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QUANDO VENERE VIENE TOCCATA DAI TRANSITI

a cura di Lidia Fassio
 

Ogni relazione d’amore inizia viziata dai condizionamenti del passato dato che l’incontro, comunque avvenga, si basa sulle scelte dell’Anima e dell’Animus che spingono a cercare una persona che faccia vibrare le corde antiche, risuonando così una melodia romantica, vivace o triste, composta nell’infanzia. Non c’è modo, almeno nell’innamoramento e nella prima formazione della coppia stabile, di sfuggire a questa legge perché, il legame di attaccamento che si è instaurato, imporrà il suo volere e, in modo più o meno facile,  riaprirà il sipario di quel vecchio palcoscenico, per recitare ancora una volta la stessa pièce che, ovviamente, ha alla base lo stesso canovaccio.

Ogni volta si sceglie un nuovo protagonista che, al momento dell’innamoramento sembra il più adatto ad interpretare il ruolo di partner per incontrarsi ed appassionarsi facendo le prove per mettere in scena la commedia o la tragedia che i reciproci  inconsci vogliono rappresentare ma che, le coscienze conoscono solo a grandi linee. In pratica, i personaggi si muovono sul palcoscenico, convinti di essere liberi di recitare la loro parte mentre, l’antico copione, curerà la regia cercando di forzarli a restare dentro alla trama a meno che la loro bravura non sia tale da forzare quest’ultima ad inserire qualcosa di assolutamente originale.

Parlando in chiave astrologica della relazione di coppia, possiamo dire che, per quanto riguarda, l’incontro e l’innamoramento è fondamentale il nostro tema natale: Sole e Luna, Venere e Marte e la settima casa, sono le linee guida che, attivandosi, spingono l’individuo ad andare istintivamente verso una persona piuttosto che un’altra, costringendolo, in un certo senso, a rimettere in scena un vissuto familiare che, per questo, stimola ed attrae.

Ciò che succede in seguito è invece più libero poiché dipende dalla bravura dei due protagonisti e dall’intero cast e, astrologicamente, dai transiti che, toccando questi pianeti, tenderanno a modificare il copione originale, offrendo ad entrambi la chance di cambiare a volte solo certi particolari, altre volte intere scene,  il tutto per poter scrivere un finale  a sorpresa.

In pratica, ogni volta che ci accingiamo a formare una coppia, ci troviamo immersi nel teatro dell’arte e, indossando varie maschere, costruiamo una storia il cui finale resta misterioso per tanto tempo anche se siamo noi a scriverlo.

Via via che si procede, i transiti dei pianeti lenti vorranno dei cambiamenti rispetto alla stesura originale e saranno questi a mettere i protagonisti alla prova e a obbligarli a raffinare le  potenzialità iniziali, a volte regalando periodi di apparente tranquillità, altre volte, catapultandoli in scomodi turbinii che vanno a rimestare nel torbido portando situazioni complicate e conflitti che richiederanno tolleranza, accettazione e nuovi adattamenti  ma, soprattutto, trasformazioni individuali che porteranno nuova linfa alla relazione.

Non vi è relazione funzionante che non sia passata attraverso difficoltà e vari incidenti di percorso: le crisi sono inevitabili e, solo se si è pronti ad accoglierle, si potrà creare una situazione affettiva solida che permetterà ai partner di continuare insieme, pur con molti adattamenti rispetto alle aspettative e ai sogni iniziali.
Urano, Nettuno e Plutone scandiscono i tempi di ogni cosa e, quando toccano i pianeti personali di uno dei partner sono molte le cose che si movimentano dando vita a qualche colpo di scena che chiederà ad entrambi un nuovo adattamento.

In effetti, se i temi natali personali  sono contraddistinti da molti aspetti dinamici in particolare su Venere e Marte, possiamo immaginare un viaggio molto avventuroso e accidentale perché i modelli di relazione e le modalità di affermazione personali si basano su squilibri di fondo che dovranno prima o poi  armonizzarsi per evitare di cadere in qualche trappola che metta fine alla relazione; anche se Venere e Marte sono sorretti da aspetti armonici, non significa che le due persone rimarranno identiche nel tempo pur considerando che il loro possa essere un viaggio tranquillo e riposante che, nel tempo, potrebbe però diventare noioso. Saranno proprio i transiti,  a creare qualche colpo di scena che  riaccenda il desiderio e la voglia di continuare insieme oppure, segnarne la definitiva  crisi.

I transiti, come ben sappiamo, impediscono che le cose restino immutate nel tempo e, anche se ogni pianeta ha caratteristiche ed energie diverse da quelle degli altri, tutti concorrono a scandire i cambiamenti e le trasformazioni che sia i partner che la loro relazione devono affrontare, fermo restando che i due protagonisti siano disponibili a comprendere i loro suggerimenti, le loro energie e a mettersi in gioco sempre alimentati dall’ingrediente fondamentale che è l’amore. Va da sé che, se l’amore non c’è o se viene confuso con l’attrazione erotica o, ancor peggio, con il bisogno e la dipendenza, le chance diminuiscono poiché, ad ogni chiamata dei transiti, le difficoltà supereranno il desiderio di provarci,  perché mancheranno le motivazioni per continuare,  le uniche a dare ai protagonisti la forza per affrontare lo sforzo che il viaggio insieme comporta.

L’amore può riparare le ferite del passato ma solamente se si è disponibili a pensare che entrambi devono lavorare su sé stessi per superare i conflitti che giungono dal loro passato, evitando di caricarli sulla coppia dato non appartengono ad essa ma alla storia personale dei due individui. Stare insieme non è facile perché, la natura dei sentimenti, riattiva le paure, le ferite, le aspettative e gli irrisolti al solo scopo di trovare risposte, che non possono arrivare dal  partner, anche se sarà lui a catalizzarle.

Saranno i transiti a tessere le trame più profonde ma, come sappiamo, non sono loro a stabilire il finale, ma noi. Il modo in cui due persone affrontano i transiti dipende da molti fattori: dalla natura dei sentimenti, dalla voglia di rimettersi in discussione, dalla capacità di tollerare la frustrazione e, soprattutto, dalla volontà di continuare un progetto insieme vivendo le difficoltà come sfide per la crescita personale e della relazione senza lasciarsi prendere dallo sconforto e senza pensare che non ci sono soluzioni. Come diceva Jung stesso: “se esiste un problema, esiste una soluzione”.

Venere simboleggia le affinità tra le persone, l’attrazione, l’erotismo, il modello di relazione instaurato nell’infanzia, il valore di sè, la capacità di mediare e di condividere, nonché ciò che piace e il senso di gratificazione. Ovviamente, se Venere riceve aspetti dinamici, vanno subito identificati i temi di fondo che viziano il rapporto tra le due persone dato che i transiti di Urano, Nettuno e Plutone, pur con modalità diverse, cercheranno di rimettere a punto le cose, ovvero di costringere la persona a viverla secondo le modalità che il segno che la ospita richiede.

In particolare i transiti di Urano hanno un effetto rivitalizzante; Urano desidera che la persona ritrovi contatto con la sua essenza e, soprattutto, che si liberi dei condizionamenti del passato soprattutto se questi la ancorano a modelli che non sono rispettosi della sua integrità e libertà.
Urano vuole autenticità e novità e, pertanto, se Venere è lesa o se il transito è dinamico, significa che questi due ingredienti non sono ancora pronti ad essere messi in campo e ci dovrà essere un periodo di turbolenza che porterà ad individuarli. 

Il transito può manifestarsi in modo soft il che significa che la persona è matura al punto da comprendere che alcuni cambiamenti vanno fatti perché qualcosa si sta esaurendo, o mancano stimoli o perché si vive una situazione complicata e non più soddisfacente che richiede aggiustamenti ma, soprattutto, nuovi apprendimenti utili a cambiare le abitudini e i comportamenti consolidati. Può essere che Urano riporti il desiderio di ricontattare il valore di sé magari scoprendo che stanno cambiando i gusti e i valori personali, ma, soprattutto, i modelli di coppia messi in campo fino al moment del transito.

Urano si comporta da rivoluzionario per cui la persona sente addosso una verve inconsueta che può portarla a cercare magari stimoli nuovi o, se la situazione nella coppia è stagnante, può essere che si incontri qualcuno che ridà carica e stimola la passione. Soprattutto se il transito è armonico si verifica l’opportunità di incontrare una persona che mostra le tipiche caratteristiche uraniane: libertà, anticonvenzionalità e una buona dose di eccentricità, tutte cose che devono poi essere riconosciute all’interno di sé stessi.

Con transiti dinamici non è inconsueto il fatto che si venga lasciati ma, in questo caso, anche se il transito appare agire in contrasto con la volontà del soggetto, bisogna sempre pensare che, in quella relazione, molto probabilmente vi sono attaccamenti o abitudini che non è più bene portare avanti. Se però la persona non riesce a rendersi conto del bisogno di cambiamento, può essere che questo giunga dall’esterno anche se questo viene vissuto con maggior sofferenza.

Sarà comunque un periodo eccitante pur se intriso da un forte senso di precarietà che obbliga a rimettersi in gioco e a non lasciare le cose al caso. Urano desidera  che si sperimentino sentimenti e modalità che, fino a quel momento, non sono ancora stati contattati e, se si accoglie un nuovo amore, bisognerà interrogarsi sulle qualità e sull’autenticità dell’altro.

Possono essere tante le spie che si accendono con un transito di Urano ma, la sfida sarà nel saper cogliere il bisogno di andare oltre, accettando le reciproche differenze, evitando le continue contrapposizioni che simboleggiano conflitti di potere non risolti che riguardano il non rispetto dell’individualità dell’altro. In molti casi l’obiettivo iniziale si è esaurito e occorre individuarne uno nuovo, altrimenti non ci si troveranno più energie per continuare.

Se non si affrontano queste cose, il transito di Urano può anche segnare la fine della relazione, indice che i cambiamenti non sono  possibili e, di conseguenza, vengono meno le motivazioni di procedere il viaggio insieme. Occorre ricordare che tutti noi siamo portatori di grandi contraddizioni e che, lavorare sulle stesse, garantirà il successo del rapporto.

Nettuno ha a che fare con l’allargamento della coscienza e un nuovo e diverso senso di partecipazione  all’universale. E’ un transito straordinario che proietta la persona in una nuova dimensione e in un senso di unione interiore; Nettuno è poco interessato al piano personale della vita e molto più a quei luoghi in cui incontriamo l’anima ma, quando transita in rapporto a Venere, farà comunque la sua parte nel far vivere all’interessato una sensazione di grande confusione che, in realtà, non è altro che il desiderio di lasciarsi andare e di vivere una specie di sogno estatico che lo allontani, almeno temporaneamente dalla realtà. Per ovvi motivi, se durante il transito a Venere si incontra una persona, questa non verrà vista con la giusta prospettiva perché si proietteranno su di essa i desiderio di perfezione, di bellezza e di completezza che, invece dobbiamo scoprire dentro di noi. Questo può portarci a molti abbagli che, tuttavia, ci consentiranno di accedere al bisogno di ritornare a quell’unità che non può esserci con una persona ma solamente con la totalità della psiche.

Nettuno su Venere attiva anche il senso artistico attraverso il quale si possono esprimere le tante suggestioni che si avvertono all’interno. Non è un caso che, per gli artisti, questo sia uno dei transiti più importanti dato che si è direttamente ispirati da qualcosa che non può esserci nella vita ordinaria.  L’amore può attivare questa parte e spingere a canalizzare in qualche forma le sensazioni inusuali che si sperimentano in questo ritrovato senso di unità.

Il desiderio di innamorarsi sarà fortissimo ma sarà importante capire che per Nettuno sono importanti gli stati di coscienza in cui ci si viene a trovare, non tanto la persona che si ha di fronte. Nettuno annulla i confini personali per permettere l’accesso ad una dimensione trascendente e, in molti casi, la persona che si incontra in quella fase è lo strumento che consente questo passaggio e, per questo, è abbastanza consueto che, dopo il transito, ci si disinteressi dell’altro e si viva il tutto come una forte disillusione.

In realtà sarà fondamentale capire cosa si è vivificato e quali sono le nuove priorità che si vogliono dare alla vita.

Nettuno tende a mostrare con chiarezza dove ci illudiamo e dove non vediamo chiaramente la realtà e, per questo, può risultare sconfortante se, durante il suo transito a Venere, siamo ancora imbrigliati in rapporti di dipendenza e di masochismo perché ci farà  vivere delusioni  cocenti che hanno lo scopo di farci vedere le cose nella giusta prospettiva aiutandoci a capire che possiamo lavorare sul valore di noi stessi rifiutando rapporti disfunzionali. Se siamo ancora convinti che sarà l’altro a garantire la nostra felicità può trattarsi di un periodo di grande sofferenza perché, il suo scopo, consiste nel farci ricontattare la fonte originaria che può darci la forza di trovare dentro noi stessi quegli stati d’animo che, invece, proiettiamo all’esterno illudendoci di trovarli attraverso un altro essere umano.

Plutone è il più complesso dei tre in quanto ha lo scopo di trasformare la parte di noi in cui ci siamo riconosciuti. Trattandosi del transito su Venere, quasi sempre il transito, passa attraverso una grossa crisi che investe i nostri gusti e i nostri valori e, soprattutto, il modo in cui intendiamo l’amore e la relazione: Plutone sembra chiederci quanto ci conosciamo e chi realmente pensiamo di essere. Per questo, il transito viene definito come una caduta della verginità dell’IO.

E’ un transito che può letteralmente trascinare la persona negli inferi nel senso che sperimenta stati d’animo del tutto inconsueti per potenza ed intensità emotiva; in genere si affaccia un forte desiderio di superare i limiti che prorompe in modo talmente forte da travolgere completamente la ragione. Plutone ha a che fare con la seduzione dell’anima, la dimensione più profonda e segreta dell’essere umano che, quando erutta, non dà modo di resistere al suo fascino anche se questo assumerà le sembianze di un soggetto esterno che vi catapulterà dentro al rapimento amoroso al quale, per un lungo periodo, risulta impossibile sottrarsi. Tutto quello che sembrava familiare assume una fisionomia differente e questo è il vero scopo di Plutone, permetterci di accedere alla dimensione ombra di noi stessi, a quegli strati che sono stati a lungo seppelliti e che ora, vogliono venire alla luce. Le emozioni sembreranno impossessarsi del soggetto diventando così  violente da trascinarlo nel loro vortice.

In molti casi la persona sperimenta la sensazione di “essere posseduta” da qualcosa che non può descrivere ma da cui non può prendere le distanze. I sentimenti diventano oltremodo ambivalenti: si ama e si odia al tempo stesso e questo sembra inaccettabile per l’IO che, improvvisamente si confronta con la dimensione divina e al tempo stesso infera.

Plutone, attraverso l’amore, trasforma l’assetto psichico e mette al bando l’IO che non riesce più a padroneggiare le sue azioni ed è costretto ad avvertire tutta la sua vulnerabilità e la sua mancata integrità. A volte assume toni ossessivi rispetto alla persona che si ha di fronte che diventa la fonte primaria di attrazione  per cui tutto il resto non conta più e spesso, non ha più valore. Come dice Aldo Carotenuto, in questa situazione non si è rapiti dalla persona che si ha di fronte ma dall’idea che questa riesce a suscitare all’interno.

A volte Plutone su Venere ci riporta al  confronto con la morte, la perdita, l’abbandono e il tradimento che ripropongono il tema dell’altro che, in quanto individuo separato, può agire al di fuori dell’idea della coppia e, in alcuni casi, contro di essa. Si tratta senza dubbio di un brusco risveglio che lascia nell’angoscia ma che, inevitabilmente, costringe a prendere coscienza che niente è sicuro e che niente è per sempre e che, la potenza della vita sta proprio nell’accettazione dell’impermanenza delle cose alla quale si fa fronte cercando un centro stabile dentro di noi.

Plutone ci ricorda che i sentimenti, come qualsiasi cosa nella dimensione materiale, cambiano e si trasformano anch’essi anche se questo può buttarci nello sconforto: a volte questo transito ci permette di comprendere a posteriori che i sentimenti che abbiamo provato e che credevamo puri e veri, non erano tali  perché non contemplavano  il lato sconosciuto di noi che solo in occasione di un grande sconvolgimento si è illuminato.

Senza dubbio questo transito può essere portatore di caos  in quanto si viene spinti a superare i limiti e ad avventurarsi in un terreno che può essere anche molto pericoloso. Non a caso simboleggia spesso tradimenti perpetrati o subiti ed è proprio in quella ricerca del “proibito” che spesso si conosce qualcosa di più di sé stessi, quella parte che solo nella trasgressione di certi valori comuni può essere svelata.

La seduzione che Plutone opera attraverso qualcuno che svolge un ruolo straordinario nella trasformazione perché solo in quell’occasione veniamo a contatto con tutta la complessità e soggettività allorché si viene portati fuori dalla rotta abituale e si affronta realmente l’ignoto, che ovviamente, non è esterno ma interno.

Per molte persone il transito porta con sè la piena conoscenza della parte istintuale rimossa mai completamente vissuta obbligandole ad entrare in una sorta di incantesimo che, nonostante le difficoltà, vogliono vivere fino in fondo, trasgredendo tutto ciò in cui credevano in precedenza.

Lo scopo di Plutone è quello di farci capire quanto ci si autoinganna non conoscendosi fino in fondo e quanto labili siamo quando facciamo promesse che non sappiamo se saremo in grado di  mantenere dato che non sappiamo realmente chi siamo e fin dove siamo disposti a spingerci.

Il transito di Plutone a Venere serve infine a concludere qualsiasi rapporto simbiotico: se due persone ancora vivono in questa condizione, il transito non sarà una passeggiata perché porterà a sofferenze notevoli che avranno lo scopo di riportare alla luce l’individualità di entrambi. Ciò che seguirà dipenderà dalle due persone che, subendo una potente trasformazione, potranno decidere di rinascere insieme o di affrontare la loro vita come persone indipendenti e separate ma, sicuramente, molto diverse da prima perché capaci di contattare l’autenticità e i valori che, solo allora, diventeranno il limite che non potremo superare.




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