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AMORE - QUALI SONO LE TUE PAURE NASCOSTE?

a cura di Elena Cartotto
 

L’amore è un mistero a cui poeti e filosofi hanno cercato di dare un senso, ma né esperienza umana, né ricerca letteraria o metafisica hanno potuto catturare il dio alato che dall’origine dei tempi trafigge i cuori, ma anche le certezze. Chi sa fare bene una professione può essere sicuro e determinato in quello che pensa o nel suo modo di operare perché ha imparato il mestiere, possiede l’arte, la scienza necessaria allo svolgimento del suo compito. Chi si innamora, invece, è alla mercé del caso, a prescindere dalle qualità personali, delle situazioni sentimentali già vissute, dagli errori commessi o subiti da parte altrui, da ciò che, sostanzialmente, ritiene di aver imparato. L’uomo e la donna più forti possono sembrare, di fronte all’enigma dell’amore, bambini spauriti.   

Non tutti, però, coltivano le stesse paure. C’è chi teme di perdere l’amore dopo averlo trovato e chi, invece, è talmente sfiduciato da pensare di non poter amare mai più. E poi c’è chi è terrorizzato da tradimenti e bugie, chi dalla distanza, chi dall’eccesso di abitudini e quotidianità condivisa. Ci sono coloro che vorrebbero restare liberi pur avendo un legame e quelli che tirano fuori nel rapporto amoroso una tale carica di gelosia e senso del possesso da mettere continuamente a rischio anche le relazioni più solide. Alcuni hanno desiderio più di “coppia” che di passione e sono pronti ad accontentarsi di un qualcosa che è poco più di un’amicizia per poi sentirsi, però, a disagio verso il partner e verso se stessi; altri agiscono esattamente al contrario e cercando continuamente la passione che non possono che sentire viva e travolgente solo attraverso nuove emozioni, mettono in pericolo la fedeltà ad un solo oggetto d’amore.

L’astrologia a riguardo aiuta a fare i giusti distinguo perché attraverso l’analisi dei segni, delle case e di determinate posizioni planetarie caratterizzanti i singoli temi natali, riesce ad evidenziare quali sono gli spettri con cui costantemente ognuno si deve confrontare nel grande gioco dell’amore.

La paura della solitudine è più tipica, ad esempio, di segni come Gemelli e Bilancia che pur di avere il primo la sua piccola corte di ammiratori e il secondo il proprio presunto alter ego, possono finire in situazioni insoddisfacenti, mirate più a soddisfare il bisogno di compagnia che la pienezza di un sentimento. Questo modus operandi può influenzare anche i soggetti mercuriali o coloro che hanno case relazionali come la 3^ e la 7^ con all’interno i luminari, Venere o stellium significativi.

Tradimenti e menzogne negli affari di cuore possono essere il chiodo fisso dei  cosiddetti “plutonici”, ossia  di coloro che hanno forti valori Scorpione, casa 8^, o rapporti tra Venere e Plutone sia positivi che negativi. Queste persone possono farsi più facilmente di altre trascinare in situazioni ambigue in cui i “non detti” hanno un peso molto rilevante. È una tendenza che può essere fatalmente distruttiva non solo per chi la riceve, ma anche per coloro che la mettono in atto, ed evidenzia una non sempre conscia volontà manipolatrice con cui sarebbe bene fare i conti in modo da rendere più chiaro a se stessi il problema evitando di subirlo poi quasi a catarsi dei propri irrisolti interiori.

Su un’onda simile viaggiano i “nettuniani”, ma per motivi diversi: coloro che hanno un importante marchio Pesci, Sagittario, 12^ casa o rapporti stretti tra Venere e Nettuno, sono spesso persone in fuga che temono di essere incastrate in una qualche prigione sentimentale. Da qui la tendenza ad allacciare relazioni indefinite in cui non si sa mai veramente bene cosa il partner rappresenti: ne derivano sparizioni improvvise, tradimenti non tanto con lo scopo “plutonico” di manipolare i desideri altrui, quanto di fuggire dai propri per evitare di trovarsi costretti, obbligati al porto, quando si è creature di mare che non conoscono confini. Spesso i nettuniani sono anche più permeabili degli altri rispetto ad esperienze sessuali variopinte che non tengano troppo conto di tendenze di genere o di coppia chiusa in se stessa.

L’uraniano marcato da Urano, da valori Acquario, ma anche Vergine o con in evidenza la casa 11^  può, e spesso nemmeno troppo inconsciamente, considerare l’amore una simbiosi affettiva che paventa con tutte le sue forze. Pragmatico, orientato al presente, alla risoluzione dei problemi e ai rapporti di gruppo o di squadra, l’aspetto romantico e duale dell’innamoramento, l’eccesso della passione, lo trova totalmente impreparato. Può quindi optare per rapporti amicali con un quid in più o confondere, senza volerlo realmente, amicizia e amore perché sinceramente incapace di discernere le sue vere passioni da cui non vuole farsi governare, disposto perfino a rinunciare all’amore se questo mette a rischio la sua indipendenza.

Ci sono poi coloro che soffrono di un atavico “horror vacui”, spaventati dall’idea di non avere qualcuno perennemente accanto che riempia le giornate e il cuore, un cuore mai veramente sazio. Spesso in questi soggetti tematiche amorose e alimentari, con propensione alle abbuffate se non alla vera e propria bulimia, vanno di pari passo. Ne può nascere un insano desiderio di possesso, ma anche la tendenza a preferire la quantità al posto della qualità: lo si vede bene in chi macina una relazione dopo l’altra, senza fermarsi mai, spinto dal bisogno spasmodico di avere un riempitivo. Temi natali siffatti possono evidenziare dominanze gioviane, case seconde rilevanti, predominanza di valori Toro, rapporti Giove-Venere. Fa da contraltare a questa paura del vuoto, quella dell’abbandono, quasi uno specchio della prima, e statisticamente rilevante in chi ha conflitti planetari sull’asse 2^-8^ o su quello Toro-Scorpione.

I soggetti lunari molto cancerini, ma anche pescini, con  case 4^ e 12^ predominanti, con rapporti Luna/Nettuno o Venere/Nettuno devono contrastare la tendenza a farsi deviare dal “sentimentalismo”, dall’afflato romantico, dalla sensazione destinica di appartenere ad un amore che trascende e supera la propria situazione particolare e che può quindi essere preso a giustificazione di dolori e sofferenze che non andrebbero invece accettati, ma combattuti. Le derive di tale atteggiamento possono condurre  sia a dipendenze insane da parte di soggetti psichicamente fragili verso altri che ne abusano, che all’attitudine tipica di chi dice: “Io ti salverò” per poi precipitare nella voragine da cui si pretendeva di salvare qualcun altro. Può sussistere talvolta un certo godimento nella sofferenza e senza raggiungere estremi masochistici, cattivi aspetti tra Luna o Venere e Saturno possono essere all’origine di situazioni sentimentali infelici non solo perché oggettivamente tali, ma anche per l’abitudine del soggetto all’infelicità; un’abitudine esiziale che può arrivare a impedire relazioni sane anche quando si presentano: permane, infatti, la tendenza a dubitare, complicare, trovare motivi fittizi che possano giustificare un malessere interiore senza il quale l’amore non viene percepito come tale.

Un Leone troppo stimolato, il personaggio solare in generale, una 1^ o una 5^ casa in vista, o anche rapporti Venere - Plutone possono rendere il possessore di queste configurazioni talmente “showman” da non rendersi conto di vivere l’amore come se si fosse sempre su un palcoscenico in cerca di applausi. Qui la paura è il silenzio del pubblico, i fischi, il senso di fallimento che può travolgere nel dietro le quinte. La confusione tra il successo personale e la devozione amorosa può essere tale da creare dei veri e propri crolli emotivi in coloro che, ad esempio, non riescono a spiegarsi il perché sono stati lasciati nonostante fossero i “migliori”. L’amore non fa questione di bravura, e se può c’entrare con la stima, quanto meno nella sua evoluzione sui tempi lunghi,  non sempre ha a che fare l’ammirazione.

Se l’Ariete corre il rischio di bruciare tutto troppo in fretta, cosa che andando avanti comincia a costituire per lui un problema arrivando a produrre perfino blocchi sessuali specialmente con aspetti difficili di Sole o Marte a Plutone/Saturno, i segni di Terra, in particolare Toro e Capricorno, o coloro che hanno valori affettivi in 2^, 6^ o 10^ casa, possono trasformare la stabilità sentimentale in un idolo. Una stabilità al cui altare sono pronti a sacrificare quasi tutto per lamentarsene poi: la paura dell’incertezza, dell’imprevisto, dello scardinamento della realtà abituale è il fantasma che può arrivare a privarli dell’amore autentico lasciandoli serenamente insoddisfatti all’interno di relazioni più che altro formali.




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