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I MILLE VOLTI DI GIGI PROIETTI

a cura di Andrea Benatti
 
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Un attacco di cuore non gli ha lasciato scampo: Gigi Proietti è morto il 2 novembre 2020, il giorno stesso del suo 80esimo compleanno.

Tale evento è considerato alquanto emblematico per i cultori delle Rivoluzioni Solari, secondo cui il ritorno solare che avviene in prossimità del nostro compleanno funge veramente da catalizzatore di potenti energie; infatti i principali eventi della vita accadono solitamente proprio a ridosso di quel giorno. Questa teoria deriva dal lunghissimo studio statistico del grande astrologo Ciro Discepolo: armato di migliaia di dati natali di personaggi famosi e comuni, in oltre quarant’anni di carriera, è arrivato alla conclusione secondo cui gli eventi più pregnanti che ci riguardano - specie i lutti - hanno una maggior probabilità statistica di accadere nei 20 giorni prima e nei 20 dopo il nostro compleanno. Sconfinata la serie di volumi scritti dall’astrologo: solo per citarne alcuni, Transiti e Rivoluzioni solari, Nuovo Trattato delle Rivoluzioni Solari, Rivoluzioni Lunari e Rivoluzioni Terrestri, vere e proprie pietre miliari per i cultori dell’Astrologia Attiva.

Polimorfico trasformista, attore teatrale e cinematografico, doppiatore, conduttore televisivo, regista cantante, direttore artistico… Gigi Proietti era tutto, la quintessenza dello spettacolo italiano, che in 60 anni di carriera ha segnato profondamente la nostra cultura. L’eterno Mandrake, il poeta Narciso Vanesi, l’attore Gastone inventato da Pratolini, il Maresciallo Rocca, sono solo alcuni dei personaggi divenuti proverbiali nel panorama culturale nazionale, ed i cui tratti sono ormai dei veri e propri stilemi citati a memoria da generazioni.

Luigi (Gigi) Proietti era nato a Roma, il 2 novembre 1940 alle 02:15: Sole in Scorpione in terza casa, Ascendente Vergine e con Plutone che risulta essere straordinariamente l’astro più stimolato di tutto il tema dell’attore, in quanto quadrato al Sole e a Giove, in trigono a Luna e a Mercurio, in sestile a Venere. Nel suo grafico celeste, se guardiamo attentamente, le sfumature plutoniche sono assolutamente preminenti: Il Sole, non a caso, si trova nei gradi plutonici dello Scorpione, in una casa – la terza – che per cosignificanza ai Gemelli vede Plutone istrionicamente esaltato. Il luminare, oltretutto, forma una quadratura proprio con Plutone in undicesima casa - cosignificante dell’Acquario –  segno che vede questo pianeta esaltato per trasparenza – secondo la teoria degli Zodiaci B, elaborata dalla grande astrologa del ‘900 Lisa Morpurgo.

Figlio di Romano e di Giovanna Ceci, si diplomò al Liceo Ginnasio Augusto di Roma e si iscrisse a Giurisprudenza presso “La Sapienza”, corso di studi che abbandonò a soli sei esami dalla laurea, per inseguire la sua grande passione: il teatro. Coltivò parallelamente anche un vivo interesse per la musica, passione che l’artista portò dentro di sé fin da piccolo: pianoforte, chitarra, contrabbasso, fisarmonica, nessuno strumento per lui era impossibile da imparare – Nettuno in prima casa congiunto a Venere, in sestile a Mercurio e in trigono a Urano.

Si iscrisse inizialmente a un corso di mimica, esperienza che segnò indiscutibilmente la carriera del giovane Gigi, il quale iniziò a ricoprire svariati ruoli di contorno negli spettacoli, adattandosi anche alla commedia musicale. Diede subito prova di estrema versatilità e di giocosa creatività: riusciva infatti ad assumere “maschere” sempre diverse nei ruoli più disparati – marcati valori plutonici – calandosi perfettamente nei panni di personaggi che sembravano fatti su misura per un grande talento creativo come lui – Nettuno in prima casa – arrivando disinvoltamente a trasfigurare la propria fisionomia e voce.

Tra esilaranti gag, canzoni serie e semiserie e impronunciabili scioglilingua, nel 1964 visse la sua esperienza formativa più pregnante sul set di Se permettete parliamo di donne di Ettore Scola, dove incontrò Vittorio Gassman, che diventò uno dei suoi più grandi amici nonché collega. In quell’anno, Proietti iniziò il suo percorso professionale nel doppiaggio, prestandosi a una lunga serie di personaggi, primo tra tutti Gatto Silvestro! La propria voce, dal timbro caldo e inconfondibile – Giove in Toro, nei gradi della sua esaltazione, in aspetto al Sole in Scorpione – fu anche associata a Sylvester Stallone (il famoso grido “Adriana!” era suo!), Robert De Niro e Dustin Hoffman, oltre che al genio della lampada in Aladdin di Walt Disney.

Per il grande affabulatore il palcoscenico doveva diventare sempre più suo, linfa vitale del suo spiritoso e irresistibile istrionismo: proprio sul palco l’artista poteva esprimere al meglio la sua vena creativa, lasciando sfogo a ogni sua idea – marcati valori plutonici, Sole in terza casa in aspetto a Giove. Nelle varie performance l’attore romano indossava sempre una camicia bianca accompagnata rigorosamente da pantaloni neri: “E’ la mia divisa dai tempi di “A me gli occhi, please”.

L’esordio al cinema, a differenza del teatro, non soddisfò in un primo momento le aspettative dell’attore e tantomeno quelle della critica: nel 1976 recitò per il grande schermo con il film Febbre da cavallo, nel ruolo del bislacco scommettitore Mandrake. Dopo una prima fredda accoglienza la pellicola divenne, col passare del tempo, un vero e proprio cult.

Nel 1983 debuttò come conduttore televisivo della quarta edizione del super varietà Fantastico, anche se maggior fortuna la ebbe come protagonista degli one-man show come Io a modo mioSole totalmente leso da Plutone, Giove e Saturno, a prova di come gli astri che ricevono aspetti solamente dissonanti da altri pianeti riescono molto spesso a riscattarsi e a ottenere grande successo, anche a costo di grandi sforzi e sacrifici.

È all’inizio degli anni ’90 che l’artista ottenne un consistente e progressivo clamore con le serie di telefilm Un figlio a metà, Il maresciallo Rocca, L’avvocato Porta e Preferisco il Paradiso, mentre al cinema ritorna nelle commedie Box Office e Ma tu di che segno 6? - film incentrato sull’uso improprio dell’astrologia e degli oroscopi, con risvolti comici e irriverenti.

Molto riservato riguardo la sua vita privata e matrimoniale – Sole in Scorpione, Ascendente in Vergine / settima casa in Pesci – ha sempre voluto tenere lontano dai palcoscenici e dai flash dei fotografi l’amore della sua vita, Sagitta Alter, la “svedese che parla romanesco”, incontrata nel 1962 – Venere congiunta a Nettuno. Lui appena 22enne, lei giovane guida turistica a Roma, non convolarono mai a nozze, ma sono rimasti insieme fino alla fine, quindi quasi per 60 anni. “Non ci tenevamo particolarmente al matrimonio quando eravamo giovani, ma non lo escludiamo. Chissà, magari un giorno ci guarderemo e ci verrà voglia di compiere anche questo passo, anche se il traguardo più bello, quello di costruire una famiglia unita, siamo già riusciti a realizzarlo.”  Dalla loro unione nacquero due figlie, Susanna e Carlotta, rispettivamente costumista/scenografa e cantautrice/attrice.

Gli ultimi 20 anni di carriera vedono Gigi ancora follemente innamorato del suo lavoro, che per lui era davvero fonte vitale di espressione del proprio talento al servizio della sua folgorante carriera. La sesta casa, connessa al lavoro, si trova in Acquario, il cui governatore Urano si trova in Toro e congiunto al Medio Cielo, settore oroscopico che intercetta tutti i Gemelli, anch’esso segno non a caso plutonico. Il teatro, infatti, era la sua più grande passione abbracciata fino all’ultimo respiro.

Si dedicò anche alla poesia, componendo svariati sonetti, partecipò a molti spot pubblicitari – come quello del caffè Kimbo – e recitò l’elogio funebre scritto di suo pugno in versi e in romanesco per il suo grande amico e collega Alberto Sordi, scomparso nel 2003. Nel 2013 invece pubblicò un’autobiografia intitolata Tutto sommato qualcosa mi ricordo, piccolo commiato artistico con cui l’attore ripercorse la sua storia personale e professionale.

I transiti al momento della scomparsa vedevano Urano esattamente opposto al Sole dell’attore, nonché congiunto a Giove e a Saturno natali, segnale di un possibile evento traumatico, improvviso e ineluttabile che lo avrebbe riguardato in prima persona. Urano, inoltre, nel tema natale di Proietti, governa proprio la sesta casa, quella in analogia alla salute. A fungere da “trigger” dell’infausto evento potrebbe essere stato Marte che nel grafico celeste dell’attore governa la casa ottava – simbolicamente legata alla morte – e che al momento della scomparsa dell’uomo stava transitando proprio in quel settore oroscopico e si trovava opposto alla sua posizione natale, preciso quasi al grado. Venere, infine, astro ricollegato alla salute e al benessere, era congiunta al grado al Nodo Nord del tema dell’attore.

Interessante e alquanto eloquente la Rivoluzione Solare domificata per Roma, luogo in cui Proietti si trovava ricoverato presso la clinica Villa Margherita; il ritorno solare è avvenuto in realtà il giorno prima, precisamente il 1°novembre alle 10:52: l’Ascendente di Rivoluzione cadeva ai 29° del Sagittario – nella quarta casa natale dell’attore, in analogia non solo con l’abitazione e la famiglia, ma anche con la cosiddetta “fine delle cose”. Il governatore dell’Ascendente di Rivoluzione – Giove – si trovava in prima casa, congiunto a Plutone e a Saturno. Pianeti considerati difficili – definiti “malefici” dall’Astrologia Attiva – nella prima casa di rivoluzione che corrisponde al corpo fisico, ci forniscono dettagli ancor più lampanti riguardo l’evento della sua morte.

“E comunque nascere e morì lo stesso giorno … lo poteva fa’ solo Mandrake!”




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