ASTROLOGIA IN LINEA
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EXODUS

a cura di Francesco Astore
 

È tanto nitida da evocare un senso di irrealtà, tanto vivida da risultare paralizzante, la foto di Aylan Kurdi, il bimbo siriano di tre anni riportato sulla terraferma turca, quasi deposto dolcemente sul bagnasciuga di Bodrum, da quel mare che l’ha preso e visto sprofondare nei suoi flutti. Aylan dalle delicate fattezze, con la testa ripiegata all’indietro, voltando le spalle a un futuro per lui ormai negato.
La foto si è presto trasformata nell’icona dolente e crudele dell’immane tragedia dei profughi nel Mediterraneo di questa caldissima estate 2015.

Tante e complesse le cause della catastrofe umanitaria, impossibile riuscire a indagarle, arduo mostrare tutti gli attori coinvolti e i notevoli interessi in gioco, tra Medio Oriente, Africa, Occidente, Russia. Un dato però, è certo: si è trattato e si tratta di una nuova battuta d’arresto nel cammino della civiltà umana e, per di più, nel bel mezzo del mondo benestante, ipertecnologico, in quel continente, l’Europa, dove sono nati e cresciuti, a costo di sacrifici durissimi, i sentimenti umanitari, le libertà civili e politiche.

Gli uomini sembrano aver imparato poco o nulla da quel che la loro storia, passata o recente, dovrebbe avergli insegnato.

L’Europa dimostra non di saper costruire ponti, ma di erigere nuovi muri.
L’Europa che dovrebbe proprio adesso mostrare la sua unità, saper affrontare il dramma dei richiedenti asilo, di chi domanda una terra senza persecuzioni, stragi, sangue. L’Europa, invece, si divide. Ci sono varie posizioni tra i vari stati dell’Unione. Netti sono i rifiuti, espressi concretamente dai paesi dell’ex blocco sovietico (Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia), davvero poco civile anzi, ingeneroso e intransigente l’atteggiamento del Regno Unito. Dall’altro lato, gli stati che hanno invece dimostrato coraggio nell’esprimere una solidarietà, spiccano tra tutti l’Austria e soprattutto la Germania tramite la sua cancelliera Angela Merkel, a questo punto l’unica voce di quell’Europa dei popoli, quell’Europa solidale, non strozzata dal giogo della finanza, da tutti invocata. 

E poi il Papa, con le sue parole insieme miti e grondanti di divina misericordia, che ha chiesto ancora una volta con la sua consueta rivoluzionaria determinazione alle parrocchie di tutta Europa di farsi carico di almeno una famiglia di rifugiati.

Quale la spiegazione astrologica di questo “presente” davvero drammatico?

Plutone e Nettuno, pianeti lenti e incisivi nel descrivere gli eventi storici poiché si fermano in un segno per almeno un decennio, sono, in questo tormentato 2015 pesantemente lesi da aspetti con corpi celesti mediamente veloci. Plutone e Nettuno danno il trend di fondo su cui poi i pianeti meno lenti innestano le trame di eventi precisi e circostanziati.
Vediamo di srotolare l’intricata matassa dei transiti inevitabilmente intrecciata agli accadimenti presenti partendo “dall’alto”.

Plutone, transitante in Capricorno, è costantemente afflitto da un quadrato di Urano in Ariete: i venti di guerra soffiano da tempo a causa dell’interessamento negativo dei due segni governati dal bellicoso Marte, simbolicamente nell’Ariete in domicilio, nel Capricorno in esaltazione. Questa quadratura va letta come una sollecitazione indiretta dell’istinto invasore-aggressivo, ancor più irrazionale perché pressato dall’aspetto negativo, di cui l’umanità, in varie occasioni, dà prova.

Urano in Ariete in particolare, sembra il fil rouge di conflitti incominciati nel 2011 quando il pianeta ha fatto il suo definitivo ingresso nel segno (l’anteprima era avvenuta nel precedente 2010), per inaugurare i moti della cosiddetta “primavera araba”. Ma va subito sottolineato come non si possa parlare del transito di Urano in Ariete “in sé” in questo passaggio di inizio millennio. Urano Ariete è infatti quasi sempre penalizzato da frustranti posizioni che ne condizionano l’aspetto “puro”, per così dire. Aspetto puro nel segno che non ci è dato di osservare in questo transito. Nel 2010 il pianeta entra di già afflitto da un’opposizione a Saturno in Bilancia, poi, dal 2011 proseguendo fino all’inizio del 2017, Urano viaggia accompagnato dal subdolo quadrato di Plutone in Capricorno. Soltanto sul finire del transito tra il 2017 e il 2019 (quando avrà già iniziato a fare capolino in Toro), potrà dirsi alleviato dall’intralcio plutoniano che gli ha sbarrato lungamente la strada. A confermare lo schiarirsi del cielo dalle nubi minacciose che lo avevano oscurato negli ultimi anni, tra il 2016 e il 2018 Urano riceverà il consistente appoggio di Saturno dal bonario segno del Sagittario, quindi dal rigoroso Capricorno.

Possiamo ipotizzare che, mentre tra 2011 e  2015 gli interventi militari, quando ci sono stati, hanno incontrato disorganizzazione e poca risolutezza, a partire dal 2016 potrebbero trovare l’appoggio della razionalità con sistemi di difesa concordati tra gli stati.
Sistemi di difesa che si riveleranno, si spera, efficaci.

Lo spartiacque tra 2016 e 2017 appare decisivo, anche perché quell’anno si scioglie contemporaneamente l’insidioso quadrato tra altri due corpi celesti lungamente in tensione tra loro. Si tratta del bloccante angolo di 90° tra Nettuno in Pesci e Saturno in Sagittario, iniziato nell’attuale 2015. Quadrato che esprime in maniera ancora più fedele o, meglio, direi lampante, le tristi vicende di cui siamo impotenti spettatori.
Il martoriato Nettuno, in Pesci dopo il quadrato di Saturno in Sagittario (da gennaio ad aprile) ha iniziato a fronteggiare un’opposizione a Giove in Vergine, che, iniziata ad agosto, è destinata a concludersi solo a fine ottobre di quest’anno, riprendendo poi, con qualche pausa, nel successivo 2016. I segni e pianeti coinvolti in questa configurazione sono la Vergine, il Sagittario, i Pesci unitamente a Giove, Saturno, Nettuno.

Sagittario e Pesci sono segni femminili che condividono la comune, ideale signoria di Giove e Nettuno e, nella corrispondenza astrologica col corpo umano, coincidono con l’inizio e la fine della gravidanza. I due segni indicano anche il naturale processo di accoglimento, nutrimento, espansione e metamorfosi del nascituro che, sul piano caratteriale e psicologico, si traduce nella disposizione a contenere, ospitare, dare un nuovo mondo, nei casi migliori circondare di cure il prossimo.

Sul piano degli eventi storici il quadrato tra Saturno in Sagittario e Nettuno in Pesci ha portato a un irrigidimento delle modalità d’accoglienza da parte dei popoli che hanno avuto a che fare con la tragedia dei profughi. La rigidità eccessiva (Saturno molto leso in Sagittario) e la mancata flessibilità (Nettuno paralizzato in Pesci), riflettono le cronache che, di giorno in giorno, tristemente, registriamo.
È l’indurimento mostrato da alcuni paesi dell’Europa dell’Est, dell’Ungheria in particolare che, addirittura arriva a costruire un nuovo muro di filo spinato.
È il mancato cambio di passo della comunità degli stati, leggibile astrologicamente nel Nettuno, pianeta dei mutamenti, così afflitto.
Onu e Ue in testa sono ancora indecisi, ancora intenti a trovare i termini di intese concordate nel comfort delle cancellerie e nelle sedi diplomatiche.
E mentre i vertici si susseguono il disastro si aggrava, le fughe continuano e spesso sono senza sbocco, avendo come fatale e naturale conclusione la morte.
Le immagini che si sono imposte ai nostri occhi tutti i giorni, donne costantemente con bimbi in braccio, padri giovanissimi con figli appesi al collo, hanno tutte impresso il marchio della disperazione di questo epocale “esodo” come è stato definito.

Ci soccorre l’analisi astrologica per spiegare come donne e bambini, maternità e paternità siano così tanto maltrattate e ferite: il Cancro, segno cosignificante della casa 4^, il nido, è forse il segno più massacrato dai transiti fronteggiando da tempo le agguerrite opposizioni di Plutone in Capricorno e quadrature di Urano in Ariete.
I Pesci, segno dove sta transitando Nettuno, hanno come slogan “Io fuggo”. E di fuggitivi infatti si parla (il termine migranti appare quanto mai inappropriato in questo contesto), gente disperata, siriani, afgani, iracheni, libici … tutti in fuga dalla furia dei conflitti, chi dalle bande armate libiche, chi dai folli regimi dei vari “signori della guerra”.
Alcuni scappano dalla macroscopica insensatezza ideologica di un gruppo di carnefici autodefinito Isis.

A questo proposito si può osservare come Nettuno nei Pesci, segno delle religioni rivelate, abbia dato un formidabile impulso ai popoli di religione musulmana a partire dal 2011, quando il pianeta ha fatto il suo primo ingresso nel segno. Se aggiungiamo che i popoli islamici appartengono, nell’astrologia geografica, allo Scorpione, segno collegato da un fortissimo trigono a Nettuno in Pesci, comprendiamo come la forza inebriante del fanatismo ideologico misticoide di cui l’Isis è impregnata, sia potuta dilagare nelle menti squilibrate di alcuni musulmani di mezzo mondo (Europa compresa).
Fermo restando che esiste una componente maggioritaria, civile, non sanguinaria, pacifica, della religione islamica: questo va evidenziato a chiare lettere.
Nel Corano non vi è scritto di sterminare nessuno.
Nettuno è nei Pesci pure nel segno della religione rivelata, il Cristianesimo, da tempo in affanno che, con Papa Bergoglio, ha trovato il formidabile interprete di quel messaggio evangelico che da moltissimi anni attendeva.

Per illustrare ancor meglio la dinamica degli eventi da un punto di vista astrologico, nel segno dello Scorpione, da tre anni a questa parte, sta transitando, con l’esclusione del primo semestre del 2015, il severo Saturno, favorendo rivendicazioni di potere da parte del sedicente stato islamico guidato dall’oscuro “califfo” Abu Bakr al Baghdadi.

 Non possiamo trascurare di aggiungere  che il dominatore primario dello Scorpione rimane quel creativo, vulcanico e, in certi momenti violento, Plutone, “esposto”, in aspetto di quadratura celeste, a Urano. Ovvio che questo incida indirettamente (e al negativo!) sul destino dell’ottavo segno e dei popoli a lui corrispondenti. Nel transito nello Scorpione, dal canto suo Saturno, astro della strategia, del potere, dell’autorità, ha incontrato alleanze planetarie che ne hanno rafforzato il lato prevaricante e disumano. Naturalmente contestualizzando la posizione del pianeta in riferimento alla delicata situazione attuale. In altri ambiti, come peraltro si è scritto altrove, il pianeta può donare volontà di rivoluzionare positivamente l’esistente, di migliorare le istituzioni e i poteri politici. In questa particolare ottica di sopraffazione, Saturno si coniuga idealmente a Marte e a Plutone, diventando decisamente feroce.
Pensiamo alla pratica efferata delle decapitazioni eseguite di fronte alle telecamere e che ha sconvolto milioni di telespettatori.

L’esaltazione scorpionica di Mercurio agevola la facilità di sbandierare in tutto il mondo il regime del terrore con i nuovi potenti mezzi di diffusione pubblicitaria (Mercurio – comunicazione). Non solo, ma qui Mercurio (giovani), rappresenta anche i tanti ragazzi e ragazze reclutati dallo sciagurato regime del terrore, spesso anche nel cuore del vecchio continente, i tristemente noti foreign fighters.

In questo delicatissimo momento storico colpisce anche la quasi totale assenza nel quadro dei transiti dell’elemento Aria, completamente disertato dai pianeti lenti.
I segni d’Aria sono in aggiunta tenuti in scacco da pesanti quadrature e opposizioni celesti che vietano l’esplicarsi delle loro prerogative migliori.
Le virtù diplomatiche di cui Gemelli, Bilancia e Aquario sanno dar egregiamente prova sono, in questa prima parte del 2015, del tutto assenti o ostacolate.

Con i Gemelli trafitti dal quadrato di Nettuno in Pesci, i giornalisti, che pur fanno il loro mestiere correndo pericoli gravissimi (alcuni hanno sacrificato la vita), rimangono fatalmente inascoltati (Gemelli giornalismo e Gemelli – ascolto).

La Bilancia, la più penalizzata dei tre segni d’Aria dal persistente quadrato di Plutone Capricorno e dalla tenace opposizione di Urano in Ariete, innalza il grido di dolore sulla plateale caduta della sua simbologia privilegiata, quella di “giustizia”, direi spietatamente cancellata. Non è la sola simbologia bilancina a subire i colpi dell’avversa sorte, si staglia anche quella di “legge” come mancato esercizio d’autorità da parte del consenso degli stati cosiddetti civilizzati, i quali del rispetto dei diritti umani dovrebbero farsi paladini e difensori.
Non ultima la simbologia di “arte” della Bilancia che è stata colpita a morte dalle distruzioni spregevoli avvenute su Palmyra, Ninive, Nimrud (queste ultime due, “culla dell’astrologia”), di opere d’arte mai più riproducili, mai più contemplabili con lo sguardo.

Infine l’Aquario, il meno penalizzato senz’altro dei tre, poiché i pianeti che lo hanno bloccato sono stati meno lenti (Giove in Leone in opposizione e Saturno in Scorpione in quadratura) e già si sono allontanati dalla negatività.
Sull’Aquario in sé si può dire che Giove e Saturno abbiamo agito mortificandone semplicemente le brillanti qualità di mediazione. E potrebbe essere stata proprio la recente mortificazione aquariana la causa di una crisi delle diplomazie internazionali che non sembra giungere ad accordi seri, durevoli, miranti a fermare gli eccidi in atto nei paesi d’origine e di porre rimedio così all’esodo.

Ora, lo Zodiaco ci offre per il futuro qualche speranza di rimedio per questa fatale impasse?

Intanto quell’Aquario, segno cosignificante della casa 11^ astrologica, settore della diplomazia, si libera quasi completamente dai transiti negativi e ciò potrebbe rappresentare una ripresa di trattative diplomatiche che portano a risultati consistenti.
Nei prossimi mesi poi, le novità planetarie saranno lo stabilizzarsi di Saturno in Sagittario e di Giove in Vergine. Nel successivo 2016 i due corpi celesti entreranno in rotta di collisione formando una quadratura, ma questo potrebbe segnalare semplicemente gli sforzi che si compiono per addivenire ad accordi condivisi.
Decisivo appare il transito di Marte nel suo ciclico anello di sosta tra la fine dello Scorpione e l’inizio del Sagittario da gennaio ad agosto del prossimo anno. Spesso in congiunzione con Saturno, a più riprese nel 2016, potrebbe indicare un’assunzione di responsabilità strategico – militari da parte degli Stati Uniti (corrispondenti appunto al Sagittario).
La sosta marziana anche negli ultimi gradi dello Scorpione, proprio i gradi dei popoli islamici, potrebbe confermare il coinvolgimento (e si spera la neutralizzazione) delle frange estremiste che infiniti lutti stanno causando all’umanità intera.

E l’Europa?
La Germania (Toro) ha immediatamente beneficiato del trigono che le è giunto dal transito di Giove in Vergine.
Per pura curiosità l’aumento di popolarità e l’immagine matriarcale, vincente, di autentico leader  europeo, di Angela Merkel è da rintracciare nel transito di Giove in congiunzione perfetta su Venere natale della cancelliera.
La Germania si candida così a diventare, negli anni che verranno, l’autentico motore politico dell’Europa e, senz’altro, farà la sua parte negli eventi cruciali del 2016 per sconfiggere l’integralismo fanatico e gli eccessi di conservatorismo (interni ed esterni) in Occidente.

La Russia (Pesci) dovrà fronteggiare transiti molto difficili e destabilizzanti ma la presenza del suo pianeta “signore”, Nettuno, potrebbe favorire, infine, dopo qualche inevitabile “braccio di ferro”, una maggiore flessibilità e, si spera, il prevalere del buon senso.

L’ingresso di Urano in Toro, che avviene con il trigono di Saturno all’inizio del Capricorno, sembra conferire alla Germania – Toro un ruolo di primo piano. Ma questo avremo modo di analizzarlo in seguito.

Come si accennava, il vero biennio spartiacque dovrebbe essere il 2017 – ’18 quando, i due quadrati Plutone – Urano e Nettuno – Saturno, saranno spariti definitivamente e transiti più armonici disegneranno possibilità di comportamenti un po’ più umani nel vecchio continente e nel mondo intero.




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