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IL GOLDEN RETRIVER E LA PET THERAPY

a cura di Lidia Fassio
 
E’ sotto gli occhi di tutti il fenomeno che anche i cani sono soggetti alle “mode”; tutti abbiamo visto comprare i collies o i pastori tedeschi quando in televisione andavano alla grande i telefilm con Lassie e Rin Tin Tin; alcuni anni dopo, invece, erano i dalmata ad avere la meglio allorché la carica dei 101 faceva strage di cuori al cinema; poi è stata la volta di Belle e Sebastien e via dicendo; gli spettatori ovviamente tendono ad identificarsi nei personaggi televisivi e cinematografici e proiettano sé stessi nel rapporto con questi cani per cui, di conseguenza, diventa automatico pensare che se avranno quel particolare tipo di cane, avranno anche lo stesso identico tipo di relazione.. “… la stessa dei loro beniamini”.

Un cane molto apprezzato ed anche un po’ di moda oggi è il Golden Retriver, un bellissimo animale di taglia media (nero o biondo) che ha un’indole particolarmente dolce e sensibile accompagnata però da un’empatia che lo predispone al sostegno e alla cura per cui è particolarmente adatto a “lavorare” con bambini, anziani o disabili, sempre se accompagnati nella loro “professione” dal loro amato padrone.

Per questa sua delicatezza il golden si è rivelato un cane molto adatto alla “pet therapy”, quella particolare forma di terapia – ora resa quasi istituzionalizzata – che ha come “operatori” i cani ma che, a pensar bene, è una “professione” che loro fanno istintivamente e spontaneamente da sempre nei confronti dei loro amici a 2 zampe, molto tempo prima che venissero addestrati per questo scopo.

Chi sceglie di regalarsi un golden retriver per poterlo avvicinare alla pet therapy ha comunque un particolare tipo di carattere e di indole che lo inclina a quel particolare tipo di attività ed è per questo che si sente facilmente portato verso un animale che, in un certo senso, gli somiglia tantissimo.

Si tratta di persona sensibile, predisposta a percepire il disagio umano, la malattia e la solitudine, con una inclinazione a fare qualcosa per alleviare la sofferenza in termini concreti, non solo sotto forma di filantropia, ma partecipando attivamente e in prima persona, portando conforto ed affetto in un contatto diretto.
A questo scopo sceglierà un cane brillante, intelligente, socievole ed estroverso che si adatta ad accompagnare e regalare un po’ del suo affetto a quelle persone che, per la loro condizione, non sono più in grado di poter avere un animale con sé ma che possono avvantaggiarsi molto dal contatto, anche solo saltuario, con uno di essi.

Chi sceglie il Golden Retriver, che poi si interessi o meno di pet therapy, possiede comunque una natura nettuniana, una sensibilità verso il prossimo ed una capacità di far dono di un po’ del suo tempo per alleviare la vita di chi è in difficoltà e condividerà con il suo amico peloso questa attitudine che, in linea con le scelte del suo padrone, si adopererà per esaltarle regalando le sue coccole e le sue leccatine ogni volta che ne avrà la possibilità contribuendo nel migliore dei modi a portare un po’ di serenità dove c’è sofferenza.




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