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ADRIANO CELENTANO. IL TONFO DI ADRIAN

a cura di Andrea Benatti
 
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Alta era l’aspettativa riposta negli ascolti che avrebbe dovuto avere la tanto reclamizzata serie Adrian ideata e diretta da Adriano Celentano. La graphic novel a puntate, in onda nella prima serata del lunedì di Canale 5, è incentrata sulle avventure di un orologiaio di Via Gluck, dai tratti fisici del molleggiato, in lotta per salvare gli uomini dal triste destino di un futuro distopico.

Per la sua serie-evento il molleggiato si è avvalso di eccelse maestranze come Milo Manara, nella veste di character designer, e Nicola Piovani per la colonna sonora. Il pubblico non ha però premiato lo sforzo creativo dell’artista, ormai giunto alle 81 primavere, preferendo migrare altrove, verso fiction più rodate e di consolidato successo.

Sarà stata la formula totalmente inedita, quella appunto del “cartoon”, utilizzata per veicolare controversi argomenti quali la violenza sulle donne, l’immigrazione e la lotta alle diseguaglianze sociali, a non convincere del tutto il pubblico del prime time?

Quello che più ci interessa ora è capire a fondo la personalità dell’artista, leggenda famosa in tutto il mondo e pilastro assoluto della musica leggera italiana. Celentano è un cantautore con alle spalle più di 200 milioni di dischi venduti: è stato anche attore, regista, sceneggiatore, compositore, autore televisivo italiano, uno showman tra i più quotati nel panorama televisivo italiano (ricordiamo il grande successo del 2005 di Rockpolitik – spettacolo incentrato sulla politica italiana trattata con dissacrante ironia - e nuovamente nel 2012 con Rock Economy). E non è solo questo: è pure un uomo scampato miracolosamente ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, perché quel giorno in cui fu colpita la sua scuola si finse malato pur di non andarci, è anche colui che nel ’99 definì “un idiota” David Bowie, solo perché quest’ultimo si era rifiutato di rispondere alle incalzanti quanto retoriche domande di Celentano come “cosa bisogna fare contro la fame nel mondo”?

Nacque poco prima dell’alba dell’Epifania del 1938, alle ore 07:00 a Milano (città con la quale ha sempre avuto un rapporto viscerale di amore/odio), nella celebre Via Gluck, che divenne titolo del suo celeberrimo 45 giri del ’66.

Forse non tutti sanno che il suo nome fu scelto in onore di Adriana, la sorella morta di leucemia a 9 anni nel ’34: già questo evento è leggibile nel suo Tema Natale, disegno celeste eloquente nel descriverci l’elevata caratura dell’artista. Saturno (che spesso indica la privazione di qualcosa/qualcuno) si trova in Terza Casa (quella dei fratelli e della parentela orizzontale) e quadra Mercurio (anch’esso simbolicamente collegato ai fratelli) congiunto strettamente all’Ascendente, piazzato agli ultimi gradi del Sagittario.

Questo Mercurio ci parla delle ottime doti comunicative del cantautore, seppur non sia solito parlare molto durante i suoi spettacoli ed interviste: lascia molto spazio alla musica, all’improvvisazione, al colpo di scena, proprio come un grande attore sul palcoscenico. L’istrionismo protagonistico dell’artista (che iniziò i primi passi nel mondo dello spettacolo imitando Jerry Lewis) è suggellato dallo splendido stellium in Prima casa, composto dal già citato Mercurio, dal Sole e da Venere (che è anche governatrice della sua Decima Casa/carriera nell’estetica e formale Bilancia) in Capricorno e da Giove in Acquario, mix potente che gli permette di entrare direttamente a contatto con il pubblico cui si rivolge, attraverso un linguaggio graffiante, innovativo, controcorrente, ma comprensibile a tutti (Giove in Acquario in seconda Casa), e con attacchi più o meno velati contro i poteri forti e la corruzione dilagante (Giove/parola in opposizione a Plutone/potere politico in Settima Casa).

Ma è anche lo stellium tipico di una personalità un po’ tronfia e narcisa, tanto che, proprio in relazione al flop di Adrian, diverse sono state le critiche ricevute, come quella pungente da parte del cantante Morgan: “Celentano è senz’altro uno dei più grandi cantanti di tutti i tempi, ma nello stesso tempo un personaggio che vuole ergersi a filosofo, a giornalista, pur non essendolo. È una rockstar Celentano, punto e basta. Invece ha voluto giocare al filosofo narcisista, al punto tale da apparire giovane nel cartoon pur di soddisfare la sua immensa vanità…”

Le polemiche hanno spesso accompagnato le sue performance (basti ricordare quando a Sanremo interpretò 24mila baci dando le spalle al pubblico…). Si contraddistingue per una personalità creativa, idealista, sognatrice, teatrale (Sole in trigono con Nettuno in Ottava Casa in Pesci), eclettica, irriverente, originale, dinamica (Sole in trigono ad Urano) contestatrice di alcuni valori tradizionali, nei quali però lui stesso crede fermamente (Urano/innovazione in Quarta Casa/patria nel conservatore segno del Toro).

Il molleggiato (soprannome dovuto al suo modo di ballare il rock’n’roll, in combinazione con il suo fisico longilineo e asciutto dovuto all’Ascendente tra Sagittario e Capricorno) è ricordato non solo per la sua straordinaria carriera, ma anche per i suoi grandi amori, prima fra tutti quello per la moglie Claudia Mori, Acquario ascendente Pesci, con Venere in Capricorno congiunta strettamente al Sole di Adriano.

“Io non so parlar d’amore” cantava nel ’99, anche se l’amore è sempre stato il fil rouge di tutta la sua vita. Ricordate per quale donna perse la testa? Per l’affascinante Ornella Muti, Pesci Ascendente Vergine che stregò il cuore di Adriano. Il riavvicinamento alla Mori avvenne nel 1985, momento in cui i due riscoprirono la passione che li aveva sempre uniti fin dal loro primo incontro.

Sapete perché i due, nonostante il periodo di allontanamento di Adriano, decisero di non divorziare mai? Essendo entrambi di profonda fede cattolica (elemento ravvisabile nell’accoppiata Luna/Marte nello spirituale Pesci, oltre al trigono Sole/Nettuno tra Prima ed Ottava casa) decisero di non rompere mai il loro legame da “coppia più bella del mondo”, nemmeno nel momento in cui Rosalinda, loro terzogenita, fece coming out dichiarandosi lesbica. Famiglia contraddistinta quindi da vicissitudini un po’ turbolente (come indicato dalla cuspide dell’Imum Coeli nell’ardente Ariete ed Urano anch’esso in Quarta Casa), di cui non sappiamo tutto, vista la garbata riservatezza dell’artista per le proprie vicende private.

Un’altra grande passione di Celentano, oltre alla musica, è quella relativa agli orologi; in una intervista del 2003 affermò di volersi specializzare nel restauro, in quanto adorava aggiustare ciò che si era rotto. Quale elemento, se non Saturno, incarna meglio il Tempo? Lo troviamo, come detto all’inizio, proprio in Terza Casa, cosignificante dei Gemelli/manualità/creatività. Il pianeta infonde pazienza e profondo senso del particolare, specie per un’attività che richiede precisione e metodo come il restauro.

La larga opposizione tra Saturno in Terza Casa e Nettuno in Ottava crea una sottile lacerazione nell’animo dell’uomo: da una parte la fantasia un po’ visionaria e tremendamente pungente e dissacrante di un artista che ha fatto praticamente tutto nella vita, dall’altra lo scontro con l’ambiente circostante e con le persone che lo animano, verso e dal quale spesso provengono giudizi severi e risoluti (basti ricordare la disapprovazione espressa dal molleggiato nei confronti delle linee editoriali di riviste cattoliche come Avvenire e Famiglia Cristiana accusate, a suo dire, di parlare di politica e non di Dio).

I transiti attuali delineano in maniera lampante la sua condizione attuale e risultano alquanto determinanti per la futura carriera artistica di Celentano: Saturno si è appena congiunto esattamente al suo Sole in Capricorno (e il recente flop della sua serie-evento potrebbe essere interpretato come evento veramente necessario per ridimensionare l’egopatia artistica che lo contraddistingue), mentre Nettuno ha iniziato un lungo transito di sestile sempre al suo luminare, (ciò indicherebbe che l’afflato creativo di Adriano non si è spento del tutto anzi, sembrerebbe quasi pronto a fuoriuscire come linfa vitale in attesa di una nuova primavera). Plutone in perfetto trigono a Nettuno sembra voler accelerare questo profondo processo di rinnovamento: magari lo troveremo, tra non molto tempo, a capo di qualche fantomatica setta anticomplottista, nelle vesti di guru dispensatore di preziosi consigli: come ad esempio portare la pace nel mondo e salvare il nostro pianeta dall’inquinamento sempre più distruttivo. Forse? Probabilmente, sì…




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