Ci sono testi che dicono che da oltre 130 mila anni i cani sono insieme all’uomo ed hanno dimostrato costanti nel tempo un crescente senso di fiducia nei nostri confronti, anche se a volte, avrebbero avuto sufficienti ragioni per abbandonarlo e diffidare di lui.
Chiunque abbia avuto un rapporto con i cani sa di cosa siano capaci: sanno amare in maniera incondizionata, accettano qualsiasi tipo di padrone possibile e si adattano a lui, non lo giudicano, si fidano di tutto ciò che lui propone e lo seguono in ogni sua decisione con lealtà, curiosità e, direi, devozione.
Visto che noi su questa Terra siamo in viaggio, forse i cani sono stati gli esseri che hanno scelto di accompagnarci e, forse il fatto che siano presenti in varietà così tanto diverse, sia per colori, forme e taglie, è dovuto al fatto che in questo modo hanno molte più possibilità di accompagnare qualunque essere umano.
Se fossero solo grandi o solo piccoli, non si adatterebbero alle diverse esigenze delle persone: invece, loro sono presenti in forma adattabile sia per la vecchietta che non potrebbe mai gestire un pastore maremmano, sia in versione bonsai per chi ha un appartamentino stretto e una mano non molto forte.
Quello che però li accomuna tutti è il desiderio di partecipare, di difendere, di scambiare con il loro amico uomo.
Se pensiamo a tutto quello che fa il cane, può trasformarsi in un pastore, in un poliziotto, in un segugio, in un perfetto amico da salotto con cui stare per ore in compagnia, allora possiamo vedere la sua estrema versatilità accomunata ad un desiderio di essere utile e di sostenere il suo padrone nelle azioni quotidiane. In più lui fa sempre e comunque la guardia: è una scorta silenziosa, pronta ad intervenire ad ogni possibile difficoltà che il suo amico possa incontrare, e, in questo frangente è capace di arrivare fino al totale disprezzo della sua vita.
Negli ultimi tempi, a dimostrazione del loro grande amore e della facilità di entrare dentro a nuove professioni, si stanno specializzando in particolari forme di “terapia” e così, li vediamo entrare in contatto con i bambini problematici, con persone che hanno difficoltà di comunicazione e, addirittura con gli autistici e con gli anziani ricoverati dentro alle case di riposo.
Allora, se questo non è amore, come possiamo chiamarlo?
Forse che possiamo rintracciare nel nostro amico dei valori Toro?
La difesa del territorio e della sua casa, la fedeltà, la capacità di cercare di far vivere bene il suo amico: lui ama il suo clan, infatti impara ad amare anche tutti i parenti del suo padrone, anche quando sono piccoli e magari lo stressano con continue tirate di orecchie e qualche dita piantato dentro l’occhio, così come accetta e simpatizza con gli amici che frequentano la casa. E’ un lavoratore instancabile ed ha dei ritmi molto precisi, a volte monotoni perché, in fondo, è un grande abitudinario.
ASTROLOGIA IN LINEA 
