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TIPI PSICOLOGICI. I MANIPOLATORI : COME RICONOSCERLI

a cura di Elena Cartotto
 
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Il rapper Frankie hi-nrg nel lontano 1997 sbeffeggiava, applaudito, i benpensanti in una canzone rimasta nel mood musicale postmoderno. Tra loro, evidentemente, anche tanti manipolatori se pensiamo a versi come: “Sono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici, guardali, stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere”. L’idea è quella di una deriva plutonica di pessima qualità in cui la simbologia del pianeta sembra dare il peggio di sé: abuso del potere, nascondimento, menzogna, mascheramenti vari. Plutone si sa è il signore dell’occulto Scorpione, segno capace di carpirvi tutti i vostri segreti senza svelare nulla di sé, ma è anche esaltato nei Gemelli che in quanto a capacità istrioniche e recitanti dà del filo da torcere perfino al Leone. Scorpione e Gemelli oltre a Plutone hanno poi in comune un altro pianeta seduttore, almeno dal punto di vista comunicativo, Mercurio, messaggero degli dei, ma anche dio dei ladri.

Avere a che fare con un manipolatore che può essere più o meno narcisista, più o meno invidioso, più o meno frustrato, e perfino tutte queste cose insieme, significa prima di tutto mettersi nella disposizione d’animo di fare l’investigatore per decifrarlo sia verbalmente che nei suoi comportamenti, sempre che si capisca in tempo che il burattinaio è lui (o lei naturalmente). Infatti è così bravo a camuffare le sue tendenze manipolatorie che spesso le “vittime” si rendono conto degli abusi subiti quando ormai sono già inguaiate. Non si stratta solo di manipolazioni affettive, anche se sono certamente quelle più gravi in termini emotivi, ma anche di prevaricazioni professionali che avvengono al mero scopo di soddisfare i bisogni del manipolatore. Certamente, poiché non è un tipo coraggioso che affronta le difficoltà a viso aperto, sceglierà come vittima qualcuno che non può difendersi perché, ad esempio, è coinvolto sentimentalmente con lui, o perché da lui dipendente nello svolgimento del proprio lavoro.
Può essere di tipo attivo o passivo, di temperamento apparentemente bonario o palesemente guerrafondaio, ma nessuno di questi volti è veramente il suo e anzi, potrà passare con leggerezza gemellare da un ruolo all’altro, a seconda del contesto e della persona da colpire con veleno scorpionico.

Le sue linee guida sono sempre le stesse: coinvolgere, confondere, accusare, scusarsi, ritrattare, promettere, non mantenere, fare complimenti, alludere, spettegolare, mostrarsi bisognoso, mentire, dando vita ad un circo simil mediatico che non riguarderà mai solo il manipolatore e la sua vittima, ma tutti coloro che girano intorno alla diade, co-protagonisti inconsapevoli della sua sceneggiata.  Se ha deciso che gli state antipatici perché, forse, siete più belli o bravi di lui e quindi rischiate di attirare maggiore attenzione e fare più carriera di quanto dovreste mettendolo in secondo piano, troverà il modo di crearvi ogni tipo di difficoltà fino a farvi cacciare se esercita un potere maggiore del vostro. Basterà accusarvi di aver sgarrato, di non aver fatto qualcosa che avreste dovuto fare quando in realtà voi sapete benissimo che lui non vi ha mai chiesto niente, o proverà a darvi mansioni impossibili, oppure racconterà segreti che vi riguardano, inventati di sana pianta, ai vostri colleghi o amici al solo scopo di mettervi in cattiva luce. Però quando vi incontrerà in mezzo ad un gruppo di persone sarà gentilissimo e sembrerà perfino che gli state a cuore. Attenzione: è proprio attraverso l’abile uso di questi codici comunicativi paradossali che riesce a confondere le acque, a mettere tutti contro tutti e a raggiungere il suo obiettivo.

Infatti a differenza del narcisista puro, molto più distaccato e auto-celebrativo, il manipolatore pare essere dentro le situazioni, sembra che gli importi davvero degli altri, tra complimenti esagerati e moine di ogni tipo. Gli piace apparire appassionato ed empatico o in alternanza fragile e bisognoso o ancora benefattore dell’umanità.

In realtà gli importa solo di sé, ma recita ed è proprio in questa teatralità costante che il manipolatore trova la sua vera dimensione anche a livello amoroso. Agisce proprio come un consumato regista, professione ben evidenziata dalla plutonica casa 8^, studia le scene da realizzare, le incastra, prevede azioni, reazioni, dialoghi, provoca, se necessario sparisce lasciando tutti davanti alle proprie proiezioni. La sua unica ansia è quella di raggiungere la meta prefissa senza essere scoperto. E anche quando l’avrete smascherato, se mai proverete questa gioia, cercherà di ributtarvi nel gioco con una scusa spesso dovuta al suo temperamento così sensibile, o ai suoi problemi così enormi, ma che stranamente non vi ha mai raccontato anche se lo conoscete da vent’anni.

Non bisogna dimenticare che Plutone è anche il carisma, l’affabulazione mirata e strategica, perfino divertente: da qui la sua esaltazione nei Gemelli. Lo Scorpione e la casa 8^ sono fonte di fascino e potere sessuale che, se anche sublimato da mille maschere e chiacchiere, resta sempre una sorta di canale energetico che avviluppa le personalità più deboli.

Una retrospettiva su almeno due grandi manipolatori della storia recente conferma questo viatico plutonico nelle sue varie rappresentanze zodiacali.

Charles Manson, noto criminale e guru della setta “The Family”, fu l’ideatore della strage di Bel Air dove, nel 1969, vennero massacrate diverse persone tra cui la giovane Sharon Tate, attrice, moglie del regista Roman Polanski e futura madre in attesa di 8 mesi. Malvagio, satanista, necromante, con una svastica disegnata in fronte, Manson era dotato un magnetismo diabolico, a detta di molti irresistibile. Ebbe parecchi seguaci, specialmente donne che giocarono un ruolo fondamentale nei suoi efferati omicidi, manipolate come obbedienti robot da questo serpente incantatore. Agiva per vendetta, puniva chi rifiutava di riconoscere in lui un genio della musica, ma il suo odio personale era diventato il motore di un intero gruppo di soggetti che non aveva, in realtà, alcuna ragione per fare quello che faceva, ossia uccidere a comando degli innocenti solo perché l’aveva ordinato Manson.

Un tema natale terrificante quello di Manson con una parlante congiunzione Marte/Nettuno in Vergine in 5^, settore della vita, a segnalare l’azione sanguinaria esaltata, fredda e pianificata nei minimi dettagli contro la vita stessa. E poi sono presenti, in un complicato gioco di rimandi tra quadrature e opposizioni pesantissime, solo un paio di aspetti positivi, di cui uno, guarda caso, costituito dal trigono Sole-Plutone che in un oroscopo già fortemente segnato dallo Scorpione non poteva che rappresentare un eccesso, un’esasperazione del lato deteriore del segno.

Uno Scorpione vessato da Saturno, Luna e Urano e spalmato, con i suoi 4 pianeti, in casa 7^, quella degli Altri: altri evidentemente da catturare, manipolare, uccidere. Notare la presenza di Plutone in 4^ in posizione angolare al Fondo Cielo a rafforzare, ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la dominante plutonicamente perversa del personaggio, e curiosamente perfetto indicatore di una setta battezzata con un suggestivo nome da 4^: “The Family”. 

Altro caso molto interessante di manipolazione tutto nostrano, con risvolti non sanguinari, ma comunque inquietanti, fu quello della santona Gigliola Giorgini passata all’onore delle cronache come Mamma Ebe, alla cui vicenda fu dedicato anche un film con protagonista Stefania Sandrelli. Fondatrice, sull’evidente spinta dei suoi valori Pesci, di una falsa congregazione religiosa, oggetto perfino di interdizione canonica, dall’altisonante nome “Pia Unione di Gesù Misercordioso” venne arrestata e condannata per truffa, estorsione ed esercizio abusivo della professione medica.

Presso Carpineta sorgeva la sua casa-Tempio, come ben sottolinea il suo stellium, comprensivo del Sole, in 4^ casa. Qui prometteva guarigioni miracolose e spingeva mediante manipolazione psicologica, specialmente le donne, a seguirla nella sua causa, a lavorare gratuitamente per lei, a diventare future converse dell’ordine religioso che aveva in mente di fondare, in una parola a trasformarsi in sue serve obbedienti. Anche qui come nel caso di Manson spicca una congiunzione Marte/Nettuno nella Vergine che nel caso di mamma Ebe, in dialettica con i valori Pesci, ha certamente contribuito a costruire la fortuna, almeno per un certo periodo, di una donna che usava lo spirito di servizio virginiano e i misticismi religiosi pescini, per farsi i suoi interessi a spese altrui. Lo Scorpione manca come rappresentanza di segno, ma non come forza planetaria: Plutone spicca nella sua casa d’elezione, l’8^, in roboante trigono, come nel caso di Manson,  al Sole oltreché a Venere.




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