ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Tutti al cinema

FERZAN OZPETEK - LA DEA FORTUNA

a cura di Andrea Benatti
 
Clicca sull'immagine

Uscirà nelle sale il prossimo 19 dicembre l’ultimo capolavoro di Ferzan Özpetek, La Dea Fortuna, incentrato sulla storia tra Arturo – interpretato da Stefano Accorsi – e Alessandro – Edoardo Leo – coppia da più di quindici anni; nonostante l’amore e la passione si siano trasformati in un affetto sincero, la loro relazione è in crisi da tempo: a stravolgere la noiosa routine sarà l’arrivo di due bambini lasciatigli in custodia da Annamaria – Jasmine Trinca. La soluzione a questo imprevisto? “Sarà un gesto folle… ma d’altronde l’amore è uno stato piacevole di follia”.

Il regista turco illuminerà il Natale cinematografico degli italiani tornando a trattare, con garbo e con la discrezione che l’ha sempre contraddistinto, temi molto delicati a lui cari: la famiglia allargata, l’omogenitorialità, la vita di una coppia gay. Il film rimanda al suo capolavoro LGBT di inizio millennio, Le Fate ignoranti, con quella famiglia di “diversi”: di “tradizionale”, infatti, continua a esserci molto poco, se non l’amore come sentimento universale che non dovrebbe conoscere etichette.

Le immagini del film saranno accompagnate dalla voce dell’intramontabile Mina sulle note di Luna Diamante, brano inedito scritto e composto da Ivano Fossati, contenuto nell’album in uscita il prossimo 22 novembre.

Nato il 3 febbraio 1959 alle 13:19 nel quartiere Fener di Istanbul - da una famiglia della borghesia locale, imparentato per via materna con due pascià – Ferzan Özpetek è Acquario Ascendente Gemelli.

Cineasta anticonformista, ribelle e innovativo – Sole in Acquario in nona casa opposto a Urano in Leone in terza - dallo stile essenziale e inconfondibile, ha affrontato spesso la tematica che gli sta più a cuore: la diversità, che sia di razza, di orientamento sessuale o semplicemente di classe, trattata con estrema naturalezza. Le vicende narrate sono immerse in atmosfere oniriche, surreali e a volte conturbanti, come nel film del suo debutto, Bagno Turco (Hamam), nel quale un designer in crisi professionale e personale eredita un bagno turco a Istanbul e inizia a essere magneticamente attratto da un altro uomo – Sole quadrato a Nettuno in Scorpione in quinta.

Come in quasi tutti i suoi film c’è sempre un rimando alla sua vita privata: il 27 settembre 2016, nella sala consiliare del Campidoglio di Roma, si è unito civilmente a Simone Pontesilli, con cui conviveva da oltre quattordici anni, a suggello del loro duraturo rapporto da sempre lontano dagli occhi indiscreti del gossip – Saturno in Capricorno in casa settima in sestile a Venere in Pesci in decima. “Sposato non è esatto, dato che non c’è il matrimonio in Italia. Detesto quando mi dicono <suo marito>, in quanto io ho un compagno di vita, un compagno di viaggio”.

Venere è esattamente opposta a Plutone e insieme a Marte e a Giove forma una suggestiva configurazione astrologica, la Grande Croce (o Croce Cosmica), indice di forza interiore, determinazione, volontà irriducibile, solida concentrazione, ma anche segnale di una certa difficoltà ad esprimere queste energie che possono rimanere stagnanti, col rischio di creare blocchi, frustrazioni, paralisi emotive legate a problemi che sembrano insormontabili.

Curioso, oltretutto, che i vertici di questa Grande Croce siano posizionati in case che hanno una diretta correlazione con le tematiche affrontate nelle opere dal regista: la famiglia allargata in La Dea Fortuna, Le Fate Ignoranti e Mine Vaganti, dove in quest’ultimo il regista traccia il ritratto di una famiglia pugliese contemporanea al fine di sfatare atavici luoghi comuni radicati nella società di oggi – Plutone in Vergine in quarta casa.

In Saturno Contro invece sono evidenti le rotture, i cambiamenti, le difficoltà improvvise che i protagonisti devono affrontare dopo la perdita di Davide, colto da malore: questa specie di famiglia allargata si trova infatti a fare i conti con l’accettazione della perdita di un loro amico, e ciò li indurrà a smettere di nascondersi dietro le proprie debolezze e paure – Marte in Toro in dodicesima casa. In La Dea Fortuna sarà l’improvviso arrivo nella vita dei protagonisti di due bimbi in affido, a fungere da piacevole imprevisto.

O, ancora, ne La Finestra di fronte, in cui la protagonista è terribilmente insoddisfatta della propria vita, non apprezza la sua attività di contabile ed è spesso in crisi con il marito che passa da un lavoro all’altro. Sognando una vita migliore, spia di nascosto Lorenzo che abita nel palazzo di fronte, con il quale allaccerà una relazione nascosta e appassionata in grado di strapparla dalla pesante e soffocante routine quotidiana – Giove in Scorpione in sesta casa. La monotona vita di tutti i giorni di Alessandro e Arturo, invece, subirà un’insperata svolta grazie all’amica Annamaria, nella nuova pellicola.

Ma è l’amore il vero leitmotiv di quasi tutti i suoi film – Venere in Pesci nei gradi nettuniani del segno, congiunta saldamente al Medio Cielo in trigono a Nettuno – e il regista, che a tutti gli effetti rappresenta il ponte di collegamento tra la cultura turca e quella italiana – Sole in nona casa - torna sul grande schermo con la sua ultima opera, pronto ancora una volta a rappresentare l’amore omoerotico nella sua banale normalità. “Non conta la sessualità delle persone, ma contano le persone, i loro diritti. Un grosso cambiamento è iniziato!”. Emblematico il poster de La Dea Fortuna, in cui il regista ritrae con naturalezza e spontaneità la famiglia allargata Leo/Accorsi/Trinca. La donna, nella pellicola, lascerà in custodia alla coppia i suoi figli dal momento in cui verrà a mancare.

Storie passionali, complesse, inserite in contesti a tratti torbidi, quelle narrate nei film di Özpetek, nelle quali vetusti tabù sessuali cedono il passo a una visione molto più fluida dell’amore, quasi fraterna, come in quella nel già citato film che lo premiò con nastro d’argento, Le Fate Ignoranti – il cui nome deriva dall’omonima opera di Magritte – opposizione Venere/Urano.

Le “fate” non sono altro che un gruppo di amici, per la maggior parte omosessuali, i quali formano una specie di comunità che vive in un unico palazzo di periferia, in cui si svolge principalmente la storia della protagonista che incontra l’amante gay del marito appena morto in un incidente. “Cresco sempre di più avendo le persone accanto a me: amici che fanno parte della mia famiglia. Sono molto fortificato da queste persone con cui condivido tutto. Non ci sono cattiverie perché ci siamo scelti. Le persone che non mi piacciano non le frequento, sono molto istintivo nelle mie scelte”undicesima casa in Ariete, disposta da Marte in toro in dodicesima.

Il mistero, la spiritualità e la religione – Nettuno molto stimolato da aspetti armonici con Venere e Plutone e dissonanti con Sole e Mercurio - si intrecciano amabilmente in Magnifica Presenza, dove il regista turco innerva la storia tra due uomini in una casa infestata dai fantasmi. Ma è in Cuore Sacro, dove la protagonista viene a contatto con il passato della madre defunta, la cui stanza da letto è rimasta immutata dal momento della sua morte come se vi abitasse ancora, che Özpetek riesce ad esprimere al meglio la sua tormentata vena mistica – Sole quadrato a Nettuno, nei gradi della sua esaltazione in Acquario. Immagini religiose, che alludono ad un certo sincretismo della madre della protagonista, fanno da contrappunto alle vicende della donna, che verrà guidata dallo spirito di una bambina morta, investita da un’auto. La donna, alla fine del film, cadrà in uno stato di trance e sarà ricoverata in ospedale con diagnosi di disturbo dissociativo d’identità con pulsioni altruistiche incontenibili… - valori Acquario/Nettuniani. “Ho sentito molto il film, lo volevo fare assolutamente e volevo che riflettesse le domande che mi accompagnano ultimamente, sul senso della vita, la paura della morte, su cosa succede alle persone che non ci sono più e quali segni lascino nelle nostre esistenze”.

Nel 2016 il regista è stato insignito con il Premio San Gennaro: da allora è molto devoto al santo tanto da portare al collo una collana con ciondolo all’interno del quale ci sarebbe il sangue del patrono di Napoli – “Sono nato nella capitale dell'Impero romano orientale e abito in quella occidentale... sono fortunatissimo! Vivo a Roma ma ho Napoli nel cuore”.

Energie celesti decisamente favorevoli e foriere di novità saranno quelle che muoveranno i fili della vita del pluripremiato Özpetek nei prossimi mesi: Urano continuerà il suo transito in Toro andando a porsi in sestile alla sua Venere e in trigono a Saturno e Plutone radicali. Il regista avrà l’opportunità di stendere programmi, realizzare nuovi progetti artistici con precisione e coerenza, grazie anche a una buona sicurezza nelle proprie capacità creative. Giove, dalla fine di novembre, si porrà in sestile al Medio Cielo e si congiungerà a Saturno, oltre a formare un trigono con Plutone e un sestile con Venere radicali: il transito suggellerà il già meritato successo dell’artista, il quale otterrà ancora maggior visibilità e lustro, con buon appoggio della critica.

“La Dea Fortuna è un segreto, un trucco magico… Come fai a tenere per sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene? Devi guardarlo fisso, prendi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi. Lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona sarà per sempre con te.”

Noi non vediamo l’ora di scaldare il nostro di cuore non appena il film arriverà al cinema!




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati