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SEAN CONNERY - ADDIO, JAMES BOND

a cura di Andrea Benatti
 
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Il mondo dello spettacolo piange l’improvvisa scomparsa di uno degli attori più emblematici della storia del cinema degli ultimi sessant’anni. Sean Connery si è spento nel sonno il 31 ottobre 2020, all’invidiabile età di 90 anni. Primo James Bond dell’intramontabile saga, l’attore ha percorso una straordinaria carriera costellata non solo da successi al botteghino, ma anche da importanti premi e riconoscimenti quali tre Golden Globe, due Premi BAFTA e un Premio Oscar per il ruolo di Jimmy Malone ne Gli Intoccabili.

Attore, produttore, doppiatore cinematografico scozzese, Sir Thomas Sean Connery nacque a Fountainbridge, un sobborgo di Edimburgo il 25 agosto 1930, alle 18:05. Sole in Vergine congiunto a Nettuno sulla cuspide dell’ottava casa, Ascendente in Capricorno con Saturno strettamente congiunto, sono solo alcuni elementi che concorrono a inquadrare il calibro dell’attore scozzese, considerato l’espressione del fascino maschile maturo per antonomasia.

Il padre, Joseph, era un camionista e contadino figlio di immigrati irlandesi, mentre la madre, Euphemia, era una cameriera scozzese: visceralmente legato alle origini e alla sua famiglia – quarta casa in Toro il cui dispositore Giove è congiungo a Plutone in Cancro – Sean Connery dedicò ai genitori uno dei due tatuaggi sul braccio destro (Mum&Dad) a fianco dell’altro (Scotland Forever), inciso durante gli anni della Royal Navy per onorare la sua patria.

Prima di diventare l’attore leggendario che tutti conosciamo, Connery si esercitò in svariati mestieri, quali il bagnino, il muratore, il verniciatore di bare, la guardia del corpo, senza dimenticare l’arruolamento nella Marina Militare Britannica. All’età di diciannove anni iniziò a posare nudo per l’Edinburgh Art College. Fu in quel periodo che iniziò a manifestare una precoce calvizie – Ascendente Capricorno nei gradi saturnini del segno, Saturno congiunto all’Ascendente e in trigono al Sole – aspetto che in realtà contribuì ad aumentare il suo virile sex appeal che noi tutti conosciamo e che ha straordinariamente mantenuto anche in tarda età.

Solitamente, per valutare il grado di bellezza e di avvenenza di una persona, si osservano per prima cosa la posizione del pianeta Venere nel tema natale e gli aspetti che riceve dagli altri astri: nel grafico di Connery, sorprendentemente, la sua Venere in Bilancia in ottava casa – già di per sé indice di seducente magnetismo e di garbata sensualità - riceve forti dissonanze da Urano, Giove e Plutone. Il tipico effetto paradosso - quello relativo ad un pianeta totalmente leso, che però esprime al meglio le proprie simbologie, proprio in virtù dell’"attacco” energetico proveniente dagli altri corpi celesti – ha trovato in Connery una meravigliosa espressione.

Tentò inizialmente anche la carriera teatrale, iniziando a calcare i palcoscenici di Londra, ma l’occasione che gli permise di lavorare in televisione e al cinema arrivò ben presto: grazie all’altezza statuaria – 189 cm - il fisico adonico e lo sguardo ammaliante, si posizionò al terzo posto di Mr. Universo 1953 in rappresentanza della sua amata Scozia.

Il concorso di bellezza fu il trampolino di lancio per l’ingresso nello scintillante mondo dello spettacolo: iniziò dapprima con piccole interpretazioni in produzioni tv e pellicole cinematografiche che già gli procurarono una discreta notorietà, tra cui Il Bandito dell’Epiro e Estasi d’amore, anche se la svolta davvero decisiva avvenne nel ’62, quando fu scelto da Harry Saltzman e Albert Broccoli per interpretare James Bond, il famoso agente segreto al servizio della corona britannica, protagonista dei romanzi di Ian Fleming.

Che il destino nel cinema, e specie nel ruolo di spia segreta, fosse scritto nel suo tema natale lo si evince non solo dalla posizione di Urano – astro simbolicamente ricollegato al lavoro – in seconda casa, settore in analogia con il cinema, ma soprattutto dal Medio Cielo in Scorpione, il cui governatore Plutone si trova congiunto a Giove in settima casa, il pubblico. Inoltre Mercurio, che dispone della sesta casa, si trova in ottava: ancora una volta il mistero, l’enigma, lo spionaggio ricorrono con ridondanza nel tema dell’attore, a cui fu affibbiata per tanto tempo l’immagine di 007.

Astuto, elegante, seducente, apparentemente freddo ed estremamente risoluto – Sole in Vergine tra settima e ottava casa congiunto strettamente a Nettuno e in trigono a Saturno dominante all’Ascendente – fu il divo che fece sognare migliaia di donne in tutto il mondo; divenne in breve uno dei più celebri sex symbol: non a caso la rivista People lo elesse nel 1989 “Uomo vivente più sexy” e nel 1999 “Uomo più sexy del secolo”.

Curioso che, in tutte le pellicole in cui ha interpretato James Bond, Sean Connery indossasse un toupet per coprire le già citate calvizie, e che non riuscisse proprio a rinunciare al fumo, vizio di cui si era lasciato prendere dall’età di 9 anni. Nel 1963, durante le riprese di A 007, dalla Russia con amore, rischiò la morte: un pilota poco esperto arrivò vicinissimo a decapitare l’attore con le pale di un elicottero di scena…

Furono ben 6 i film di 007 interpretati da protagonista: la decisione di abbandonare una volta per tutte il set non fu ben accolta dal produttore e amico Albert Broccoli, tanto che i due ebbero un litigio talmente aspro che Connery si rifiutò addirittura di presenziare al funerale, anni dopo, dell’amico.

Nel curriculum del divo non troviamo solo il personaggio di James Bond: Sean Connery rivestì spesso i panni di Re in molte pellicole – basti ricordare Re David Dravot in L’uomo che volle farsi Re del ’75, Re Agamennone ne I banditi del tempo dell’81, Re Riccardo in Robin Hood principe dei ladri nel ’91, fino ad interpretare Re Artù nel 1995 in Il primo cavaliere.

Indimenticabili gli altri film dove interpretò quasi sempre il ruolo di protagonista quali Mato Grosso, Caccia a ottobre rosso, Indiana Jones e l’ultima crociata, In nome della rosa, fino ai più recenti The AvengersAgenti Speciali e Scoprendo Forrester. Eclatante la sua rinuncia a interpretare Gandalf nella trilogia jacksoniana de Il Signore degli anelli, perché a detta sua non voleva rimanere ben diciotto mesi in Nuova Zelanda per effettuare le riprese e anche perché proprio non era riuscito a comprendere i romanzi di Tolkien dai quali le sceneggiature venivano estratte.

Estremamente riservato lo fu anche riguardo alla propria vita privata – pronunciati valori Terra, tra cui Sole, Luna e Ascendente: si sposò due volte, una nel ’62 con Diane Cliento, attrice australiana, dalla quale ebbe Jason, anch’egli diventato attore. Divorziato nel ’73, si risposò poco dopo con l’artista e pittrice Micheline Roquebrune. Non ci è noto quale fosse il rapporto con le mogli, ma dal tema dell’attore notiamo quella Luna in Vergine in ottava casa lesa da Marte, che ci può far intendere che per Sean la donna non avrebbe mai dovuto brillare di luce propria, ma rimanere piuttosto defilata rispetto all’uomo e a lui far riferimento per qualsiasi decisione da prendere in famiglia.

I transiti al momento della sua scomparsa avvenuta nel giorno di Halloween – 31 ottobre 2020 – mettono in luce quanto Marte sia stato il principale agente dell’evento: nel suo attuale e lungo anello di sosta in Ariete, il pianeta rosso al momento del decesso era quadrato a Giove e a Plutone, congiunto a Urano, ma soprattutto opposto a Venere, astro che stava ricevendo anche la quadratura di Giove di transito.

Interessante che nel tema natale di Sean Marte provenisse proprio dalla casa sesta, in analogia con la salute, e che il transito possa aver contribuito ad accentuare la gravità della quadratura di Saturno all’asse dei Nodi Lunari natale.

Squisitamente saturnina è anche una sua celebre frase, che racchiude appieno l’essenza della sua persona: “Alcuni invecchiano, altri maturano”, e come non dargli torto!




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