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DIEGO ARMANDO MARADONA - ADDIO PIPE DE ORO

a cura di Andrea Benatti
 
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Il suo nome è e sarà per sempre leggenda, la sua vita è stata la parabola di un performer del calcio senza precedenti e attualmente senza successori, indiscusso protagonista di un’intera era del grande calcio mondiale, ma anche di turbolenti scandali mediatici e personali. Non ha bisogno di presentazioni Diego Armando Maradona, la cui morte riportata dal giornale argentino El Clarin il 25 novembre 2020, ha scosso l’intero mondo del pallone, ma non solo. Il Pibe de Oro, consacrato alla storia dello sport come la stella più brillante di tutto il firmamento calcistico, è entrato prepotentemente nella cultura di massa, non solo per la gloria, le coppe e gli allori del successo planetario, ma anche per le controverse vicende personali, inghiottite nel gorgo delle dipendenze dalle droghe e dagli psicofarmaci, dai problemi con il fisco e dagli scandali familiari.

Emblematica la data della morte, a meno di un mese dal suo 60° compleanno. A seguito di un intervento al cervello per la rimozione di un ematoma, il campione era tornato nella sua casa di Tigre, vicino Buenos Aires, per un lungo periodo di riabilitazione. Poi, il crollo emotivo e - di lì a poco - il decesso a causa di un’insufficienza cardiaca.

Il ritorno solare, che avviene in prossimità del nostro compleanno, funge veramente da catalizzatore di potenti energie che trovano riscontro negli avvenimenti più importanti e tangibili che ci riguardano in prima persona, nel bene e nel male. Non necessariamente si muore nei giorni immediatamente antecedenti o successivi al compleanno come nel caso di Maradona, William Shakespeare, Ingrid Bergman, Gigi Proietti o di un’altra miriade di personaggi noti e comuni, ma solitamente gli eventi più pregnanti dell’anno che andremo a vivere hanno una probabilità maggiore che si verifichino a ridosso del nostro compleanno - si veda ad esempio Joe Biden, eletto presidente degli Stati Uniti d’America poco prima del suo 78° ritorno solare. Massimo esperto nonché prolifico autore di volumi riguardante l’argomento, grazie agli sconfinati studi effettuati in merito, è il grande astrologo Ciro Discepolo, padre della moderna Astrologia Attiva.

Terzo di sette figli, nati da Don Diego e Dona Dalma, Diego Armando Maradona nacque il 30 ottobre 1960, alle 07:05 a Lanùs, Buenos Aires, Argentina. La sua famiglia ha origini sparse in tutto il mondo: Italia, Spagna, Croazia e America Latina. Il suo tema natale, conoscendo per sommi capi la storia del campione mondiale, è uno specchio estremamente parlante del temperamento e delle vicende scaturite dalla sua indole: il Sole in Scorpione nei gradi plutonici del segno in dodicesima casa congiunto strettamente a Nettuno, l’Ascendente Scorpione e Plutone come astro più stimolato di tutto il tema, ci ritraggono una personalità magnetica, passionale, complessa, tortuosa, un vero fuoriclasse del pallone dalle intuizioni e dalle tattiche geniali, propri di un outsider difficilmente riproducibile.

Dai campetti di calcio nei sobborghi di Buenos Aires al reclutamento per la nazionale argentina il passo fu breve, bruciando in questo modo fulmineamente tutte le tappe. L’escalation del piccolo capocannoniere fu inarrestabile, fino all’ingaggio record ricevuto dal Barcellona, anche se la carriera del goleador raggiunse l’apice ai mondiali di Messico 1986.

Diego Maradona era però anche profondamente tormentato, a tratti autolesionista, diabolicamente attirato dagli eccessi, dalle droghe, dal piacere goduto senza alcun freno inibitorio – marcati valori plutonici, quinta casa tra Pesci e Ariete il cui governatore, Nettuno, è strettamente congiunto al Sole in dodicesima. Il Pibe de Oro sembrava davvero schiavo di questi paradisi artificiali che potevano strapparlo dalla convulsa emotività che lo attanagliava – spiccati valori Acqua, tra cui i due luminari – e per i quali eccessi ha pagato con la salute più volte nella sua tumultuosa vita.

Dalla struttura fisica compatta, dalle gambe forti e dal baricentro basso – Ascendente Scorpione, prima casa in Sagittario, in analogia con le gambe – Maradona era un centrocampista offensivo, carismatico, mancino, rinomato per l’eccezionalità del dribbling, per il controllo della palla, per la precisione dei passaggi e per la visione complessiva del gioco – Marte in Cancro sulla cuspide della nona casa, in opposizione a Saturno in Capricorno, in trigono a Nettuno e alla Luna. Alto 1 metro e 65 cm, era un tornado di passione e talento inarrivabile e irripetibile, che scrisse una delle pagine agonistiche più belle del Napoli, città che fu straordinariamente rivalutata proprio in funzione dei successi calcistici di Maradona: ora la città veste a lutto per la sua perdita. Curioso che Napoli sia anch’essa posta dalla maggioranza degli astrologi sotto il segno dello Scorpione, come appunto Maradona.

Legame viscerale, sanguigno, inscindibile quindi con il capoluogo partenopeo che lo ha sempre idolatrato come il Messia del pallone, o addirittura paragonato a Dio – congiunzione Sole/Nettuno in dodicesima casa, al vertice di un grande trigono d’acqua con la Luna in Pesci nei gradi della sua esaltazione e Marte in Cancro nei gradi della sua caduta. Proprio di questo pianeta sorprende la sua posizione che tradizionalmente è associata a debolezza – essendo per lo più in opposizione a Saturno, nel proprio domicilio capricornino – ma che in realtà il goleador è riuscito a riscattare straordinariamente, forte anche del trigono con la Luna, nel segno anatomicamente attribuito ai piedi, i Pesci. Ricordate le sue mirabolanti performances il 22 giugno 1986, in una partita contro l’Inghilterra nei quarti di finale ai campionati del mondo in Messico, in quella partita ricordata per il “gol del secolo”? Maradona giocava con Marte in transito in Capricorno opposto al Marte natale, che riattivava l’opposizione natale con Saturno.

Da Italia ’90 cominciò il declino del calciatore: iniziarono a rendersi evidenti i primi segni di un’instabilità emotiva che nessuno sospetterebbe da un uomo come lui – Sole in dodicesima congiunto a Nettuno, Luna in Pesci – mentre l’anno dopo venne scoperto positivo a un controllo antidoping, con la conseguente squalifica per 15 mesi. Lo scandalo lo travolse in maniera irreversibile, specie quando entrò in scena la cocaina, il “demone bianco” di cui Diego era un assiduo consumatore – marcati valori nettuniani. Ai problemi con gli stupefacenti, si affiancarono quelli con il fisco – Plutone astro più stimolato del tema – e la grana di un secondo figlio mai riconosciuto – Mercurio in Scorpione in dodicesima casa.

I transiti al momento della scomparsa sono stati di un’eloquenza sconvolgente: Urano – pianeta che nel tema governa la casa quarta, quella associata anche alla “fine delle cose” - era esattamente opposto al Sole del calciatore (un po’ come avvenne di recente al compianto Gigi Proietti, deceduto il giorno del suo 80° compleanno) e in trigono preciso al grado al Plutone del giocatore, pianeta che è per di più il dispositore del suo Sole scorpionico. Il Sole, in analogia con il cuore, ha ricevuto quindi la secca opposizione di Urano, e in effetti il calciatore è morto per arresto cardiaco.

Marte di transito, quadrato preciso a Marte di nascita, era appena entrato nella sesta casa di Maradona, ed è stato raggiunto poi dalla Luna proprio nel momento della morte avvenuta intorno a mezzogiorno. Il luminare, tuttalpiù, nel tema governa gran parte dell’ottava casa, anch’essa in analogia con la morte. L’astro d’argento potrebbe, come spesso accade, aver funto da vero e proprio detonatore dell’evento luttuoso alla luce dei transiti complessi dei pianeti lenti su quelli natali del calciatore.

Per comprendere ancora di più la situazione ci viene in aiuto la Rivoluzione Solare redatta per Buenos Aires, città vicina a Rio de la Plata dove il pibe de oro era ricoverato dal 2 novembre, poco dopo il malore sopraggiunto nel giorno del suo compleanno. Il ritorno solare avvenne il 29 ottobre alle 20:11, con domificazione effettuata tenendo conto delle coordinate geografiche della capitale argentina: l’Ascendente di rivoluzione cadeva nella sesta casa natale del tema di Maradona, mentre il Sole di rivoluzione era nella sesta di rivoluzione… straordinaria ridondanza di significati relativi alla salute. Urano in dodicesima casa di rivoluzione ci parla di prove inevitabili e improvvise, come è stato appunto il ricovero avvenuto poco dopo il suo compleanno.

La scomparsa del campione argentino ha scosso anche il suo connazionale Papa Francesco che mai, fino a quel momento, era arrivato a fare tanto: sul suo account Instagram è apparsa una storia che ritrae i due in una foto, durante un incontro avvenuto in Vaticano qualche anno fa, accompagnato dall’hashtag #RipMaradona.




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