Il ritorno dalle ferie è per molte persone un momento critico e delicato sul piano psicofisico. Soprattutto da quando la minore disponibilità economica ne ha ridotto la durata, capita infatti che le vacanze non siano più sinonimo di svago e riposo ma paradossalmente di ulteriore stress, perché se ne vuole sfruttare al massimo ogni momento. Così, in un paio di settimane si concentrano tutte le attività attese e sognate da un anno: mare, sole, sport, discoteca, shopping, passeggiate, zingarate ed abbuffate… e se si escludono le ore di viaggio, spesso in lunghe code tra smog e sudore, ovvio che di tempo per dondolarsi in un’amaca sotto un pino ne rimane ben poco! Il risultato al ritorno è che la stanchezza non è diminuita ma semmai aumentata, e il pensiero di dover già ritornare agli impegni di sempre aggiunge malinconia e malumore.
L’invito a prenderla con filosofia può sembrare una presa in giro, tuttavia è importante invece considerare questo periodo come qualcosa che inizia e non che finisce, trovando nuove motivazioni e nuovi stimoli per non cadere vittime dello sconforto. O meglio, essendo la Vergine un segno Mobile, il suo mese va vissuto come un periodo di passaggio verso la nuova stagione, e le motivazioni da ritrovare sono ben descritte dalle caratteristiche tipiche del segno: riordino, pianificazione, organizzazione. Una preparazione consapevole e mirata delle attività che ci aspettano. Tutte però: lavoro o scuola, ma anche palestra, hobby, svaghi e rapporti sociali. E’ insomma importante innanzitutto ricordare a noi stessi che non ci aspettano solo fatiche ma anche cose belle, gratificanti o divertenti; dopo di che è importante darsi delle mete a lunga scadenza, e degli obiettivi a breve termine che favoriscano il loro raggiungimento. Così il presente avrà un senso per il futuro e un’energia propositiva che ci farà ritrovare la concentrazione necessaria a superare la nostalgia delle vacanze ormai passate.
Il segno della Vergine (razionalità, capacità di critica e discriminazione, modestia, azione utile e servizievole), è associato soprattutto alle piante selvatiche dai fiorellini piccoli, e ai frutti della terra: ad esempio il ranuncolo, il non-ti-scordar-di-me, il trifoglio; ed anche le patate, le rape, le carote e le radici in genere. Gli oli essenziali adatti in questo periodo sono quelli legati all’elemento del segno, la Terra, e al suo governatore Mercurio: il timo ha una buona azione stimolante e tonificante a livello fisico e mentale, soprattutto aiuta a ritrovare il contatto con la quotidianità, l’efficienza e la concretezza; la carota (selvatica), con la sua forza “radicante”, interviene sulla confusione in merito alle cose da fare e ai motivi per farle, dona buon senso, comprensione profonda, e rimuove i blocchi dell’energia spingendoci ad elevarci e ad andare avanti ma su basi solide; la lavanda è da sempre una pianta amica (utile e servizievole, appunto), con un’azione antidepressiva che riduce la tensione nervosa e aiuta ad integrare i sogni con la vita reale.
Una buona miscela aromaterapica può comprendere questi tre oli essenziali, in proporzioni 1-2-3, da aggiungere in una boccettina che comprenda in quantità almeno tripla un olio vegetale veicolante: olio di mandorle dolci, per esempio, meglio ancora se a sua volta unito ad una piccola percentuale di olio di germe di grano. Come sempre, gli oli essenziali vanno aggiunti all’olio vegetale per gocce, un tipo alla volta, richiudendo la boccetta ed agitando delicatamente prima di aggiungere l’olio essenziale successivo; alla fine si agita ancora e si mette a riposare la boccettina per sei giorni, in luogo riparato dalla luce, su un cartoncino di color pastello. Successivamente e per tutto il mese se ne possono usare alcune gocce, massaggiandole sulle tempie e sui polsi; è una miscela adatta per il giorno, in particolare per il tardo pomeriggio.
ASTROLOGIA IN LINEA 
