ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Tutti al cinema

LA TIGRE E LA NEVE : ROBERTO BENIGNI CI RIPROVA

a cura di Augusta Neumann
 
Clicca sull'immagine
Clicca sull'immagine

"Solo il vero poeta sa quanta tristezza abiti nella casa di specchi della poesia" Milan Kundera, La vita è altrove.

"La tigre e la neve" è il nuovo film del geniaccio toscano Benigni. E’ sempre estremamente difficile ripetere un miracolo, anche se cinematografico. Dopo un capolavoro acclamato in tutto il mondo, quale è stato "La vita è bella", Benigni ci riprova dopo il flop del suo Pinocchio e ci regala questo film che è carino, divertente, a tratti ci fa pensare sull’amore, la vita e la morte, a tratti passa cose interessanti ma …niente di più. E non dobbiamo chiedere di più.

Dopo il tema dell’Olocausto, Benigni affronta la nuova sfida di un amore indomito in un contesto più moderno, la guerra in Iraq.

A noi rimane un dubbio per "La vita è bella": che Benigni abbia "rubato" l’idea al regista romeno Radu Milhaileanu ( 23.4.1958 Bucarest ), splendido autore dell’ancor più splendido "Train de vie" , che affrontava lo stesso argomento tragico in un contesto divertente, mai osato prima. Abbiamo incontrato questo regista alla consegna dei Nastri d’argento anni fa. Non un accenno a Benigni, alla delusione, alla tristezza di questa "rapina", piangeva ringraziando chi lo aveva premiato, con sentimenti sinceri. Infatti, il regista romeno aveva proposto proprio a Benigni la parte del Matto di questa carovana di infelici, ma dopo aver letto il copione, il regista toscano aveva rifiutato ma ecco che dopo sei mesi mette in cantiere "La vita è bella". Questo dubbio non toglie nulla alla grandezza dei due films, che abbiamo amato entrambi.

"La tigre e la neve" presenta le sue parti migliori proprio quando Benigni non vuole strafare ma rimanere uguale a sé stesso: pensiamo alla scena della sua lezione di poesia all’Università, semplicemente splendida, o quando si ritrova a pregare Allah., degne di un altro capolavoro riuscito per metà : "Non ci resta che piangere" con Troisi.

Si rivede con piacere anche Tom Waits cantare una canzoncina al matrimonio e la presenza di Jean Reno, l’amico Fuad che lo aiuta nell’impresa di salvare la vita all’amata, in coma all’ospedale, è sempre una garanzia di bravura, fascino e simpatia ( come dimenticare "Leon"?). A noi Reno piace molto e attendiamo di vederlo ne "Il codice Da Vinci", certi che sarà la parte migliore del film. Pensiamo che l’Ombra di Roberto Benigni rimanga la presenza della sembra insostituibile moglie Nicoletta Braschi, che si ostina a credere di saper recitare e anche se rimane in coma per quasi tutto il film, la sua presenza è ugualmente fastidiosa (Nicoletta è anche produttrice di questa opera).

Ricordiamo un’intervista in Tv dove Roberto esultante e sopra le righe come sempre continuava a incensarla dichiarando senza sosta la sua venerazione per lei, mentre Nicoletta continuava a guardarlo con aria leggermente disgustata. Mah!

Il personaggio di Benigni si chiama Attilio come il grande poeta Attlio Bertolucci, padre di Bernardo e comunque, quando un autore parla di poesia, comunque ne parli, crediamo lo si debba ascoltare. Questo film non sarà un capolavoro ma vale la pena di vederlo per questo. In fondo, non importa se l’amata corrisponde o no ai suoi sentimenti, non importa se si rischia la vita per salvarla, è amore, e come diceva Platone, quello che conta è colui che ama, non colui che viene amato.

Roberto Benigni (27.10.1952 h. 13.00 Castiglion Fiorentino) è uno Scorpione, la vita e la morte vanno di pari passo, in una cavalcata tra passioni travolgenti e distacchi raggelanti.

Spiazza come è spiazzante i suoi Sole e Venere isolati e il suo Ascendente Capricorno: tutta questa esuberanza potrebbe essere un recupero di insicurezze e fragilità interiori, l’eccesso di parole e gioia potrebbero nascondere il silenzio e la tristezza di un’anima che cerca la propria poesia amando tutto quello che può. La Luna in Acquario lo rende un uomo che vuole essere libero ma senza riuscirci nella vita privata, anche Nicoletta (19.04.1960 h. 21.45 Cesena ) ha la Luna in Acquario : due esseri umani profondamente soli, ribelli alle convenzioni che li circondano, sodalizio che li incatena proprio a quello che non vorrebbero.

Grazie comunque per voler continuare a scrivere pagine di poesia al cinema, anche per noi, che poeti non siamo.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati