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SEGNI ZODIACALI E SPIRITUALITÀ

a cura di Elena Cartotto
 

Può essere sia immanente che trascendente, legata a rituali antichi, a concezioni nuove o alla tradizione delle chiese e dei testi sacri. Di certo la spiritualità oggi è qualcosa con cui bisogna fare i conti, sia per l’emergere sempre più evidente di quel che genericamente viene definito fenomeno “new age”, sia per la necessità di contenere, almeno idealmente, un materialismo dilagante ove ogni cosa pare doversi sacrificare agli altari del consumo e del profitto.

La spiritualità intesa come tensione verso l’Oltre e come sviluppo di quella parte dell’essere umano che non è né corpo, né psiche, ma qualcosa di diverso e ulteriore che possiamo chiamare Spirito, ha sempre avuto rilevanza non solo nella cultura antropologica e più propriamente religiosa, ma anche nell’astrologia

L’astrologia riserva alla dimensione spirituale ben due settori zodiacali: la casa 9^ con tutte la sua tensione filosofica, metafisica, teologica e la casa 12^ possibile espressione di quella spiritualità che cerca nell’ignoto, ma soprattutto nel superamento dell’Io egoico della casa 1^ la sua ragion d’essere. La casa 9^ è proiettata nei viaggi intesi anche come viaggi della mente e quindi passibili di allargare gli stati di coscienza; la casa 12^ ingloba in sé quelle dimensioni atemporali o temporalmente diverse rispetto a quelle della casa 6^ che con le sue attività routinarie detta le regole del nostro muoverci nello Spazio-Tempo noto e definito dalla fisica classica.

Gli stessi pianeti possono avere o meno caratteristiche spirituali: Nettuno, ad esempio, è strettamente connesso alla trascendenza implicita nella spiritualità e nell’Arte, Saturno può essere considerato il pianeta degli anacoreti.
Come sempre sarà il tema natale nel suo complesso a parlare, ma a livello generico ogni segno ha comunque un carattere più o meno ricettivo alla spiritualità e alle sue diverse forme.

L’Ariete, primo segno dello Zodiaco, fortemente legato allo sviluppo dell’Ego per necessità di sopravvivenza astrologica, difficilmente sviluppa quella distanza da sé necessaria a cercare un principio altro e trascendente, sia che si tratti del Dio delle religioni monoteiste che del pantheon pagano. La sua propensione sarà verso l’immanenza e quindi verso l’identificazione di Dio con la natura o il procedere della Storia. L’Ariete sarà sempre il guerriero solitario che si ritira nella foresta per cercare, attraverso il contatto con le forze primigenie del mondo naturale, di ridare forza a se stesso.

Il Toro si pone su un livello simile all’Ariete, ma con una maggiore tensione al bello e all’esaltazione della corporeità. Ciò può sembrare in contrasto con l’idea di Spirito; in realtà se si pensa alle religioni tribali con i canti, i balli, i corpi dipinti, ci si può fare un’idea della possibile religione taurina in un mondo ideale. Oggi la tribalità antica, depurata dai contorni della tradizione, potrebbe assumere le forme di discipline come la biodanza che gratificano lo Spirito attraverso il corpo e viceversa nella ricerca di un costante equilibrio da attuare mediante un gioioso, e a tratti sensuale, movimento.

I Gemelli con il loro intelletto vivace di segno d’Aria faticano a entrare in sintonia con la dimensione più propriamente spirituale della vita perché penetrarla significa superare la mente stessa che costituisce il loro più grande pregio, ma anche il supremo limite di questo segno così autenticamente intelligente. Ciò che può catturarli è proprio la possibilità di agire sulla mente contro la mente stessa come avviene nella mindfulness, ad esempio, che abitua la mente a focalizzare l’attenzione dimenticando se stessa e le sue divagazioni. Da qui passare ad uno stato meditativo vicino ad una qualche forma di spiritualità può risultare più semplice.

Il Cancro, come segno d’Acqua, ha in genere una netta propensione alla Spiritualità specialmente nella sua forma di devozione ai defunti, agli avi, allo Spirito di una famiglia in tutte le sue diramazioni. È un segno che sente molto i luoghi, le case, la presenza di chi non c’è più. Vive emozioni improvvise che superano la sua stessa capacità di comprensione. Quella del Cancro è una spiritualità di natura emotiva, che nasce da presentimenti e ricordi: a volte di questa vita, altre di quelle che a lui sembrano vite passate.

Il Leone che di fondo ha lo stesso problema egoico dell’Ariete sebbene in una forma già più elaborata, spiritualmente si muove tra due opposti: o la ricerca della divinità in se stesso o la tensione verso un Dio esteriore che rappresenti per lui ciò che lui vorrebbe essere, inconsciamente, per gli altri, ossia una continua fonte di vita e di luce, esattamente come il Sole, suo pianeta guida. Non si dimentichi che Jung che ha in qualche modo spiritualizzato la psicoanalisi, incardinata da Freud nel gioco delle pulsioni sessuali, era Leone.

La Vergine si muove verso lo Spirito con quella stessa modalità che fu di Madre Teresa di Calcutta, non a caso rappresentante della Vergine. La spiritualità è prima di tutto servizio al prossimo, al bisognoso, è dedizione assoluta alla corporeità, dato che la Vergine è un segno di Terra; corporeità assetata, affamata, sporca, ammalata. La Vergine nello svolgere queste mansioni apparentemente umili trova nell’infinitamente piccolo l’infinitamente grande dello Spirito. Fare volontariato aiuta la Vergine a sentirsi profondamente connessa a se stessa nella sua parte più spirituale e agli altri: il solo intelletto, troppo razionale, o il solo cuore, troppo in difesa, non le consentirebbero un salto simile.

La Bilancia nel suo costante porsi il problema dell’esistenza degli altri nei loro diritti e doveri, non può ovviamente sottrarsi alla domanda sull’Altro per eccellenza che è Dio. La spiritualità è un tema con cui la Bilancia si confronta, senza per altro giungere a conclusioni definitive come del resto vuole la sua natura portata a soppesare sempre pro e contro. Ciò che conta per lei è l’equilibrio tra le sue diverse parti: la mente, il corpo e lo spirito. La dialettica con l’Ariete può spingerla verso le arti marziali o discipline similari al fine di rafforzare lo spirito attraverso tecniche di combattimento basate su una precisa gestualità misurata, controllata e possibilmente elegante.

Lo Scorpione, come è noto, è il segno maggiormente legato al mistero, al sovrannaturale, alla morte, perché così vogliono la sua natura di segno d’Acqua e la componente plutonica. Il suo rapporto con la spiritualità è immediato e soprattutto è un rapporto di potere. Lo Scorpione vuole possedere lo spirito altrui e controllare il proprio al fine di determinare gli eventi con la propria volontà. È affascinato dalla magia, dall’esoterismo, dalle conoscenze occulte. La sua idea di spiritualità non contempla la sottomissione ad un qualsiasi dio, ma l’essere riconosciuto come “mago” in senso lato.

Il Sagittario collegato da un lato a Nettuno e dall’altro alla casa 9^ è naturalmente spirituale. Molte figure religiose sia tradizionali che non appartengono a questo segno portato ad acquisire ampie conoscenze metafisiche e teologiche. Il Sagittario può essere orientato a una visione orientale della vita con l’idea che l’illuminazione debba sorgere dentro di sé attraverso una serie di pratiche e di esercizi, oppure può inserirsi in un credo religioso tradizionale e accettare la fede come una direzione totale di vita, attitudine, per altro, in perfetta sintonia con la sua tendenza naturale a coltivare fiducia nella bontà dell’Universo.

Il Capricorno raziocinante, poco emotivo e molto pragmatico, fa fatica a prendere in considerazione la visione spirituale della vita perché la considera un rifugio per persone deboli che preferiscono coltivare realtà illusorie piuttosto che affrontare i veri problemi che l’esistenza pone. L’influenza di Saturno nel segno porta, però, il Capricorno a sviluppare due possibili attitudini spirituali. La prima meramente utilitaristica atta a considerare la religione necessaria all’ordine statale per l’equilibrio dei poteri. La seconda, sorprendente, è quella ascetico-monastica, più tipica, paradossalmente del Capricorno che del Sagittario riluttante, di fatto, a lasciare il mondo sociale. Si pensi alla Capricorno Santa Teresa di Lisieux, ma anche a Giovanna D’Arco.

L’Acquario che vive nel proprio segno l’importantissima esaltazione di Nettuno è un visionario che cerca tracce continue dello Spirito nell’arte, specialmente nella musica, e che ama tutti i movimenti collettivi spirituali di nuova generazione basati sulla condivisione di ricerche, esperienze, possibilità, ma, tendenzialmente, al di fuori di chiese e gerarchie ecclesiastiche. È, infatti sempre pronto a scardinare la tradizione come, involontariamente, fece anche Bernadette la mistica francese che diede origine al fenomeno religioso di Lourdes.

I Pesci e la spiritualità sono la stessa cosa, perfino quando sono, o credono di essere, atei. È religioso il loro atteggiamento verso la vita, ciò che amano è sempre sacro. Si sacrificano volentieri, costruiscono continuamente altari ai loro sogni e alle loro illusioni. Vivono di premonizioni, di canalizzazioni, sono spesso medium inconsapevoli e naturali. Amano le chiese, gli incensi, le abbazie, i monasteri, i luoghi di preghiera. Il pesce stesso è tra i simboli principali della religione cristiana.




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