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SEGNI ZODIACALI E MALINCONIA - COME SCONFIGGERLA

a cura di Elena Cartotto
 

Può essere una tiepida malinconia autunnale che non raggela il cuore, ma lo rende sospeso, oppure vera tristezza che morde da dentro e va ad appesantire i movimenti e i pensieri. Talvolta è depressione in senso stretto e allora potrebbe servire una terapia psicologica o addirittura l’uso di farmaci. In ogni caso nessun segno, nemmeno l’ottimista Sagittario, è esente da momenti di profondo sconforto e sfiducia nella vita. È la sensazione che si prova ad essere imprigionati in un mondo anaffettivo dove la solitudine e la distanza dagli altri esseri umani sono la norma.

Specialmente con la pandemia questo tipo di stato d’animo è diventato più diffuso e pervasivo spingendo gli adulti a bere e mangiare di più per compensare il senso di abbandono e l’angoscia verso il presente. Gli adolescenti, invece, come è emerso da diverse indagini, hanno manifestato una maggiore tendenza al suicidio.

Transiti difficili di Urano e Saturno, notoriamente il signore della malinconia, possono innescare in temi potenzialmente soggetti agli sbalzi umorali, delle vere e proprie sindromi o malattie psichiche conclamate. In genere, però, i giorni no e i momenti bui passano come sono arrivati, sebbene ogni segno abbia il suo modo particolare di vivere la tristezza e le proprie strategie di difesa.

L’Ariete non è abituato a battere in ritirata e a ad accettare passivamente la tristezza: tenta, come vuole la sua natura marziana, di combatterla con ogni mezzo. Può decidere di fare più sport se reagisce in modo positivo alla provocazione interiore, oppure può litigare con chi gli capita a tiro perché in lui l’inquietudine di tipo malinconico diventa subito rabbia: un Ariete triste, è un Ariete arrabbiato. La soluzione migliore resta quella di scaricare la tensione a livello fisico, anche prendendo a pugni un pungiball, perché nell’Ariete i turbamenti psichici finiscono direttamente nei muscoli.

Il Toro godereccio e mangiatore, ingioia la tristezza come un piatto mal riuscito, poco cotto o amaro. Per lui tutto si misura in cibo e in quantità e se diventa triste non sente più la voglia di divorare la vita. Arriva il fatidico nodo in gola, che è la sua parte del corpo più delicata, e se la tristezza continua gli passa l’appetito: un Toro che non mangia, è un Toro triste; una signora Toro che non cucina è delusa dal destino. Deve ritrovare il gusto delle cose attraverso gli altri sensi: accarezzando un animale, ad esempio, o passeggiando nella natura per fare fotografie. Anche cantare sotto la doccia può ridargli lo sprint.

I Gemelli tristi sono silenziosi. Smettono di svolgere la loro funzione radiofonica: non captano più informazioni e non le ritrasmettono. È angosciante per chi vive con loro rendersi conto che non sono più gli stessi. Nervosi e mentali, spesso è lo stress eccessivo a causare dei cortocircuiti nella loro brillante personalità. Bisogna incuriosirli per tirarli fuori dal guscio: parlare loro di un nuovo libro, di una nuova canzone, del nuovo vicino di casa o renderli partecipi di qualche pettegolezzo piccante. Vedrete che i loro occhi intriganti e furbi torneranno a brillare.

Il Cancro, come è noto, nella tristezza ci sguazza. Ne ha bisogno per coltivare le emozioni e i sentimenti che lo ispirano, come la nostalgia. Non dovete preoccuparvi se lo vedete triste, perché è la sua natura un po’ leopardiana. Preoccupatevi, caso mai, se è troppo allegro, se ride in continuazione: vuol dire che ha perso il suo equilibrio. È un creativo e sa trasformare la malinconia in poesia pura: ascoltatelo mentre vi racconta i suoi ricordi, mentre rievoca atmosfere e persone che non ci sono più. Lo farete felice.

Il Leone triste è un Leone detronizzato senza più una corona, un pubblico, qualcuno a cui dare ordini. Il Leone va in crisi facilmente quando smette di essere al centro dell’attenzione altrui, fosse anche solo quella di chi ama. Le sue cadute malinconiche sono proverbiali, anche perché ha il senso della scena e del teatro, ma ci vuole poco a recuperarlo alla vita: gli basta un appaluso, anche solamente metaforico. Ditegli che è bravo, che è il migliore, che nessuno ha tanto carisma: risplenderà come il sole d’estate davanti ai vostri occhi.

È difficile capire quando la Vergine è triste, perché in realtà non si riesce a decifrarla nemmeno quando è contenta. Può avere mille pensieri e sentirsi grigia come certe giornate d’autunno e nessuno se ne accorge. Si può capire da certi scatti, dalle mani più veloci di quanto già non siano, come se tenesse in mano qualcosa che scotta. La Vergine triste sembra robotica: non cessa di essere operativa ed efficiente, ma è come fosse spersonalizzata. Ha bisogno che qualcuno abbia bisogno di lei: può apparire tortuoso, ma la Vergine funziona così. È un segno di “servizio”, di aiuto, di concreta presenza: sentirsi utile la fa respirare come la primavera.

La Bilancia triste pende solo da una parte: notate che c’è qualcosa che non va perché in qualche modo eccede. Lei improvvisamente mette talmente tanta bigiotteria addosso da sembrare un lampadario del settecento e lui esce col calzino bianco a vista. Non sono distratti, né provocatori, semplicemente sono tristi: probabilmente sono incappati in una classica strada senza uscita, cosa che accade loro di frequente quando ci mettono troppo a decidere. Non sanno cosa fare, l’ansia li attanaglia, vorrebbero piangere, ma fanno i finti duri. Portateli a teatro o al cinema, date loro occasione di ammirare un po’ di arte e bellezza e torneranno in perfetto equilibrio.

Lo Scorpione pare uscito da un film poliziesco, sembra sempre sia braccato da qualcuno o forse sta seguendo una pista. Ha un’aria strana tra il triste e l’irriverente come uno che si fa beffe di quella stessa vita che, a sua volta, l’ha imbrogliato. È ombroso, indecifrabile, i suoi momenti più felici forse non li ha visti nessuno o sono rimasti di passaggio nel sorriso appena accennato di qualche vecchia foto. La tristezza in realtà non gli appartiene, lui è fatto per i sentimenti forti ed è facile che finisca direttamente dall’esaltazione più potente alla depressione più nera. Balla sull’abisso e ha bisogno di un complice che balli con lui. Siate quel complice e gli eviterete il peggio.

Il Sagittario ha talmente fiducia nella vita e nella sua buona stella che quando si sente triste non ci può credere nemmeno lui: “non è possibile …” pensa, appena sprofonda di un millimetro in qualche emozione negativa. Non piange, è perplesso, e come il Gemelli si ammutolisce. Non racconta più dei suoi viaggi, smette di dare lezioni di vita e filosofia a chiunque incontri e si dimentica perfino di aver prenotato un treno per quel weekend fuori porta che aveva già organizzato da mesi. Ha bisogno di nuove avventure e se voi siete suoi amici dovrete fornirgli occasioni per entusiasmarsi ancora: portatelo a prendere una lezione di equitazione, invitatelo ad ascoltare il nuovo Guru della meditazione transoceanica, regalategli una bottiglia di vino pregiata e chiedete la sua opinione. Gli servirà per uscire dal torpore.

Il Capricorno è un pessimista razionale: non è nato triste, ma sa come va il mondo. Non gli interessa essere considerato avido, ambizioso, freddo e distaccato, alla fine ciò che conta per lui è il risultato che vuole ottenere. Ecco, se manca il bersaglio prima si arrabbia, e poi se non recupera terreno rischia, sì, di sprofondare nella depressione. Figlio di Saturno è abituato alle malinconie che vanno e vengono, alla solitudine della vetta, è pronto a pagare un prezzo per arrivare dove vuole, ma se non ci arriva è finita: all’insuccesso preferisce la morte. Proponetegli un affare, chiedetegli il curriculum per cercare di sponsorizzarlo per un nuovo ruolo di responsabilità, usatelo come consigliere e stratega anche se non ne avete bisogno, si sentirà subito meglio.

L’Acquario è allegro, ma non troppo, per dirla con la musica che ama tanto. Sembra che niente lo ammazzi mai veramente, perché ha sempre qualche idea di riserva che lo tiene impegnato o qualche persona da incontrare e che lo incuriosisce più delle malinconie passeggere. Ecco, se si annoia è finita: detesta la routine, lui vive proiettato in avanti verso un futuro in costante evoluzione. Ama i gruppi, i progetti nuovi, i cambi di rotta. Nel caso lo vediate spegnersi portatelo a un concerto o in mezzo alla folla a manifestare per la questione sociale del momento. Oppure regalategli una lezione di volo: volare è il suo sogno segreto.

I Pesci nascono con il mare dentro, con le onde che si inseguono nel cuore. Sono nel flusso degli eventi, cambiano costantemente: un’ora prima sono tristi e vorrebbero lanciarsi da un ponte, un’ora dopo ballano sulla spiaggia all’ultimo sole del tramonto. Sembra che non abbiano bisogno di nessuno in questo loro incessante mutare alla ricerca di un qualche se stesso perduto chissà dove e quando. Però, attenzione: se dovessero irrigidirsi, perdersi in particolari oziosi, diventare ossessivamente perfezionisti come la Vergine, forse non stanno bene, forse la malinconia ha preso il sopravvento. Offrite loro da bere e ubriacatevi insieme. Oppure stuzzicate la loro spiritualità intrinseca accompagnandoli in qualche chiesa a sentire l’organo o da una cartomante.




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