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SATURNO CONTRO E IL MINIMALISMO COME STILE DI VITA

a cura di Elena Cartotto
 

Il pianeta Saturno, che il celebre film di Ozpetek “Saturno contro” ha innalzato a icona cinematografica del male, è forse il simbolo più temuto da chiunque abbia un minimo interesse per l’astrologia. Associato a eventi nefasti, a rinunce, privazioni, perdite, lutti, separazioni, malattie, va detto che forse è stato fin troppo mitizzato in questa sua basilare cattiveria. Urano può essere molto più distruttivo se malmesso verso un tema natale perché ai guai aggiunge il brivido dell’imprevisto: la sorpresa del ciclone che arriva e spazza via tutto mentre tu ti stavi godendo un’apparente meravigliosa giornata di sole.

Saturno più che scombinare i piani prestabiliti come fa Urano, mette alla prova, perfino quando è in buon aspetto: vuole saggiare la resistenza, la solidità, il radicamento di ciò che abbiamo costruito. Il suo obiettivo è togliere tutto ciò che è inutile, superfluo, non essenziale alla nostra evoluzione. Signore del Capricorno, governa quella parte dell’inverno che lascia la natura spoglia e scheletrica: Saturno è anche questo, l’architettura nascosta della vita che sopravvive alla morte autunnale e allo spegnersi delle luci natalizie. È “quel che resta del giorno” per citare un intenso film di James Ivory con protagonista il Capricorno Anthony Hopkins. E, elemento non irrilevante, Saturno a modo suo premia chi sa farsi carico della fatica, della responsabilità, chi rimane fermo al suo posto di comando nella tempesta e continua a governare la nave che rischia di naufragare.

Saturno, nel bene e nel male, tende una mano ai nostri sforzi se vanno nella direzione di una maggiore frugalità di vita. Certamente “Saturno contro” non può essere sconfitto, ma indirizzato o, come direbbe l’astrologia attiva, parzialmente “esorcizzato” sì. 
Con “Saturno contro” si fa riferimento principalmente agli aspetti conflittuali di Saturno verso il Sole, ma possiamo considerare tutto il pacchetto dei pianeti personali, ivi compresi Luna, Mercurio, Venere e Marte.

Da circa due anni a questa parte la presenza di Saturno in Acquario sta mettendo sotto pressione i segni fissi Leone, Scorpione e Toro. Lo stesso Acquario, benché viva un transito di congiunzione, deve comunque fronteggiare il processo di crescita che Saturno impone con tutte le responsabilità del caso. Nel marzo del 2023 Saturno entrerà in Pesci andando a sollecitare i segni mobili, ossia Gemelli, Vergine, Sagittario e i Pesci stessi, sebbene, in maniera meno urticante.

Come trasformare il nemico nel nostro più prezioso alleato? Muovendoci nei tempi giusti per approfittare dell’energia del transito che non mira all’espansione come Giove, ma alla restrizione: dalle calorie alle spese.

Se Saturno ci chiede di alleggerirci per dare spazio all’essenziale, sicuramente favorirà tutte le diete seguite con costanza nel tempo, le pratiche del digiuno intermittente e apprezzerà l’introduzione nella nostra routine quotidiana di tempo da dedicare all’esercizio fisico e a quelle forme spirituali e meditative che ci liberano dal peso della materialità e dei pensieri orientati alla materia.

“Saturno contro” può essere nostro complice nell’attivare processi depurativi e uno stile di vita detox orientato al ripristino di un miglior equilibrio psico-fisico. Sempre per la stessa ragione favorisce la liberazione da tutte le forme di vizio ostinato, come il fumo o la tendenza a eccedere con l’alcol. Non ama le scorciatoie per cui ci condurrà certamente al risultato finale desiderato, ma solo dopo aver saggiato la nostra capacità di resistere alle tentazioni, di accettare le sfide, di elaborare quella sofferenza che deriva dalla rinuncia a ciò che ci piace e dal cambiamento di abitudini che ci infondono sicurezza.

Oggi si parla molto di “minimalismo” come nuovo modo di vivere: la ricchezza, soprattutto da parte delle giovani generazioni amanti del nomadismo digitale, non viene più concepita come possesso di cose, di case, di conti, di oggetti in generale che favoriscano la vita comoda. Al contrario, seguendo il suggerimento del poeta Thoreau, sta emergendo l’idea che: “un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può fare a meno”.

Ne ha parlato a più riprese anche Gianluca Gotto nel suo noto blog mangiaviviviaggia.com. Davvero dobbiamo spendere la nostra breve esistenza ad arredare sempre meglio quella che, infondo, rischia di diventare la nostra gabbia dorata? E poi, quanti pensieri angoscianti relativi alla cura di tutta questa materialità di cui ci circondiamo finiscono per distrarci dai nostri reali obiettivi, dalle mete che ci prefiggiamo, dai sogni che culliamo nel cassetto? È così che diventiamo spettatori della nostra stessa vita, mentre, secondo l’orientamento minimalista, si vive molto meglio quando si ha solo l’essenziale.

“Saturno contro” può costituire un transito perfetto per eliminare oggetti, vestiti e finanche mobili e pezzi di arredamento che non usiamo più o che non ci dicono niente: attraverso i canali della vendita, o regalando a parenti e amici o buttando proprio l’inutile. La rete è sempre più provvista di spazi commerciali, di trattativa, di mercatini online dove il processo di “smaltimento rifiuti” personali viene estremamente agevolato. Paradossalmente con “Saturno contro” riusciremo a vendere di più che con Giove a favore, se il nostro scopo è liberarci dal superfluo. Certo, non potremo sfuggire alla sofferenza insita in ogni processo di scelta: decidere cosa tenere e cosa alienare, soprattutto se le cose che tocchiamo, guardiamo o sentiamo sono legate a ricordi e affetti, non è facile. Ma Saturno è proprio questo che vuole.

Ormai esistono vere e proprie regole per diventare minimalisti e abbracciare un vero e proprio stile di vita saturnino. Ad esempio concentrarsi su una cosa alla volta e capire ad esempio, tra il caos di tazze e bicchieri che abbiamo in cucina, quali sono quei pochi che effettivamente ci servono: gli altri andranno eliminati. Poi si passerà ai vestiti, ai cd, perfino ai libri che non andranno naturalmente buttati, ma rimessi in circolazione quando ormai avremo chiarito ai noi stessi quali sono quelli non leggeremo più o quelli che non leggeremo mai.

Bisogna imparare a fare “decluttering”, altra parola magica nei cicli conflittuali di Saturno: ossia riordinare in modo funzionale, mirando all’alleggerimento, gli ambienti della casa, dai più piccoli ai più grandi. Quante chiavi che non ricordiamo nemmeno cosa aprono abbiamo accumulato nel vano di quell’armadio e quante penne che forse non scrivono nemmeno più ci sono nel comodino vicino al letto? E le tisane che abbiamo comprato le beviamo tutte o sono lì in attesa di essere degustate da almeno due, forse tre anni?

Ogni giorno occorre dedicarsi a uno scomparto della nostra casa e andare a diminuire sempre di più il numero degli oggetti: complice “Saturno contro” finiremo per accorgerci che questa attività ci fa stare meglio. Ci sentiremo più leggeri e avremo più voglia di muoverci, viaggiare, tornare al vero senso della vita che è legato alle esperienze, alle relazioni, alla conoscenza, alle emozioni, non al possesso indiscriminato di cose.

“Less is more” dicono i minimalisti convinti. Quanto può essere stressante per la nostra capacità di sopportazione, anche visiva, continuare a vedere oggetti che spuntano fuori da ogni dove?
Perché sentiamo l’esigenza compulsiva di comprare sempre qualcosa al mercato solo perché i prezzi sulle bancarelle sono particolarmente appetibili? Semplicemente perché ci siamo abituati al consumo come stile di vita e riempire gli armadi ci illude di colmare certi vuoti dell’anima.

Il lato buono di un transito con “Saturno contro”, se ben sfruttato, è quello di aiutarci a fermare l’accumulo compulsivo, e quindi tossico, di cose e persone, riportandoci a riconoscere la qualità al posto della quantità. Quanti aperitivi, cene o caffè abbiamo preso con gente di cui non ci importava nulla? Il minimalismo è anche questo: far cessare i sensi di colpa perché preferiamo trascorrere una sera alla settimana con tre amici di valore, che tutti i weekend in locali alla moda in compagnia di dieci soggetti con cui, infondo, non abbiamo nulla in comune.

Mentre Giove ci riempie, ci porta nuove situazioni, nuovi incontri, più soldi, più oggetti mettendo il nostro Io all’ingrasso fino al punto di non riconoscerlo più, “Saturno contro”, se gli lasciamo fare il suo sporco lavoro, ci riporterà alla nostra vera essenza. Se saremo capaci di soffrire per ogni scelta che dovremo fare, se riusciremo a separarci da oggetti, abitudini e talvolta anche da relazioni inutili, sapremo finalmente chi siamo veramente, cosa ci piace sul serio, cosa ci emoziona, quali sono quelle che quattro, cinque cose, persone, idee che c’entrano davvero con la vita che vogliamo realizzare. E sapremo finalmente dove andare senza sprecare più tempo ed energia.




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