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CONSIGLI PER AFFRONTARE L'INVERNO INSIEME AI NOSTRI PET

a cura di Federica Farini
 

Sebbene gli animali sopportino il freddo meglio degli esseri umani, vanno comunque tutelati, soprattutto nelle giornate più rigide. L’organismo animale necessita di un adattamento all’abbassamento delle temperature a seconda dell’età e dello stato di salute: il freddo induce il meccanismo di termoregolazione (contrazione dei vasi sanguigni che riduce la dispersione del calore corporeo) e la muta del pelo (che diventa più folto in inverno, stratificandosi per creare una barriera impermeabile a gelo e umidità); i pet a pelo corto e i “nudi” (senza pelo) vanno quindi protetti con la massima attenzione, così come gli animali domestici anziani, i cuccioli, i soggetti magri o che soffrono di patologie e gli esemplari di piccola taglia che disperdono più facilmente il calore.

I gatti presentano meno criticità (hanno meno necessità di uscire rispetto al cane, soprattutto nella stagione rigida), ma per tutti i pet va ricordato di non sottoporli mai a sbalzi termici e passaggi bruschi di temperatura tra ambienti riscaldati e freddi e viceversa: tremori e malattie dell’apparato respiratorio, polmoniti, tosse, faringiti e laringiti sono sempre in agguato. Umidità e aria gelida possono danneggiare gli individui più deboli o affetti da artriti.

Il vademecum dell’inverno per gli animali domestici

Un controllo veterinario è indicato all’inizio della stagione invernale, in particolare per i soggetti anziani e per quelli affetti da disturbi cronici, al fine di valutare un’adeguata modifica all’alimentazione ed eventuale integrazione (può essere utile per cani e gatti l’assunzione di integratori per il rafforzamento delle articolazioni). Durante l’inverno gli animali bruciano più calorie per mantenere la temperatura corporea costante ma, effettuando anche meno movimento, la dieta ideale deve essere più calorica ma senza eccedere nei grassi: l’alimentazione invernale ideale si basa su carne e pesce bianchi e va arricchita di nutrienti e proteine di ottima qualità per essere agevolmente assimilate dall’organismo. Se la ciotola per l’acqua è posta all’esterno, va controllata e cambiata spesso l’acqua (verificando inoltre che quest’ultima non sia troppo fredda o si congeli).     

Inverno non significa dover restare a casa, anche perché, soprattutto per i cani, soddisfare le esigenze di esplorazione, gioco e socializzazione all’esterno fa parte della loro natura e necessità. Passeggiate e attività ludiche al parco e nel verde vanno concentrate in uscite nelle ore centrali della giornata, quando le temperature risultano più elevate, evitando così di far prendere ai pet eccessivo freddo e riducendo le altre escursioni al minimo indispensabile. Tenere gli animali in casa durante la notte (che è potenzialmente letale per le categorie più delicate) garantisce loro un riparo adeguato per provvedere a quella sicurezza ambientale fondamentale per gli animali domestici. Per tale motivo occorre vigilare altrettanto attentamente le aree casalinghe, non lasciando mai incustoditi stufette, scaldini e materiale elettrico i cui cavi potrebbero venire rosicchiati, fulminando il pet.    

La cura del pet: eseguendo con regolarità lo spazzolamento del pelo, la circolazione sanguigna viene stimolata favorendo - nei cani - il rinnovo del sottopelo che agevola una maggiore protezione/barriera dal freddo esterno. In caso di pioggia e neve asciugare bene il pet, specialmente tra le zampe, dove possono infilarsi cristalli di ghiaccio contenenti tracce di sostanze tossiche come antigelo e sale (irritante per i polpastrelli). Inoltre, per i cani particolarmente sensibili al freddo (senza sottopelo o esili) è indicato spalmare creme antifreddo sulle zampe e coprire la pancia che, a contatto con la neve, può causare problemi gastrointestinali (così come se ingerita: risulta appetibile per alcuni soggetti). La neve oltretutto dissolve le tracce olfattive: un pericolo per l’orientamento del cane che non conosce a sufficienza il territorio da essa ricoperto (il guinzaglio è quindi uno strumento di sicurezza in tali circostanze).  

Se il pet ha fatto il bagno, deve essere perfettamente asciutto prima dell’uscita, così come al suo rientro: è opportuno controllare pelo, zampe e cuccia. Se il pet è particolarmente infreddolito, un bagno con acqua da tiepida a calda, senza bruschi sbalzi, aumenta progressivamente il calore corporeo. Per i cani le passeggiate a ritmo sostenuto contribuiscono a mantenere una temperatura corporea più elevata grazie all’esercizio fisico, mentre nelle camminate ad andatura lenta il raffreddamento è a rischio (evidente quando il cane trema): cappottini e maglioncini costituiscono un valido supporto antifreddo, se usati in modo appropriato (da non indossare se la temperatura scende solo di pochi gradi, perché l’adattamento del pet al freddo è funzionale al graduale adeguamento del fisico).  

A ognuno la sua cuccia (la cui taglia non deve essere troppo grande né troppo stretta): fondamentale per mantenere attorno a sè il calore che il pet produce, la cuccia da interno ideale è morbida, imbottita e sfoderabile, per agevolarne la pulizia dei tessuti, in alternativa sì anche a soffici e ampi cuscini. I cani di taglia grande e dal pelo lungo (come San Bernardo, Bovaro del Bernese, Terranova) amano il giardino e giocare all’aria aperta anche in inverno, ma possono risentire delle basse temperature sebbene vi siano abituati. La cuccia va scelta in base alle abitudini del pet e quella consona da esterno è rialzata da terra (per proteggere l’ambiente dall’umidità), in PVC o legno, areata adeguatamente, coibentata (isolata termicamente dal freddo invernale e dal caldo estivo, magari attraverso materiali ecologici), provvista di coperta di lana (da cambiare regolarmente e da sostituire quando si bagna).

Mai lasciare da solo in auto il pet (in estate, come in inverno): l’abitacolo può raffreddarsi eccessivamente nella stagione rigida, specialmente durante le ore serali, causando ipotermia o congelamento dell’animale, motivo per cui è raccomandato tenere sempre qualche coperta in macchina. L’antigelo per auto, inoltre, risulta fatale per gli animali domestici (non va versato a terra, dove potrebbe essere leccato, il suo sapore dolciastro attira i gatti in particolare): se ingerito anche in piccole dosi, il pet necessita urgentemente un intervento veterinario. Anche il garage non è un luogo sicuro: freddo, pericoloso per eventuali perdite dall’auto di liquidi tossici e per il monossido di carbonio (evitare di accendere la vettura al chiuso in presenza del pet).

Proteggere gli animali randagi dal freddo: in inverno possono davvero fare la differenza piccoli punti-ristoro con ciotole distribuite all’esterno, contenenti acqua e cibo (preferendo il secco, che si conserva meglio); coperte, indumenti usati e biancheria da casa possono essere donati alle colonie e ai rifugi che accolgono animali senza famiglia. In inverno, inoltre, gli animali all’aperto tendono a nascondersi sotto le automobili, riparandosi al caldo del motore: prima di accendere la vettura, controllare sempre attorno e sotto le ruote, colpendo leggermente il cofano per avvisare gli eventuali ospiti presenti.
 
In Natura ogni organismo vivente si adatta rallentando le funzioni vitali, trattenendo calore e risorse in relazione al freddo, i cui significati astrologici identificano Saturno come pianeta “signore” della stagione invernale (con il suo domicilio primario in Capricorno e quello di base in Aquario). La qualità stagionale predominante è il freddo, poiché dall'Equinozio di autunno (primo giorno Bilancia e ultimo Vergine) all'Equinozio di primavera (primo giorno Ariete e ultimo Pesci) la luce riduce la sua intensità. Il Capricorno è il segno (cardinale) che dà inizio all’inverno nel Solstizio di dicembre, l'Acquario è il segno (fisso) che si trova al suo centro, mentre i Pesci sono il segno (mobile) con cui si conclude. Il valore del freddo come qualità è fondamentale nel ciclo stagionale, in quanto, bloccando le attività vegetative verso l’esterno, consente al ciclo naturale di recuperare risorse e forze necessarie (Saturno nella funzione di organizzazione, tipica proprietà Capricorno) dalle quali sbocceranno primavera ed estate (stagioni calde ricche di fiori e frutti), permettendo al seme di prepararsi e svilupparsi adeguatamente grazie al nutrimento del terreno (nella simbologia di trasformazione della terra, collegata a Saturno nel requisito aquariano).

Le Dominanti del Tema Natale del pet che possono avere un’inclinazione di affinità con il freddo (resistenza e capacità di adattamento) sono quella Saturnina e Plutoniana (nella sua lontananza massima dal Sole nel sistema solare, pianeta buio e glaciale per antonomasia) e i Temi Natali ricchi di valori ben sostenuti in Capricorno/Aquario, sempre tenendo in considerazione che specie e razza nell’animale domestico dominano nelle caratteristiche di sopravvivenza/etologiche, completandosi con gli aspetti indicati.

E i vostri pet come vivono la stagione fredda?

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