ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - L'angolo della psicologia

ASPETTI CONFLITTUALI DEL TEMA NATALE

a cura di Elena Cartotto
 

L’antica tradizione astrologica nella sua tendenza fatalista protesa a vedere nel destino una direzione di vita immutabile, ha sempre presentato aspetti planetari come “quadratura” e “opposizione” sotto la dicitura di aspetti “negativi”. Oggi il termine “negativo” viene di frequente sostituito da espressioni che lasciano un margine maggiore di intervento all’uomo, inteso non più in maniera passiva come soggetto a influssi assolutamente incontrollabili, ma come vero protagonista del suo tema natale. Si parla infatti di aspetti conflittuali o addirittura dinamici ad indicare quella tensione che pur nel suo generare sofferenza, paralisi o frustrazione, riesce comunque a mettere in campo degli elementi propulsivi.

Il fatto che sussista un aspetto tra due o più pianeti indica che tra loro esiste una relazione ed è questo l’elemento fondamentale da cui partire. Se siamo di fronte ad un trigono o ad un sestile i pianeti metteranno l’uno a servizio dell’altro le risorse a disposizione, collaboreranno in maniera felice alla manifestazione della propria vera essenza. Si pensi ad un trigono tra Marte e Venere che va ad armonizzare passione e sentimento o a un sestile Marte-Urano che rende l’azione incisiva ed efficace perché effettuata nei tempi giusti, a ritmo si potrebbe dire, dato che è coinvolto Urano.

In realtà la relazione tra i pianeti continua ad esserci anche quando siamo di fronte a quadrature e opposizioni. Il dialogo c’è, ma non è pacifico. A volte i pianeti giocano ad ostacolarsi, altre sono su un ring come in un incontro di box, altre ancora si frenano vicendevolmente, ma comunque parlano tra loro, non s’ignorano, non sono isolati, condizione, questa dell’isolamento, che forse può risultare maggiormente lesiva per il pianeta rispetto al cosiddetto aspetto negativo. Si può immaginare un pianeta isolato come un soggetto che nessuno ascolta: sia che gridi in maniera spropositata e per motivi futili, sia che stia chiedendo aiuto. Un pianeta isolato è anche estremamente più reattivo a transiti difficili perché non ha nessuno a cui appoggiarsi o con cui condividere la malasorte; in sostanza non ha un canale dove poter far scorrere la propria energia che rischia di diventare implosiva.

Quadrature e opposizioni, invece, generano scontri tra energie diverse: situazione difficile, senza ombra di dubbio, ma che può risultare molto stimolante e perfino creativa. Se si osservano i temi natali di personaggi celebri che hanno raggiunto il successo, realizzato un sogno, o espresso in modo originale la propria personalità, spesso e paradossalmente ci si trova di fronte a temi natali carichi di aspetti conflittuali. Si veda a tal proposito il tema di Steve Jobs ricco di lesioni che puntellano proprio la casa 10^ e la congiunzione Giove-Urano, fulcro, in realtà dell’affermazione di questo genio della postmodernità. Molto parlante anche il tema di Walt Disney che con il suo Nettuno totalmente leso in 10^ fu autore della celebre affermazione: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Certo, si potrà obiettare che Jobs si ammalò presto e morì giovane, e che Disney ebbe un’infanzia disgraziata che lo vide bambino-lavoratore. Gli aspetti dinamici non perdono la loro carica che può essere anche molto distruttiva in alcuni casi, ma generano la possibilità di un recupero, di una compensazione, perché l’essere umano tende a muoversi proprio nella direzione delle proprie ferite allo scopo di sanarle.

Un buon aspetto non attira la nostra attenzione per il semplice fatto che funziona da sé, che ci garantisce quell’armonia, quell’equilibrio, quella soddisfazione veramente appaganti che non necessitano di ulteriore lavoro. L’aspetto negativo ci inchioda perché fa male, sanguina, può creare infezione, ci tormenta: sembra manipolare eventi e persone al puro scopo di farci del male. Quelle Veneri opposte o quadrate a Saturno non smetteranno, forse, di trovare amori difettosi per il semplice fatto che la consapevolezza di avere questo aspetto nel proprio tema natale è più alta. Però potranno tentare di riscattarsi in modi diversi: accettando un partner meno empatico o molto più maturo in cui si avvertirà sempre una certa distanza. Oppure potranno canalizzare la simbologia di Saturno e Venere in una costruttiva passione per l’antiquariato, l’antico, il vintage, il restauro, facendone, a volte, anche una professione. Se la conflittualità non viene vissuta a testa bassa aspettando che l’onda anomala ci travolga, forse col tempo, imparando a capire come funzionano certi nostri difetti di fabbrica, potremo riuscire a cavalcare quella stessa onda.

Jung che si dedicò totalmente agli altri nella sua opera di medico e psicologo del profondo aveva un Sole totalmente leso in 7^ casa: proprio la casa degli Altri. Fu probabilmente proprio quella lesione del Sole a Nettuno senza alcun riscatto a fargli dubitare della potenza sovrumana dell’Io e a condurlo verso l’esplorazione del Sé che non avrebbe potuto nascere senza il sacrificio, tipicamente nettuniano, dell’Io. La ferita, per usare un’espressione dello psicologo junghiano Aldo Carotenuto, può diventare una feritoia, un piccolo varco di luce, proprio perché squarcia la nostra pelle, le nostre certezze, quell’armatura di convenzioni e convinzioni con cui ci proteggiamo non solo dalla sofferenza, ma anche dalla vita stessa nelle sue manifestazioni più esaltanti.    
Siamo spinti a lavorare, a impegnarci, a usare l’ingegno per tentare di conciliare forze che sentiamo in noi opposte o contrastanti: si pensi a chi, lacerato da opposizioni tra casa 2^ e casa 8^, soffre di inconsce sindromi di abbandono o a chi, dilaniato da quadrature tra casa 1^ e casa 4^, fatica a costruire la propria identità perché si sente prevaricato dalla famiglia e dalle sue aspettative.

L’opposizione può, a volte, lasciare più chances rispetto ad una quadratura perché il soggetto che la vive ne ha una coscienza chiara: vede il nemico che lo osteggia e lo minaccia davanti a sé. La quadratura, invece, è un nemico che ti colpisce alle spalle nascondendo il volto: può richiedere tempo ed esperienza riuscire a codificarla per poterle dare un senso positivo all’interno del nostro percorso esistenziale. Tina Turner l’ha fatto: è un altro di quei temi che urla dolore, sopraffazione, rabbia. A parlare, astrologicamente, è il Marte totalmente leso in Pesci in casa 7^ che racconta in modo evidente tutte le umiliazioni e le botte che ha preso dal marito Ike.  Eppure è un tema di grande riscatto e potenza non solo grazie ad alcuni aspetti positivi che hanno sorretto il tema di Tina impedendole una deriva distruttiva e autodistruttiva, ma anche per merito della capacità della Turner di diventare, a un certo punto della sua vita, proprio quel Marte.

Bisogna ricordare che in un tema natale il soggetto è sempre al centro: non è mai solo un pianeta o un gruppo di pianeti, anche se a volte c’è la tendenza ad identificarsi più con Luna o Venere per le donne, ad esempio, e con il Sole o Marte per gli uomini. Ciò può valere anche per altre categorie, motivo per cui uno sportivo sarà, inconsciamente, più focalizzato su Marte e un artista su Nettuno. Tina Turner ha recuperato dentro di sé la simbologia di Marte invece di continuare a viverla in proiezione sui propri compagni di vita: ha smesso di subire Marte come una forza estranea, maschile, invasiva, e ha cominciato a governarlo, a incarnarlo lei stessa. Ecco perché la sentiamo guerriera, viva, esaltata, appassionata, “rossa” quando canta e fa la performer sul palco.

I pianeti rappresentano il teatro in cui ci muoviamo, le figure con cui ci relazioniamo, le nostre funzioni psicologiche, ma sono soprattutto energie che ci vivono da dentro mettendoci a disposizione tutta la loro ampia simbologia, nel bene e nel male: questo ci permette di intervenire direttamente sui loro scompensi cercando di trarne, per quanto possibile, i massimi benefici.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati