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L'INVERNO NEI SEGNI E NEI SOGNI

a cura di Elena Cartotto
 

Poesia, letteratura, iconografia sono riuscite a rendere amabile perfino una stagione austera come l’inverno che, se non fosse per il breve intervallo natalizio tra cibo, canti e luminarelle, resterebbe, a molte latitudini, semplicemente la parte dell’anno più oscura e glaciale dove la voglia di uscire e incontrarsi scompare, le malinconie che si credevano superate riemergono, e il brivido della solitudine reale o ipotetica fa capolino. Invece immagini bianche di neve e piccole case, focolari domestici con tanto di cani e gatti che attorniano felici i loro padroni, luci di candele dipinte o reali, scaldano il cuore e soprattutto l’immaginazione. In fondo è su questo che si basa l’insegnamento del modo di vivere hygge, eredità culturale del profondo Nord Europa. Il congelamento di tutto ciò che è esterno accende l’interiorità, la familiarità, vivifica gli affetti veri.

Il Capricorno apre le danze dell’inverno con il solstizio e tutta la sua simbologia legata agli antichi riti Saturnali che nell’antica Roma erano dedicati a Saturno, dio del tempo e della ciclicità della natura. Babbo Natale è, infondo, una rivisitazione della stessa mitologia di Saturno: l’eterno vecchio dalla barba bianca la cui pancia, astrologicamente, ricorda la trasparenza di Giove nel segno del Capricorno messa in evidenza da Lisa Morpurgo. Solitario, ascetico, apparentemente duro come la fredda terra di gennaio, il Capricorno sembra sintetizzare in sé quel bisogno di frugalità e di ritorno all’essenziale che è tipico del periodo. Però è, in realtà, nell’Acquario, segno fisso della stagione, che l’inverno posa il proprio cuore. Da qui il celebre distacco acquariano che, forse, supera, per la forte attitudine cerebrale, anche quello capricornino.

Se al Capricorno spetta il compito di governare le emozioni dell’opposto Cancro, quasi per un obbligo dialettico, la distanza tra l’Acquario, la sua aria rarefatta da spazio cosmico, e il trasudare delle emozioni terrene è tale che può permettersi anche di prenderle in giro. Non a caso è quasi sempre nel regno dell’Acquario che si celebra il carnevale tra maschere e scherzi, a ricordo, forse, della trasparenza di Plutone nel segno. Con i Pesci arriva spesso la quaresima con la sua scia di fioretti, sacrifici offerti agli altari di Dio o della coscienza, ricerca di una spiritualità disincarnata o concreta nell’aiuto al bisognoso. I Pesci, segno “mobile”, sono per definizione borderline: in fondo si muovono tra un inverno non ancora finito e una primavera che non è ancora iniziata. Difficile capirli, afferrarli, catturarli, perché la loro dimensione è quella nettuniana del possibile e sembrano sempre guizzare via in questo varco stagionale, quasi conoscessero il binario segreto di Harry Potter per tornare a Hogwarts.

Sognare l’inverno con la sua carica di solitudine e abbandono può alludere al sentirsi, per una qualche ragione, più vecchi e più soli. A volte può essere indice della necessità reale di occuparsi di familiari anziani il cui peso si sente tutto sulle proprie spalle.

Il Capricorno e gennaio possono riportare a galla nell’inconscio sogni legati alle montagne. Per altro come si evidenzia nella sezione del sito dedicata all’interpretazione dei sogni che ci inviate, quasi nulla di quel che sogniamo rappresenta mai ciò che realmente raffigura. In genere i sogni in cui compaiono le vette alludono alla fatica della scalata per raggiungere un obiettivo importante, e se le cime sono innevate possono indicare che questo è un percorso di crescita e realizzazione solitario di cui si avverte totalmente la responsabilità. Non bisogna, però, dimenticare che diverse tradizioni culturali hanno posto proprio nei monti il luogo sacro della rivelazione: gli dei greci abitavano sul Monte Olimpo, Mosè ricevette le tavole della Legge sul Monte Sinai e Gesù fu visto trasfigurarsi sul Monte Tabor. Sognare di essere in montagna può quindi simboleggiare il bisogno profondo di ritrovare un legame con la dimensione sacrale della vita e anche la speranza di ricevere un qualche aiuto divino.

Le capre fanno da apripista saltando da un anfratto all’altro anche su pareti molto scoscese di montagna, ma sognarle può avere significati diversi a seconda del contesto. Una capra che sale a avanza può mettere in evidenza la tipica testardaggine di questo animale, ma attenzione al famoso “capro espiatorio”: forse siamo oggetto di false accuse e di cattiverie da parte degli altri e la capra compare in sogno per rendere consapevole alla nostra coscienza questa ingiustizia di cui siamo vittime.

La neve che cade risveglia il bambino interiore che è in noi e ci vuole dire che abbiamo bisogno di meravigliarci, di provare stupore, di ritrovare emozioni antiche e pure per non farci soffocare dal grigiore della vita, ma può anche alludere al desiderio di un riparo, di una protezione, sotto l’incanto di un manto di neve fresca, dai problemi che ci assillano.

Il ghiaccio che risplende al sole può essere indicativo di una mente limpida che ragiona in modo chiaro, ma se sogniamo un ghiacciaio avvolto nell’oscurità può indicare esattamente il contrario, ossia elucubrazioni falsate che possono farci scivolare in vani ragionamenti.

Il caminetto che rimanda al focolare domestico è un simbolo femminile e contenitivo, un ventre caldo che allude al nostro bisogno di essere accolti, di ricevere affetto, di entrare in intimità con qualcuno. Il comignolo sul tetto, al contrario, è un’allusione alla virilità e alla spinta ad imporsi soprattutto a livello di idee, dato che è situato in alto. Un comignolo che fuma in genere è indicativo di buone idee e ci dice che il nostro inconscio è al lavoro in modo creativo.

I guanti riparano dal freddo: nel sogno possono indicare che nella vita reale percepiamo freddezza, distanza, lontananza rispetto a una relazione. Anche la sciarpa protegge dal freddo, ma il suo annodarsi intorno al collo rimanda ai legami che possono scaldare, ma anche soffocare: dipende da come la percepiamo nel sogno. 

L’Acquario e febbraio possono entrare nei nostri sogni con il carnevale. Forse ci sentiamo troppo inquadrati o costretti all’interno di una vita metodica e regolata che non lascia spazio all’immaginazione. Ecco allora che sopraggiunge il carnevale con tutta la sua carica di trasgressione perché nessuno nel grande carro della sfilata onirica è quel che sembra e siamo autorizzati a mentire e fare scherzi. Attenzione a quando si sognano maschere e parrucche: alludono quasi sempre al tradimento, all’inganno, all’incontro con persone che fingono o anche alla necessità di nascondere se stessi perché inconsciamente pensiamo che il nostro vero Io potrebbe non piacere.

Con i Pesci arriva il disgelo che nei sogni può indicare una liberazione da preoccupazioni preesistenti, ma anche il riaffiorare di sentimenti, sogni e progetti che pensavamo di aver perduto o abbandonato. Tra i simboli sacri collegati alla quaresima spicca il colore viola che simboleggia lutto, espiazione, penitenza. Se compare nei sogni può essere indicativo di una fase di interregno in cui ci sentiamo smarriti perché non sappiamo bene dove stiamo andando. In genere annuncia la necessità di sacrificarsi e di rinunciare a qualcosa per poter “risorgere” a nuova vita. Anche le ceneri, altra simbologia quaresimale, alludono alla penitenza, ma possono ulteriormente indicare la presenza di emozioni o persone perdute che non riusciamo a lasciar andare risentendo del loro condizionamento, anche solo a livello subliminale. Le ceneri sono spesso delusioni e speranze svanite, ma attenzione: alle volte vogliono dirci che qualcosa cova ancora sotto la cenere, ad esempio una passione amorosa.




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