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SEGNI ZODIACALI E ALIMENTAZIONE

a cura di Elena Cartotto
 

Il rapporto col cibo in un tema natale dipende da diversi fattori. Al di là del segno zodiacale di appartenenza, l’ascendente, ad esempio, nel suo indicare la fisicità di un individuo può dirci qualcosa anche sui gusti del suo palato.

Poi c’è Giove, pianeta legato all’oralità e alle risorse in generale intese non solo come denaro, anche se questo, spesso, è il primo significato che si associa al pianeta insieme a quello di fortuna. Giove è anche il cibo e va da sé che un Giove in Acquario potrà essere più trasgressivo a tavola di un Giove in Toro: il primo amerà sperimentare combinazioni originali ed esotiche, il secondo, invece, sarà legato alla cucina tradizionale e probabilmente mangerà di più.

Anche la casa seconda, co-significante del segno del Toro e quindi della propensione a inglobare dentro di sè, può fornirci informazioni interessanti sul rapporto di una persona con la nutrizione: un Nettuno in casa seconda potrebbe esprimere un rapporto anomalo col cibo, mentre Saturno, forte della sua esaltazione in Bilancia, potrebbe favorire palati raffinati e molto selettivi.

La casa 5^ evidenziando in un tema il rapporto col piacere in generale darà il suo contributo: una quinta in Leone potrebbe amare i ristoranti lussuosi e sfavillanti, mentre un Giove in 5^, se troppo stimolato o in un segno a lui confacente, potrebbe eccedere nel mangiare o creare talvolta addirittura problemi di bulimia. 

La casa 6^ con la dedizione al corpo e alla cura della persona associa spesso il cibo alla salute e al benessere in generale. Una bella Venere in 6^ può aiutare ad avere un’alimentazione variegata, sana ed equilibrata, Marte può spingere a stili alimentari particolari da associare all’attività sportiva come, ad esempio, la dieta del guerriero, in cui ci si nutre solo una volta al giorno in una finestra temporale breve di non più di quattro ore, mentre Saturno può inclinare, ovviamente, verso regimi alimentari ferrei, talvolta perfino eccessivi. Giove in 6^, invece, dà di frequente amore per la cucina, per cui il soggetto che ne è segnato, è spesso un ottimo chef anche se fa un altro lavoro.

Al netto del tema natale e delle sue complessità ci sono comunque inclinazioni caratteriali diverse nei confronti del cibo determinate dal segno di appartenenza. Vediamo quali sono.

L’Ariete è frettoloso, non ama perdere troppo tempo in cucina. Il suo rapporto col cibo mantiene qualcosa di simile a quello che poteva avere l’uomo primitivo dopo aver cacciato. Vuole gustare la preda con immediatezza ferina. Per questo può amare le carni crude, le bistecche al sangue, e tutto ciò che ha un sapere molto forte e vivo, compresi i peperoni rossi. Anche il vino deve essere rigorosamente rosso perché esalta la natura passionale del segno: i prosecchini li lascia agli altri. Ha in genere uno stomaco abbastanza resistente e ama nutrirsi dopo aver fatto attività fisica. Preferisce la semplicità, e in compagnia predilige pizza e birra, magari davanti a una bella partita di calcio o all’ultimo film d’avventura che stanno per trasmettere in TV. Ha una vera passione per le grigliate estive.

Il Toro, al contrario, ama sia mangiare che cucinare e se volete che compia dei veri e propri capolavori culinari non dovete mettergli fretta. Se ha ospiti la sera comincia a preparare tutto fin dalla prima mattina, con passeggiata al mercato per scegliere gli alimenti più freschi e poi proseguire con la preparazione organizzata del menù. È portato verso un tipo di cucina tradizionale e campagnola che sappia valorizzare non solo i sapori, ma anche profumi ed estetica dei prodotti. Ama tutto ciò che è parte integrante della sua stagione, la primavera, come fragole e ciliegie che, per altro, associa all’amore e al risveglio dei sensi. Per lui nutrire gli altri, vuol dire donare amore! Deve solo stare attento a non strafare perché è decisamente una buona forchetta. In ogni caso ha uno stomaco di ferro capace di digerire tutto, solo che ingrassa con facilità.

Gli intellettuali Gemelli non sono notoriamente dei mangioni. Si nutrono per sopravvivere. Quel che li stuzzica del cibo è la possibilità che offre di partecipare a incontri sociali. Meglio gli aperitivi delle cene e tanti assaggi piuttosto che vaste portate. In genere chiacchierano così tanto che quando finalmente decidono di mettersi a mangiare a qualche meeting o evento, gli altri inviatati hanno già spazzolato tutto. Non li vedrete, però, mai senza calice in mano. Passare in rassegna gli ospiti col loro sorriso sfavillante e il bicchiere di prosecco o champagne in bella vista li fa sentire un po’ personaggi da copertina e questo li diverte molto. Difficilmente ingrassano proprio per la scarsa attitudine al cibo, ma i nervi sempre tesi e i troppi aperitivi fatti per socializzare possono favorire un po’ di gastrite. Spesso amano albicocche e melanzane.

Il Cancro è un buongustaio. Nel cibo ritrova quel contatto col nutrimento materno di cui sente la mancanza tutta la vita, anche a 60 anni suonati: non a caso ama il latte come fosse perennemente un neonato che deve crescere. Di conseguenza ama tutti i derivati del latte: dai formaggi, alle creme, senza dimenticare yogurt e soprattutto dolci. In particolare apprezza la panna con le fragole o il gelato con la macedonia. Può essere un bravo cuoco, ma solo se si sente ispirato e non ha la luna storta. Per lui la cucina è un’espressione di creatività e tratta i suoi ospiti esattamente come tratta se stesso, ossia come bambini. Per cui le porzioni sono abbondanti, con la costante preoccupazione che gli ospiti possano avanzare qualcosa perché inconsciamente ciò viene vissuto come un rifiuto della sua dolce e affettuosa protezione materna. È di stomaco delicato, può soffrire di reflusso, ernia iatale, ulcera. Spesso alla base di questi disturbi non c’è solo la tendenza ad essere poco equilibrato nel consumo di creme, cioccolato e formaggi grassi, ma anche un’emotività potentissima che gli rende effettivamente difficoltoso il processo digestivo.

Il Leone è scenico anche nel cibo. Non è notoriamente un cuoco provetto e ama essere servito e riverito per cui difficilmente si impegnerà personalmente nell’organizzazione di un banchetto. Più facile che si affidi a familiari o amici disposti ad aiutarlo o anche a un catering. Di sicuro, però, dirigerà i lavori come un vero direttore d’azienda prestato alla ristorazione. Vorrà sapere tutte le ricette, da dove vengono gli ingredienti utilizzati, controllerà il posizionamento dei tavoli e di ogni singola sedia. Visionerà piatti e bicchieri, marche di bibite e vini e alla fine sarà talmente stanco che sembrerà abbia davvero fatto tutto da solo. Per questo spesso, se proprio non è obbligato dal bon ton a organizzare pranzi o cene perché deve ricambiare qualcuno o perché l’occasione lo richiede, preferisce andare al ristorante. Può anche pagare tutto lui, ma il momento che preferisce è quello della sua preparazione, ossia della “vestizione” per l’evento che avverrà, stile rampollo delle grandi dinastie. Ama le spremute di agrumi, le ostriche e lo champagne.

La Vergine è naturalmente misurata e controllata anche perché soffre un po’ all’intestino e ha sempre paura di fare dei danni ogni volta che esce fuori dal suo schema dietetico. È uno dei segni più propensi alle diete perché ama contare grammi, calorie, fare ipotesi, seguire procedure e verificare i risultati. Se altri valori del tema natale lo consentono, può essere un’ottima professionista della nutrizione. Predilige le verdure e tutto ciò che è bio. Preferisce negozi in cui può compare le monoporzioni e i ristoranti che ha già sperimentato. Se deve andare in un posto nuovo s’informa via web leggendo tutte le recensioni possibili. Le piace mangiare in ambienti puliti in modo impeccabile: un bicchiere leggermente velato o un capello finito disgraziatamente in un piatto possono farla alzare alla velocità della luce e spingerla a recensire quella location come la peggiore della sua vita. Il suo amore per strumenti e tecnologie innovative la porta ad acquistare facilmente dei robot da cucina.

La Bilancia non ama certamente fare la spesa perché vive il fatto di dover scegliere e valutare i prodotti come un vero e proprio lavoro. Spesso s’incanta davanti a tutte le offerte e ai reparti di healthy food perché associa il cibo con il benessere e la bellezza. Adora vitamine, integratori, ma anche tisane, e i differenti tipi di tè. Anzi l’ora del tè, che gli inglesi ancora considerano tra i loro rituali tradizionali, è quella preferita dalla Bilancia. Lei non mangia solo con la bocca, ma degusta anche gli ambienti. Per la Bilancia la classica sala da tè che riporta indietro la memoria a epoche remote piene di stile ed eleganza è un luogo ricco di fascino dove, potendo, organizzerebbe tutti i suoi meeting. Per altro adora anche la piccola pasticceria che spesso accompagna i ritrovi sociali in questo tipo di ambiente. Il dolce misurato è l’unico sfizio che si concede per non attentare alla sua linea sempre perfetta.

Lo Scorpione, invece, potendo scegliere opterebbe per i locali fumosi con bische clandestine come andavano di moda nella New York anni ’20. Ama il jazz e le luci basse, e i luoghi inaccessibili ai più. Può essere un amante dei cosiddetti “secret bar”, dove si può entrare solo su invito o con parola d’ordine. Bere in genere gli piace e facilmente s’intende di whisky pregiati da accompagnare, all’occorrenza, con un buon sigaro. Le donne del segno, tradizionalmente le più affascinanti dello Zodiaco, danno poco peso alle questioni dietetiche e alla sana alimentazione, per cui possono essere ottime compagne di bevute e trasgressioni alimentari. Caso mai se si devono rimettere in forma preferiscono praticare il digiuno intermittente e fare attività fisica. Lo Scorpione è un segno poco sfumato: ama i sapori forti, i cibi speziati, i crostacei e il cioccolato fondente. Lo stomaco è forte, ma la tendenza ad eccedere può creargli facilmente stati infiammatori nelle sue zone delicate che sono quelle intime.

Il Sagittario è un’ottima forchetta. Segno domicilio di Giove, tende a godersi la vita e a non privarsi di alcun piacere, specie di viaggi e cibo. Averlo a cena come ospite dà soddisfazione perché mangia di tutto, non avanza mai niente e soprattutto non osserva i piatti in cerca di un qualsiasi difetto con l’occhio clinico di una Vergine o di una Bilancia. È un commensale simpatico, che chiacchiera volentieri e s’intende di vini: non è raro che abbia la cultura di un vero e proprio sommelier. Piuttosto goloso ama la varietà e preferisce fare la spesa nei negozietti, dove può avere rapporti diretti con i commercianti e farsi consigliare. È appassionato di tutte le cucine del mondo e si può riuscire a trascinarlo in qualunque ristorante sapendo che si mostrerà entusiasta sia delle lumache che dell’ultimo locale vegano. Deve stare, però, attento perché tende ad eccedere col cibo e l’alcool e a scaricare sul fegato oltre che a ingrassare.

Il Capricorno è sobrio. Difficilmente cucina se non costretto da esigenze familiari e anche quando lo fa è sempre molto attento a non eccedere con le porzioni. Tende, per altro, a preparare solo piatti che conosce molto bene. Se è uomo o donna in carriera, come spesso accade, può trascurare la propria alimentazione e abituarsi a ordinare cibo da asporto o a riempire il freezer di surgelati. Mangiare per lui è mera questione di sopravvivenza. Però può ravvivarsi molto nella stagione fredda: ama i cibi tipici di questo periodo. Tartufi, funghi, cavolfiori, lenticchie, cotechino, cassoeula: il Capricorno gusta, con palato esperto, anche piatti pesanti, basta che il momento dell’anno sia quello giusto. Qui viene fuori la sua anima di terra che ama le cose semplici e “stagne”. Spesso, e sorprendentemente, è anche un buon intenditore di superalcolici e specialmente di grappe.

L’Acquario non è particolarmente devoto al cibo, ma è molto curioso. Lo appassionano gli intrugli strani, le salsine, le cucine etniche, e soprattutto, come avviene per gli altri due segni d’Aria, la dimensione conviviale che si crea attorno ad una bella tavola imbandita. La sua credenza può essere vuota o strapiena a seconda dei momenti. Se è preso da qualche progetto o ispirazione nuova può dimenticarsi perfino di mangiare, ma se gli dicono che ha aperto un nuovo esercizio commerciale equo solidale non lontano da casa sua, può decidere di farci un salto e svaligiare il negozio come dimostrazione di solidarietà. Se è in vena può essere un cuoco sperimentatore che tenta di cucinare pietanze da lui stesso inventate senza seguire ricetta alcuna. Come bevande ama succhi di frutta, cocktail freschi e bollicine.

I Pesci, segno domicilio base di Giove, sono tendenzialmente dei buongustai, a meno che non prevalga in loro il lato nettuniano che può renderli poco propensi al cibo, ma accaniti bevitori. Amano poco le carni rosse, preferendo quelle bianche, ma soprattutto apprezzano verdure e pesce. La loro cena ideale è quella in riva al mare d’estate perché lì ritrovano tutta la poesia del loro elemento, l’Acqua. Sono patiti di sushi, meno delle cucine etniche troppe speziate. I sapori eccessivamente decisi li lasciano indifferenti. Sono un segno sfumato, che ama profumi e gusti delicati. Non è raro che il loro senso di connessione con l’Universo li spinga verso scelte vegetariane o vegane più per non danneggiare le altre forme di vita che per salutismo. Possono essere propensi a praticare periodi di digiuno per ritrovare l’equilibrio e sviluppare maggiormente la propria spiritualità.




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