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GLI EFFETTI PSICO-SOCIALI DEL CORONA VIRUS

a cura di Luca Alberelli
 

Molti studiosi di astrologia si aspettavano che il ciclo di trasformazione che ha avuto inizio con la congiunzione tra Saturno e Plutone nel segno del Capricorno (il 12 gennaio), avrebbe segnalato un punto di non ritorno, e che avremmo avuto la possibilità di assistere ad uno shock, a livello sistemico, in grado di innescare un cambiamento di paradigma sempre più urgente. Ci aspettavamo che sarebbero venute a galla una serie di criticità organizzative non più eludibili, e che sarebbero stati necessari dei cambiamenti radicali prima che dal collasso delle vecchie strutture si potesse sperare di arrivare a una distribuzione del potere e delle risorse più equa, e più rispettosa del pianeta.

Dal punto di vista astrologico, in termini generali, era prevedibile che sarebbe iniziato un periodo particolarmente pesante e faticoso, e che molte persone avrebbero sperimentato un forte senso di precarietà e di mancanza di controllo in alcuni ambiti della loro vita. Considerando la natura separativa, oscura e “mortifera” di Saturno e di Plutone, dal momento che il nuovo ciclo è iniziato con la congiunzione nel segno del Capricorno (associato all'amministrazione finanziaria e politica), era ipotizzabile uno scenario di recessione economica, associato a un clima generale di paura, preoccupazione e malessere.
Ci si poteva inoltre attendere che diversi conflitti geopolitici si sarebbero intensificati. In pochi avrebbero però immaginato che ci saremmo ritrovati a combattere contro un nemico invisibile, a livello globale.

L'emergenza corona virus, a causa della pervasività del contagio e della velocità di diffusione, ha agito da catalizzatore nel processo di trasformazione iniziato con la congiunzione tra Saturno e Plutone, diffondendo il caos all'interno di un sistema prossimo al collasso, e segnalando un timeout all'umanità.

Dal punto di vista simbolico il virus è riconducibile a Nettuno, che nel suo domicilio in Pesci esercita la sua influenza con particolare intensità (nel bene e nel male), aumentando la permeabilità dei nostri confini e la connettività energetica a livello collettivo. Il primo picco nella diffusione del contagio si è verificato con la quadratura tra Nettuno e Marte (attacco-aggressione) nel segno mobile ed espansivo del Sagittario, e la situazione è divenuta sempre più difficile da contenere man mano che Giove ha iniziato ad avvicinarsi a Plutone, amplificando la portata del fenomeno in tutta la sua drammaticità.   

Per combattere questo nemico invisibile, in concomitanza di un assembramento di pianeti nel segno del Capricorno (Marte, Giove, Saturno e Plutone), il governo è stato costretto ad adottare misure restrittive sempre più stringenti, che oltre ad avere una serie ricadute economiche, avranno inevitabilmente dei costi in termini psicologici.

A causa delle difficoltà nel fronteggiare un evento eccezionale, per il quale non  si poteva essere adeguatamente preparati, durante i primi interventi volti a cercare di ostacolare la diffusione del virus (a fine febbraio), l'informazione fornita ai cittadini è stata spesso incoerente e contraddittoria (in quel periodo Mercurio era particolarmente debilitato, transitando nel segno dei Pesci con moto retrogrado), ciò ha alimentato la confusione e il panico, scatenando una serie di reazioni istintive disorganizzate in molte persone.

Quando i cittadini hanno iniziato a ricevere informazioni più chiare e dettagliate, l'intera nazione è divenuta zona rossa, e il carico psicologico si è ulteriormente aggravato per tutti.  Le misure restrittive e gli appelli alla responsabilità, riflettono le energie dei pianeti in Capricorno, disposti da Saturno che da poco è entrato nel segno dell'Acquario, in un momento in cui decreti e divieti che limitano la libertà sociale diventano sempre più stringenti, al fine di combattere, con coraggio e senza mezzi termini, contro un nemico subdolo e mortale, in un momento di oscurità (Marte, Giove e Plutone congiunti).

La quarantena, la necessità di limitare gli spostamenti allo stretto necessario, la lontananza dai propri cari e l'impossibilità di contatto fisico (manifestazioni riconducibili all'energia di Saturno e dei pianeti in Capricorno) ci hanno costretto ad uno stato di isolamento innaturale e traumatico, in grado di provocare in noi le reazioni e le emozioni più disparate.

Avendo a che fare con una minaccia indeterminata, come quella di un virus che può essere trasmesso da chiunque, la funzione difensiva della paura può sconfinare facilmente nell'angoscia, favorendo comportamenti irrazionali.
Inoltre la dimensione della solitudine ci riporta all'introspezione e alla riflessione, che può far emergere emozioni spiacevoli e difficili da gestire.
Per questi motivi l'isolamento innaturale a cui siamo costretti avrà un impatto negativo su molte persone.

Da alcuni studi di psicologia positiva sappiamo però che avremo buone possibilità di uscire dal trauma dell'isolamento e della minaccia del virus rafforzati. Per far fronte alle difficoltà, in questo periodo sarà importante comprendere che le nostre risposte emotive più difficili da controllare sono reazioni naturali ad una situazione di stress prolungato. Dovremo cercare di contrastare il senso di impotenza attingendo alle nostre risorse creative, e di strutturare la nostra quotidianità per non rischiare di perdere il senso del tempo, scollegandoci dalla dimensione progettuale. Sarà inoltre importante approfittare di questo momento di crisi per rivedere la nostra scala di valori, e condividere il nostro disagio con qualcuno che ci sappia ascoltare.

Quando questa esperienza sarà finita con buona probabilità, nonostante i condizionamenti che ci renderanno più guardinghi, ci ritroveremo ad apprezzare molti piccoli piaceri della vita che tendevamo a dare per scontati, e a dare un valore molto più grande alla nostra libertà.

Da un prospettiva più allargata, oltre a produrre una serie di esiti drammatici, in termini di perdite umane e di difficoltà materiali e psicologiche, il virus ha enfatizzato la pervasività dei legami sottili che connettono gli esseri umani tra di loro e con il resto del cosmo. Di fronte alla diffusione del contagio non ci sono barriere, eserciti e confini nazionali che reggano; ci sentiamo tutti meno separati e protetti di quanto potessimo immaginare. Paradossalmente a causa della separazione e del distanziamento sociale abbiamo avuto l'opportunità di rafforzare il nostro senso di appartenenza a una comunità più allargata e al cosmo, sentendoci più uniti. In questo senso la battaglia al virus può riportarci a stabilire una connessione più profonda con il resto della creazione, rivelandosi nel lungo periodo un'esperienza che può avere anche dei risvolti positivi, nella misura in cui riusciremo a non farci assalire dal panico, dando potere alle forze esterne a noi, e ad adottare un atteggiamento positivo a livello collettivo, ricordandoci che siamo tutti collegati.




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