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SOGNARE I MORTI E I CIMITERI

a cura di Elena Cartotto
 

Il periodo autunnale con i primi freddi, il buio che si fa più lungo e i viali intrisi di foglie morte, nostalgie e nebbie favorisce un’operazione di ripiegamento interiore che in qualche modo tocca tutti, anche coloro che abituati ad una vita di superficie scandita da impegni e relazioni, si ritrovano a cercare nel caldo della propria casa uno spazio silenzioso in cui recuperare energie fisiche e mentali. Le feste per celebrare i defunti che, sotto svariati nomi, in tutto il mondo si susseguono tra la fine di ottobre e per tutto il mese di novembre, inevitabilmente catturano l’attenzione e creano suggestioni, perfino culinarie: basti pensare al celebre pan dei morti.

La morte con tutte le sue figure e proiezioni fa parte, da sempre, dell’inconscio collettivo e delle diverse tradizioni culturali anche se la post-modernità del villaggio globale nella sua folle corsa verso l’immortalità tecnologica ha cercato di cancellarla. Però guerre e pandemie, alla fine, hanno costretto anche l’uomo del XXI° secolo a giocarsi con lei la sua partita a scacchi, come ben racconta il celebre film di Bergman “Il settimo sigillo”. Per altro oscurare la morte significa dimenticare anche la vita, in quell’eterna dialettica che, come già Freud aveva evidenziato, contrappone da sempre Eros a Thanatos.

La morte nei sogni non deve, quindi, spaventare proprio perché in realtà è radicata in noi fin da quando nasciamo e il camminare nella sua ombra onirica serve a ricordarci che siamo vivi. Per altro, come si evidenzia nella sezione del sito dedicata all’interpretazione dei sogni, quasi nulla di quel che sogniamo rappresenta mai ciò che realmente raffigura.

I defunti che compaiono in sogno possono in taluni casi rappresentare parti della nostra psiche: i nonni, ad esempio, adempiono ad una funzione di consiglio e guida, ossia incarnano quella saggezza e quel senso di responsabilità che può servirci quando siamo incerti sul da farsi mentre la vita ci richiede decisione. Defunti bambini potrebbero, invece, volerci metterci in guardia dal rischio di scivolare in un’esistenza forse troppo orientata al lavoro e alle cose pratiche in cui non c’è più spazio per il nostro lato più “infantile” e spensierato, quasi l’avessimo ucciso.

La nostra morte può indicare che siamo in un periodo di profonda trasformazione, come indica anche il tredicesimo arcano dei tarocchi, la morte appunto, rappresentata classicamente da uno scheletro con la falce. Astrologicamente la morte come trasformazione rimanda alle forze creative e rigeneratrici di Plutone che nel suo disgregare ciò che è preesistente origina anche nuove forme di vita. Questo è anche il significato dello Scorpione, segno legato ai cicli di morte e rinascita, governato da Plutone, e dell’8^ casa zodiacale. Il settore 8°, per altro, nel suo opporsi al 2° riproduce il rapporto vita-morte attraverso la dialettica appartenenza-abbandono: il distacco simboleggiato dall’8^ casa non è altro che un altro volto della morte che lascia la vita rigogliosa e feconda della taurina casa 2^. È possibile che il doverci distanziare da qualcuno a cui teniamo o l’abbandonare progetti, luoghi, attività professionali per scelta o circostanze ci porti a sognare la morte come rappresentazione della fine di un ciclo vitale in cui eravamo coinvolti. Poiché il passare del Tempo che dà avvio e pone fine alle cose del mondo è personificato da Saturno, la falce o oggetti ad essa similari, con medesima funzione, che compaiono nel sogno, possono essere esplicativi di transiti di questo pianeta verso punti caldi del nostro tema natale.

Cimiteri e lapidi sono altrettante personificazioni della morte, ma questo non significa che siano per forza sogni che preannunciano disgrazie. Vedere la fotografia o il nome di qualcuno che è vivo su una lapide può essere indicativo della fine del rapporto con questa persona anche se non ne siamo pienamente coscienti: siamo lì perché una parte di noi ha già sepolto un amante, un amico, un capo, un progetto che avevamo. L’inconscio è depositario di una sapienza genuina e intuitiva che precede quella logica che deriva dalle nostre riflessioni e decisioni.

Tombe di persone già morte possono invece esplicitare un ritornare alla coscienza di ricordi belli o brutti, felici o dolorosi che avevamo rimosso e connessi, per qualche ragione, a quella persona defunta che diventa depositaria di momenti chiave della nostra vita. Non bisogna dimenticare che una lapide è un segno tangibile di quel che è stato; proprio per questo se vediamo il nostro nome ben chiaro su una lapide, forse, dentro di noi, desideriamo lasciare un segno concreto del nostro passaggio in questo mondo e vogliamo essere ricordati da chi verrà dopo di noi.

Aggirarsi in un cimitero è spesso metafora onirica di uno stato depressivo che indica senso di solitudine e sospensione tra la vita vera che sfugge e la morte, da intendersi come fine di tutti i sogni o le speranze, che avvertiamo incombente.Transiti conflittuali di Plutone o Saturno verso la Luna o Venere possono deteriorare o inaridire a tal punto la nostra vita emotiva da facilitare questo tipo di sogni che danno proprio l’idea di un totale senso di abbandono della persona costretta a guardare un passato ormai privo di vita che non le appartiene più senza, però, avere un futuro davanti che possa stimolarla a reagire, a coltivare slanci.  Se cerchiamo tombe di persone precise che non riusciamo a trovare, forse questo implica che dentro di noi non abbiamo accettato che quelle persone non facciano più parte della nostra vita, non abbiamo, come direbbero gli psicologi oggi, elaborato il lutto fino in fondo.

Vedere persone vestite a lutto indica più o meno situazioni simili a quelle sopraindicate: spesso cerimonie luttuose nel sogno accompagnano, paradossalmente, l’avvicinarsi di momenti che dovrebbero essere felici, come un matrimonio, una laurea, un trasferimento in una nuova casa. Questo accade perché il cambiamento va inteso come passaggio da uno stato all’altro: di conseguenza anche quando produce buoni frutti, ha sempre in sé un lato “mortifero”. La donna che sta per diventare moglie, “muore” come single, la persona che si trasferisce in una nuova casa, muore come abitante della vecchia e con lei muoiono tutte le abitudini e le relazioni di vicinato che aveva costruito precedentemente.

Il sogno attraverso l’immagine della morte ci aiuta a gestire tutti i lutti, gli abbandoni, i distacchi, i cambiamenti piccoli e grandi che fanno parte dell’esistenza di ognuno di noi.




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