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ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Nel cuore del simbolo

METESIS

a cura di Giovanni Pelosini
 
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Tra i simboli dei partiti politici italiani spicca quello originale del nuovissimo Metesis, nato il 30 ottobre 2019 a Vicenza con l’ambizioso programma di rinnovare e riformare l’economia nazionale privata e pubblica. Il nome, infatti, deriva da un acronimo e significa “Misure Economiche per un Tangibile Efficientamento e Sviluppo delle Imprese e dello Stato”.

La grafica del simbolo e la struttura innovativa

Nel simbolo, sopra la scritta “METESIS”, si distingue bene la lettera iniziale “M” in grassetto bianco in campo celeste, pur essendo tagliata verticalmente a metà in due parti simmetriche. Ma, dopo una più attenta osservazione, nella grafica si possono subito riconoscere delle forme speculari. Sembra, infatti, di guardare due figure umane stilizzate che si incontrano e si danno la mano: la lettera “M” sostiene due trapezi, che ricordano i profili di volti sopra forme estremamente semplici, ma sufficienti, a rammentare due corpi umani in piedi con le braccia tese in avanti a 45 gradi.

Si tratta quindi della figura di due persone che si incontrano, si confrontano (una di fronte all’altra) e, presumibilmente, concordano su qualche argomento: un evidente simbolo di accordo e di unione di intenti. Il fatto che una persona venga da destra e una da sinistra già espone simbolicamente la sintesi di un programma che contiene ideali sia conservatori che progressisti. Nel programma di Metesis, per esempio, si leggono proposte da sempre patrimonio della cultura di sinistra, come la vendita controllata delle droghe di uso comune, cioè la loro liberalizzazione. Però ci sono anche molte istanze più tipiche della cultura liberale di destra, come un regime fiscale agevolato per le piccole e medie imprese, il contenimento del debito pubblico, la riduzione delle tasse e della spesa pubblica, la predisposizione di piattaforme online meritocratiche per la valutazione dei dipendenti pubblici. Di fatto le riforme economiche proposte e le tecnologie per attuarle pongono dichiaratamente Metesis in una posizione trasversale rispetto alle tradizionali correnti di pensiero, manifestando anche in questo la crescente disaffezione degli elettori italiani, sempre meno condizionati dalle, ormai superate, ideologie politiche. Tanto più che, per statuto, non è possibile aderire a Metesis se si è (o si è stati) esponenti di altri partiti.

La grafica innovativa del simbolo inoltre richiamano la modernità e la razionalità di un partito che si presenta anche tecnicamente molto all’avanguardia, con una struttura basata su asset digitali, algoritmi open source, emissione di uno specifico Utility Token con una Blockchain peer to peer e regole criptografiche. Questi modernissimi strumenti digitali sono finalizzati a consentire l’attuazione di una rapida e snella gestione del partito, con la partecipazione democratica dei sostenitori o degli affiliati online: adesioni, candidature, espressione del diritto di voto, condivisione di obiettivi e programmi.

I simboli e il senso delle parole

Con una tale struttura di partenza estremamente innovativa e tecnologica, Metesis si presenta fin dall’inizio come un partito davvero rivoluzionario nell’attuale quadro politico nazionale, che per molti aspetti si sta dimostrando ormai da tempo inadeguato a sostenere le sfide di un mondo complesso, globalizzato, informatizzato, digitalizzato e in profonda e rapidissima trasformazione.
La rivoluzione informatica di questo millennio, dopo aver prodotto lo sviluppo di fenomeni economici come i Bitcoin e le valute virtuali, vedrà sorgere partiti interamente digitali e una sorta di democrazia post-tecnologica?
Con curiosità ho cercato di osservare simbolicamente e analogicamente anche la parola “metesis”, che, in quanto acronimo, sembra non avere significato, pur richiamando vagamente una sonorità simile al greco antico.
Un’altra cosa che mi è venuta in mente è l’assonanza con la lingua inglese: ‘metesis’ ricorda ‘metthesis’, che potrebbe significare il fatto che si è incontrato (met) una tesi (thesis).

La tematica dell’incontro è certamente vincente come simbologia politica: come l’emblema grafico, essa evoca unione, accordo, pensiero e azione condivisi, richiama l’idea di un confronto e di un progetto complessivo che riguarda una comunità, cioè un insieme di persone.

Inoltre ‘thesis’ è parola inglese di antica origine greca che etimologicamente significava ‘posizione’. Vuol dire forse che, con Matesis, finalmente si è trovata una posizione adeguata ai tempi che stiamo vivendo? La tesi è anche un enunciato, una proposizione, una proposta nuova di conoscenza che si pone di fronte alla realtà sfidando i vecchi paradigmi, pronta a essere verificata con dimostrazioni di validità.

Sembra quasi un’interessante sfida scientifica, applicata particolarmente all’economia: non a caso, i fondatori del partito sono economisti, analisti finanziari, commercialisti e revisori dei conti, abituati a lavorare con numeri e misure.
E qui mi viene in mente un’altra assonanza con il linguaggio filosofico e matematico che si sviluppò con Cartesio. Molto affine a ‘Metesis’ è la parola ‘mathesis’, che vuol dire ‘apprendimento’ o ‘conoscenza’, spesso con il significato specifico di ‘scienza matematica’. Con questo nome si evoca un contesto economicologico-razionale, strutturato secondo relazioni e proporzioni, organizzato in base a misure e rapporti, formalmente logico e funzionale: una vera utopia, se applicata all’attuale realtà politica italiana, da tanti anni caotica e umorale. Eppure certe recenti istanze giovanili sembrano andare anche in questa direzione, cercando di riportare al centro del dibattito politico la partecipazione, il dialogo, il confronto, la ragione. Sono forse i giovani Millennials a essere più in linea con i simboli e i concetti espressi da Metesis? Sono essi i più sensibili al messaggio politico implicito nella grafica del simbolo partitico?

Certamente la modalità informatica della partecipazione politica dei sostenitori di Metesis è più adatta alla mentalità dei nativi digitali che non degli anziani. Questo potrebbe essere un vantaggio politico, attirando quei giovani che non trovano al momento nessuna forza politica di riferimento, ma anche un limite generazionale nel target elettorale. Il messaggio simbolico potrebbe risultare difficile da comprendere per gli elettori più ideologizzati, di mentalità più anziana legata a tradizionali schemi di riferimento politici, ovvero poco inclini ad accettare poco eleganti neologismi come “tangibile efficientamento”. In ogni caso l’elettore di riferimento di Metesis sembra essere giovane, piuttosto colto, informatizzato, di indole razionale, assai sensibile alle problematiche della sostenibilità economica del Paese e alle ragioni dei cosiddetti governi tecnici, molto distante dai cliché della vecchia politica e da tutti i partiti attuali. In questa chiave di lettura Metesis potrebbe avere un certo successo politico, ma la scommessa sarà capire quando i tempi saranno maturi per questa radicale innovazione, e se i prossimi anni ’20 saranno davvero rivoluzionari, come alcuni astrologi prevedono da tempo.

Metesis secondo l'astrologia

Osservando l’oroscopo di Metesis (nato il 30 ottobre 2019) non domificato, si osserva il Sole nel dissacrante segno dello Scorpione, dove si trovano anche Mercurio e Venere congiunti. Questi pianeti nell’ottavo segno giustificano certe scelte programmatiche, come quella di voler essere il primo partito del mondo blockchain based, con una piattaforma per certi aspetti simile a quella delle cripto valute, la proposta di abolizione della Legge Merlin sulla prostituzione, il progetto di contrasto aggressivo al crimine organizzato, la volontà di utilizzare strumenti tecnologici informatici contro la corruzione, e, soprattutto, la realizzazione della piattaforma online Wiki Bribes per denunciare crimini in modo anonimo e quindi davvero scorpionico.

Marte in Bilancia, in quadratura a Saturno e Plutone dal Capricorno, fa pensare anche alla volontà di imporre il rispetto della legalità in modo rigido, logico e razionale. Nello stesso modo i due pianeti lenti dal segno invernale rinforzano l’interpretazione di fredda e dura determinatezza nel voler applicare rigide norme tese alla sostenibilità economica del Paese, finalizzate a stabilizzarlo nell’ottica di un sostanziale conservatorismo del potere finanziario, eventualmente anche a prezzo di sacrifici, rinunce e privazioni capricorniane.

Urano in Toro sottolinea l’aspetto tecnico delle forti energie lavorative messe in campo dai fondatori di Metesis, la natura di stile liberale e capitalistico americano di questo partito, poco incline alle tradizioni assistenzialiste social democratiche europee.

La Luna e Giove isolati in Sagittario parlano invece dell’ottimismo vagamente ingenuo, entusiasta e semplicistico del programma del partito (forse anche un po’ troppo fantasioso per il generazionale Nettuno in Pesci), della forte convinzione di essere nel giusto, e forse anche della sua apertura alla legalizzazione delle droghe leggere, ma soprattutto parlano dello slancio, della spinta propulsiva in avanti, riformatrice e riformista, avventurosa e fiduciosa nel proiettarsi nel futuro. Qui l’ottimismo potrebbe giocare un ruolo importante per la prossima fortuna del partito, ma si potrebbero anche sopravvalutarne le forze e le ragioni, anche perché la politica non sempre segue le regole dell’economia e mai ha dimostrato di essere basata sulla logica matematica.

Personalmente, peri motivi spiegati, nel breve periodo non vedo probabile il successo del partito Metesis, ma non ne escludo il potenziale rivoluzionario, innovativo e ideale, che potrebbe contribuire a scardinare, prima o poi, l’obsoleto sistema politico nazionale e forse globale.




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