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RAMI MALEK. UN FREDDIE DA OSCAR

a cura di Andrea Benatti
 
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Prima il Golden Globe, poi un BAFTA e un SAG Award, ora anche l’Oscar come miglior attore protagonista: Rami Malek è l’attore che ha rivestito i panni del leggendario Freddie Mercury nel campione di incassi Bohemian Rhapsody (pellicola di successo mondiale, che ripercorre i primi quindici anni di carriera musicale dei Queen, dalla nascita della band a Londra nel 1970, fino al celeberrimo concerto Live Aid del 1985) e che, ora più che mai, sta vivendo una meritata popolarità globale.

Un’interpretazione davvero magistrale, impegnativa, a tratti azzardata, quella di incarnare una delle pietre miliari della storia della musica rock, in uno struggente biopic che ci ha permesso di riascoltare alcuni dei brani più conosciuti della band, calandoci in quella febbricitante atmosfera musicale degli ultimi anni ’80.

Rami Malek (all’anagrafe Rami Said Malek), è nato il 12 maggio 1981, alle 08:41 a Torrance (California – Stati Uniti) da una famiglia di origini egiziane (padre guida turistica, madre ragioniera) che si trasferì negli Stati Uniti prima della nascita sua e del fratello gemello (insegnante, nato a soli 4 minuti dopo di lui). 

Rami è Toro, Ascendente nei gradi lunari del Cancro, con Sole in Undicesima Casa congiunto largamente a Marte ed opposto ad Urano in Scorpione tra Quinto e Sesto Campo: questa particolare configurazione pone l’accento sulla sua “diversità sensibile”, non solo fisica: basti guardare i suoi grandi occhi espressivi, lo sguardo dolce e sognatore, ma al tempo stesso dai lineamenti marcati (come la Luna governatrice dell’Ascendente/aspetto fisico nel lunare Cancro ci indica, in vigoroso trigono con Marte/incisività).

Proprio tali occhi così pronunciati furono oggetto di scherno da parte di un regista che gli diede un ruolo in una delle sue prime esperienze, a patto che Rami li tenesse strizzati durante le riprese …. Tale configurazione astrologica rivela anche la sua capacità di rivestire con gran disinvoltura e apertura mentale personaggi omosessuali (non solo il grande Freddie in Bohemian Rhapsody, ma anche un personaggio dichiaratamente gay nella serie Tv The War At Home).  

Il tema della diversità è molto presente sia in Rami che in Freddie Mercury (entrambi, non a caso, hanno un Urano molto forte nei rispettivi Temi Natali: il primo in Scorpione in Quinta Casa opposto al Sole – Mercurio – Venere e in sestile a Giove – Saturno; il secondo in Gemelli, quadrato al Sole, opposto alla Luna e in trigono a Venere – Marte - Giove); diversità che diventa unicità, anticonformismo, originalità, emancipazione, progresso, ma soprattutto necessità di ribaltare lo status quo di una mentalità comune impantanata in vetusti tabù, specie nel sistema famiglia.

Freddie Mercury, all’epoca, appariva alquanto eversivo in molti suoi atteggiamenti: abile provocatore, perfettamente consapevole della battaglia di libertà che stava combattendo con l’arma della musica.

Rami, a sua volta, ripropone questo modello ad un livello più evoluto: vuole rendersi protagonista dell’integrazione tra culture e razze diverse e della rivendicazione dei diritti di tutti. Questo lo fa contrapponendosi al gelido vento conservatore che sta soffiando sulla politica di mezzo mondo, Stati Uniti in primis.

L’opposizione tra il Sole/l’Io e Urano/Tecnologia tra Quinta ed Undicesima Casa (l’asse dell’Equilibrio) ci parla di un sottile conflitto latente che l’attore vive, e che si è accentuato in particolar modo a seguito delle riprese della serie Tv Mr Robot, quando dovette interpretare il ruolo di un controverso hacker: da quel momento il rapporto con la sicurezza informatica è sempre stato problematico per Rami. Terrorizzato dal fatto che qualcuno possa irrompere nella sua privacy, è arrivato addirittura a mettere l’adesivo sulla webcam quando non la utilizza! È proprio per questo motivo, che l’attore, fino a poco tempo fa non possedeva alcun profilo social.

Prima di interpretare il leader dei Queen ha recitato in diverse serie tv e film quali Una mamma per amica, Over There, Medium, la già citata The War at Home fino a debuttare sul grande schermo con Una Notte al Museo (vestendo i panni, alquanto calzanti, del Faraone Ahkmenra) a cui seguirà il sequel. Ma è con The Twilinght Saga e Mr. Robot che l’attore conquista la simpatia del grande pubblico, successo suggellato dal pluripremiato Bohemian Rhapsody.

Ha lavorato come fattorino della pizza e ha venduto sandwich con falafel, vivendo un’adolescenza piuttosto solitaria, emarginato dai compagni di scuola per via delle sue origini (Mercurio/adolescenza in Dodicesima Casa/solitudine in Gemelli/compagni di scuola, al quadrato della Luna/emotività e trigono a Saturno/privazione).

La famiglia, piuttosto conservatrice, rigidamente ossequiosa dei dettami musulmani e molto scettica riguardo le scelte del figlio (Quarta Casa/famiglia nella prudente Vergine con Saturno/privazione/sacrificio congiunto a Giove/espansione/ottimismo, pianeti ospiti nel medesimo settore), voleva che Rami diventasse medico o avvocato, ma la sua vocazione artistica lo spinse a studiare le belle arti e il teatro all’Università di Evansville (la Casa Decima/carriera è nell’artistico e sognatore Pesci, il cui maestro – Nettuno – si trova in Sesta Casa, quella del lavoro e della routine quotidiana).

Il Dio dei Mari in questa Casa, che richiede regole definite e un perimetro di azione ben delineato, innesta nell’animo dell’attore una sottile ansia e trepidante desiderio di evasione da un contesto nel quale non riesce ad esprimere pienamente il suo genio creativo: “… diventare un attore è stata una scelta obbligata; o incanalavo questa immaginazione iperattiva nella recitazione oppure diventavo pazzo!” ha recentemente dichiarato.

Nettuno/sistema immunitario nella Casa Sesta (che è anche quella della salute e degli animali domestici) ci parla anche della sua curiosa allergia ai gatti, tanto che nel film Mr Robot la produzione ha dovuto riscrivere parte della sceneggiatura, sostituendo il micio con un pesciolino nero e un cane!
Rami è legato sentimentalmente a Lucy Boyton (Capricorno del 17 gennaio ’94), attrice che ha raggiunto la fama planetaria rivestendo i panni dell’unico grande amore femminile di Freddie Mercury, Mary Austin: i due attori si conobbero proprio sul set di Bohemian Rhapsody, incontro emblematico sia sul set che nella vita, un vero e proprio colpo di fulmine (Venere/amore in opposizione ad Urano/incontri improvvisi).

I transiti di questo periodo riflettono il grande successo di Rami, che sembra non essere effimero come spesso accade in tali occasioni: Plutone ha da poco terminato un poderoso trigono al suo Sole, permettendogli di emergere nel panorama cinematografico grazie alla fortunata pellicola dei Queen, mentre Saturno/perseveranza si sta applicando, sempre in benefico trigono al suo Luminare, provvedendo a garantirgli un successo di lunga durata. Il munifico Giove/espansione/successo si sta congiungendo a Nettuno radix (che come abbiamo visto è il maestro della sua Decima Casa/carriera), mentre Nettuno di transito ha da poco terminato la sua insidiosa opposizione alla Luna in Vergine.

Nel commiato agli Oscar Rami conclude così: “Abbiamo fatto un film su un uomo gay immigrato; sono figlio di egiziani, americano di prima generazione: abbiamo bisogno di più storie come queste!”.

Di certo Freddie non potrebbe che essere orgoglioso di lui…




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