ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Parliamo di amore

L'ELEMENTO FUOCO IN AMORE : COME ON BABY, LIGHT MY FIRE

a cura di Elena Cartotto
 

“Come on baby, light my fire …” cantava il Sagittario Jim Morrison, il front-man dello storico gruppo dei Doors. E un altro musicista di Fuoco, Jimi Hendrix, sempre Sagittario, durante la canzone dal titolo nemmeno troppo simbolico, “Fire”, incendiò la sua chitarra, in un concerto che fece storia.

Il Fuoco può solo bruciare, accendersi, scoppiare, scaldare, illuminare d’immenso, sprofondare di fiamma in fiamma che “rosseggia balda audace e poi sibila e poi rugge” per dirla con il Leone, premio Nobel per la Letteratura, Giosuè Carducci. E la scottante rima poetica avvinghia anche l’Ariete, precursore dei poeti maledetti, Baudelaire che scrive di getto: “Noi vogliamo, per quel fuoco che ci arde nel cervello, tuffarci nell'abisso, Inferno o Cielo, non importa”.

Ariete, Leone e Sagittario emanano calore anche solo a vederli. Sono guizzi di luce, lampi d’estate anche negli inverni più grigi del nostro scontento. Non sempre si può amarli, ma hanno una presenza scenica così carica di entusiasmo, genuinità e candore da attirare per carisma innato se non degli amanti pronti a tutto, quanto meno dei potenziali seguaci. 

Il Fuoco può spegnersi o può improvvisamente divampare e cambiare direzione col vento. Non dà alcuna garanzia di stabilità, non è approdo, traguardo, terra ferma dopo il lungo navigare in rotte incerte. Se cercate questo, qualcuno che sia costantemente a vostra disposizione e vi illuda di amarvi per sempre, lasciate stare: il Fuoco non vi dirà mai bugie, ma al contempo non è detto che lo troviate il giorno dopo dove l’avete lasciato il giorno prima. 

È il big bang che dà origine all’universo, il grande fuoco d’artificio che fa spettacolo e crea fascinazione nella notte nera senza stelle. Luce di candela o di lampione a gas, cortocircuito elettrico, o tramonto della sera, falò di rituali e tradizioni antiche, il Fuoco più di ogni altro elemento rappresenta la passione totale e devastante di chi desiderando ardentemente consuma se stesso nel possesso totale e incondizionato di ciò che desidera: che questo possa durare anche solo un istante è un infimo dettaglio.

Il Fuoco contiene in sé il principio di ogni azione che muove il mondo: dà corpo ai pensieri dell’Aria, alle emozioni dell’Acqua, al senso per le cose della Terra. Senza la dinamica del Fuoco, senza la scintilla primigenia, nulla potrebbe iniziare a vivere nel mondo reale e nell’universo amoroso.

All’origine di un’attrazione, di un sentimento, di una relazione c’è sempre il fuoco, di qualunque segno voi siate.

L’Ariete è avventura pura, passione senza filtri, immediatezza di sensi, d’istinto, di gioco tra preda e cacciatore; gioco che non conosce astuzie mercuriali, finezze bilancine, contorsioni scorpioniche, strategie saturnine. Siate per l’Ariete quel pezzo di cielo e di carne da sbranare ogni giorno dopo un’ardua caccia con la clava in mano e lo renderete felice, uomo o donna che sia. Sfida, conquista, vittoria e poi di nuovo battaglia, sconfitta, rabbia, seduzione e, possibilmente, una nuova vittoria all’orizzonte. Con l’Ariete siate contemporaneamente bastone e carota, dategli un motivo per dichiararvi guerra e almeno due per fare l’amore, ma non cercate di spiegargli a parole le vostre ragioni: usate la forza del corpo, del sesso, dei gesti. È un guerriero, non un poeta, ha l’ansia di abbattere tutti gli ostacoli che lo separano da voi e di dare finalmente sfogo al suo impeto. Potrà essere il compagno di una notte o la donna della vostra vita, ma vi vivrà sempre come una novità, con lo sguardo assassino di chi vuole penetrare nelle vostre pulsioni più profonde e usarle senza remore: leggete una qualche biografia di Casanova e capirete di cosa stiamo parlando.

Il Leone dei tre è indubbiamente il più votato alla vita di coppia, soprattutto perché è noto che sua Maestà non si concede a tutti: quindi quando lo fa è perché è piuttosto convinto. È lui che vi conquista, non il contrario: si crede irresistibile, meraviglioso, praticamente il migliore e, a dirla tutta, talvolta lo è davvero, forse perché ha una tale fiducia nei propri mezzi da riuscire, per legge di attrazione, in qualunque cosa decida di intraprendere. Se lui è di stirpe reale, voi non potrete essere da meno: stare con un Leone vuol dire abituarsi a vivere al centro del palco con un faro puntato addosso. Se siete uno Scorpione tortuoso, segreto, che ama il buio e votato all’occulto forse è meglio stargli alla larga, ma se amate la luce non potrete più fare a meno di lui e del suo fuoco incantatore. Siate accorti, però: caldo e luminoso come il sole allo Zenit in piena estate, il solleone non a caso ce lo ricorda ogni anno, solo da lui potrete ricevere vita, nutrimento, attenzioni. Se, in qualità di satelliti, perché per quanto amati e amanti tali resterete, oserete girare attorno ad altri interessi o peggio ancora persone, vi ritroverete ad essere oggetto di aspre e continue critiche, e dovrete imparare a sopportare, con grande pazienza, scenate, sceneggiate, tragedie Shakespeariane perché il vostro primo attore è innanzi tutto una prima donna. Generoso come pochi e splendente come nessuno, il comandante, però, resta lui: da Napoleone a Fidel Castro passando per Mussolini, il Leone non fa gioco di squadra. È un dittatore anche nelle passioni del cuore.   

Il Sagittario è un lampeggiante a ore: c’è, non c’è, chissà dov’è. Sarà partito, sarà tornato? E chi può dirlo. Certo, il suo Fuoco è anche quello dell’idea sublime, rivoluzionaria che incendia i secoli e la Storia, l’idea che resta negli scritti sapienziali, nelle filosofie che forgiano i pensieri dall’origine del mondo. Può incantarvi con questi discorsi, con le sue parole, quelle di chi sembra aver capito tutto, possedere la chiave dei segreti supremi dell’esistenza. E poi non è mai noioso: può cantare o incendiare chitarre, guidare areoplani o scalare vette, conoscervi in discoteca e proporvi dopo due giorni un viaggio lungo la transiberiana, in ogni caso non sarà mai prevedibile. Sempre che non si sia imborghesito troppo perché al suo lato gioviano piace la vita bella e comoda anche se fondamentalmente rimane uno sperimentalista assoluto, un piromane della fantasia. Potrete catturarlo solo se vi lascerete bruciare dai suoi racconti che possono durare ore, talvolta giorni. Poi avrà bisogno di andarsene di nuovo per poter trovare ispirazioni e ascoltare altri racconti da tribù indigene e condividerli con voi, ancora una volta, quando vi ritroverete intorno al fuoco, il suo naturalmente. Se amate l’indipendenza, la ricerca, l’amore sotto le stelle o nel vagone di un treno, se come nel film “La mia Africa” lascerete che il vostro Sagittario insegua i suoi leoni senza obbligarlo ad una vita domestica molto più adatta al Cancro, probabilmente potrete stare insieme a lungo. 

Lontano dalle imperscrutabili profondità dell’Acqua dove la bellezza si cela nell’emozione nascosta e invisibile agli occhi, estraneo alla Terra e ai i suoi ritmi contadini che richiedono la fatica costante del seminatore che cura e raccoglie, il Fuoco è maggiormente compatibile con l’Aria che lo alimenta, lo espande e lo rende visibile.  Incontro fecondo e rigeneratore per entrambi gli elementi, attraverso l’apporto dell’Aria l’azione del Fuoco cessa di essere fine a se stessa. Nell’Aria il Fuoco trova ragioni ideali e moventi intellettuali che lo spingono a sopravvivere a se stesso e alla sua ansia di bruciare subito qualunque cosa incontri.  




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati