politici, grida disperate per ottenere condizioni di lavoro più umane.

Il Giappone, dopo una fase di crisi di liquidità fino a metà 2014, dovrebbe riprendersi egregiamente e a fine anno mostrare i muscoli di una nazione che sa riconquistare il suo ruolo egemone sullo scacchiere internazionale.

L’India potrebbe subire qualche mutamento imprevisto, qualche tipica svolta che tante volte ha caratterizzato questo Paese. A fine 2014 si assisterà a una ripresa della sua economia e probabilmente anche a un nuovo assetto istituzionale e politico.




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