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ODOR DI SÉ - L’UOMO TRA CIELO E TERRA

a cura di Sandra Zagatti
 

Consigli di astrologia e aromaterapia, unite per un miglior benessere psicofisico

La Tradizione, che assai prima della New Age ragionava in termini “olistici”, ci ricorda ancora oggi quanto forte in natura (e quindi nell’uomo) sia il legame – o meglio la corrispondenza – tra Alto e Basso, Macrocosmo e Microcosmo, Cielo e Terra. E’ lo stesso legame su cui si basa l’astrologia, e che si estende a quello tra forma e sostanza, tra esterno ed interno e così via… Sembra che Pitagora dicesse: “non c’è nulla che non abbia un’eco nell’esistenza”; e dunque non c’è nulla che non possieda un proprio corrispondente sui diversi livelli.
In particolare dalla Tradizione ci sono giunte le “naturali” associazioni tra i pianeti e i diversi regni (animale, vegetale, minerale) ed anche i colori, i sapori e gli odori. Queste associazioni possono essere paragonate a richiami, appunto ad echi e risonanze che in qualche modo stimolano l’energia verso una trasmissione vibrazionale attraverso i collegamenti delle similitudini, permettendo quindi di operare su un piano per ottenere risultati su un altro piano. Un principio squisitamente “magico”, sul quale però si fondano numerose moderne forme di sostegno o di vera e propria cura psicofisica che non intervengono semplicemente sul sintomo bensì in modo generale e indiretto (ma non per questo meno efficace) sulla persona che tale sintomo manifesta: tra queste “medicine” naturali e vibrazionali trionfa ovviamente l’omeopatia, ma ricordiamo anche la floriterapia, la cromoterapia, la cristalloterapia, e l’aromaterapia.

Personalmente le utilizzo tutte, ma ho sempre avvertito una particolare sintonia con l’aromaterapia, per il suo legame con l’”essenza” delle piante, che ritengo la controparte terrestre dell’uomo, e per il potere stesso degli odori che – unici tra gli stimoli sensoriali – riescono a saltare i filtri della corteccia cerebrale per giungere a stimolare il cosiddetto “cervello limbico”, sede della memoria e delle emozioni, allo stesso modo in cui sul piano fisico gli oli essenziali riescono a superare le barriere della pelle raggiungendo la circolazione periferica e da qui l’organismo. Ma c’è di più: una incredibile caratteristica degli oli essenziali (che non appartiene altrettanto alle piante da cui sono estratti, nel loro uso erboristico) è quella di saper operare una “selezione”, proprio in virtù della legge di risonanza e di corrispondenza a cui partecipano. Dunque un olio essenziale, ed ancor più una miscela prodotta con attenzione e mirata a chi la utilizza, è senz’altro in grado di raggiungere il proprio “simile”, a qualsiasi livello vogliamo intenderlo (psichico, mentale, emozionale o fisico), non certo compiendo miracoli ma contribuendo ad intonarne e armonizzarne eventuali squilibri.

Per questo l’associazione tra aromaterapia ed astrologia è particolarmente utile ed anche gradevole. Utilizzando gli oli essenziali corrispondenti ai propri segni/pianeti, agli aspetti più problematici o a certi transiti in corso, si vanno di fatto a stimolare precise assonanze, e la reazione all’aroma fornirà moltissimi suggerimenti sul nostro modo di reagire al significato delle simbologie coinvolte e alla loro espressione sul piano dell’esistenza presente, passata e futura. Può essere fastidio, piacere, agitazione, disagio… persino rifiuto, almeno all’inizio: ogni sensazione è una chiave da interpretare, un messaggio proveniente da noi che, così stimolato, si esterna e quindi può essere decifrato. Per questo, quando si sperimenta l’aromaterapia sotto la guida astrologica, io suggerisco di tenere un diario, in cui annotare gli stati d’animo, le sensazioni anche fugaci che proviamo, senza dare alcun giudizio di valore ma con la massima precisione possibile; a queste note aggiungeremo la descrizione di sogni o ricordi affiorati. Eventualmente potremo usare nel vestiario colori corrispondenti, anche semplicemente con fazzoletti, accessori o fiori sulla scrivania. Sarà inoltre molto utile riflettere sulle case coinvolte dai transiti o segnalate dalla Rivoluzione Solare in corso e prossima: magari annotando, di getto e senza ragionamenti, alcune frasi, parole o immagini che spontaneamente associamo ai settori di esperienza da esse rappresentati.

Dare un nome alle cose prima di interpretarle ci permetterà di affrontarle come se già le conoscessimo, almeno in parte; o di conoscere meglio quelle che già ci appartengono. Un nome, ripeto, non un giudizio: non una valutazione di preferenza o di rigetto, ma una motivazione, una forma ed una funzione congrua all’organismo a cui appartengono (il nostro corpo, il nostro ambiente familiare o lavorativo, i nostri affetti, noi stessi…) e quindi un significato e un “senso”. Poi, come ogni bravo erborista sa, col tempo gli oli essenziali si sintonizzano (tra loro, se sono miscelati, o con il nostro odore e umore), ed è quindi interessante osservarne e commentarne i cambiamenti: ciò corrisponde esattamente al processo che anche noi dobbiamo compiere, integrando il significato dei pianeti transitanti e transitati in un unico messaggio per noi.

Perché una cosa va detta e sempre ricordata: come per le altre medicine naturali, anche l’aromaterapia necessita della nostra partecipazione per essere utile. Non scaccia i nostri problemi e nemmeno li risolve per noi. Non cura i sintomi di un malessere, fisico o psichico, ma ne cerca la causa, la fa emergere alla coscienza o meglio ci sostiene in tale tentativo… e lo fa con delicatezza, senza forzature, senza violenze o “controindicazioni”. Ma non senza la nostra approvazione, il nostro rispetto (innanzitutto per noi stessi) e il nostro contributo in termini di consapevolezza e disponibilità.
Indubbiamente si tratta di un approccio alla vita – e alla sua analisi astrologica – diverso da quello a cui la maggior parte delle persone è abituata. In quanto tale non va affrontato con superficialità: anzi, per ottenere risultati positivi è fondamentale dedicare un po’ di tempo e di attenzione a certi compiti quotidiani, senza essere approssimativi o distratti, e questo magari per mesi: saremo noi a sentire il momento giusto per iniziare e per concludere, ma ciò dipenderà dai casi. In ogni modo qualcosa comprenderemo: non subito e, ovviamente, neanche tutto; tanto meno con un simile atteggiamento ci preserveremo dagli ostacoli e dalle fatiche che l’esistenza comunque comprende. Però ci sentiremo più coinvolti, più utili e preziosi, più “necessari” a noi stessi, riscoprendo in tale opera una dignità che la sola paura o il solo desiderio mai potranno trasmetterci. E saremo anche più… profumati di Natura – la nostra – sia fuori che dentro.




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