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LA CRISI TURCA

a cura di Francesco Astore
 
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È sotto i nostri occhi uno scenario internazionale denso di nubi minacciose, segnato da una lunga scia di sangue che tragicamente percorre le strade di Oriente e Occidente, da Kabul fino agli Stati Uniti, passando per la tormentatissima Francia, adesso anche prendendo di mira la Germania. Soglia di ingresso per il cosiddetto mondo civilizzato è quella Turchia non meno martoriata da complesse vicende politiche. E proprio a questa nazione vogliamo dare un attento sguardo, dopo il recente fallito colpo di stato militare, seguendo il filo delle indicazioni astrologiche e non pretendendo certo di trattare in modo esaustivo la complessa situazione turca con tutte le implicazioni connesse ai delicati passaggi politici che sta vivendo.

Ma per comprendere l’attuale situazione partiamo da lontano quando, crollato l’impero ottomano, nasce la Repubblica Turca.
È il 29 ottobre 1923, momento dell’istituzione di una nuova nazione fondata sulla nazionalizzazione e sul laicismo.

Un preambolo si rende necessario.
Il giorno in cui un paese si dà una nuova nascita non costituisce il motivo della sua “identificazione astrologica” prendendo il segno zodiacale dove sta transitando il Sole. Sono diversi e tutti deduttivi i fattori che portano a individuare una corrispondenza tra segno zodiacale e paese, si basano su assonanze linguistiche, abitudini alimentari, costumi degli abitanti, vicende storiche. È da lì che ricaviamo la collocazione geografica col segno zodiacale.
Da molti elementi chiari e concordanti risulta evidentissimo che la Turchia appartenga, senza ombra di dubbio, al segno dello Scorpione. Ma qui la coincidenza della nascita della Repubblica Turca con un compleanno così preciso e puntuale, proprio nella prima decade scorpionica, sembra ribadire o meglio rivelare in maniera inconfutabile questa appartenenza zodiacale.

In quel fatidico giorno d’autunno il Sole erainfatti al 5° dello Scorpione, al trigono (sia pur largo) di Plutone, a 12° 20’ Cancro, il quale a sua volta si trovava al trigono di Urano a 13° 53’ Pesci; Venere al 18° Scorpione, era al quadrato di Nettuno al 20° del Leone, ma recuperata dalla congiunzione a Giove al 24° sempre dello Scorpione. Mercurio e Saturno si trovavano congiunti in Bilancia, mentre Marte era in quest’ultimo stesso segno fuori dall’orbita di congiunzione. Infine la Luna: splendeva nel liberale segno dei Gemelli. Pochissime le parole per definire il nuovo stato. Desiderio di ordine e giustizia fanno da sostegno a un’identità giovane, rinnovata, pur nella tutela dei ricordi, degli scintillanti tesori da Mille e una notte, di un popolo che guidò il glorioso impero ottomano con il nome di “Sublime Porta”.
Ricordo en passant che il governatore dello Scorpione è quel mitico Plutone – Ade signore delle profondità sotterranee e custode di immense ricchezze. E nei transiti sarà sempre Plutone a pilotare i destini di questo popolo anche quando, in assenza di transiti negativi sul segno dello Scorpione, la sua posizione celeste tenderà a riflettersi sugli eventi della Repubblica turca.

I transiti positivi del 1923 al segno dello Scorpione testimoniano la svolta radicale. Viene abolito il califfato, soppresse le scuole coraniche e i tribunali religiosi, è messo al bando l’ordine dei dervisci, viene riconosciuto il diritto di voto alle donne e sono  introdotti i codici d’ispirazione europea per il diritto civile, penale e commerciale. Soltanto Nettuno in Leone disturbava con un quadrato i valori scorpionici e sottolineava, forse,un’oggettiva difficoltà ad accettare la strepitosa metamorfosi, una lentezza evolutiva insomma della nuova Repubblica.

Artefice di questa imponente rivoluzione fu Mustafà Kemal, detto Atatürk, ovvero «padre dei turchi», l’uomo che letteralmente seppellì l’impero ottomano e volle un paese moderno, diverso. È lui che ispirerà le sue riforme alle migliori conquiste della politica e dell’economia in Europa; spingerà per una costituzione laica, perché i turchi vestissero all’europea e sarà ancora lui a togliere il velo alla donne, imponendo la lingua moderna, genuinamente turca, inventata a tavolino; procederà a riformare dal profondo l’economia in un quadro di coesistenza con le potenze vincitrici della prima guerra mondiale. Atatürk, diventato modello per tutti i dirigenti del Medio Oriente moderno, avrà il merito di aver portato la Turchia tra i pochi paesi del Medio Oriente che mostrano un buon quoziente di democrazia.

Va detto che da quel momento in poi il paese sarà sempre diviso tra chi vuole una Turchia libera e laica e chi invece spinge per il ritorno a un peso maggiore della religione nella vita pubblica.
Come si è visto questo è avvenuto ancora oggi.

Atatürk muore nel 1938 lasciando un paese profondamente trasformato. Plutone, pianeta guida dello Scorpione, abbandona, dopo più di 25 anni, il Cancro tanto armonico alla Turchia e si affaccia nel Leone, segno in cui entrerà definitivamente allo scoccare del seconda guerra mondiale, l’anno dopo.
Con Plutone al quadrato dal Leone inizia un periodo di ambiguità. Con la Turchia alla fine del conflitto schierata al fianco degli Alleati, inizia un contraddittorio periodo di avvicinamento politico e culturale all’Occidente. Divenuta membro dell’Onu nel 1945 entra nella Nato nel 1952 e sarà considerata nello scacchiere della guerra fredda una fedele alleata degli Stati Uniti, vera e propria frontiera nel confronto con l’Unione Sovietica.

Con l’avanzare degli anni i governi che si succedono devono sempre più fare i conti con i movimenti islamici che rivendicano con forza un ruolo maggiore della religione nella politica e nel costume. A guardia dei principi laici voluti da Kemal resta però l’esercito che interviene ogniqualvolta il paese rischia una deriva conflittuale e violenta.
È quello che accade anche nel 1980 quando,con un dirompente Urano appena entrato in Scorpione, in seguito alle violenze causate dagli scontri tra estremismi di destra e sinistra, il paese affronta un periodo di grande caos. L’esercito, guidato dal generale Evren, assume tutti i poteri,  governa per tre anni tentando di riportare l’ordine. I militari fedeli alla memoria di Mustafà Kemal assumono in questo caso il ruolo di custodi degli equilibri costituzionali e garanti della laicità dello stato.

Le elezioni del novembre del 1983 sottolineano in modo lampante l’appartenenza scorpionica della Turchia. È un momento di straordinaria grazia planetaria per lo Scorpione. Plutone, entrato in Scorpione dopo due secoli e mezzo, è nel suo luogo migliore, senza aspetti celesti negativi, lo accompagna un saggio Saturno.
Mentre risuonano vivi gli echi della rivoluzione khomeinista dall’Iran, vince il partito della madre patria guidato da Ozal che fa cominciare un nuovo periodo all’insegna del libero mercato e dello sviluppo economico. Ozal, per ben due volte primo ministro (nell’83 e nell’89), è molto amato dalla gente, ha studiato in America, seguace di Ataturk, da quest’ultimo si differenzia per la visione economica, non è uno statalista ma un liberale convinto. Negli anni del suo governo modernizza la Turchia e le fa sognare di entrare in Europa. Non verrà mai meno al patto con gli Stati Uniti appoggiandoli durante la prima guerra del golfo. Il suo governo deve fronteggiare le rivendicazione indipendentiste del PKK, il partito dei lavoratori curdi guidato da Abdullah Ocalan.

Troppo presto, però nel 1993 Ozal muore per attacco cardiaco chiudendo un ciclo.
E ancora una volta i transiti scandiscono questa svolta negativa: Plutone alla fine dello Scorpione forma infatti un rigido quadrato a Saturno in Aquario.
La fine della guerra fredda cambia gli equilibri geopolitici della Turchia proprio perché il paese prima era visto come una frontiera e ora sembra perdere questo ruolo. Nel 1995 quando Plutone è ormai con un piede nel Sagittario, Urano in Aquario inizia la faticosa quadratura allo Scorpione.
Le nuove elezioni vedono la vittoria di Erbakan che con il “partito della prosperità” dà inizio alla lenta opera di islamizzazione della Turchia.
Esponente di spicco del partito sarà un uomo che è chiamato a divenire famosissimo: Receip Erdogan.

La linea del governo si fa sempre più repressiva nei confronti dei curdi, l’islamizzazione si compie nei settori dell’educazione e della giustizia. E l’esercito, a tutela della costituzione, interviene: nel 1997 costringe Erbakan a dimettersi. Ma Erdogan non si arrende. Diventato sindaco di Istanbul nel 1994 è fermato dalle forze laiche del paese nel 1998, condannato al carcere per aver declamato pubblicamente versi che paragonavano i minareti alle baionette. Intanto il nuovo governo ottiene successi contro i separatisti curdi e nel 1999 è catturato Ocalan.
Solo nel 2002 Erdogan otterrà il suo riscatto: il suo partito di radici islamiche vincerà le elezioni.

Il resto è storia recentissima. Erdogan diventa primo ministro poi dodicesimo presidente della Turchia e, attualmente, l’uomo più potente del paese. Sotto di lui cresce l’economia mentre coltiva il sogno di entrare in Europa.
Ma la politica conservatrice e autoritaria di Erdogan crea molto scontento in alcune frange della popolazione, soprattutto nelle grandi città dell’Ovest più acculturate e occidentalizzate.
L’agenda del suo programma, all’inizio progressista (minoranze dialogo con curdi, armeni, greci), consolida un blocco di potere forte. La situazione precipita negli ultimi tempi con la crisi siriana, con Daesh e califfato piazzati non lontano mentre i curdi dall’interno fanno opposizione.
Erdogan sperava di porsi come perno di una politica che comprendesse nuove relazioni con i Balcani, col Caucaso, con il Medioriente tornando a quella che viene definita la politica neo - ottomana ma questo è lungi dal verificarsi.
Un rapido identikit astrologico si impone su quel che è stato definito il “nuovo sultano”.

Erdogan nasce a Istanbul il 26 febbraio 1954 alle ore 4,25.

È un Pesci ascendente Capricorno, con un tema natale da manuale.
Il segno ascendente con la sua ambizione, la durezza e l’attitudine al comando prende il sopravvento su quello solare.
Nettuno, Giove e Luna, i signori del segno solare, i Pesci, sono indeboliti o sollecitati negativamente. Saturno, Marte e Urano, signori del segno ascendente, occupano invece posizioni di estrema forza nel tema. In particolare Saturno, ospitato nello Scorpione che ne rafforza la durezza prevaricante, è in congiunzione al medio cielo e, soprattutto, è sostenuto in maniera trionfale da tutti i corpi celesti.

Insidioso attualmente il passaggio di Marte in Sagittario, già verificatosi per tutta la scorsa primavera, sulla congiunzione Marte – Luna – casa 11^. Tra agosto e settembre e poi per il resto dell’autunno, Erdogan potrebbe confrontarsi ancora con ostilità interne e senz’altro internazionali di non poco conto. E vedere frantumarsi alcuni equilibri e alleanze che riteneva solidissimi.

Le lesioni virtuali che rintracciamo sul suo tema natale al segno dei Gemelli (stampa e comunicazione) parlano di quante siano le privazioni imposte sui mass media (non si contano più, è impossibile citarle tutte).
È in un vero proprio nuovo Medio Evo che Erdogan sta precipitando il suo paese.

Tra i tanti episodi di repressione da lui compiuti citiamo quello del 28 maggio 2013, quando il suo governo viene colpito da una protesta le cui immagini faranno il giro del mondo: alcuni oppositori occupano pacificamente piazza Taksim per manifestare contro la costruzione di un centro commerciale nell’aerea del parco Getzi. La polizia reagisce subito con forza e violenza. La protesta nei giorni successivi assume dimensioni impensabili. Il 31 maggio i manifestanti arrivano a centinaia e gli scontri con la polizia diventano violentissimi, le proteste si allargano a macchia d’olio e raggiungono anche Smirne ed Ankara.
I transiti appaiono emblematici: tra gli altri spiccano la negatività di Plutone in Capricorno al perfetto quadrato di Urano in Ariete, con Marte a fine Toro in opposizione allo Scorpione. La ribellione comincia a calmarsi verso luglio, per placarsi definitivamente ad agosto: alla fine si conteranno nove morti e centinaia di feriti.

Dopo questo episodio è un’escalation di colpi di scena per la Turchia e motivi di spazio impediscono di seguirli tutti. Basti solo pensare alla pericolosa crisi diplomatica innescatasi tra Mosca ed Ankara in seguito all’abbattimento dell’aero russo al confine con la Siria e al fragilissimo accordo raggiuntonel marzo di quest’anno eottenuto a suon di quattrini con l’Unione Europea (si parla di tre miliardi di euro) perché la Turchia facesse da filtro nell’accoglimento dei migranti da smistare poi nel continente.

E proprio adesso questo agosto 2016 mostra nuove tensioni con Bruxelles: Ankara minaccia di far saltare il trattato sui rifugiati se l’Ue entro ottobre non procede alla liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi in entrata in Europa. 

In tutto questo periodo, tra il ’14 e il ’16, il quadro astrologico mostra un Plutone sempre in negativo conflitto con Urano riflettendosi negativamente sullo Scorpione – Turchia.

Ma un’ulteriore miccia pronta a esplodere sarà Marte, secondo dominatore dello Scorpione e da lungo tempo in sosta agli ultimi gradi del segno, proprio quelli relativi al suo domicilio acquatico. E nel mese di luglio, coadiuvato da significativi trigoni dei pianeti veloci (Sole, Mercurio, Venere) nel segno amico del Cancro e dell’appoggio di Giove in sestile dalla Vergine, Marte si mostrerà in tutta la sua potenza.

Nella serata del 15 alcuni reparti delle forze armate turche tentano un colpo di Stato per rovesciare il governo: vengono occupati dai militari i maggiori centri urbani, carri armati stazionano ad Ankara e Istanbul. Il golpe tuttavia fallisce nel giro di pochissime ore. Erdogan, che alcune fonti di stampa affermano essere in fuga sull’aereo presidenziale, interviene tramite videoconferenza in una trasmissione televisiva della CNN turca, incitando il popolo a resistere e a scendere in piazza. All’incirca 4 ore più tardi, poco prima dell’alba, la situazione è ormai risolta, con tutte le agenzie di stampa che annunciano il fallimento del colpo di Stato e il rientro del presidente Erdogan all’aeroporto di Istanbul. Il ministro degli Interni nei giorni seguenti fa arrestare circa 12.000 persone, tra militari, poliziotti, giornalisti, magistrati e dipendenti pubblici, minacciando di punire duramente (anche con la pena di morte, eventualmente da reintrodurre da parte del Parlamento) coloro che hanno partecipato al golpe. Il golpe costa alla Turchia ben 230 morti e uno stato di emergenza instaurato immediatamente e seguito da ondate di epurazioni di giornalisti, magistrati, uomini politici e di cultura sospettati. 

Ora fare previsioni sul destino della Repubblica turca risulta piuttosto arduo data la complessità di tutti gli attori in scena e la fluidità dei transiti.

Senz’altro fino a inizio novembre, momento in cui si scioglierà il quadrato Saturno – Nettuno, indice di irrazionali irrigidimenti e di scarso buon senso politico e diplomatico, il filo della tensione non sembra allentarsi. Solo nel corso del prossimo 2017 con il prodursi di buoni aspetti tra Urano in Ariete e Saturno in Sagittario si può sperare in qualche buona svolta determinata da ragioni pratiche e opportunistiche. E per quanto riguarda la Turchia, il lento e pur fragile ricomporsi del sestile tra Nettuno al centro dei Pesci con Plutone al centro del Capricorno, signore dello Scorpione, dovrebbe migliorare la situazione ulteriormente.

Certo il sestile non si ristabilirà prima del ’18 – ’19 ma la lenta marcia di avvicinamento tra i due pianeti potrebbe produrre una sorta di illuminazione delle coscienze dei potenti.

In prospettiva lo Scorpione avrà poi da fronteggiare il duro aspetto di opposizione di Urano che, entrerà in Toro nel 2018 e, rimanendovi fino al 2026, segnalerà giri di boa non sempre felicissimi per la nazione turca. Intanto il passaggio di Giove in Scorpione e di Saturno in Capricorno, tra due anni, dovrebbe tuttavia ristabilire nuovi equilibri e dare assetti di potere più stabili.




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